Buongiorno, Sono un ragazzo di 29 anni, la mia vita non era malissimo, la mia passione (palestra)
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risposte
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 29 anni, la mia vita non era malissimo, la mia passione (palestra) occupava quasi tutti i miei giorni, sapere che ci sarei andato mi faceva vivere bene il resto del giorno e anche mangiare bene.
Il 5 ottobre dal nulla ho iniziato a vomitare e sono stato in ospedale.
Diagnosi gastrite acuta, inutile dire che sono stato male e con nausea per un mese circa, mentalmente a pezzi se avessi potuto preme un bottone e farla finita lo avrei fatto. Mangiavo pochissimo perdevo peso, mi vedevo sporco e pallido.
Ad oggi, vado a camminare ogni giorno anche 2/3 ore, ho mangiato e sto mangiando quello prescritto dal medico quindi niente caffè o cibi fritti o acidi ecc.
mi sento meglio già da due settimane ma non sono ancora tornato in palestra.
La cosa che mi fa paura è il non sapere perché mi è presa, se è stato un virus o altro e ho il terrore che mi torni.
Vorrei andare avanti con la mia vita, tornare in palestra ecc.
quindi ho deciso che il 1 gennaio come nuovo inizio tornerò in palestra ( è aperta sempre)
Cosa ne pensate ? Potrei tornare già oggi ma ho deciso di tornare il primo del nuovo anno.
Come faccio a togliermi questa paura di tornare a stare male ? Secondo voi posso tornare in palestra ? (Questa paura ce l’avevo anche per tornare a mangiare fuori o andare al cinema ) ma due settimane fa sono andato con grande ansia a mangiare una pizza fuori e ora non ho più paura.
Intanto vi ringrazio
Sono un ragazzo di 29 anni, la mia vita non era malissimo, la mia passione (palestra) occupava quasi tutti i miei giorni, sapere che ci sarei andato mi faceva vivere bene il resto del giorno e anche mangiare bene.
Il 5 ottobre dal nulla ho iniziato a vomitare e sono stato in ospedale.
Diagnosi gastrite acuta, inutile dire che sono stato male e con nausea per un mese circa, mentalmente a pezzi se avessi potuto preme un bottone e farla finita lo avrei fatto. Mangiavo pochissimo perdevo peso, mi vedevo sporco e pallido.
Ad oggi, vado a camminare ogni giorno anche 2/3 ore, ho mangiato e sto mangiando quello prescritto dal medico quindi niente caffè o cibi fritti o acidi ecc.
mi sento meglio già da due settimane ma non sono ancora tornato in palestra.
La cosa che mi fa paura è il non sapere perché mi è presa, se è stato un virus o altro e ho il terrore che mi torni.
Vorrei andare avanti con la mia vita, tornare in palestra ecc.
quindi ho deciso che il 1 gennaio come nuovo inizio tornerò in palestra ( è aperta sempre)
Cosa ne pensate ? Potrei tornare già oggi ma ho deciso di tornare il primo del nuovo anno.
Come faccio a togliermi questa paura di tornare a stare male ? Secondo voi posso tornare in palestra ? (Questa paura ce l’avevo anche per tornare a mangiare fuori o andare al cinema ) ma due settimane fa sono andato con grande ansia a mangiare una pizza fuori e ora non ho più paura.
Intanto vi ringrazio
Ciao, il mio consiglio è quello di essere sempre in contatto con il medico specialista che ti segue, è importante capire lo stato del tuo fisico e la sua possibilità a sostenere gli sforzi dell'allenamento. Se lui dovesse darti il via libera, ti suggerisco di riprendere a fare l'attività, in maniera lenta e progressiva per permettere al tuo corpo di riabituarsi all'allenamento. Per quanto riguarda la paura è normale che ci sia, è un'emozione che si presenta nel momento in cui qualcosa a cui teniamo è "a rischio", in questo caso la tua salute o la possibilità di riprendere la palestra. Non è possibile prevedere a priori la ricomparsa o meno della gastrite, ma puoi imparare a conoscerla, a trattarla e a non vederla come una nemica, bensì come un qualcosa che ti chiede di prenderti cura di te... inizia gradualmente ad esporti alle cose, proprio come hai fatto con i pasti... ciò che non conosciamo fa sempre più paura di ciò che abbiamo avuto modo di vivere
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Grazie per aver condiviso la tua esperienza. È normale che un episodio di malessere improvviso e intenso come quello che hai vissuto possa lasciare strascichi non solo fisici ma anche psicologici. La paura che possa ripresentarsi può generare ansia e rendere difficile riprendere le normali attività quotidiane, come la palestra oi momenti di svago.
La tua decisione di tornare in scenario il 1° gennaio può rappresentare un buon obiettivo simbolico, un nuovo inizio che ti aiuta a percepire un senso di controllo e rinnovamento. Tuttavia, non c'è nulla di sbagliato nel riprendere gradualmente anche prima di quei dati, seguendo il ritmo che il tuo corpo e la tua mente ti indicano.
Per quanto riguarda la paura di stare di nuovo male, sappi che è una reazione comune. Quando viviamo un evento traumatico o spiacevole, il nostro cervello tende a mantenere alta l'attenzione per evitare che possa riaccadere. In questi casi, piccoli passi come tornare a mangiare fuori, anche con ansia, sono strategie efficaci per affrontare e superare la paura.
Può essere utile affrontare questa situazione con un percorso di consapevolezza e gestione dell'ansia. Tecniche di rilassamento, consapevolezza o esercizi di respirazione possono aiutarti a riconoscere e ridurre le paure.
Tuttavia, se senti che questa ansia continua a limitarti o che fatichi a gestirla da solo, sarebbe utile e consigliato approfondire questi aspetti rivolgendosi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La tua decisione di tornare in scenario il 1° gennaio può rappresentare un buon obiettivo simbolico, un nuovo inizio che ti aiuta a percepire un senso di controllo e rinnovamento. Tuttavia, non c'è nulla di sbagliato nel riprendere gradualmente anche prima di quei dati, seguendo il ritmo che il tuo corpo e la tua mente ti indicano.
