Buongiorno, sono un uomo di 39 anni e da più di un anno frequento una donna di pari età per la quale

33 risposte
Buongiorno, sono un uomo di 39 anni e da più di un anno frequento una donna di pari età per la quale provo un forte sentimento di amore. E' stata sposata per circa 18 anni con un narcisista.
Noi parliamo moltissimo abbiamo un apertissimo confronto sul nostro passato ci raccontiamo tutto, lei mi ha raccontato del suo matrimonio dei suoi ultimi 5 anni di lotta durante i quali ha passato tutte le fasi dal love bombing al discarded fino al punto di trovare la forza lasciarlo cacciandolo di casa.
Io l 'ho conosciuta circa un anno dopo la sua decisione di allontanarlo ora é già passato un altro anno quindi sono due anni che non vivono più insieme.
La questione é che ha due figli con quest uomo quindi il no contact non può essere completo perché la gestione dei figli stessi prevede un contatto che comunque è via sms ma attraverso il quale lui oltre a cose organizzative prova comunque a far valere la sua supremazia e continuando con un comportamento inadeguato e ancora invasivo nei confronti della sue ex moglie visto che ora sono separati legalmente. Lei mi racconta gli episodi dice che quando lui diventa invasivo e non parla dei figli ma di altro cercando di screditarla lei non risponde più, che non le importa più nulla, ma spesso capita che oltre a cose attuali mi racconti anche cose del passato che ha condiviso con questa persona.
La mia paura espressa anche a lei direttamente, anche sulla fase di ritorno del narcisista é che non ne sia ancora fuori, lei assicura che non tornerà e che se tornasse lo rifiutetebbe.Io temo che il suo sia solo un allontanamento razionale per auto conservazione ma che emotivamente sia ancora legata a lui, non per i figli, ma per un suo sentimento ancora presente ma nascosto. Sono molto preoccupato perché seppur lei ne parli in modo distaccato senza nessun cedimento o incupimemto, insomma serenamente e ne ride pure di alcune situazioni, temo molto che lei possa essere ancora vulnerabile e se lui tornasse pur avendo una doppia vita, lei crederebbe. Secondo voi? grazie
Gentile utente,
Le preoccupazioni che riporta rispetto alla sua compagna sembrano comprensibili, infatti la situazione che descrive non sembra facile. La sua compagna ha avuto una famiglia e, sebbene sia ormai separata dall'ex marito, è chiaro che loro due hanno condiviso molti anni insieme e questo, soprattutto all'inizio di una nuova relazione, può essere fonte di preoccupazione/gelosia/ecc. Mi sembra un'ottima soluzione che intanto voi ne possiate parlare apertamente ed elaborare un po' la situazione in cui siete attualmente coinvolti.
Se nel tempo queste sue sensazioni non dovessero diminuire, valuti se cercare un sostegno psicologico individuale oppure eventualmente di coppia.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordiali saluti,
Alessia Vaudano

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Buongiorno,

Capisco la sua preoccupazione, riconosco che non è priva di fondamento a causa del grande potere che hanno i narcisisti, ma mi permetto di focalizzare la sua attenzione sul fatto che questa donna è riuscita ad allontanarlo dalla sua vita dopo 18 anni di matrimonio. Una persona del genere è una persona che ha deciso di prendere in mano la sua vita e che ha affrontato il potere dell'ex marito. La maggior parte delle donne che invece torna con un narcisista si sentono più deboli, più sole, non pensano a sé stesse come persone che possono avere una nuova relazione e si sentono dipendenti dal narcisista. Diventa quindi estremamente improbabile che la sua compagna possa fare così tanti passi indietro, o possa sentirsi sola al punto da considerare l'ex marito narcisista come l'unico che possa amarla. Per qualsiasi dubbio o chiarimento resto a sua disposizione.

