Buongiorno, sono una donna di 40 anni. Da ca. 1 mese assumo Cipralex 5 mg. (ancora non ho aumentat

22 risposte
Buongiorno, sono una donna di 40 anni.
Da ca. 1 mese assumo Cipralex 5 mg. (ancora non ho aumentato la dose a 10mg.) che dovrebbe risolvere il mio problema d'ansia. Da mesi soffro di risveglio anticipato credo dovuto al mio stato ansioso.
Mi sveglio sempre alle 5.00/5.30 del mattino, e anche se ho dormito ca. 7 h. non mi sento per niente riposata. Oltre al Cipralex prendo 3 mg. di melatonina la sera che mi aiuta tanto nell'addormentamento. Poi però ho sogni molto intensi e vividi (no incubi)

Mi piacerebbe però conoscere le cause psicologiche dovute a questo problema.
Inoltre non ho ancora compreso se sognare tanto e intensamente sia un bene o un male?


Grazie!
Buonasera, rispetto alla terapia che assume e alla relativa efficacia le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra o allo stesso medico che ha fatto la prescrizione; saprà sicuramente darle indicazioni in merito ed eventualmente apportare correzioni.
L'intensità e la vividezza dei sogni costituiscono una buona base di partenza (in linea di principio un valore aggiunto) per un'eventuale indagine psicologica, in considerazione del fatto che la vita onirica, che costituisce una buona fetta dell'attività mentale di ognuno, si fa veicolo di desideri e questioni che riguardano la quotidianità. Forse non ho ben compreso la domanda, ma lei sembra interrogarsi più sulla forza dei suoi sogni che sull'aspetto contenutistico e questa particolare curiosità potrebbe essere esplorata in sede di psicoterapia.
Un caro saluto,

dott.ssa Genitore

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Gentile utente, l'ansia può essere la causa del ritmo sonno sveglia sfasato e dei suoi risvegli anticipati, inoltre questo suo stato può tormentare l'equilibrio del sonno e di conseguenza l'attività onirica. La terapia farmacologia aiuta ad alleviare la sintomatologia ansiosa e spesso può essere associata ad una psicoterapia per indagare i suoi stati di malessere e provare quindi a migliorare la sua situazione.
Dr. Marenco
Gentile signora sicuramente i farmaci possono aiutarla sia a gestire l’ansia che ad aiutarla a dormire (ed è importante che lei sia seguita da un medico per il dosaggio) ma non possono risolvere il problema. Attraverso un percorso di terapia potrebbe comprendere i meccanismi psicologici dell’ansia che vanno comunque letti in base alla sua storia personale.
In realtà tutti sognamo anche tanto ma spesso non lo ricordiamo. Avere acceso alla vita onirica è un dato positivo perché mette in luce bisogni e desideri che si fa più fatica a trasformare in pensieri e che con l’aiuto di un terapeuta potrebbe trasformare in utili informazioni per la sua crescita personale e probabilmente anche per comprendere la sua ansia.
Un caro saluto Dott.ssa Tomaciello
Buona sera signora. Convalido l'importanza di capire questi sintomi a cosa sono legati. Provi a chiedere al medico psichiatra o al medico di base un nominativo di un collega psicologo psicoterapeuta vicino a lei. La terapia farmacologia integrata alla psicoterapia ha spesso maggiore efficacia.
Cordiali saluti dott.sa Mattalia Giulia
Gentile Signora,
Per l’assunzione dei farmaci la rimando al medico che gliel’ha prescritti.
Invece per l’aspetto psicologico, se vuole saperne di più sul suo stato ansioso e sulla sua vita onirica, la invito a prendere contatto con uno psicoterapeuta che potrebbe aiutarla nel darle le risposte che cerca attraverso un percorso di psicoterapia. Un cordiale saluto. MF
Buonasera! La cura dell'ansia, come di altri stati emotivi, non può essere trattata solo con un farmaco, quindi accolga e metta in pratica la buona idea di un percorso psicologico. Il sognare tanto, in modo vivido è sinonimo di un grande fermento emotivo e non è di per sé qualcosa di negativo ma uno dei tanti modi che il nostro animo ha per comunicarci.
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno per comprendere le ragioni della sua ansia è necessario un percorso psicoterapeutico . Il farmaco è sicuramente un supporto importante ma può non essere sufficiente
Cordiali saluti
buongiorno signora oltre ai farmaci il cui effetto potrà parlarne col sia adro sarebbe bene intraprendere un percorso psicologico per conoscere le radici del suo disagio per poter stare meglio. Può contare sul mio aiuto Un caro saluto
Gentilissima,
la terapia farmacologica può essere un utile supporto, data la sua efficacia nel ridurre la sintomatologia ansiosa ma potrebbe essere opportuno affiancare ai farmaci un percorso psicologico per comprendere al meglio il suo stato di malessere e le radici della sua sintomatologia ansiosa, promuovendo il suo benessere psico-fisico.
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Buongiorno, le problematiche legate al sonno e all'addormentamento sono spesso collegate a stati ansiosi che causano grossi disagi qualora le ore di sonno non siano sufficienti e il sonno poco riposante.
Dormire è una necessità psicofisiologica primaria e il nostro sonno ci dice molto sul nostro stato di benessere.
I farmaci possono aiutarla a regolare il sonno e per la corretta assunzione e posologia dovrà rivolgersi al Medico che le ha prescritto i farmaci che attualmente sta assumendo.
Le consiglierei poi di rivolgersi ad uno specialista nella sua zona per indagare le cause del suo stato di ansia ed eventualmente per apprendere tecniche di rilassamento che potrebbero facilitare il percorso, come ad esempio, il Training Autogeno.
Buone cose.
Un abbraccio.