Per quanto riguarda la paura di stare di nuovo male, sappi che è una reazione comune. Quando viviamo un evento traumatico o spiacevole, il nostro cervello tende a mantenere alta l'attenzione per evitare che possa riaccadere. In questi casi, piccoli passi come tornare a mangiare fuori, anche con ansia, sono strategie efficaci per affrontare e superare la paura.
Può essere utile affrontare questa situazione con un percorso di consapevolezza e gestione dell'ansia. Tecniche di rilassamento, consapevolezza o esercizi di respirazione possono aiutarti a riconoscere e ridurre le paure.
Tuttavia, se senti che questa ansia continua a limitarti o che fatichi a gestirla da solo, sarebbe utile e consigliato approfondire questi aspetti rivolgendosi ad uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, la sua esperienza è comprensibilmente angosciante: eventi fisici improvvisi e debilitanti possono lasciare un’impronta emotiva significativa, generando ansia e timore per il futuro. È importante riconoscere quanto sia stato resiliente nel prendersi cura di sé stesso, seguendo le indicazioni mediche e gradualmente riprendendo alcune attività come camminare o uscire per mangiare.
La paura di tornare a stare male è normale dopo un episodio così destabilizzante, ma sembra che stia già dimostrando di poter affrontare e superare alcune delle sue ansie, come nel caso della cena fuori. Questo è un segnale incoraggiante della sua capacità di recupero.
Per quanto riguarda il ritorno in palestra, è utile procedere con cautela e ascoltare il suo corpo. Tornare in un contesto familiare e positivo come la palestra può essere benefico per il suo benessere mentale e fisico, ma potrebbe considerare di farlo gradualmente, magari con l'aiuto di un trainer o del suo medico, per sentirsi più sicuro.
Se le sue paure persistono o se nota che l'ansia limita le sue scelte quotidiane, potrebbe trarre grande beneficio dal confronto con uno psicologo. Un percorso di supporto potrebbe aiutarla a gestire meglio le preoccupazioni legate alla salute e a recuperare pienamente la sua qualità di vita.
La paura di tornare a stare male è normale dopo un episodio così destabilizzante, ma sembra che stia già dimostrando di poter affrontare e superare alcune delle sue ansie, come nel caso della cena fuori. Questo è un segnale incoraggiante della sua capacità di recupero.
Per quanto riguarda il ritorno in palestra, è utile procedere con cautela e ascoltare il suo corpo. Tornare in un contesto familiare e positivo come la palestra può essere benefico per il suo benessere mentale e fisico, ma potrebbe considerare di farlo gradualmente, magari con l'aiuto di un trainer o del suo medico, per sentirsi più sicuro.
Se le sue paure persistono o se nota che l'ansia limita le sue scelte quotidiane, potrebbe trarre grande beneficio dal confronto con uno psicologo. Un percorso di supporto potrebbe aiutarla a gestire meglio le preoccupazioni legate alla salute e a recuperare pienamente la sua qualità di vita.
Carissimo mi complimento con te per come hai affrontato questa fase di malattia che sicuramente ti ha colto impreparato come accade a tutti noi quando la salute viene meno. Sono d'accordo con te sul porti un obiettivo di ripresa della palestra (come è stato per la pizza) che sia come un nuovo inizio. E' normale sentirsi deboli e vulnerabili dopo sintomi così importanti per lungo tempo. Ti consiglio di riprendere con le tue forze e valutare di farti supportare da uno psicologo nel caso sentissi di non farcela da solo oppure ti accorgessi di avere paure irrazionali e pervasive. Sono a disposizione per necessità. Un caro saluto Dott.ssa Anna Verrino
Salve, un ricovero in ospedale, soprattutto quando non ce lo si aspetta, mette a dura prova l'equilibrio psichico. Capisco il Suo stato d'animo e lo sconforto che ne deriva, consideri però che il peggio è passato. Ora si tratta piano piano di recuperare e comprendere se alcuni aspetti psicologici possono aver inciso sulla Sua gastrite. Cordiali saluti! RG
Caro utente,
come tu stesso riconosci, sei uscito a mangiare una pizza superando le tue paure e ora sei più sereno. Probabilmente la palestra per te è una passione molto importante e centrante nella tua vita e, giustamente, vuoi darle anche un valore simbolico ricominciando dal primo gennaio, come simbolo appunto di un nuovo inizio, di una persona che non ha più paura.
La gastrite acuta che ti è capitata trova sicuramente una causa biologica, ma anche lo stress e lo stato d'animo influiscono parecchio. Mente e corpo sono fortemente collegati. Che ne pensi di chiederti questo? C'è qualche ansia o paura che prima della manifestazione fisica ti tormentavano? Uno stress che hai vissuto ma magari non hai affrontato? Un dolore che ti sei tenuto dentro?
Vedrai che quando comincerai a darti risposta a questo, il tuo terrore pian piano sparirà perchè anche la tua anima ha bisogno di attenzione e cura, tanto quanto ne stai dando al tuo corpo... se non di più!
In bocca al lupo
come tu stesso riconosci, sei uscito a mangiare una pizza superando le tue paure e ora sei più sereno. Probabilmente la palestra per te è una passione molto importante e centrante nella tua vita e, giustamente, vuoi darle anche un valore simbolico ricominciando dal primo gennaio, come simbolo appunto di un nuovo inizio, di una persona che non ha più paura.
La gastrite acuta che ti è capitata trova sicuramente una causa biologica, ma anche lo stress e lo stato d'animo influiscono parecchio. Mente e corpo sono fortemente collegati. Che ne pensi di chiederti questo? C'è qualche ansia o paura che prima della manifestazione fisica ti tormentavano? Uno stress che hai vissuto ma magari non hai affrontato? Un dolore che ti sei tenuto dentro?