Dott. Argo Penovi
Buongiorno, potrebbe essere utile chiedersi quali sono le azioni, le parole o i comportamenti della sua compagna, che alimentano la Sue preoccupazioni, parlandone apertamente, cercando di capire cosa la spaventa realmente.
Salve. Condividere la vita con una donna che è riuscita a liberarsi di un uomo di questo genere può essere stimolante e costruttivo.
Il tipo di attaccamento che costruisce il narcisista è forte perché basato sull controllo odio e manipolazione.
La sua compagna attuale merita sostegno incoraggiamento e protezione.
Se lei non ha intrapreso un percorso terapeutico la incoraggi a farlo e le stia molto vicino.
L'amore non c'entra nulla col narcisismo. Vedrà che la sua compagna lo capirà profondamente.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buonasera. Le sue preoccupazioni sono comprensibili e credo che continuare a parlarne apertamente con la sua compagna sia una buona cosa. Visto che tra voi c'è un dialogo profondo e sincero, forse potreste parlare anche di un eventuale percorso psicoterapeutico di coppia, che vi aiuterebbe a fare chiarezza sugli aspetti che tanto la preoccupano. Cordiali saluti.
Buongiorno, la situazione di preoccupazione che lei vive se da un lato è comprensibile, dall’altro è utile intenderla come un segnale di una situazione di disagio che può essere presa in tempo e farne una opportunità per voi. Il dialogo fra voi è adeguato e i fantasmi del patologico rapporto vissuto dalla sua donna sono un elemento di disturbo per voi come coppia e forse per lei, non solo per i ‘danni’ causati da un rapporto di quel tipo, ma anche e soprattutto per la necessità di dover comunque avere ancora dei rapporti in funzione dei figli di lei. Poiché la situazione è complessa e io credo che bisogna ascoltare le proprie sensazioni e preoccupazioni per comprenderle e conseguentemente gestirle, ritengo che fare un percorso di coppia vi possa aiutare. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Qualunque nuova coppia con figli da matrimoni precedenti ha difficoltà di gestione sia della relazione che del quotidiano. Lavori sul presente e si impegni a dare benessere alla sua compagna con la consapevolezza che esitazioni e incertezza sono fisiologiche e quindi sane e inevitabili.
Gentile Utente,
Il suo dubbio è legittimo e dettato sicuramente dal grande sentimento che sente di provare per questa donna, con la conseguente (normale) paura di perderla.
Tuttavia non perda di vista il fatto che entrambi vi portate alle spalle un passato, fatto di relazioni più o meno importanti. Nel caso della sua compagna c’è una storia molto incisiva e che ha lasciato tracce importanti.
L’amore, per fortuna e purtroppo, si fonda sulla fiducia. Finché non ci sono evidenti ed inequivocabili segnali contrari, le consiglio di godersi questo sentimento per ciò che ogni giorno le regala.
Ultimo consiglio: da ciò che leggo lei è una persona molto predisposta all’ascolto e alla condivisione. Aspetti molto belli. Tuttavia, se queste “confidenze” del passato dovessero cominciare a farle male e a disturbare la sua serenità, non è obbligato ad esserne sempre coinvolto.
Se le sue preoccupazioni dovessero continuare le consiglio di incontrare uno psicologo che sicuramente la accompagnerà nella ricerca della strada più giusta per lei.
Rimango a disposizione
La saluto cordialmente
Dott.ssa De Simone
Gentile, le sue preoccupazioni sono del tutto giustificate dall'amore che prova per questa donna, ma quello che potrebbe accadere nessuno può saperlo. Mi rendo conto che lei vorrebbe una rassicurazione sulla certezza che la sua compagna non ceda, ma questo solo il tempo può dirlo. A suo favore di sicuro c'è la volontà di questa donna di aver allontanato il marito da casa e di sicuro dopo una scelta così drastica non è certamente semplice fare passi indietro. Riguardo la presenza di quest'uomo nella vita della sua compagna purtroppo non è possibile assicurarsi una totale esclusione essendo la coppia genitoriale indissolubile. Mi aggiorni e buona giornata
Salva penso che sia normale avere questi timori l importante è parlarne e cercare di costruire ed elaborare insieme nuovi vissuti. Voi state insieme da poco, con lui ha trascorso molti anni e vi sono 2 figli. Col tempo anche voi avrete un vissuto da condividere e questo certamente allontanerà le sue paure
Saluti dott.ssa Rosalba Cardillo
Concordo con i colleghi. A mio avviso quanto ci riferisce è normalmente comprensibile. La miglior medicina è la parola.
