Buongiorno, sono una donna di 30 anni. Da quando avevo circa 15 anni ho iniziato ad assumere lassa

13 risposte
Buongiorno,
sono una donna di 30 anni. Da quando avevo circa 15 anni ho iniziato ad assumere lassativi (soprattutto tisane alla senna) dai quali sono diventata dipendente (senza non riesco ad evacuare). Associato a ciò, avevo iniziato ad eliminare dalla mia dieta alcuni alimenti che mi causavano gonfiore (soprattutto frutta e verdura) e praticamente per 15 anni sono andata avanti con questa situazione. Ad agosto 2023, a seguito di forti dolori addominali, ho eseguito breath test glucosio risultato positivo ad una SIBO metano (curata con 3 cicli di Normix + enterolactis per 10 giorni).
A seguito di questi cicli non avevo più crampi addominali ma sono rimasta stitica (so che le tisane alla senna non dovrebbero essere prese, ma senza di quelle non riesco ad evacuare correttamente). Ultimamente ho anche iniziato a reintrodurre certi alimenti (soprattutto frutta e verdura low FODMAP) ma ogni volta che provo a mangiare qualcosa di diverso mi sento gonfia e non riesco a mangiare nient'altro. Non vorrei che questa situazione si sia cronicizzata. E' possibile liberarsi dalle tisane alla senna avendole prese 15 anni? E' possibile che qualsiasi tipo di frutta e/o verdura mi crei gonfiore oppure è una situazione che deriva dalla disbiosi momentanea (e, quindi, cosa consigliereste di fare prima di introdurre questi alimenti?).
Vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione e disponibilità, cordiali saluti
Gentilissima paziente,
È importante consultare un professionista per ottenere una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Tuttavia, posso fornirlr alcune informazioni generali che potrebbero essere utili.
La dipendenza dai lassativi è una condizione seria e può richiedere un approccio graduale per liberarsene. È possibile che dopo 15 anni di uso regolare, il corpo si sia adattato alla presenza dei lassativi e potrebbe richiedere tempo per tornare alla normale funzione intestinale. Un nutrizionista potrebbe essere in grado di consigliarle come affrontare questa dipendenza in modo sicuro.
Per quanto riguarda il gonfiore e l'intolleranza a certi alimenti, potrebbe essere utile esplorare ulteriormente la situazione. La reintroduzione graduale di frutta e verdura low FODMAP è un buon approccio per individuare gli alimenti che possono causare problemi. Può essere utile tenere un diario alimentare per monitorare la tua reazione a diversi alimenti e consultare un nutrizionista specializzato in disturbi gastrointestinali per ottenere una guida personalizzata.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.

La disbiosi intestinale potrebbe influire sulla tua capacità di tollerare determinati alimenti. Prima di introdurre nuovi alimenti nella tua dieta, potresti considerare di continuare a seguire il trattamento prescritto per la disbiosi e monitorare attentamente la tua risposta. Un medico potrebbe essere in grado di consigliarti su come gestire la disbiosi in modo appropriato.

Ricorda che ogni persona è unica e ciò che funziona per gli altri potrebbe non funzionare per te. È importante lavorare a stretto contatto con un professionista della salute per sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Spero che queste informazioni siano state utili e ti auguro il meglio nel tuo percorso verso il benessere.

