Buongiorno, sono una donna di 37 anni che nel 2011 a causa di stipsi ostinata e impossibilità di svu
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Buongiorno, sono una donna di 37 anni che nel 2011 a causa di stipsi ostinata e impossibilità di svuotarsi completamente è stata sottoposta a una defecografia con esito seguente: “ invaginazione ampollo rettale e Rettocele anteriore di circa 48mm. Sin dalla prima fasi si evidenzia la presenza di enterocele che vistosamente impronta la porzione superiore dell’ampolla rettale. Modesto residuo al termine della manovra evacuativa.” Da quel momento è iniziato il mio calvario, ho eseguito una manomettiamo che ha evidenziato della dissinergia pelvica e una contrazione paradossa, sono stata sottoposta a due cicli di riabilitazione del pavimento pelvico, ma senza risultati significativi visto che continuavo ad avere problemi nello svuotarmi completamente, con conseguente gonfiore addominale e sensazione di corpo estraneo nel retto. A quel punto mi hanno prescritto lassativi osmotici e formanti massa, a cui poi è stato aggiunto costella poi sostituito dal resolor. Per tutti questi anni mi sono arrangiata come ho potuto, fino a che negli ultimi anni i sintomi sono peggiorati, in particolare il poco stimolo che avvertivo sembra essere svanito e anche quando lo avverto poi è come se le feci fossero incastrate nel retto e non riuscissi a espellerle. Faccio una visita da un noto proctologo presso il cisanello di Pisa che riscontra un ipotono contrattile è un mancato rilasciamento del puborettale, alla cura mi aggiunge il pursennid e una manometria di controllo. Nel frattempo mi dice di ripetere la riabilitazione del pavimento pelvico che sarei stata subito meglio. Dopo aver fatto un altro ciclo di riabilitazione senza risultati mi rivolgo a un altro proctologo che mi parla di operazione tramite metodo longo, un po’ spaventata visto che della tecnica suddetta non ho sentito ancora nessuno che ha risolto i suoi problemi, ritorno al cisanello che vista la mia situazione mi parlano di un neurotrasmettitore sacrale. Detto ciò sono qui per avere un opinione sulle due tecniche, vorrei tanto risolvere la mia situazione o almeno migliorare la mia qualità di vita, visto che pensando in prospettiva l’idea di prendere lassativi a vita non mi pare la soluzione migliore. Purtroppo per questa situazione sto attraversando una brutta depressione dato che non ho più vita sociale e ultimamente ho perso anche il lavoro a causa delle continue assenze per visite, esami, ecc. ho intrapreso un percorso di cura dallo psicologo, ma il non vedere all’orizzonte una soluzione concreta mi spaventa molto. Grazie dell’ attenzione
Difficile darle una risposta con un minimo di valenza scientifica senza avere visionato l'esame di defecografia per immagini, nonché avere effettuato una videoproctoscopia.
A naso, però, il suo caso potrebbe essere idoneo per la revisione chirurgica, ma va valutata attentamente la situazione.
Saluti
A naso, però, il suo caso potrebbe essere idoneo per la revisione chirurgica, ma va valutata attentamente la situazione.
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