Buongiorno, immagino quanto debba essere sentito come minaccioso il rapporto della sua compagna con l'ex marito narcisista a cui ella rimane inevitabilmente vincolata attraverso i figli. Già è complesso costruire rapporti sereni in una cosiddetta famiglia allargata, rapporti che, se in buone circostanze e con la collaborazione di tutti possono col tempo divenire equilibrati e persino arricchenti, possono anche facilmente venire "infestati" da paure fantasmatiche: gli ex possono cioè essere sentiti come spettri che continuano a invadere e influenzare la coppia nuova. Credo sarebbe opportuno che lei provasse a comprendere con uno psicoterapeuta se e in che misura le sue paure sono effettivamente promosse da una reale minaccia rappresentata dalla invadenza dell'ex marito narcisista e dalla presunta fragilità della sua compagna pronta a cedergli di nuovo e, nel caso, valutare con lo specialista se intraprendere un percorso psicologico di coppia o chiedere anche alla sua compagna di intraprenderne uno individuale. Cordialmente, dott.ssa Marisa Faioni
Buongiorno, stare con qualcuno e amarlo non significa possederlao e averne il controllo totale, che é proprio invece l'assioma di base della concezione del rapporto narcisistico.
Per cui considerando basate e plausibili le sue preoccupazione probabilmente la cosa che più l'aiuterebbe a dipanare i dubbi e le incertezze e vivere serenamente il suo rapporto amoroso sarebbe proprio continuare quello che già fa, cioè vivere questa relazione all'insegna dell'apertura, dello slancio e del rispetto per questa donna coraggiosa, per cio' che di lei ci ha raccontato.
In ogni rapporto ci sono incognite sul futuro, proprio per il fatto che gli esseri di cui ci si innamora sono liberi ed è questo il bello.
L amore è di per sé un rischio al di là delle esperienze precedenti.
Ma è un rischio vitale e che lascia sempre qualcosa do nuovo e ricco.
Coraggio e auguri, sarà un percorso di rinascita per entrambi!
Buongiorno,
Mi viene da dirle che a suon di aiutare gli altri si finisce per non aiutare se stessi. Questo ex occupa di certo un grande posto nella sua mente, non so se in quella della sua compagna. Propongo una sua (dell’ex) detronazione. (Sono scherzosa spero accetterà la battuta per dire che non penso sia salubre continuare a porsi un problema simile senza risolverlo).
Ulteriormente, quale miglior espediente per esorcizzare la gelosia o la paura di perdere il controllo che non quello di farsi dire tutto e confidarsi così tanto sugli ex al punto da farne precise analisi psicologiche ?
Detto ciò, la paura che sente andrebbe inquadrata meglio .
Può trattarsi sia di una sua sfida inconscia perché sente prevalere il suo ipotetico “rivale”, ma anche di una sua eventuale gelosia (o ripeto ) paura di perdere il controllo o di una paura del rifiuto per ferite sue personali ? O di entrambe le cose?
Il mio consiglio e’ di fare chiarezza su queste cose sue personali quanto prima data anche la sua eccezionale propensione al ragionamento psicologico .
Cordiali saluti.
Buongiorno, in questa delicata situazione quello che può fare lei è prendere posizione, esprimere i suoi sentimenti e definire ,soprattutto a se stesso, il tipo di rapporto che desidera avere. La sua compagna, dal suo lato, può fare inevitabilmente le sue scelte. A volte, l'amore non basta perchè i legami si sostengono su aspetti controversi. Un momento di riflessione per ciascuno di voi è auspicabile anche per potersi accettare nella differenza oltre che nella somiglianza. Cordiali saluti PG
Salve, parlare di quest uomo "narcisista" distoglie l attenzione dal problema che riguarda lei, e cioè la fiducia che non si sta permettendo, il timore che la sua compagna possa lasciarla per il suo ex_marito o che quest uomo possa portare via la sua compagna. Da quello che scrive non sembrano esserci elementi che parlino del desiderio della sua compagna di tornare con l'ex marito. Quello che resta quindi è la sua paura. In suo potere è la possibilità di fare i conti con questa paura, il resto non sono cose che può avere sotto controllo.
Gentile paziente,
ho letto la sua domanda e posso cogliere tra le righe la maturità con cui sta cercando di affrontare questa complessa situazione e l'esperienza nuova di accoglienza, comprensione, protezione e amore che sta offrendo alla sua fidanzata. Sicuramente sono elementi che possono rafforzare il vostro legame. A mio parere come primo step dovrebbe cercare di capire perché le si attiva questa paura e valutare, magari con l'aiuto di uno sguardo esterno oggettivo e neutro di un esperto psicologo ciò che emerge dai discorsi della sua compagna e in parallelo comprendere come questi elementi le risuonano dentro. Il come si sente può essere anche la spia di una scarsa fiducia di base o di un problema di autostima. A volte le persone sensibili e attente come lei possono rischiare di sentirsi inconsciamente "inferiori" o "meno coinvolgenti'" degli altri, specie se si mettono a confronto con il fascino, il potere e l'apparente sicurezza esibita da un narcisista. Potrebbe essere necessario lavorarci, così come potrebbe anche pero' essere necessario parlare con la sua compagna. Le auguro di trovare un modo soddisfacente di affrontare la questione
Buongiorno.
Nella Sua lettera Lei fa una importante affermazione che riporto:
"...seppur lei ne parli in modo distaccato senza nessun cedimento o incupimemto..."

