Buongiorno, sono una donna di 37 anni. Da marzo di quest'anno a causa di un forte periodo di stress

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Buongiorno, sono una donna di 37 anni. Da marzo di quest'anno a causa di un forte periodo di stress ho iniziato ad avvertire tachicardia. In un primo momento risultava collegata ad una tiroidite scoperta nello stesso periodo. Ora, i valori della tiroide sono rientrati, ma la taticardia No. Ho fatto tre ECG con ecodoppler in tre mesi. Il cardiologo mi ha prescritto mezza compressa di sotalex e lui collega questa taticardia all'ansia e alla tiroide. Inoltre sto assumendo Xanax, 1mg, sempre da marzo, perché quando sono iniziati i sintomi della tiroidite ( cardiopalmo, sudorazione, tremore) sono andata nel panico e non sapendo cosa mi stesse accadendo ho iniziato ad avere crisi di panico. Sono stata in PS tre volte da marzo, percependo sempre la paura di morire soffocata o per un attacco al cuore. Ora, mi chiedo: è da marzo che la mia vita è stata stravolta. Non sono più la stessa di prima, non scherzo più, mi sento depressa. Prima avevo una vita soddisfacente, facevo molte cose, avevo un compagno con cui progettavamo un matrimonio e dei figli. Sono consapevole che con questi farmaci la gravidanza me la posso sognare, ma ho bisogno di uscire da questo loop. Quello che chiedo è se è possibile che da marzo la tiroide ( che x ora risulta essere senza noduli e normale) mi stia giocando questi brutti scherzi e soprattutto se lo Xanax più il sotalex mi stiano facendo diventare un'altra persona, una persona depressa. Non vedo più il futuro come lo vedevo prima. PS: sono seguita da una psicoterapeuta sempre da marzo. Noto lievi miglioramenti nel comportamento paranoico ( controllo dei battiti, controllo del peso ecc) ma i pensieri negativi ci sono sempre: mi sveglio e penso sempre e solo al cuore che non va, alla tiroidite, all'umore che va su e giù. Vorrei avere un po' di pace. È possibile che i due farmaci creino effetto depressione? È possibile scalare lo Xanax senza troppi effetti negativi? Ovviamente sempre seguita. Grazie.
Oltre ad una terapia di sostegno psicologico che sta già facendo, certamente si può provare ad aiutarla sotto il profilo cardiologico, con opportuni adeguamenti della terapia farmacologica, beta-bloccante, che rimane sempre molto utile nell'ipertiroidismo.
In ogni caso le voglio dire che magari ci vorrà pazienza, ma nessun problema è senza soluzione.
Intanto le auguro una buona giornata.

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