Buongiorno, sono una donna di 34 anni con 2 bambini, divorziata. Da un anno ho un nuovo compagno, d

19 risposte
Buongiorno, sono una donna di 34 anni con 2 bambini, divorziata.
Da un anno ho un nuovo compagno, da 3 mesi conviviamo.
Ci amiamo molto, stiamo bene, ma…
Ho sempre un peso sul cuore, spesso provo angoscia. Io lo amo davvero tanto, ma ho sempre questa sensazione che non mi lascia. Inoltre, nonostante lui parli di comprare casa, di avere un altro bambino, io mi sento molto diffidente neo suoi confronti.
So che è una cosa inaccettabile e me ne vergogno, ma mi è capitato di spiare il suo telefono, non ho trovato nulla di sospetto, se non qualche battutaccia da spogliatoio ( non su di me). Eppure, ho sempre l’istinto di “controllare” pensando “ ora troverò qualcosa che non mi piacerà e non potrò neanche dirlo”.
Vorrei smettere di avere pensieri “intrusivi” su di lui, vorrei farmi passare quest’angoscia e vivere serenamente.
Non capisco neanche il motivo di questo malessere nei suoi confronti, nonostante tutto l’amore del mondo.
Gentile utente, sicuramente per cercare di alleviare questi sintomi dei quali lei parla, è fondamentale valutare bene la sua storia fino ad ora.
Mi sento di dirle che se è innamorata cerchi di viversi il presente, senza troppe domande, anche se immagino che sia molto difficile.
Se vuole, può contattarmi, resto a disposizione.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, forse è proprio nella ricerca delle origini di questo malessere che si trova la risposta che sta cercando. Indagare cosa accade dentro di lei, cosa le passa per la mente, a cosa le serve fare così e da cosa la protegge questa continua ricerca di prove e controprove potrebbe aiutarla in questo delicato momento della sua vita. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentilissima buongiorno, troppo spesso il passato riesce a rovinare il nostro presente. Non ci ha detto nulla della sua relazione precedente, del come sia arrivata al divorzio. Non ci ha spiegato se già con il suo primo marito tendeva ad essere così sospettosa o se sia stato proprio lui a compromettere la sua fiducia nell'altro. Sicuramente i suoi timori hanno un'origine e una spiegazione, una loro funzione. Sarà necessario capirli per riuscire a gestirli. Un sostegno psicologico per arrivare a questa consapevolezza sarebbe un valido aiuto. Resto a disposizione se posso essere d'aiuto e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Gentile utente, probabilmente è stata segnata da qualche evento spiacevole nel passato che ora compromette la fiducia di chi ha a suo fianco nel presente. Ogni volta che le viene da “controllare” il suo compagno …si chieda…ma é questo quello che voglio davvero? Mi è utile controllare e avere determinati “pensieri” per arricchire la mia relazione? Se non riesce a smettere di stare male con comportamenti controllanti e pensieri intrusivi potrebbe esserle d’aiuto una terapia tipo cognitivo comportamentale. Buona fortuna
Buonasera, il perché del suo disagio è da approfondire. Se non riesce a coglierlo da sola potrebbe essere utile affrontarlo in un percorso psicoterapeutico, anche perché si accinge a prendere delle decisioni importanti che segneranno nuovi punti di svolta della sua vita. Sarebbe meglio poter scegliere con piena cognizione di ciò che la muove verso una decisione piuttosto che un'altra.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD
Buongiorno, i comportamenti che descrive potrebbero avere radice, secondo lei, nelle esperienze legate al divorzio che ha attraversato? Un percorso con un collega potrebbe aiutarla a fare chiarezza.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, comprendo il disagio di cui parla e immagino quanto possa impattare sul suo stato di benessere. Spesso quando si verificano queste dinamiche è importante cercare di fare luce sul passato e approfondire alcuni punti che hanno caratterizzato la sua vita o la sua precedente relazione. Comprendo la sua necessità di smettere di avere dei pensieri in merito a questa situazione e volersi godere con serenità la relazione con il suo compagno. Cercare di fare questo in autonomia potrebbe però essere difficile, il rischio è infatti quello di rimanere focalizzati su questi pensieri e di esercitare un eccessivo controllo finalizzato a non confermarli. Valutare l'inizio di un percorso terapeutico, potrebbe inoltre supportarla a far luce anche su quella che è la sua relazione attuale. Nello specifico indagare cosa la rende felice in merito a questo rapporto, se ci sono degli aspetti che potrebbero essere migliorati al fine di farla sentire più sicura e serena, quanto potrebbe essere utile anche comunicare le sue preoccupazioni al suo partner. Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Laura Cappello
Buonasera, mi sembre importante che nonostante i pensieri e le azioni di controllo lei si senta in difficoltà, a disagio con se stessa. Forse questo rivela la presenza di due parti dentro di lei. Da un lato sta bene e si fida e vuole costruire una nuova relazione. D'altro lato però ha paura, è spaventata e diffidente. Questa seconda parte potrebbere non avere a che fare con il suo attuale compagno ma con sue paure pregresse. Il suo peso sul cuore vuole comunicarle qualcosa che vale la pena ascoltare. Valuti la possibilità di chiedere un consulto psicologico per fare chiarezza e capire se ritiene utile fare un percorso su di sè... Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua storia. Il suo racconto meriterebbe di essere ascoltato e approfondito nella giusta sede e con i giusti tempi. Avrebbe in questo modo di fare ordine tra questi pensieri, così da comprenderne al meglio il vissuto.
Rimango a disposizione, un cordiale saluto.
Dott.ssa Francesca Coricelli
Gentile utente, si percepisce il malessere che prova nei confronti di una situazione così conflittuale, in cui da una parte vi è un forte amore e dall'altra parte un timore che la spinge a controllare e verificare che il suo compagno le è fedele. Abbiamo decisamente pochi elementi, ma è possibile che la delusione legata alla prima storia sentimentale finita si stia trascinando in questa nuova relazione, facendola sentire insicura e timorosa che anche questa volta, per qualche ragione, la storia debba andare male. Approfondire la sua storia, nonché i sentimenti ambivalenti in queste sue azioni, potrebbero aiutarla a vivere più serenamente un rapporto che sembra possa gratificarla. Resto a disposizione, Dott.ssa Sofia Bonomi
Gentilissima, mi dispiace per la situazione che riferisce, il disagio che sta provando emerge chiaramente dalle sue parole. Si tratta di un disagio molto importante, non andrebbe messo a tacere, al contrario andrebbe indagato meglio. Comprendere cosa ci sia alla base dell'angoscia che prova è fondamentale per comprendere quali passi compiere nel suo futuro con il suo partner. Potrebbe provare a parlarne con lui, se se la sente. Inoltre, le consiglierei di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per cercare di comprendere meglio la situazione.
Resto a sua disposizione, cordiali saluti.
Gentile utente, dalle sue parole mi sembra di percepire un grande disagio per la situazione che sta vivendo, e comprendo quanto possa essere frustrante sentirsi in qualche modo "divisa in due" nei confronti del suo compagno e dei sentimenti che prova per lui. Purtroppo in questa modalità non è facile dare delle risposte precise. Provando a risponderle comunque, però, quello che posso dirle è che, in alcuni casi, quelli che lei stessa percepisce come "pensieri intrusivi" possono presentarsi nella maniera più disparata e non dipendere necessariamente dalla persona che abbiamo accanto ma essere dei pensieri intruisivi relazionali, che in qualche modo "ci dicono" che la nostra relazione non va bene, anche se magari infondo si sente che non è così. Oppure, più "semplicemente" avere a che fare con relazioni passate o ancora con nostri personali vissuti che inevitabilmente finiscono per irrompere nelle nostre relazioni attuali. Ovviamente, come le dicevo, non è possibile dare una risposta netta alla sua domanda, ma quello che più mi sento di consigliarle in questo momento è di valutare l'ipotesi di rivolgersi a un professionista che possa aiutarla a sciogliere tutti i suoi dubbi e a fare chiarezza su sé stessa e sulla sua relazione, in modo da ritrovare quella serenità che, come mi sembra di capire dalle sue parole, sente di aver perso.
Spero di essere stata di aiuto. Rimango a disposizione, dott.ssa Chiara Cuoco.
Buongiorno signora, comprendo appieno quanto ha detto e capisco come possa essere difficile lasciarsi andare dopo una prima esperienza come quella che ha vissuto. Se potrà lasciarsi andare e si farà guidare dall'aiuto di un terapeuta, potrà in futuro riuscire a contenere questi aspetti di sé che ad oggi le danno ansia e preoccupazione. Sono disponibile per ascoltarla. Distinti saluti
Buongiorno,
Spesso succede che, dopo essere rimasti particolarmente "scottati" da qualche esperienza del passato o precedente relazione, si è portati automaticamente ad approcciarci a nuove situazioni/rapporti in modo un po' diffidente: è semplicemente una difesa nel tentativo di salvaguardare la sua sicurezza, a prescindere da come andrà la relazione in corso. Lo svantaggio di questa difesa è che ci porta a non vivere serenamente e in modo naturale le relazioni, ma sempre in modo controllato e preoccupato.
Un percorso di psicoterapia breve la potrebbe aiutare a capire il particolare tipo di paura che ha in questo modo e che la porta a esporre difese nella relazione con l'altro.
Sperando di esserle stata d'aiuto,