Vedrai che quando comincerai a darti risposta a questo, il tuo terrore pian piano sparirà perchè anche la tua anima ha bisogno di attenzione e cura, tanto quanto ne stai dando al tuo corpo... se non di più!
In bocca al lupo
Ciao,
prima di tutto, voglio dirti che il percorso che hai fatto fino ad oggi è davvero impressionante. Passare da un periodo così difficile, dove ti sentivi fisicamente e mentalmente a pezzi, a trovare la forza di rialzarti e tornare a camminare ogni giorno, è una grande conquista. Mi colpisce molto anche il fatto che tu stia cercando di riprendere in mano la tua vita, come dimostra la tua decisione di tornare in palestra, sebbene ci siano delle paure comprensibili legate al timore che il malessere torni.
Il fatto che tu stia vivendo con ansia la possibilità che i sintomi possano ripresentarsi è assolutamente normale, soprattutto dopo aver attraversato un'esperienza fisica e emotivamente così intensa. Ma ciò che vedo in te è una forza incredibile: ti stai dando il tempo di recuperare e stai cercando di superare questi timori, un passo alla volta.
Sento che la tua scelta di tornare in palestra il 1 gennaio come "nuovo inizio" è davvero significativa. Ti dà una data, un obiettivo che ti motiva, ma al contempo rispetta il tuo bisogno di un po’ più di tempo per sentirti veramente pronto. Non devi forzarti, e va bene procedere con cautela, ascoltando il tuo corpo. A volte, il timore di non essere completamente guariti o di non essere più come prima può essere paralizzante, ma ogni giorno che ti senti meglio è una vittoria. E come hai fatto con il mangiare fuori, anche il ritorno in palestra avverrà gradualmente, e ogni piccolo passo che farai ti avvicinerà a sentirti più sereno.
Ti consiglio di non avere fretta: se il 1 gennaio è il momento che hai scelto, lascia che quel giorno arrivi naturalmente, senza pressione. Non è una gara, e ogni scelta che fai per te stesso è un passo verso il tuo benessere.
La paura che il malessere torni non sparirà dall'oggi al domani, ma più riuscirai ad affrontare con calma e attenzione le piccole cose, più ti renderai conto che puoi controllare anche quei pensieri ansiosi. Sei più forte di quanto pensi, e il fatto che tu stia cercando di tornare alla tua vita con determinazione è già un grande segno di coraggio.
Se ti va, continua a condividere il tuo percorso, perché sono certa che farai dei progressi incredibili.
Un abbraccio e un grande augurio per questo nuovo inizio!
prima di tutto, voglio dirti che il percorso che hai fatto fino ad oggi è davvero impressionante. Passare da un periodo così difficile, dove ti sentivi fisicamente e mentalmente a pezzi, a trovare la forza di rialzarti e tornare a camminare ogni giorno, è una grande conquista. Mi colpisce molto anche il fatto che tu stia cercando di riprendere in mano la tua vita, come dimostra la tua decisione di tornare in palestra, sebbene ci siano delle paure comprensibili legate al timore che il malessere torni.
Il fatto che tu stia vivendo con ansia la possibilità che i sintomi possano ripresentarsi è assolutamente normale, soprattutto dopo aver attraversato un'esperienza fisica e emotivamente così intensa. Ma ciò che vedo in te è una forza incredibile: ti stai dando il tempo di recuperare e stai cercando di superare questi timori, un passo alla volta.
Sento che la tua scelta di tornare in palestra il 1 gennaio come "nuovo inizio" è davvero significativa. Ti dà una data, un obiettivo che ti motiva, ma al contempo rispetta il tuo bisogno di un po’ più di tempo per sentirti veramente pronto. Non devi forzarti, e va bene procedere con cautela, ascoltando il tuo corpo. A volte, il timore di non essere completamente guariti o di non essere più come prima può essere paralizzante, ma ogni giorno che ti senti meglio è una vittoria. E come hai fatto con il mangiare fuori, anche il ritorno in palestra avverrà gradualmente, e ogni piccolo passo che farai ti avvicinerà a sentirti più sereno.
Ti consiglio di non avere fretta: se il 1 gennaio è il momento che hai scelto, lascia che quel giorno arrivi naturalmente, senza pressione. Non è una gara, e ogni scelta che fai per te stesso è un passo verso il tuo benessere.
La paura che il malessere torni non sparirà dall'oggi al domani, ma più riuscirai ad affrontare con calma e attenzione le piccole cose, più ti renderai conto che puoi controllare anche quei pensieri ansiosi. Sei più forte di quanto pensi, e il fatto che tu stia cercando di tornare alla tua vita con determinazione è già un grande segno di coraggio.
Se ti va, continua a condividere il tuo percorso, perché sono certa che farai dei progressi incredibili.
Un abbraccio e un grande augurio per questo nuovo inizio!
Gentile utente buonasera.
La sua mente ha creato un'associazione tra l'episodio della gastrite acuta e le sue abitudini di vita di quel periodo, tra cui anche andare in palestra. Lei stesso ha notato che anche il mangiar fuori la spaventava e le creava ansia, ma che affrontando questo problema come sfida, l'ha risolto e ha constatato che era solo un trucco della sua mente.
L'ansia, infatti, è subdola e piazza delle trappole nel nostro modo di pensare agli eventi, cercando di preservarci da chissà quali pericoli, basati sulla semplice associazione temporale di un evento negativo e le normali attività quotidiane.
La diagnosi di gastrite acuta, di per sé, chiarisce che si è trattato di un fenomeno concentrato in un tempo limitato, senza precedenti di rilievo. Certamente, affrontare questo periodo di dolori, sacrifici e bassa autostima non è stato facile, e questo strascico potrebbe risentirsi ancora adesso o nel prossimo futuro.