Buona sera, il fatto che non si senta riposata al risveglio nonostante 7 ore di sonno mi dice del suo stato di attivazione. I farmaci presi sotto attenta prescrizione di un medico specialista possono aiutarla a regolarizzare il sonno, per quanto riguarda invece il modo in cui si mette in ansia è necessario si rivolga a una psicoterapeuta. Per rispondere alla sua domanda sui sogni, posso dirle che i sogni rappresentano un modo che la mente ha di mettere in scena se stessa.
Tanti auguri, d.ssa Pàmela Arrais
Buongiorno Signora,
credo che la sensazione di non risvegliarsi riposata sia dovuta allo stato d'ansia che la mantiene attivata e le impedisce di avere un sonno profondo e riposante. I farmaci in queste situazioni possono aiutare molto ma le consiglio di fare un consulenza con uno psichiatra per aver la conferma del farmaco giusto. Le medicine aiutano ma non possono essere l'unica soluzione, le consiglio di affrontare un percorso con uno psicoterapeuta per affrontare la sua ansia e riuscire a stare meglio, proprio in quella sede potrà portare anche i suoi sogni, spesso riescono a dirci qualcosa di importante dello stato emotivo della persona. Un abbraccio.
Dott.ssa Alessandra Contiero
Gentile Utente,
Per quanto concerne l'aspetto farmacologico è bene che si possa confrontare con il medico che gliel'ha prescritti per avere informazioni precise e dettagliate. Per quanto concerne invece l'aspetto psicologico, potrebbe essere utile per lei rivolgersi ad uno Psicoterapeuta per conoscere e gestire con maggiore efficacia lo stato ansioso che ci racconta. La vividezza ed intensità dei sogni è un aspetto utile alla causa, soprattutto nel momento in cui le sarà possibile riflettere sui contenuti che presentano. Un caro saluto
Buongiorno,
i disturbi che descrive andrebbero indagati più a fondo sia dal punto di vista psicologico (ansia, stress? ) che dal punto di vista medico perché anche effetti avversi del farmaco che prende piuttosto che interazione con altri farmaci o, ancora, situazioni cliniche potrebbero manifestarsi con i sintomi che descrive. Un cordiale saluto.
Per la posologia bisognerebbe che lei si rivolgesse allo specialista che lo ha prescritto per sapere se è necessario modificare la dose e attendersi alla prescrizione medica. Per poter comprendere l'origine della sua ansia, sarebbe opportuno che lei si rivolgesse ad uno psicoterapeuta. I sogni sono utili e importanti e saranno ottimo materiale durante il percorso psicoterapeutico. Cordialmente
Buona sera, il suo risveglio anticipato potrebbe dipendere dalla sua ansia e fa bene a prendere la melatonina. I sogni sono "la via regia" come diceva Freud verso la coscienza e non fa male sognare anzi analizzandoli potrebbe capire molte cose di sè, si faccia aiutare anche psicologicamente oltre che con i psicofarmaci. Quindi dei colloqui con una psicoterapeuta la potrebbero aiutare a capire il perchè della sua ansia ed inoltre potrebbe interpretare i suoi sogni con una professionista, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buomgiorno,
Per quanto concerne la terapia farmacologica il miglior consiglio è quello di parlarne con lo psichiatra che la sta seguendo.
Per comprendere le motivazioni psicologiche trovo importante consultare uno psicologo perché con le informazioni che si hanno non è possibile fare ipotesi di sorta.
Salve. Riguardo l'aspetto farmacologico deve rivolgersi ad un medico competente.
L'aspetto psicologico della sua vita onirica va certamente esplorato in sede terapeutica.(oltre alla sua Sintomatologia ansiosa). In linea di massima sognare molto ed intensamente non è un segno"negativo". Resta da capire se lei rimandi alla sua vita onirica il compito di vivere una vita che, al momento, forse le rimane difficile concedersi nella realtà. Sarebbe utile per lei esplorare tutto questo nelle sedi opportune.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Gentile signora, la cura dell’ansia, probabilmente, nello stato in cui lei la sta affrontando ha bisogno di essere trattata con i farmaci che le sono stati prescritti, però, sarebbe il caso che lei associasse anche un percorso psicologico! Per quanto riguarda i sogni, in tutto il mondo in questa situazione sconosciuta del Covid19 la maggior parte delle persone sta affrontando notti cariche di sogni ! È una situazione quella attuale piena di incognite future, per cui i sogni intervengono per sostenere un ruolo di elaborazione delle emozioni, probabilmente la loro funzione è quella di prepararci psicologicamente ad affrontare momenti difficili, perché c’è tanta ansia e stress da elaborare! Per cui stia tranquilla che rientra nella normalità del momento attuale! Scelga prima possibile una/o terapeuta che le ispira più fiducia ed inizi il suo percorso! In bocca al lupo!
Buongiorno.
Sicuramente intraprendere un percorso psicologico oltre all'assunzione dei farmaci potrebbe aiutarla in questo momento di ansia. Le consiglierei al più presto di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona e iniziare un percorso per imparare a gestire meglio i sintomi e l'agitazione.
Buona fortuna!
Salve, rispetto alla cura farmacologica si confronti con il medico curante.
Il suggerimento è quello di iniziare anche un percorso psicologico.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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