Per noi clinici il come si parla di un argomento denota se c'è un previo trauma ancora da elaborare.

Non mi sembra questo il caso.

D'altronde, la Sua sfiducia potrebbe, alla lunga, giocarle contro.

Essere sicuri all'interno di un rapporto implica, paradossalmente, la possibilità di perdere l'altro/a, senza perdere se stessi.
Buongiorno, le sue paure possono essere giustificate; un legame matrimoniale infatti può essere molto persistente, anche se è intervenuta una separazione. Le segnalo al riguardo il mio articolo sulle storie sentimentali non chiuse che può trovare sul mio sito professionale.
Sarebbe opportuno perciò che lo psicologo valutasse la situazione professionalmente, anche attraverso il suo o i suoi resoconti. Conseguentemente a questa valutazione può esprimere il suo avviso sul da farsi, compresa l'ipotesi di coinvolgere la partner.
Cordiali saluti
Buonasera, anche per me come x alcuni colleghi hanno riportato, non è facile prendere le distanze da un matrimonio di lunga durata e con due figli.La sua compagna è una donna quanto meno coraggiosa e merita tutto il suo amore e la sua fiducia. Sento che lei cerca certezze che non è possibile avere perché l amore è tale se è libera scelta,non lo metta in gabbia con le sue insicurezze. Cerchi il sostegno di un professionista se questo malessere persiste che la rassicuri e che l aiuti a fare i conti la sua paura. Cordialitá
Buongiorno, concordo con i colleghi sui diversi aspetti considerati; vorrei aggiungere che per alleggerire le sue preoccupazioni, è molto importante che lei ponga attenzione e tenga presenti quegli aspetti che confermano la vostra relazione, che le fanno intendere quanto la sua compagna è legata affettivamente a lei, le sue premure, le sue attenzioni e anche quale è il clima tra voi, se c'è armonia, agio, benessere. Per esempio il fatto che tra voi ci sia un buon dialogo è un segnale positivo; parlate anche di voi, del vostro rapporto, delle cose che vivete insieme e dei vostri progetti, alimentate la vostra relazione. Cordiali saluti
Salve, quella che lei descrive è una situazione complessa. Potreste giovarvi, indubbiamente di un sostegno psicologico. Vi consiglio di continuare a parlare ed a condividere i vostri vissuti. Dal punto di vista della coppia c'è da un lato la presenza, a volte intrusiva, dell'ex della sig.ra e dall'altro lato ci sono i figli della sua compagna, quali elementi che vanno gestiti ed integrati. L'alleanza e la complicità è un ingrediente primario in una coppia e nel vostro caso può non essere semplice, in quanto tali elementi se non gestiti, possono aprire dei varchi per i timori e per le incomprensioni. Pensate insieme alla risorsa di un ascolto e di un lavoro psicologico, contemplando la possibilità anche di un lavoro insieme.
Vi faccio i miei migliori auguri.
Dott.ssa Gemma Andreoli di Sovico
I colleghi hanno già espresso molte possibili analisi della situazione che si presenta delicata come sempre lo sono le separazioni quando ci sono di mezzo dei figli. In realtà a volte si resta legati al partner anche senza figli. Nel suo caso se è vero che il legame con un narcisista è pericoloso per gli addetti manipolatori che porta con sé è anche vero che la sua compagna ha fatto passaggi importanti. La cosa migliore è non ignorare le paure e parlarne tra di voi o con uno specialista. Le faccio tanti auguri, i suoi sentimenti sembrano sinceri e profondi e questo in genere è una buona premessa per sviluppare una relazione basata su stima, rispetto e reciproca fiducia. Tantissimi auguri!
Buongiorno, i colleghi hanno dato risposte esaustive e non credo ci siano da aggiungere altre riflessioni; Le consiglio di continuare a coltivare il dialogo con lei e a mantenere vivo quel clima di fiducia e accoglimento emotivo reciproco che sono alla base di un rapporto solido. Se la sua compagna è riuscita a troncare una relazione con questa persona (definita da lei narcisista) è un segnale di grande forza interiore e di indipendenza: il funzionamento narcisistico, in generale, nella relazione, vede il partner come oggetto da controllare e manipolare; non considera i bisogni altrui, ma tutto è finalizzato a soddisfare i propri, sovente, alimentando anche i sensi di colpa nel partner che non si sente mai all'altezza. Cordiali saluti
Buongiorno, dalla sua lettera mi sembra di capire che spiccano due elementi contrapposti. Da una parte, ci sono i presunti atteggiamenti che lei attribuisce alla sua compagna e, dall'altra, ci sono i fatti tangibili che questa tiene all'interno della relazione. Le faccio notare che lei esprime un timore esclusivamente di tipo congetturale: (riportato virgolettato ripeto quanto lei ha scritto) " ... Temo che il suo sia solo un allontanamento razionale... ma che emotivamente sia ancora legata a lui", "...temo molto che lei possa essere ancora vulnerabile e se lui tornasse pur avendo una doppia vita, lei crederebbe [forse voleva scrivere cederebbe]"