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Buongiorno e grazie per questa domanda ed essendo esperta in erboristeria ci tengo molto a risponderle. La senna, purtroppo, utilizzata per lunghi periodi comporta assuefazione e non pochi effetti collaterali, in quanto il contenuto elevato di resine nelle foglie di senna (diminuito nei follicoli di senna) a lungo andare può comportare la distruzione o comunque la diminuzione dei villi intestinali. Come conseguenza si possono avere malassorbimento di alcuni nutrienti e quindi portarle cattiva digestione, gonfiore, astenia... La soluzione va quindi personalizza in base ad altre valutazioni fatte anche dal professionista, in quanto naturale non vuol dire sicuro. Alternative alla senna ci sono, ovviamente non le ascondo che i tempi per tornare ad avere un transito normale possono essere piu o meno lunghi, dipende poi da come risponde il suo organismo al trattamento. Abbinato però ad un'alimentazione adeguata sono certa che potrebbe ottenere degli ottimi miglioramenti. Finocchio, carvi, malva e fibre come psillio e inulina sono certa che potrebbero fare al suo caso.
Resto a sua completa disposizione.
Dott.ssa Barbara Morea
Gentilissima, situazioni come la sua richiedono il supporto di un professionista che sappia aiutarla ad individuare gli alimenti responsabili dei suoi sintomi, in quanto l'eliminazione in autonomia di un gran numero di alimenti o di gruppi alimentari interi potrebbe alla lunga peggiorare la sua condizione. Per questo è importante seguire un protocollo specifico e altamente personalizzato, che può prevedere anche l'integrazione con alcuni prodotti come la fibra di psillio e/o probiotici. Come già suggerito dalle colleghe l'utilizzo di prodotti ad effetto lassativo, anche se naturali, non è una buona soluzione sopratutto nel lungo temine. Le segnalo inoltre che in questi casi lo stress e in generale la componente emotiva influisce in modo importante sui sintomi, quindi sono da valutare anche modifiche dello stile di vita e eventualmente percorsi di psicoterapia con i professionisti che se occupano. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti. Cordiali saluti
Sicuramente rivolgersi ad un esperto della nutrizione è la migliore soluzione senza provare da sola ad improvvisare diete ad eliminazione...ce un quadro da disbiosi intestinale e da capire eventualmente colon irritabile.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno,
Sicuramente è da eliminare questa dipendenza da lassativi e questo può essere messo in atto in un tempo medio lungo adeguato ma necessario: è anche fondamentale ricercare una dieta adeguata al suo caso. Sicuramente c’è una disbiosi importante non solo da curare ma da affiancare con una dieta adeguata, senza provare fai da te. Normalmente togliere completamente frutta e verdura perché gonfiano, senza cercare di capire quale sia la causa iniziale del reale gonfiore non è mai una buona idea, anche perché sono alimenti fondamentali per impostare una sana alimentazione.
Si rilvolga non solo al suo medico ma anche ad un nutrizionista di riferimento che possa impostarle un piano ad hoc.
Resto a disposizione,
Un caro saluto,
Dott.ssa Lai
Buongiorno, un certo gonfiore dopo avere ingerito verdura e frutta è normale, perchè le fibre vegetali sono di per sè igroscopiche. Ma è un gonfiore passeggero. Eliminare questi cibi preziosi ha due conseguenze : per primo non si formano scorie, quindi l'intestino non si svuota perchè non ha niente da eliminare, determinando così fenomeni putrefattivi con produzione di gas. Secondo, le fibre contengono molte molecole essenziali per noi e per il nostro microbiota. Un esempio? L'inulina, un oligosaccaride che noi umani non siamo capaci di utilizzare, è il "cibo di eccellenza" per un batterio fondamentale, Akkermansia muciniphyla, che vive nel muco che riveste il colon, e che tiene serrate le giunzioni tra le cellule del colon - eh sì, è un sarto - in mancanza di questo microbo le giunzioni cellulari si aprono favorendo le diverse intolleranze.
Si faccia consigliare un piano nutrizionale adeguato, il suo disturbo si risolve con facilità.
Cordiali saluti
Salve, la dipendenza da lassativi, in particolare quelli a base di senna, può provocare alterazione della normale funzione intestinale. L'uso prolungato può ridurre la motilità intestinale naturale, rendendo difficile evacuare senza stimolanti esterni. È possibile liberarsi da questa dipendenza, ma richiederà tempo e un approccio graduale. Quindi, sicuramente è bene iniziare a ridurre gradualmente la senna, in modo che l'intestino possa abituarsi. Introduca fibre solubili (come psyllium) e lassativi osmotici (come il macrogol) che sono meno irritanti rispetto alla senna.
