Buongiorno, sono una donna di 45 anni, normopeso con storia familiare di insufficienza venosa e uno
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Buongiorno,
sono una donna di 45 anni, normopeso con storia familiare di insufficienza venosa e uno stile di vita tendenzialmente sedentario.
Purtroppo già da diversi anni soffro di gonfiore alle caviglie soprattutto in estate e più recentemente mi è stata diagnosticato un inizio di corona flebectasica su entrambi i lati. L'eco doppler comunque ha dato risultati buoni.
Lo specialista mi ha consigliato calze preventive 12-15 mmHg che provo a portare in particolare se prevedo lunghe permanenze in piedi, ma mi è davvero difficile indossare mentre lavoro seduta. In realtà più che stare seduta tendo a lavorare nella classica posizione di un indiano a gambe incrociate e indossare le calze mi fa sentire molto scomoda e costretta, quasi come se la circolazione la fermassero invece di aiutarla.
In effetti la prima domanda che ho è proprio relativa a questo: è davvero consigliato indossarle se assumo "pose" non convenzionali o rischio di far peggio?
Volevo anche domandare se esiste un integrazione alimentare che può aiutare la prevenzione quantomeno del peggioramento della mia condizione. Recentemente ho iniziato a prendere degli integratori di estratto di mirtillo, ma non ho idea di quantità e dosi consigliate per avere davvero un effetto. Esiste un protocollo o un regime che può essere indicato?
Infine volevo chiedere se con le mie caratteristiche è consigliabile effettuare trattamenti di pressoterapia o LPG. Questi trattamenti mi vengono proposti dal mio centro estetico per contrastare la cellulite. Informandomi online ho visto che non sono indicati per chi ha problemi venosi gravi e questo mi ha fatto sorgere il dubbio che possano avere comunque un impatto peggiorativo se c'è già una predisposizione o problema (seppure lieve) in atto.
Chiedo scusa per la lunghezza della mia richiesta. Purtroppo è difficile ottenere molta informazione quando si è di fronte a qualcosa che non è ancora un problema clinico ed infatti mi sono sentita abbastanza "liquidata" dai medici che ho consultato.
Sono spaventata da una storia familiare dove persino parenti maschi hanno problemi importanti di insufficienza venosa fino ad arrivare alle ulcere cutanee.
Spero che possiate darmi qualche informazione in più per evitare di fare cose sbagliate e cercare di combattere la familiarità il più possibile.
Grazie
sono una donna di 45 anni, normopeso con storia familiare di insufficienza venosa e uno stile di vita tendenzialmente sedentario.
Purtroppo già da diversi anni soffro di gonfiore alle caviglie soprattutto in estate e più recentemente mi è stata diagnosticato un inizio di corona flebectasica su entrambi i lati. L'eco doppler comunque ha dato risultati buoni.
Lo specialista mi ha consigliato calze preventive 12-15 mmHg che provo a portare in particolare se prevedo lunghe permanenze in piedi, ma mi è davvero difficile indossare mentre lavoro seduta. In realtà più che stare seduta tendo a lavorare nella classica posizione di un indiano a gambe incrociate e indossare le calze mi fa sentire molto scomoda e costretta, quasi come se la circolazione la fermassero invece di aiutarla.
In effetti la prima domanda che ho è proprio relativa a questo: è davvero consigliato indossarle se assumo "pose" non convenzionali o rischio di far peggio?
Volevo anche domandare se esiste un integrazione alimentare che può aiutare la prevenzione quantomeno del peggioramento della mia condizione. Recentemente ho iniziato a prendere degli integratori di estratto di mirtillo, ma non ho idea di quantità e dosi consigliate per avere davvero un effetto. Esiste un protocollo o un regime che può essere indicato?
Infine volevo chiedere se con le mie caratteristiche è consigliabile effettuare trattamenti di pressoterapia o LPG. Questi trattamenti mi vengono proposti dal mio centro estetico per contrastare la cellulite. Informandomi online ho visto che non sono indicati per chi ha problemi venosi gravi e questo mi ha fatto sorgere il dubbio che possano avere comunque un impatto peggiorativo se c'è già una predisposizione o problema (seppure lieve) in atto.
Chiedo scusa per la lunghezza della mia richiesta. Purtroppo è difficile ottenere molta informazione quando si è di fronte a qualcosa che non è ancora un problema clinico ed infatti mi sono sentita abbastanza "liquidata" dai medici che ho consultato.
Sono spaventata da una storia familiare dove persino parenti maschi hanno problemi importanti di insufficienza venosa fino ad arrivare alle ulcere cutanee.
Spero che possiate darmi qualche informazione in più per evitare di fare cose sbagliate e cercare di combattere la familiarità il più possibile.
Grazie
In primis, eviti calze a trama tubolare: sono sempre mal sopportate, e non sono comunque idonee per l'insufficienza venosa.
Esegua una visita specialistica da un Collega prescrittore (con esperienza), per la prescrizione di calze adeguate (a trama piatta, 1° KL presumibilmente).
La pressoterapia è inutile, così come inutili sono gli integratori alimentari: il suo problema è la scarsa qualità dei tessuti interni dei vasi, ereditata geneticamente.
Certamente lo stile di vita sedentario non giova.
Per il resto, sembra che la sua insufficienza venosa sia ancora agli esordi, quindi l'approccio è per forza di cose conservativo.
Saluti
Esegua una visita specialistica da un Collega prescrittore (con esperienza), per la prescrizione di calze adeguate (a trama piatta, 1° KL presumibilmente).
La pressoterapia è inutile, così come inutili sono gli integratori alimentari: il suo problema è la scarsa qualità dei tessuti interni dei vasi, ereditata geneticamente.
Certamente lo stile di vita sedentario non giova.
Per il resto, sembra che la sua insufficienza venosa sia ancora agli esordi, quindi l'approccio è per forza di cose conservativo.
Saluti
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