Dott.ssa Elisa Folliero
Il problema non è lui, ma come hai capito sei tu. Non si possono monitorare gli spostamenti, leggere i messaggi, non si può controllare l'altro. Cerca di indagare questa tua insicurezza, fai un percorso psicologico che ti permetta di capirne l'origine, di amarti e di stare bene con te stessa. Questo è l'unico modo per vivere serenamente, prima con te stessa e quindi anche con gli altri. Un saluto
Buonasera, Talvolta può accadere che le relazioni del presente - del qui ed ora - siano "macchiate" da qualche esperienza precedente spiacevole e dolorosa che porta ad attivarsi in maniera protettiva. Come nel suo caso però il proteggersi può implicare pensieri e/o comportamenti spesso disfunzionali e nocivi per sé.
Vista la pesantezza della sua sofferenza le consiglierei un percorso terapeutico che la porti a mettere luce su di sé, per poi stare bene anche con l'Altro.
Rimango disponibile per un eventuale percorso.
Dottoressa Chiara Carraro
Buongiorno,
grazie per la condivisione della sua situazione.
Per rispondere alla domanda tuttavia sarebbe necessario approfondire la sua storia personale, ad esempio capire se questi comportamenti erano presenti anche nella precedente relazione o in altre passate e le motivazioni che hanno portato al divorzio dal suo ex marito.
Anche eventi che al momento non collega con i comportamenti che descrive e che la fanno sentire a disagio potrebbero spiegare l'attuale situazione.
Se ne avesse la possibilità, un percorso psicologico potrebbe esserle di beneficio.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Carissima, comprendo la sua necessità di smettere di avere dei pensieri in merito a questa situazione e volersi godere con serenità la relazione con il suo compagno. Valuterei l'inizio di un percorso terapeutico per approfondire la sua storia personale e la sua precedente relazione. Potrebbero esserci degli eventi collegati a questo suo continuo stato di allerta che trovano radici proprio nel suo passato.
Rimango a disposizione,
dott.ssa Chiara Bono

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