Credo che non ci siano controindicazioni di nessun tipo a ritornare in palestra (per ulteriore conferma può sempre chiedere al suo medico curante o al personale che l'ha curata in ospedale). Sarà importante riprendere con gradualità l'intensità e il volume del lavoro fisico, per riadattare progressivamente il corpo all'impegno muscolare.
Ad ogni modo, le consiglio anche di valutare un supporto psicologico per comprendere meglio la natura della sua ansia e imparare a gestirla in modo funzionale. Alcuni meccanismi psicologici si insinuano nel modo di pensare e di agire e compaiono proprio quando siamo più vulnerabili. Un percorso psicologico le consentirebbe di avere a disposizione quelle strategie e quei metodi per lasciare che le emozioni fluiscano nel modo corretto e non vadano a incidere sulla sua percezione di benessere personale.
Se lo desidera, sono a sua disposizione per spiegarle come funziona un percorso di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
La sua mente ha creato un'associazione tra l'episodio della gastrite acuta e le sue abitudini di vita di quel periodo, tra cui anche andare in palestra. Lei stesso ha notato che anche il mangiar fuori la spaventava e le creava ansia, ma che affrontando questo problema come sfida, l'ha risolto e ha constatato che era solo un trucco della sua mente.
L'ansia, infatti, è subdola e piazza delle trappole nel nostro modo di pensare agli eventi, cercando di preservarci da chissà quali pericoli, basati sulla semplice associazione temporale di un evento negativo e le normali attività quotidiane.
La diagnosi di gastrite acuta, di per sé, chiarisce che si è trattato di un fenomeno concentrato in un tempo limitato, senza precedenti di rilievo. Certamente, affrontare questo periodo di dolori, sacrifici e bassa autostima non è stato facile, e questo strascico potrebbe risentirsi ancora adesso o nel prossimo futuro.
Credo che non ci siano controindicazioni di nessun tipo a ritornare in palestra (per ulteriore conferma può sempre chiedere al suo medico curante o al personale che l'ha curata in ospedale). Sarà importante riprendere con gradualità l'intensità e il volume del lavoro fisico, per riadattare progressivamente il corpo all'impegno muscolare.
Ad ogni modo, le consiglio anche di valutare un supporto psicologico per comprendere meglio la natura della sua ansia e imparare a gestirla in modo funzionale. Alcuni meccanismi psicologici si insinuano nel modo di pensare e di agire e compaiono proprio quando siamo più vulnerabili. Un percorso psicologico le consentirebbe di avere a disposizione quelle strategie e quei metodi per lasciare che le emozioni fluiscano nel modo corretto e non vadano a incidere sulla sua percezione di benessere personale.
Se lo desidera, sono a sua disposizione per spiegarle come funziona un percorso di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. È evidente quanto la palestra e il suo stile di vita sano siano importanti per il suo benessere, e comprendo la paura che sta vivendo dopo quanto accaduto.
La sua decisione di riprendere gradualmente le attività, come ha fatto con la camminata e l’alimentazione, è già un ottimo segnale di forza e consapevolezza. Tornare in palestra il 1° gennaio potrebbe rappresentare per lei un simbolo di nuovo inizio, ma se si sente pronto fisicamente e mentalmente, non c’è motivo per aspettare: potrebbe iniziare già oggi, magari con allenamenti leggeri per riprendere fiducia.
Per quanto riguarda la paura di stare male, è importante ricordare che affrontare le situazioni temute, come ha fatto con la pizza fuori, è il modo migliore per superare le ansie. Ogni passo avanti, anche piccolo, rafforza la sua sicurezza.
Se questa paura dovesse continuare a condizionarla, potrebbe essere utile esplorarla meglio. Lavorare insieme, anche attraverso una consulenza online, le permetterebbe di acquisire strumenti per gestire meglio queste emozioni e tornare a vivere pienamente la sua vita. Mi contatti se vuole approfondire, sarò felice di aiutarla.
La sua decisione di riprendere gradualmente le attività, come ha fatto con la camminata e l’alimentazione, è già un ottimo segnale di forza e consapevolezza. Tornare in palestra il 1° gennaio potrebbe rappresentare per lei un simbolo di nuovo inizio, ma se si sente pronto fisicamente e mentalmente, non c’è motivo per aspettare: potrebbe iniziare già oggi, magari con allenamenti leggeri per riprendere fiducia.
Per quanto riguarda la paura di stare male, è importante ricordare che affrontare le situazioni temute, come ha fatto con la pizza fuori, è il modo migliore per superare le ansie. Ogni passo avanti, anche piccolo, rafforza la sua sicurezza.
Se questa paura dovesse continuare a condizionarla, potrebbe essere utile esplorarla meglio. Lavorare insieme, anche attraverso una consulenza online, le permetterebbe di acquisire strumenti per gestire meglio queste emozioni e tornare a vivere pienamente la sua vita. Mi contatti se vuole approfondire, sarò felice di aiutarla.
Gent.mo,
La sua paura con i suoi tempi può rientrare e quindi lei potrà tornare a fare una vita che sente equilibrata rispetto a quello che sente e desidera, se invece la sua paura non le consente più di vivere in modo pieno e gratificante allora le consiglio di intervenire in modo da trovare un nuovo equilibrio con una nuova consapevolezza.
Rimango a disposizione.
Un gentile saluto.
Maria Vincenza Eterno
La sua paura con i suoi tempi può rientrare e quindi lei potrà tornare a fare una vita che sente equilibrata rispetto a quello che sente e desidera, se invece la sua paura non le consente più di vivere in modo pieno e gratificante allora le consiglio di intervenire in modo da trovare un nuovo equilibrio con una nuova consapevolezza.
Rimango a disposizione.
Un gentile saluto.