Ecco, contrapposte a queste ipotesi, (e mi sembra di capire perlopiù dettate da un suo non specificato timore che forse farebbe bene ad indagare in qualche modo) lei scrive di molti fatti, concreti quindi, che la sua compagna tiene all'interno della vostra relazione: " ...Noi parliamo moltissimo abbiamo un apertissimo confronto sul nostro passato ci raccontiamo tutto..." e forse è per questo, mi permetto di suggerire, che la sua compagna non le nasconde i buoni momenti che ha avuto con il suo ex, ("...mi racconta anche cose del passato che ha condiviso con questa persona...") che altro non è che il segno di apertura, sincerità e fiducia nei suoi confronti. Sempre per continuare sugli aspetti fattuali di quanto ha riportato nella lettera; la sua compagna ha avuto "la forza lasciarlo cacciandolo di casa...", "...lei ne parla in modo distaccato senza nessun cedimento o incupimento, insomma serenamente e ne ride pure di alcune situazioni..."
Quindi, e concludo, mi sento di farla riflettere con quello che ritengo essere un assunto fondamentale nelle relazioni umane, ovvero: quando ci troviamo a condividere la nostra vita con un'altra persona è sicuramente cosa più opportuna attribuire maggior peso a ciò che viene fatto piuttosto che alle intenzioni che, in maniera ipotetica, attribuiamo all'altra persona.
Un cordiale saluto.
Alessandro Marra
La sua ansia rischia di essere d’intralcio nella relazione con la sua compagna che sta vivendo una situazione complicata ma al contempo sembra che la stia gestendo in modo equilibrato. Le dia tempo.
Gentile utente, qualsiasi espressione in merito a quanto riporta deve essere formulata alla luce della storia di vita di Sua moglie, della storia della sua relazione, e delle sue modalità di essere nel mondo. Senza queste informazioni il "secondo noi" resta una opinione personale, con valenza scientifica e professionale nulla. Il fatto stesso che Lei ponga la domanda è però significativo: la preoccupazione è evidente e Le provoca sofferenza. La lettura della situazione è a mio parere molto legata al supposto potere che questo ex avrebbe sulla Sua compagna, Da un lato, e dalla non totale trasparenza di Lei (o capacità di resistergli) dall'altro. Emergono alcune contraddizioni, come il fatto di avere un rapporto "apertissimo" a fronte della paura che Lei nutre rispetto a una discrepanza tra ciò che lei Le dice e ciò che farebbe, e della mancanza di fiducia nella possibilità che Lei effettivamente resista a un eventuale ritorno dell'ex. Emergono anche aspetti legati a una Sua insicurezza personale che Lei pone soltanto alla luce di un rapporto malato e di un invischiamento tra la compagna e l'ex e che andrebbero invece indagati dal punto di vista della Sua persona che non emerge mai nel Suo messaggio. Ribalterei la domanda: perché questa paura? Perché questa insicurezza e mancanza di fiducia? Riguarda la Sua compagna o Sè stesso? Non avendo tratto rassicurazione dal confronto con lei è opportuno forse un consulto volto a trovare la risposta a queste domande, perché è evidente che tutte le rassicurazioni di lei non basteranno a toglierLe il dubbio. Cordialità. DMP
Salve, la sua preoccupazione è comprensibile, provi a confidarsi con un esperto per trovare il modo migliore per esprimete le sue preoccupazioni alla sua compagna.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, approvo le ottime osservazioni dei colleghi. Cordialmente Dottor Mauro Vargiu
Gentile utente,
La ringrazio per la sua condivisione di una situazione, sentimenti e preoccupazioni vitali ed al contempo incerti e sofferenti per Lei. La scelta d'amore dà responsabilità ed apre a bellezze generatrici, ad incertezze e paure. Le consiglio di accogliere, come state facendo, nel dialogo e nell'esperienza quotidiana tutto ciò, al contempo di notare ciò che le attiva preoccupazioni e paure nel Suo presente. Sono comportamenti che può osservare? Preoccupazioni nel futuro? Dal suo racconto mi sembra ben informato su fasi e dinamiche etc.. e per nutrire accettazione e costruire una scelta d'amore condivisa, a volte, in situazioni complesse, se destabilizza e danneggia il rapporto, può aiutare un supporto ed un percorso personale.