Il tutto accompagnato da una buona idratazione e da attività fisica, che oltre ad avere altri benefici, sono molto utili in caso di stitichezza.
Per la gestione del gonfiore, posso consigliare di continuare con i probiotici come Enterolactis. Potresti anche considerare l'aggiunta di altri ceppi probiotici specifici per l'intestino. La reintroduzione di alimenti dovrebbe essere fatta con molta attenzione. Continui con alimenti low FODMAP, ma introduca nuovi alimenti uno alla volta per monitorare la tolleranza. Può anche tenere un diario alimentare e registrare l'associazione sintomi/alimenti.
Il tutto però deve essere monitorato e seguito da un professionista, questi sono solo alcuni consigli che senza una adeguata anamnesi non possono essere definitivi.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Buongiorno. La senna è un tipo di lassativo irritante cioè che agisce stimolando la motilità intestinale, per cui non andrebbe utilizzato in maniera cronica come ha fatto lei. Andrebbe anzitutto non eliminato d'emblè ma sostituito con un lassativo diverso di tipo non irritante. L'alimentazione reimpostata da zero, includendo frutta e verdura con abbinamenti specifici e trattata in modo che fornisca nutrienti senza appesantire il tratto gastroenterico, il tutto con estrema gradualità.
E' necessaria una sequenza alimentare specifica nei singoli pasti e nella giornata in modo da seguire i ritmi ormonali circadiani e i processi di digestione eliminazione e assorbimento e non ostacolarli.
Se interessata ad approfondire non esiti a contattarmi.
cordiali saluti
Buonasera, la situazione è piuttosto complessa per rispondere in poche righe. Comunque la stitichezza può essere dovuta a più fattori, come introito di fibre inadeguato, beve poca acqua, disbiosi, sindrome dell'intestino irritabile ecc... Per quanto riguarda l'alimentazione low FODMAP, questa può essere utile per "ristabilire" la flora batterica intestinale alterata e andrebbe tenuta per un periodo di tempo comunque limitato. Gli alimenti ricchi di tali carboidrati andrebbero poi reinseriti valutando tipologia e quantità da lei tollerate poichè anche una carenza di fodmap può portare ad una disbiosi. Quindi c'è il rischio di risolvere un problema (gonfiore) e causarne un altro (stipsi). I lassativi non andrebbero assunti in cronico, quindi consiglio consulto con gastroenterologo per valutare la terapia opportuna a risolvere la disbiosi attuale e successivamente con nutrizionista per un piano alimentare opportuno per la sua situazione.
Resto a disposizione
Dott. Stefano Nicolosi
Salve, in merito alle informazioni riportate sembra ci sia una situazione di disbiosi ancora in atto ma solo con test specifici si può avere la certezza, il fatto che frutta e verdura le continuino a dar fastidio e far scaturire sintomi come quelli da lei elencati è dovuto ad un protocollo dietetico "reintroduttivo" errato, ci sono degli step ben precisi con alimenti ben precisi nel timing e nel modo in cui devono essere introdottiti nuovamente nella dieta comune, ed alcuni di questi probabilmente continueranno a darle fastidio per molto tempo. Sarebbe auspicabile seguire un protocollo lowfoodmap ben strutturato e con criterio per riuscire a tornare ad avere un'alimentazione varia e con un buon quantitativo di frutta e verdura.
Le tisane a mio avviso può sospenderle ma introdurre o tisane alla menta piperita o mintoil.
E' un caso che necessiterebbe di maggiori approfondimenti per capire il tutto e come agire con criterio, resto comunque a disposizione per eventuali chiarimenti.
Saluti Dott. Panni
Gentile paziente, innanzitutto ricorrere al fai da te non è la scelta più indicata. Bisogna rivolgersi e due figure importantissime: gastroenterologo + nutrizionista. C'è di base tanta infiammazione che la rende suscettibile anche ad alimenti che normalmente non dovrebbero recare disturbi. Il problema è tranquillamente risolvibile con tanta pazienza ed un protocollo adeguato e su misura per lei. Spero di esserle stata d'aiuto, cordialmente dott.ssa Troncone
Capisco che la situazione possa essere frustrante e preoccupante. La dipendenza da lassativi, la SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth), e i problemi di gonfiore e digestione sono sfide significative, ma ci sono diverse strategie che puoi adottare per migliorare la tua condizione.

