Buongiorno sono una donna di 49 anni a settembre 50, ho avuto negli ultimi 3 anni un paio di episod
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Buongiorno sono una donna di 49 anni a settembre 50,
ho avuto negli ultimi 3 anni un paio di episodi di emicrania con aura e casualmente ho scoperto di essere portatrice di un pfo con tunnel lungo 18 mm ed ampio 2 mm a seguito di transesofageo eseguito e non tollerato neppure sotto anestesia totale.
no rete di chiari ed esami corretti della coagulazione
la rm all 'encefalo è negativa il neurologo mi dice di non prendere in cronico la cardioaspirina in quanto inutile ( solo all'insorgere di emicrania)
Lavoro in un poliambulatorio medico e mi dicono che l'intervento sarebbe da fare perchè rischio l'ictus ed è meglio intervenire prima che sia tardi ..
ho tante paure ho due bambini piccoli e mia mamma con il parkinson
Non so come comportarmi perchè altri cardiologi mi dicono che non avendo avuto eventi ischemici l'intervento è controindicato
Chiedo a voi un gentile parere anche se comprendo che non ci siano ancora linee guida certe..
Ma oltre al tunnel lungo gli eventi ischemici devono avere qualche altro fattore in causa per determinare una situazione di pericolo??
Cordiali saluti
Barbara
ho avuto negli ultimi 3 anni un paio di episodi di emicrania con aura e casualmente ho scoperto di essere portatrice di un pfo con tunnel lungo 18 mm ed ampio 2 mm a seguito di transesofageo eseguito e non tollerato neppure sotto anestesia totale.
no rete di chiari ed esami corretti della coagulazione
la rm all 'encefalo è negativa il neurologo mi dice di non prendere in cronico la cardioaspirina in quanto inutile ( solo all'insorgere di emicrania)
Lavoro in un poliambulatorio medico e mi dicono che l'intervento sarebbe da fare perchè rischio l'ictus ed è meglio intervenire prima che sia tardi ..
ho tante paure ho due bambini piccoli e mia mamma con il parkinson
Non so come comportarmi perchè altri cardiologi mi dicono che non avendo avuto eventi ischemici l'intervento è controindicato
Chiedo a voi un gentile parere anche se comprendo che non ci siano ancora linee guida certe..
Ma oltre al tunnel lungo gli eventi ischemici devono avere qualche altro fattore in causa per determinare una situazione di pericolo??
Cordiali saluti
Barbara
Buonasera, il trattamento del formae ovale pervio è da anni "sdoganato" nel campo della cardiologia interventistica soprattutto nei casi di grandi dimensioni, oppure pazienti sintomatici per eventi ischemici, o altri casi particolari. Ci sono delle evidenze scientifiche e delle linee guida in merito. Nei casi borderline come il suo, io mi permetto di consigliare il test con microbolle, se positivo pongo indicazione a somministrazione di cardioaspirina definitivamente se le dimensioni e le caratteristiche del PFO non sono da indicazione a correzione cardiointerventistica. I fattori di rischio principali associati sono tutti quegli stati di ipercoagulabilità, quadri di aumento dei valori pressorio nelle cavità destre cardiache (che permettono l'inversione di flusso nel PFO).
Spero di esserle stata di aiuto
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Buonasera,
Intanto è consigliabile assumere cardioaspirina per la prevenzione di eventi ischemici. E inoltre consigliabile eseguire ecocardiogramma con test di microbolle per valutare l’entità del PFO
Intanto è consigliabile assumere cardioaspirina per la prevenzione di eventi ischemici. E inoltre consigliabile eseguire ecocardiogramma con test di microbolle per valutare l’entità del PFO
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