Buongiorno, Sono un ragazzo di 34 anni e per caso ho scoperto di avere un pfo, sono vaccinato con
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Buongiorno,
Sono un ragazzo di 34 anni e per caso ho scoperto di avere un pfo, sono vaccinato con due dosi astrazeneca.
Adesso dovrei vaccinarmi con terza dose, quindi moderna piuttosto che pfizer, potrei avere problemi?
Mi riferisco anche a casi di miocardite/pericardiite.
Ringraziandovi anticipatamente, saluti.
Sono un ragazzo di 34 anni e per caso ho scoperto di avere un pfo, sono vaccinato con due dosi astrazeneca.
Adesso dovrei vaccinarmi con terza dose, quindi moderna piuttosto che pfizer, potrei avere problemi?
Mi riferisco anche a casi di miocardite/pericardiite.
Ringraziandovi anticipatamente, saluti.
Gentile utente,
Riepilogo delle brevi informazioni sul PFO utili anche a chi ci legge.
La sigla PFO significa forame ovale pervio.
Si tratta di una condizione in cui esiste una piccola apertura tra l’atrio destro è quello sinistro nel detto che li separa.
Questa apertura è normale nella vita intrauterina, e dopo la nascita si chiude spontaneamente.
In una discreta percentuale dei casi, questo non avviene e si parla di forame ovale pervio.
Il PFO in sè non causa solitamente alcun sintomo.
Raramente, però, questa condizione può portare a delle complicanze.
La più seria tra queste è l’ictus ischemico.
Questo può derivare dal passaggio anomalo di coaguli sanguigni dal circolo cardiaco destro a quello sinistro attraverso l’anomala comunicazione tra gli atri.
In alcuni casi è necessario un trattamento per il PFO, in particolare nei casi complicati da stroke, ma nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento.
Riguardo alla sua domanda relativamente alla possibilità dì un rischio aumentato dì complicanze con la III dose dì vaccino, questa dipende dalla condizione specifica del PFO e dalla sua terapia, nonché dalla presenza o meno dì complicanze ad esso connesse.
Diciamo che sicuramente nel caso specifico sarebbe stato utile come I e II dose un vaccino alternativo ad astrazeneca, stante l’accertata correlazione tra questo preparato e un’aumentata predisposizione trombofilica.
Infine, non c’è alcuna associazione tra aumentato rischio dì fenomeni infiammatori dì tipo mio-pericarditico con condizioni cardiologiche pre-esistenti tipo PFO.
Ne parli con il suo cardiologo per approfondire il caso specifico.
Un caro saluto
FP
Riepilogo delle brevi informazioni sul PFO utili anche a chi ci legge.
La sigla PFO significa forame ovale pervio.
Si tratta di una condizione in cui esiste una piccola apertura tra l’atrio destro è quello sinistro nel detto che li separa.
Questa apertura è normale nella vita intrauterina, e dopo la nascita si chiude spontaneamente.
In una discreta percentuale dei casi, questo non avviene e si parla di forame ovale pervio.
Il PFO in sè non causa solitamente alcun sintomo.
Raramente, però, questa condizione può portare a delle complicanze.
La più seria tra queste è l’ictus ischemico.
Questo può derivare dal passaggio anomalo di coaguli sanguigni dal circolo cardiaco destro a quello sinistro attraverso l’anomala comunicazione tra gli atri.
In alcuni casi è necessario un trattamento per il PFO, in particolare nei casi complicati da stroke, ma nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento.
Riguardo alla sua domanda relativamente alla possibilità dì un rischio aumentato dì complicanze con la III dose dì vaccino, questa dipende dalla condizione specifica del PFO e dalla sua terapia, nonché dalla presenza o meno dì complicanze ad esso connesse.
Diciamo che sicuramente nel caso specifico sarebbe stato utile come I e II dose un vaccino alternativo ad astrazeneca, stante l’accertata correlazione tra questo preparato e un’aumentata predisposizione trombofilica.
Infine, non c’è alcuna associazione tra aumentato rischio dì fenomeni infiammatori dì tipo mio-pericarditico con condizioni cardiologiche pre-esistenti tipo PFO.
Ne parli con il suo cardiologo per approfondire il caso specifico.
Un caro saluto
FP
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