Buongiorno, sono una donna di 33 anni e sto passando l'inferno da un mese per la mia ipocondria. Ho
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Buongiorno, sono una donna di 33 anni e sto passando l'inferno da un mese per la mia ipocondria. Ho perso mio padre di cancro al colon, diagnosticato già al quarto stadio con metastasi al fegato a 53 anni, da quel momento ha vissuto altri 14 mesi.
A gennaio 2020, in seguito a sanguinamento anale, ho fatto una visita chirurgica che ha riscontrato una ragade (che vedevo anche io allo specchio), curata con pomata. In seguito onestamente non ricordo altri episodi di sanguinamento, non so dire se ne abbia avuti altri tranne uno che ricordo bene ad ottobre 2021, che non si è cicatrizzato nemmeno subito in quanto, tornando più tardi in bagno a urinare, ho trovato di nuovo macchie di sangue sulla carta igienica, così di nuovo pomata per qualche giorno e finita lì.
In questo periodo ho cominciato a tormentarmi con la questione della familiarità del cancro, così ho passato giornate intere a leggere consulti e ad andare dai medici. Ho rifatto la visita chirurgica qualche giorno fa, la ragade al momento risulta guarita. Quello che mi ossessiona, è che nei consulti ho letto che le ragadi sono SEMPRE accompagnate da dolore, cosa che io non ho avuto. Quindi adesso mi sto fasciando la testa pensando a tutte le peggiori ipotesi, che la ragade non sia davvero una ragade, che il sangue sia stato causato da cancro o polipi al colon, che potrei avere una ragade atipica sintomo di altre patologie.
Scrivo questo nell'angoscia più totale, sperando in una rassicurazione e una spiegazione sul perché non ho avuto dolore.
A gennaio 2020, in seguito a sanguinamento anale, ho fatto una visita chirurgica che ha riscontrato una ragade (che vedevo anche io allo specchio), curata con pomata. In seguito onestamente non ricordo altri episodi di sanguinamento, non so dire se ne abbia avuti altri tranne uno che ricordo bene ad ottobre 2021, che non si è cicatrizzato nemmeno subito in quanto, tornando più tardi in bagno a urinare, ho trovato di nuovo macchie di sangue sulla carta igienica, così di nuovo pomata per qualche giorno e finita lì.
In questo periodo ho cominciato a tormentarmi con la questione della familiarità del cancro, così ho passato giornate intere a leggere consulti e ad andare dai medici. Ho rifatto la visita chirurgica qualche giorno fa, la ragade al momento risulta guarita. Quello che mi ossessiona, è che nei consulti ho letto che le ragadi sono SEMPRE accompagnate da dolore, cosa che io non ho avuto. Quindi adesso mi sto fasciando la testa pensando a tutte le peggiori ipotesi, che la ragade non sia davvero una ragade, che il sangue sia stato causato da cancro o polipi al colon, che potrei avere una ragade atipica sintomo di altre patologie.
Scrivo questo nell'angoscia più totale, sperando in una rassicurazione e una spiegazione sul perché non ho avuto dolore.
Buongiorno.
Non sempre le patologie si manifestano con lo stesso quadro clinico. Anche la ragade anale, specie se nelle fasi iniziali, può manifestarsi con una lieve sintomatologia o semplicemente con prurito. Difficilmente però la ragade può essere confusa con altra patologia, ancor meno con il cancro. Se il suo stato ansioso le crea disagio, può comunque eseguire una colonscopia che le dirimerebbe qualsiasi dubbio.
Non sempre le patologie si manifestano con lo stesso quadro clinico. Anche la ragade anale, specie se nelle fasi iniziali, può manifestarsi con una lieve sintomatologia o semplicemente con prurito. Difficilmente però la ragade può essere confusa con altra patologia, ancor meno con il cancro. Se il suo stato ansioso le crea disagio, può comunque eseguire una colonscopia che le dirimerebbe qualsiasi dubbio.
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