Maria Vincenza Eterno
Salve, mi dispiace per le sue condizioni di salute. Credo che se vuole tornare in palestra, dovrebbe chiedere consiglio al medico che l'ha seguita in questo percorso di guarigione. Per quanto riguarda invece la paura, le suggerirei di consultare uno psicologo per comprendere se è coerente con quanto accaduto o no e, nel caso, trattarla. Sono a disposizione, cordiali saluti. Dott.ssa Lucrezia Marletta
Gentile utente, per lei questo episodio è stato moto doloroso e spaventoso. A seguito di questo episodio sembra lei abbia sviluppato una sintomatologia ascrivibile ad ansia. Sicuramente esporsi un po alla volta, senza fretta un piccolo elemento "ansioso" alla volta potrebbe aiutarla a ridurre l'ansia che sente. Non abbia fretta, si espongo un po alla volta. Per quanto riguarda il ritorno all'attività sportiva se il suo medico non le ha dato controindicazioni specifiche non vedo perché non dovrebbe farlo. Si ascolti, ascolti i suo corpo e quello che le comunica. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Santa Maria Capua Vetere
Buongiorno,
comprendo pienamente il disagio e l'ansia che questa esperienza di malessere ha generato in te, soprattutto considerando quanto fosse centrale la palestra nella tua vita e nel tuo benessere quotidiano. Vivere un evento improvviso come una gastrite acuta può destabilizzare sia fisicamente che psicologicamente, specialmente se non ci sono certezze sulle cause.
È importante notare che sei già sulla strada giusta: stai seguendo le indicazioni mediche, hai ripreso una routine con le passeggiate e hai affrontato alcune delle tue paure, come mangiare fuori. Questi sono segnali positivi che dimostrano la tua capacità di adattarti e di lavorare verso la ripresa.
Tornare in palestra
Non ci sono controindicazioni a riprendere l’attività fisica, purché tu lo faccia gradualmente e rispettando i segnali del tuo corpo. Tornare in palestra potrebbe addirittura aiutarti a gestire l’ansia, dato che l’esercizio fisico promuove il rilascio di endorfine, riducendo lo stress e migliorando il tuo umore.
Sulla scelta del 1 gennaio
La tua decisione di iniziare il nuovo anno con un ritorno in palestra può avere un significato simbolico importante, rappresentando un “nuovo inizio”. Tuttavia, non c’è nulla che impedisca di tornare già ora, se ti senti pronto. Questo potrebbe essere un modo per dimostrare a te stesso che non c’è nulla da temere e che non devi aspettare una data specifica per riappropriarti della tua routine.
Gestire la paura di stare male
Questa paura, chiamata anche "ansia anticipatoria", è comune dopo un episodio di malattia significativa. Ecco alcune strategie che potrebbero esserti utili:
Normalizza i sintomi passati: Ricorda che la gastrite è stata trattata e che hai seguito un percorso di recupero adeguato. Non c’è motivo di credere che si ripresenterà, soprattutto se continui a prenderti cura della tua alimentazione e del tuo benessere generale.
Esporre gradualmente: Come hai fatto con la pizza fuori, affrontare gradualmente le situazioni che temi aiuta a ridurre l’ansia. Inizia con sessioni di allenamento leggere e brevi.
Confrontati con un professionista: Se senti che l’ansia persiste, un supporto psicologico potrebbe aiutarti a elaborare questa esperienza e a sviluppare ulteriori strumenti per gestire le tue paure.
Pratica tecniche di rilassamento: Attività come la respirazione diaframmatica o la meditazione mindfulness possono ridurre l’ansia anticipatoria e riportarti al momento presente.
Un consiglio pratico
Se decidi di tornare in palestra prima del 1 gennaio, fallo con l’obiettivo di riconnetterti gradualmente con la tua passione, senza aspettarti di riprendere subito il ritmo precedente. Questo ti permetterà di adattarti con calma, sia fisicamente che mentalmente, e di riscoprire il piacere dell’allenamento senza pressioni.
Resto a disposizione per ulteriori domande e ti auguro una ripresa serena e piena di energia.
Un caro saluto.
comprendo pienamente il disagio e l'ansia che questa esperienza di malessere ha generato in te, soprattutto considerando quanto fosse centrale la palestra nella tua vita e nel tuo benessere quotidiano. Vivere un evento improvviso come una gastrite acuta può destabilizzare sia fisicamente che psicologicamente, specialmente se non ci sono certezze sulle cause.
È importante notare che sei già sulla strada giusta: stai seguendo le indicazioni mediche, hai ripreso una routine con le passeggiate e hai affrontato alcune delle tue paure, come mangiare fuori. Questi sono segnali positivi che dimostrano la tua capacità di adattarti e di lavorare verso la ripresa.
Tornare in palestra
Non ci sono controindicazioni a riprendere l’attività fisica, purché tu lo faccia gradualmente e rispettando i segnali del tuo corpo. Tornare in palestra potrebbe addirittura aiutarti a gestire l’ansia, dato che l’esercizio fisico promuove il rilascio di endorfine, riducendo lo stress e migliorando il tuo umore.
Sulla scelta del 1 gennaio
La tua decisione di iniziare il nuovo anno con un ritorno in palestra può avere un significato simbolico importante, rappresentando un “nuovo inizio”. Tuttavia, non c’è nulla che impedisca di tornare già ora, se ti senti pronto. Questo potrebbe essere un modo per dimostrare a te stesso che non c’è nulla da temere e che non devi aspettare una data specifica per riappropriarti della tua routine.
Gestire la paura di stare male
Questa paura, chiamata anche "ansia anticipatoria", è comune dopo un episodio di malattia significativa. Ecco alcune strategie che potrebbero esserti utili:
Normalizza i sintomi passati: Ricorda che la gastrite è stata trattata e che hai seguito un percorso di recupero adeguato. Non c’è motivo di credere che si ripresenterà, soprattutto se continui a prenderti cura della tua alimentazione e del tuo benessere generale.
