Buongiorno, Sono un uomo di 30 anni, ho una discopatia congenita S1-L5. In seguito ad uno sforzo s
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Buongiorno,
Sono un uomo di 30 anni, ho una discopatia congenita S1-L5.
In seguito ad uno sforzo si è creata una protusione.
Il medico mi ha consigliato una terapia ossigeno-ozono.
Mi è stato detto che la terapia funziona da antinfiammatorio e reidrata il disco lesionato.
Personalmente sono interessato alla funzione di reidratazione, vorrei tentare di ripristinare il disco alla condizione iniziale.
Informandomi in rete ho letto che l'ozono disidrata il disco in modo da ridurre il volume e creare meno fastidio possibile ai nervi.
Se la funzione della terapia a base di ozono riduce il disco non la reputo utile a guarire la protusione, ma al contrario sarebbe dannosa perché andrebbe a ridurre il disco già danneggiato.
Se la terapia idrata il disco in modo permanente, aumentando il volume e consentendogli di autorigenerarsi allora la ritengo estremamente utile.
Sapete dirmi quale delle due opzioni è corretta?
Grazie per l'attenzione.
Lorenzo
Sono un uomo di 30 anni, ho una discopatia congenita S1-L5.
In seguito ad uno sforzo si è creata una protusione.
Il medico mi ha consigliato una terapia ossigeno-ozono.
Mi è stato detto che la terapia funziona da antinfiammatorio e reidrata il disco lesionato.
Personalmente sono interessato alla funzione di reidratazione, vorrei tentare di ripristinare il disco alla condizione iniziale.
Informandomi in rete ho letto che l'ozono disidrata il disco in modo da ridurre il volume e creare meno fastidio possibile ai nervi.
Se la funzione della terapia a base di ozono riduce il disco non la reputo utile a guarire la protusione, ma al contrario sarebbe dannosa perché andrebbe a ridurre il disco già danneggiato.
Se la terapia idrata il disco in modo permanente, aumentando il volume e consentendogli di autorigenerarsi allora la ritengo estremamente utile.
Sapete dirmi quale delle due opzioni è corretta?
Grazie per l'attenzione.
Lorenzo
Salve, l'ossigeno-ozonoterapia ha un effetto antinfiammatorio e antidolorifico, e a lungo termine può avere un effetto disidratante sui dischi intervertebrali, consentendo di ridurre il volume di eventuali protrusioni o ernie.
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Salve
Ad oggi non credo ci siano terapie in grado di ripristinare il disco facendolo tornare nella sua originaria condizione fisiologica.
La terapia proposta è utile per ridurre lo stato infiammatorio e la Sintomatologia che questa produce.
Ci sono però molte alternative, tra cui la fisioterapia, che possono portare agli stessi benefici delle terapie farmacologiche o infiltrative, senza gli effetti indesiderati che queste presentano.
Dr. Rocco Angiolillo
Ad oggi non credo ci siano terapie in grado di ripristinare il disco facendolo tornare nella sua originaria condizione fisiologica.
La terapia proposta è utile per ridurre lo stato infiammatorio e la Sintomatologia che questa produce.
Ci sono però molte alternative, tra cui la fisioterapia, che possono portare agli stessi benefici delle terapie farmacologiche o infiltrative, senza gli effetti indesiderati che queste presentano.
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Un disco protruso é danneggiato nella sua integrità
Deve sapere che la componente esterna del disco non sarà mai ripristinata della sua capacità di contenzione ma questo non rappresenta un problema.
Il dolore non é dato dalla disidratazione ma dall' edema e dall' infiammazione che la parte polposa erniata del disco pone su una emergenza nervosa.
I dischi vanno disidratati e col tempo si prosciugato divenendo meno elastici e diminuendo la mobilità della colonna.
Questo é processo fisiologico.
Una protrusione vá vista nelle sue caratteristiche, l rmn può aiutare a fare una giusta diagnosi e insieme alla clinica valutare le proposte terapeutiche dove il gold standard rimane la conservativa.
Indrokinesi,terapia manuale, mkkenzie, posturale.
Deve sapere che la componente esterna del disco non sarà mai ripristinata della sua capacità di contenzione ma questo non rappresenta un problema.
Il dolore non é dato dalla disidratazione ma dall' edema e dall' infiammazione che la parte polposa erniata del disco pone su una emergenza nervosa.