La dipendenza da lassativi, specialmente quelli stimolanti come la senna, può causare problemi di motilità intestinale a lungo termine. Liberarsi da questa dipendenza richiede un approccio graduale e monitorato.

Inizia a ridurre gradualmente l'uso della senna. Puoi iniziare diminuendo la dose e la frequenza lentamente per permettere all'intestino di adattarsi.
Considera l'uso di lassativi più miti, come quelli a base di fibre (psillio, metilcellulosa) o osmotici (macrogol). Questi possono aiutare a regolare la motilità intestinale senza causare dipendenza.
Assicurati di bere molta acqua per aiutare il movimento intestinale.
La reintroduzione di alimenti dopo un lungo periodo di restrizioni può essere complicata, specialmente con una storia di SIBO e disbiosi.

Continua con una dieta low FODMAP per identificare quali alimenti specifici causano problemi. Potresti lavorare con un dietologo specializzato in disturbi gastrointestinali per guidare questo processo.

Reintroduci lentamente frutta e verdura in piccole quantità per vedere come il tuo corpo reagisce.
Continua a usare probiotici come l'Enterolactis per supportare la flora intestinale. Potresti anche considerare di variare i ceppi di probiotici per trovare quelli più efficaci per te.

Consulta un gastroenterologo per un piano di trattamento personalizzato. Possono aiutarti a gestire la stitichezza e a monitorare la reintroduzione degli alimenti.
Lavorare con un dietologo può essere molto utile per creare un piano alimentare bilanciato che supporti la tua salute intestinale.
La terapia comportamentale può aiutare a rompere la dipendenza dai lassativi e a sviluppare abitudini alimentari e di evacuazione più sane.

L'esercizio regolare può aiutare a stimolare la motilità intestinale. Anche una camminata giornaliera può fare una grande differenza.
Lo stress può influenzare negativamente la digestione. Pratiche come la meditazione, il yoga, e altre tecniche di rilassamento possono essere utili.

Tieni un diario alimentare e dei sintomi per identificare eventuali correlazioni tra cibi specifici e sintomi di gonfiore.
Potrebbe essere utile ripetere il breath test per la SIBO o eseguire altri test diagnostici per escludere altre condizioni gastrointestinali.

Spero che queste informazioni ti siano utili. Affrontare questi problemi richiede pazienza e costanza, ma con il giusto supporto e un approccio mirato, è possibile migliorare significativamente la tua condizione. Buona fortuna e cordiali saluti.
Gentile paziente, dal suo racconto si evince un vero e proprio calvario che, ad oggi, purtroppo non vede ancora via di uscita.
La Sua situazione di stitichezza idiopatica cronica impatta molto sul Suo stile di vita e perciò andrebbe maggiormente indagata al fine di verificare se si sono generate anomalie della mucosa o se sono presenti alterazioni strutturali del tratto gastrointestinale. Questo rappresenta sicuramente il primo passo per poter poi intervenire con la gestione nutrizionale, ed, eventualmente, con la terapia farmacologica.
In generale questo disturbo è tipico del tratto gastrointestinale inferiore ed è strettamente collegato a malfunzionamenti dell'asse intestino - cervello.

Per quanto concerne invece la diagnosi di SIBO, essendo la Sua già di per sé una situazione complessa, con l'aiuto di una figura specializzata avrebbe potuto valutare contestualmente alla terapia indicata l'utilizzo di disinfettanti intestinali a base di oli essenziali specifici per i metanogeni e l'assunzione di sostanze in grado di promuovere la riparazione e la rigenerazione della mucosa. In linea generale la SIBO, ma sopratutto il tratto gastrointestinale coinvolto, richiedono tempi lunghi di guarigione che prevedono una strategia terapeutica personalizzata e che integri anche alimentazione specifica, integrazione e corretto stile di vita.
Purtroppo la presenza persistente di sintomi correlati a disbiosi indicano che, molto probabilmente, c'è ancora molto da indagare su alimenti scatenanti e sintomatologia (per esempio dopo quali alimenti e dopo quanto tempo si verifica gonfiore? aria che si genera provoca eruttazione dalla bocca o altro?).
Per poterla aiutare servono molti più dati, ciò che sicuramente le sconsiglio è l'autogestione.
Le faccio un grande in bocca al lupo.

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