Esporre gradualmente: Come hai fatto con la pizza fuori, affrontare gradualmente le situazioni che temi aiuta a ridurre l’ansia. Inizia con sessioni di allenamento leggere e brevi.
Confrontati con un professionista: Se senti che l’ansia persiste, un supporto psicologico potrebbe aiutarti a elaborare questa esperienza e a sviluppare ulteriori strumenti per gestire le tue paure.
Pratica tecniche di rilassamento: Attività come la respirazione diaframmatica o la meditazione mindfulness possono ridurre l’ansia anticipatoria e riportarti al momento presente.
Un consiglio pratico
Se decidi di tornare in palestra prima del 1 gennaio, fallo con l’obiettivo di riconnetterti gradualmente con la tua passione, senza aspettarti di riprendere subito il ritmo precedente. Questo ti permetterà di adattarti con calma, sia fisicamente che mentalmente, e di riscoprire il piacere dell’allenamento senza pressioni.
Resto a disposizione per ulteriori domande e ti auguro una ripresa serena e piena di energia.
Un caro saluto.
Buongiorno, essendo il mio indirizzo psicoanalitico mi servirebbero molte più informazioni riguardo la sua vita, il suo passato ecc..però mi permetto di dirle che il problema della sua ansia andrebbe ricercata in un posto diverso…il sintomo o il disagio che sperimentiamo nella nostra vita altro non è che un simbolo di un malessere più profondo e più radicato. Provi a pensare come mai ha bisogno di andare sempre in palestra…perfezione? Tentativo di controllo di un aspetto della sua vita dove nessuno può interferire? Paura di uscire da una zona di confort? Richieste e pressioni genitoriali eccessive? Forse anche la gastrite è “solo” un segnale di stop che il corpo le ha inviato perché magari è inconsapevolemente entrato in un loop sempre più stretto e escludente fattori e variabili impreviste.
Gentile utente, capisco la difficoltà di tutta questa situazione. Partiamo dal presupposto che prima di prendere qualsiasi decisione le suggerisco di consultarsi prima con il proprio medico curante per accertarsi che il corpo sia pronto a reintrodurre tutti gli alimenti e l'attività fisica. Fatta questa premessa le spiego il meccanismo dell’evitamento sperando che questo possa aiutarla. Quando si evita una situazione che provoca ansia, come nel suo caso mangiare normalmente o fare attività fisica, all'inizio può sembrare che la paura e l'ansia si riducano. Tuttavia, nel lungo periodo, l'evitamento aumenta proprio quelle emozioni che si vorrebbero evitare. Questo succede perché, ogni volta che si evita una situazione temuta, il cervello impara che quella situazione è davvero pericolosa, anche se in realtà non lo è. Così, più si evita, più la paura cresce.
Nel suo caso, se evita il cibo o l’attività fisica, il suo corpo e la mente associano queste attività a disagio e paura, rendendo più difficile affrontarle. Ogni volta che rinvia o evita, la paura e l’ansia aumentano, e la situazione diventa sempre più difficile da gestire.
Per affrontare questo meccanismo, è importante riprendere gradualmente le attività temute, partendo con piccoli passi. Ogni volta che affronta una paura, l'ansia diminuisce, e con il tempo, la situazione diventa meno minacciosa. Affrontare gradualmente queste paure aiuta a "ri-educare" il cervello, facendo capire che non c'è realmente pericolo. Ritengo che sia molto prezioso il fatto che lei abbia in parte già capito queste meccanismo e che sia intenzionato a farvi fronte in modo più funzionale. Penso che sia utile (dopo aver consultato il medico) reintegrare gradualmente le sue vecchia abitudini alimentari e sportive. Laddove dovesse riscontrare fatica in questo passaggio può considerare l'idea di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti ad affrontare pensieri, paure e ansia che favoriscono l'evitamento. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Nel suo caso, se evita il cibo o l’attività fisica, il suo corpo e la mente associano queste attività a disagio e paura, rendendo più difficile affrontarle. Ogni volta che rinvia o evita, la paura e l’ansia aumentano, e la situazione diventa sempre più difficile da gestire.
Per affrontare questo meccanismo, è importante riprendere gradualmente le attività temute, partendo con piccoli passi. Ogni volta che affronta una paura, l'ansia diminuisce, e con il tempo, la situazione diventa meno minacciosa. Affrontare gradualmente queste paure aiuta a "ri-educare" il cervello, facendo capire che non c'è realmente pericolo. Ritengo che sia molto prezioso il fatto che lei abbia in parte già capito queste meccanismo e che sia intenzionato a farvi fronte in modo più funzionale. Penso che sia utile (dopo aver consultato il medico) reintegrare gradualmente le sue vecchia abitudini alimentari e sportive. Laddove dovesse riscontrare fatica in questo passaggio può considerare l'idea di intraprendere un percorso psicologico che l'aiuti ad affrontare pensieri, paure e ansia che favoriscono l'evitamento. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buongiorno, grazie della sua condivisione.
Rispetto al tornare in palestra, le consiglio di sentire il suo medico curante, invece rispetto alla sua paura ritengo sia comprensibile che ci sia, visto che non ha ancora capito da cosa sia stata scatenata.
Fare ulteriori accertamenti medici potrebbe essere utile per diminuire il senso di paura e parlare con un esperto di ciò che le sta accadendo puo aiutarla nel gestire il momento del rientro in palestra e del ritorno ad una quotidianità più prevedibile, come prima della gastrite acuta.
A presto
VB
Rispetto al tornare in palestra, le consiglio di sentire il suo medico curante, invece rispetto alla sua paura ritengo sia comprensibile che ci sia, visto che non ha ancora capito da cosa sia stata scatenata.