I dischi vanno disidratati e col tempo si prosciugato divenendo meno elastici e diminuendo la mobilità della colonna.
Questo é processo fisiologico.
Una protrusione vá vista nelle sue caratteristiche, l rmn può aiutare a fare una giusta diagnosi e insieme alla clinica valutare le proposte terapeutiche dove il gold standard rimane la conservativa.
Indrokinesi,terapia manuale, mkkenzie, posturale.
Buongiorno, la disidratazione dei dischi intervertebrali è un processo irreversibile e graduale che fa parte dell'invecchiamento e dell'usura naturale degli stessi. Ovviamente se un disco è sottoposto a maggiori stress e sollecitazione, la sua disidratazione avviene in modo più rapido compromettendone le prestazioni meccaniche.
Ad oggi non esiste una terapia in grado di reidratare il disco, che una volta danneggiato biologicamente non può essere riparato al 100%. Quello che si può fare, dal punto di vista terapeutico, è migliorare le situazioni create dalle protrusioni (ad esempio eventuali sofferenze radicolari).
I trattamenti conservativi prevedono le infiltrazioni da lei citate e l'eventuale trattamento fisioterapico. Nei casi peggiori, se la sintomatologia si protrae a lungo ed in modo invalidante, si va invece ad intervenire chirurgicamente.
Ad oggi non esiste una terapia in grado di reidratare il disco, che una volta danneggiato biologicamente non può essere riparato al 100%. Quello che si può fare, dal punto di vista terapeutico, è migliorare le situazioni create dalle protrusioni (ad esempio eventuali sofferenze radicolari).
I trattamenti conservativi prevedono le infiltrazioni da lei citate e l'eventuale trattamento fisioterapico. Nei casi peggiori, se la sintomatologia si protrae a lungo ed in modo invalidante, si va invece ad intervenire chirurgicamente.
Salve c’è un po’ di confusione. Cerchiamo di fare chiarezza. L’ozono terapia disidrata la porzione di disco erniata e cioè tutto ciò che fuoriesce dal disco. Questo processo avviene fisiologicamente e la terapia accelera questo processo. Per quanto riguarda invece “ripristinare” L’idratazione del disco, questo non è possibile. I dischi inevitabilmente con il tempo un po’ si disidratano perdendo volume. È il normale e fisiologico processo di “invecchiamento” della colonna, al pari dei capelli bianchi e delle rughe. Oltretutto i dischi durante la giornata e a seconda delle posture che adottiamo tendono a gonfiarsi (idratandosi) e sgonfiarsi per osmosi. È il motivo per cui al mattino siamo più alti che le sera. Di notte in scarico si idratano, mentre con il carico si sgonfiano un pochino. Io le consiglio di non focalizzarsi su queste cose, piuttosto si affidi ad un terapista del movimento (un fisioterapista) per lavorare sulla mobilità e sul rinforzo non solo della schiena ma di tutto il corpo. Intraprenda un percorso di rieducazione funzionale e risolverà tutti i suoi problemi legati alla schiena e al dolore. Saluti
salve, l'ozono terapia è utile per il trattamento delle discopatie, ma è necessario associare il trattamento osteopatico per ripristinare la mobilità articolare della colonna, allungare la muscolatura contratta, riorganizzare l'equilibrio posturale e la centralità dell'assetto corporeo.
Buonasera
Cos'altro dire oltre a quanto scritto dai colleghi?
Posso ricordarle che è opportuno intervenire sulle cause che hanno determinato questo problema, in modo tale da ridurre il più possibile la compressione discale vertebrale.
Quindi, va bene ozono terapia (meglio del cortisone e dei FANS) ma associata a un corretto approccio manuale, meglio se comprende diverse metodiche.
Cos'altro dire oltre a quanto scritto dai colleghi?
Posso ricordarle che è opportuno intervenire sulle cause che hanno determinato questo problema, in modo tale da ridurre il più possibile la compressione discale vertebrale.
Quindi, va bene ozono terapia (meglio del cortisone e dei FANS) ma associata a un corretto approccio manuale, meglio se comprende diverse metodiche.
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Buongiorno, è una terapia molto diffusa e personalmente ho visto molti benefici sui pazienti che l'hanno eseguita in termini di risoluzione del dolore e sintomi correlati alla protrusione/ernia. Bisogna valutare se il suo dolore derivi davvero da quello, ha già provato a eseguire fisioterapia?
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