Buongiorno sono un uomo di 40 anni , soffro di RCU , al momento in fase remissiva, curata con mesala
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risposte
Buongiorno sono un uomo di 40 anni , soffro di RCU , al momento in fase remissiva, curata con mesalazina. Mi chiedevo se con la mia patologia ho maggiori rischi se mi ammalassi di covid e soprattutto se fosse possibile, in caso di malattia covid prendere gli anticoagulanti o se la RCU fosse una controindicazione.
Grazie
Grazie
saluti qualche giorno fa le ho risposto dicendo che lei avrebbe corso più rischi. le giro questa new di oggi che forse può tranquillizzarla di più. tenga però presente che queste conoscenze sono ancora molto provvisorie e soggette a profonde revisioni nel tempo (stiamo tutti imparando una nuova malattia, e se ricorda un po' le affermazioni del nostri esperti in tv i quali hanno detto tutto ed il contrario di tutto...)
A un mese dall’esordio dell’epidemia di COVID-19 a Bergamo, i dati raccolti in un ospedale che segue oltre 500 persone affette da malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI) mostrano che nessuno di loro è stato contagiato dal virus.
Tutti i soggetti coinvolti avevano continuato ad assumere farmaci immunosoppressori.
Perché questi dati sono interessanti?
Questi dati epidemiologici richiedono certamente di essere consolidati da ulteriori approfondimenti.
Se saranno confermati, potrebbero contribuire a rinforzare l’ipotesi che i pazienti in trattamento con immunosoppressori siano meno esposti al rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19.
Potrebbero anche contribuire a elaborare la raccomandazione di proseguire i trattamenti con immunosoppressori nei pazienti affetti da MICI. fonte univadis.
tenga presente che subito si è detto che certi farmaci antiipertensivi potevano aggravare il covid (agendo sullo stesso recettore cellulare) ora forse è vero il contrario( i recettori vengono occupati dai farmaci e non sono disponibili per il virus) o forse la verità sta nel mezzo...
A un mese dall’esordio dell’epidemia di COVID-19 a Bergamo, i dati raccolti in un ospedale che segue oltre 500 persone affette da malattie infiammatorie croniche dell’intestino (MICI) mostrano che nessuno di loro è stato contagiato dal virus.
Tutti i soggetti coinvolti avevano continuato ad assumere farmaci immunosoppressori.
Perché questi dati sono interessanti?
Questi dati epidemiologici richiedono certamente di essere consolidati da ulteriori approfondimenti.
Se saranno confermati, potrebbero contribuire a rinforzare l’ipotesi che i pazienti in trattamento con immunosoppressori siano meno esposti al rischio di sviluppare una forma grave di COVID-19.
Potrebbero anche contribuire a elaborare la raccomandazione di proseguire i trattamenti con immunosoppressori nei pazienti affetti da MICI. fonte univadis.
tenga presente che subito si è detto che certi farmaci antiipertensivi potevano aggravare il covid (agendo sullo stesso recettore cellulare) ora forse è vero il contrario( i recettori vengono occupati dai farmaci e non sono disponibili per il virus) o forse la verità sta nel mezzo...
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Salve
Sicuramente è più esposto ma
Prenda tutte le precauzioni per non prendere il covid prevenire è meglio che curare...continui la sua tp e stia tranquillo .
Purtroppo siamo tutti a rischio purtroppo quindi bisogna stare attenti ...
Saluti
Sicuramente è più esposto ma
Prenda tutte le precauzioni per non prendere il covid prevenire è meglio che curare...continui la sua tp e stia tranquillo .
Purtroppo siamo tutti a rischio purtroppo quindi bisogna stare attenti ...
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