Fare ulteriori accertamenti medici potrebbe essere utile per diminuire il senso di paura e parlare con un esperto di ciò che le sta accadendo puo aiutarla nel gestire il momento del rientro in palestra e del ritorno ad una quotidianità più prevedibile, come prima della gastrite acuta.
A presto
VB
Buongiorno, grazie per aver scritto ed esserti confidato su questa piattaforma. Per prima cosa guarda bene i progressi che hai già fatto da solo: sei tornato a mangiare, fai attività fisica e sei motivato a riprenderti la tua vita. È normale avere paura che il brutto periodo che hai attraversato possa tornare ma il processo di guarigione implica aspetti fisici e psicologici che necessitano di tempo e fiducia. Ora stai attraversando una nuova fase, caratterizzata da paura, un’emozione normale che tutti avrebbero in una situazione così. La paura però non deve essere vista come un ostacolo da eliminare ma da affrontare. Continua prima di tutto a seguire i consigli e indicazioni fornite dai medici che ti hanno in cura: proteggi e prenditi cura del tuo corpo. Ritorna a fare le cose che amavi (palestra) in modo graduale senza trasformare una passione e desiderio in un dovere vincolante e forzando il tuo organismo. Segui il tuo ritmo.Se hai timori specifici sul tuo organismo contatta il tuo medico di base o nutrizionista che possono accompagnarti anche loro in questa fase di ritorno graduale alla normalità senza pressioni e ansia. Resto a disposizione.
Ciao,
Innanzitutto, ti faccio i complimenti per essere riuscito a riprendere il controllo della tua salute, dopo un periodo così difficile. È chiaro che il momento che hai vissuto è stato molto intenso e doloroso, ma il fatto che tu stia iniziando a stare meglio è già un grande passo. La paura di non sapere cosa ti sia successo e la preoccupazione che il problema possa ripresentarsi sono reazioni normali, soprattutto quando si attraversano esperienze fisiche ed emotive così forti.
Il fatto che tu stia pianificando di tornare in palestra il 1° gennaio, come una sorta di "nuovo inizio", dimostra che stai cercando di riprendere in mano la tua vita e di riprendersi la tua routine, che per te è così importante. Ma comprendo anche la paura che senti riguardo al fatto di non voler stare male di nuovo, e questo è qualcosa che può generare ansia.
Quando si attraversano periodi di malessere fisico, l'ansia legata alla paura di riprendere un'attività che prima era associata al benessere può essere molto forte. La tua preoccupazione di “non sapere cosa sia stato” probabilmente ti sta facendo sentire un po’ vulnerabile, e il pensiero che la situazione possa ripetersi ti fa vivere con tensione il ritorno alla normalità. È importante però accettare che non sempre possiamo controllare ogni aspetto della nostra salute, e che la paura può essere affrontata gradualmente.
Ti consiglio di non metterti troppa pressione sul fatto che "devi" tornare subito in palestra, soprattutto se la paura è ancora forte. Va bene prendere il tempo che ti serve, e se hai scelto di farlo il 1° gennaio come nuovo inizio, è un bel modo per darti una data simbolica per il ritorno. Tuttavia, ti suggerisco di non rinviare completamente la ripresa, se senti che sei pronto, magari iniziando in modo più graduale: per esempio, potresti provare a fare una piccola sessione, senza forzarti troppo, per vedere come ti senti. Non è necessario che la ripresa sia immediata o perfetta.
Dal momento che hai già ricominciato a camminare regolarmente, questo è un buon segno che il tuo corpo sta rispondendo bene e che non ci sono segnali gravi. Ascoltare il corpo è fondamentale: se quando torni in palestra ti senti stanco o hai delle sensazioni strane, fermati e riprendi a piccoli passi. Non c'è niente di male se non riesci a fare subito quello che facevi prima, e ricordati che il percorso di recupero non è mai lineare. La cosa importante è che il tuo corpo e la tua mente lavorino insieme, e che tu ti senta al sicuro nel farlo.
La paura di stare male di nuovo è una delle reazioni più comuni dopo una malattia che ti ha fatto sentire vulnerabile. Ma è importante che tu non lasci che questa paura prenda il sopravvento. Hai già fatto un passo importante andando al ristorante con ansia, e questo dimostra che stai affrontando gradualmente le tue paure. Può sembrare difficile, ma più affronti con calma e gradualità queste situazioni, più acquisirai fiducia nel fatto che il tuo corpo è in grado di gestirle. Per quanto riguarda la paura che il problema si ripresenti, è possibile che tu debba dare a te stesso più tempo per recuperare completamente dalla parte emotiva e psicologica della malattia, oltre che da quella fisica. Prendersi cura della propria mente, oltre che del corpo, è un passo fondamentale per sentirsi veramente al sicuro.
Il consiglio che ti darei è di non vedere il ritorno in palestra come un “test” da superare, ma più come un'opportunità di riacquistare fiducia in te stesso e nel tuo corpo. Se il 1° gennaio ti sembra una data giusta, usala come punto di partenza, ma se senti che puoi anticiparlo, va benissimo farlo. Non devi metterti troppe aspettative. Se ti fa paura fare tutto d'un colpo, puoi sempre cominciare con qualcosa di più semplice, come una sessione leggera, e aumentare progressivamente quando ti senti pronto.
Infine, se senti che la paura e l’ansia continuano a essere troppo forti, potrebbe essere utile parlarne con un terapeuta, che ti aiuti a gestire questa ansia in modo più sereno e a darti gli strumenti per affrontare meglio queste situazioni senza farti sopraffare.
Ti auguro davvero di poter riprendere ciò che ti piace fare con serenità, passo dopo passo. Sei sulla strada giusta per tornare a sentirti meglio, e non devi farlo da solo. Spero che tu possa presto sentirti di nuovo libero di fare ciò che ti rende felice, senza paura.
Rimango a disposizione per un consulto.
