Buongiorno sono un ragazzo di 32 anni, nel mese di novembre ho avuto problemi di stipsi. A dicembre

3 risposte
Buongiorno sono un ragazzo di 32 anni, nel mese di novembre ho avuto problemi di stipsi.
A dicembre ho preso il covid e sono tornato ad avere ancora problemi di stitichezza.
Mi sono rivolto al medico di base il cui mi ha prescritto una cura a base di integratori di fibre.
Nonostante la stitichezza sia passata rimaneva il dolore durante l’evacuazione e tracce di sangue.
Quindi il medico mi ha scritto una visita specialistica che ho effettuato a fine Gennaio.

“L’ ISPEZIONE ANALE RILEVA PICCOLA RAGADE BASSA AD ORE 6 NON DOLENTE ALLA PRESSIONE.
ER: NOTEVOLE IPERTONO SFINTERIALE IN ASSENZA DI LESIONI PALPABILI.
ANOSOCPIA: EMORROIDI INTERNE NON CONGESTE. SI CONFERMA LA RAGADE ANALE.
CONSIGLIO
ANTROLIN POMATA 1 APPLICAZIONE DIE ALTERNATA A EMORSAN RAG 1 APPLICAZIONE DIE
MANTENERE ALVO REGOLARE CON FECI MORBIDE, AIUTARSI EVENTUALMENTE CON BIOTRANSIT 1
ACCURATA IGIENE LOCALE E SEMICUPI CON ACQUA TIEPIDA.”

Questo è il referto fatto oltre 3 settimane fa.
Devi continuare la cura per un totale di 6 settimane. Quindi ormai ho superato la metà.
Nonostante tutto ho ancora dolore quando vado al bagno (anche se leggermente diminuito).
Da un paio di giorni ho ritrovato tracce di sangue.
Sono molto giù di morale perchè sembra che la situazione non migliori.
Ho modificato anche il mio stile di vita introducendo più fibre e aumentando l’attività fisica da 2 a 4 volte a settimana.
Ho ridotto l’assunzione di caffè da 3 a 1 volta al giorno. Ho eliminato i cibi speziati e piccanti.
Ho smesso di fumare. Ho eliminato gli alcolici (solo un bicchiere di rosso a pranzo alla domenica)

Non so più cosa fare.
Mi consigliate di interrompere la terapia e sentire il parere di un altro specialista o comunque andare avanti ancora 3 settimane con questa terapia? Grazie
C'è un'unica cosa che deve fare: finire la terapia.
In Medicina, i risultati finali si vedono solo alla fine della terapia, non a metà.
Saluti

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Una finestra di tre settimane potrebbe essere sufficiente per vedere un trend positivo rispetto all'efficacia della terapia. Dovrebbe provare a contattare il proctologo di riferimento per controllare l'andamento della ragade e dell'ipertono anale. In caso di mancanza di segni di miglioramento potrebbe essere utile modificare la terapia.
Consiglio sempre di risentire il collega che l’ha presa in cura, in modo da valutare e modulare il proseguimento delle cure che in ogni caso non vanno interrotte… in questi casi è necessario tempo per ottenere risultati.
saluti.

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