Cordiali saluti

Dott. Christian Paolini
Gentile utente, la situazione che descrivi è complessa e piena di sfumature, e le tue preoccupazioni sono comprensibili, considerando il contesto in cui la tua partner si trova. Analizzando la situazione, ci sono alcuni aspetti chiave da considerare.
Dinamiche relazionali passate: Le esperienze di un matrimonio con un partner narcisista possono lasciare cicatrici significative. Anche se lei ha trovato la forza di allontanarsi, potrebbe essere ancora influenzata da schemi emotivi e comportamentali che erano presenti in quella relazione. Questi schemi potrebbero includere nostalgia, confusione emotiva o anche una sorta di dipendenza affettiva, che spesso si sviluppa in relazioni tossiche.
Il ruolo dei conflitti interni: La tua paura che lei potrebbe non essere completamente "fuori" dalla relazione con il narcisista è legittima. Anche se afferma di sentirsi libera e di aver preso una decisione razionale, il trauma e le esperienze passate possono generare conflitti interni. È possibile che lei possa avere ancora legami emotivi non del tutto risolti, che possono riemergere in situazioni di stress o vulnerabilità.
Gestione del contatto con l'ex: Il fatto che il suo ex marito continui a tentare di esercitare controllo e manipolazione attraverso le comunicazioni riguardo ai figli complica ulteriormente la situazione. Anche se lei sembra gestire bene queste interazioni, ogni volta che il passato riemerge, può attivare emozioni e ricordi che non sono completamente elaborati. È normale per una persona che ha subito un abuso emotivo avere reazioni emotive anche a distanza di tempo.
Costruzione di un nuovo legame: La qualità della vostra relazione gioca un ruolo cruciale nel supportarla nel processo di guarigione. È importante che tu continui ad essere un supporto emotivo e che crei uno spazio sicuro in cui possa esprimere paure e dubbi. Promuovere una comunicazione aperta, onesta e vulnerabile può aiutarvi entrambi a costruire un legame più forte e resiliente.
Risorse terapeutiche: Potrebbe essere utile considerare la possibilità di un supporto terapeutico per lei. La terapia può fornire un contesto sicuro per affrontare e elaborare le esperienze passate, così come per sviluppare strumenti per gestire le interazioni con il suo ex e lavorare sugli eventuali sentimenti residui.
Riconoscimento dei segnali di allerta: È importante che tu e lei siate consapevoli dei segnali di allerta nel caso in cui il suo ex dovesse ripresentarsi in modo intrusivo. Stabilire dei confini chiari e comunicare apertamente su come affrontare eventuali situazioni di manipolazione può aiutare a proteggere il suo benessere emotivo e il vostro rapporto.
In conclusione, la tua preoccupazione è valida e mostra quanto ti importa del suo benessere. Essere un partner attento e supportivo, incoraggiando anche la sua autonomia emotiva e la sua crescita personale, può aiutarla a rafforzarsi ulteriormente nel processo di distacco da una relazione tossica. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
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Buongiorno, comprendo la sua preoccupazione riguardo alla situazione con la sua compagna e il suo passato. È naturale sentirsi insicuri quando il partner ha avuto esperienze difficili che ancora influiscono sulla sua vita, soprattutto se c'è un ex con cui deve mantenere un minimo di contatto per via dei figli.

È positivo che tra voi ci sia un dialogo aperto e sincero. Continuare a comunicare le sue sensazioni e ascoltare quelle della sua compagna può rafforzare il vostro legame. La fiducia è fondamentale, e il fatto che lei le assicuri di non voler tornare indietro è un elemento importante.

Se queste preoccupazioni persistono e le causano ansia, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista che possa aiutarla a elaborare questi sentimenti e a trovare strategie per affrontarli.

Dott.ssa Cipriano Alessia

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