Un caro saluto!
Dott.ssa Marta Landolina
Innanzitutto, ti faccio i complimenti per essere riuscito a riprendere il controllo della tua salute, dopo un periodo così difficile. È chiaro che il momento che hai vissuto è stato molto intenso e doloroso, ma il fatto che tu stia iniziando a stare meglio è già un grande passo. La paura di non sapere cosa ti sia successo e la preoccupazione che il problema possa ripresentarsi sono reazioni normali, soprattutto quando si attraversano esperienze fisiche ed emotive così forti.
Il fatto che tu stia pianificando di tornare in palestra il 1° gennaio, come una sorta di "nuovo inizio", dimostra che stai cercando di riprendere in mano la tua vita e di riprendersi la tua routine, che per te è così importante. Ma comprendo anche la paura che senti riguardo al fatto di non voler stare male di nuovo, e questo è qualcosa che può generare ansia.
Quando si attraversano periodi di malessere fisico, l'ansia legata alla paura di riprendere un'attività che prima era associata al benessere può essere molto forte. La tua preoccupazione di “non sapere cosa sia stato” probabilmente ti sta facendo sentire un po’ vulnerabile, e il pensiero che la situazione possa ripetersi ti fa vivere con tensione il ritorno alla normalità. È importante però accettare che non sempre possiamo controllare ogni aspetto della nostra salute, e che la paura può essere affrontata gradualmente.
Ti consiglio di non metterti troppa pressione sul fatto che "devi" tornare subito in palestra, soprattutto se la paura è ancora forte. Va bene prendere il tempo che ti serve, e se hai scelto di farlo il 1° gennaio come nuovo inizio, è un bel modo per darti una data simbolica per il ritorno. Tuttavia, ti suggerisco di non rinviare completamente la ripresa, se senti che sei pronto, magari iniziando in modo più graduale: per esempio, potresti provare a fare una piccola sessione, senza forzarti troppo, per vedere come ti senti. Non è necessario che la ripresa sia immediata o perfetta.
Dal momento che hai già ricominciato a camminare regolarmente, questo è un buon segno che il tuo corpo sta rispondendo bene e che non ci sono segnali gravi. Ascoltare il corpo è fondamentale: se quando torni in palestra ti senti stanco o hai delle sensazioni strane, fermati e riprendi a piccoli passi. Non c'è niente di male se non riesci a fare subito quello che facevi prima, e ricordati che il percorso di recupero non è mai lineare. La cosa importante è che il tuo corpo e la tua mente lavorino insieme, e che tu ti senta al sicuro nel farlo.
La paura di stare male di nuovo è una delle reazioni più comuni dopo una malattia che ti ha fatto sentire vulnerabile. Ma è importante che tu non lasci che questa paura prenda il sopravvento. Hai già fatto un passo importante andando al ristorante con ansia, e questo dimostra che stai affrontando gradualmente le tue paure. Può sembrare difficile, ma più affronti con calma e gradualità queste situazioni, più acquisirai fiducia nel fatto che il tuo corpo è in grado di gestirle. Per quanto riguarda la paura che il problema si ripresenti, è possibile che tu debba dare a te stesso più tempo per recuperare completamente dalla parte emotiva e psicologica della malattia, oltre che da quella fisica. Prendersi cura della propria mente, oltre che del corpo, è un passo fondamentale per sentirsi veramente al sicuro.
Il consiglio che ti darei è di non vedere il ritorno in palestra come un “test” da superare, ma più come un'opportunità di riacquistare fiducia in te stesso e nel tuo corpo. Se il 1° gennaio ti sembra una data giusta, usala come punto di partenza, ma se senti che puoi anticiparlo, va benissimo farlo. Non devi metterti troppe aspettative. Se ti fa paura fare tutto d'un colpo, puoi sempre cominciare con qualcosa di più semplice, come una sessione leggera, e aumentare progressivamente quando ti senti pronto.
Infine, se senti che la paura e l’ansia continuano a essere troppo forti, potrebbe essere utile parlarne con un terapeuta, che ti aiuti a gestire questa ansia in modo più sereno e a darti gli strumenti per affrontare meglio queste situazioni senza farti sopraffare.
Ti auguro davvero di poter riprendere ciò che ti piace fare con serenità, passo dopo passo. Sei sulla strada giusta per tornare a sentirti meglio, e non devi farlo da solo. Spero che tu possa presto sentirti di nuovo libero di fare ciò che ti rende felice, senza paura.
Rimango a disposizione per un consulto.
Un caro saluto!
Dott.ssa Marta Landolina
Innanzitutto, è importante che tu riconosca il coraggio che hai avuto nel fare il passo di raccontare la tua esperienza. Hai affrontato una situazione fisica molto difficile e l’incertezza che deriva dalla malattia e dalla sua causa può generare molta ansia, specialmente se si è legati a un’abitudine come la palestra, che era parte integrante del tuo benessere quotidiano. La tua paura di tornare a stare male è comprensibile, soprattutto dopo aver vissuto un’esperienza traumatica come la gastrite acuta e il periodo di convalescenza. Quella paura di ricadere, di sentirti di nuovo come prima, può farti sentire impotente e insicuro rispetto ai tuoi progressi. Tuttavia, il fatto che tu stia già camminando ogni giorno e abbia ripreso a mangiare seguendo le indicazioni mediche dimostra che stai migliorando e prendendo cura di te stesso. Il passo che intendi fare il 1° gennaio, cioè tornare in palestra, è una buona idea, ma è altrettanto importante che tu lo faccia gradualmente e con consapevolezza. Una volta che ti sentirai fisicamente più forte, potresti considerare di rientrare in palestra, ma con un approccio progressivo, senza la pressione di dover tornare immediatamente ai tuoi livelli precedenti. Puoi iniziare con sessioni più leggere, per esempio con esercizi di stretching, camminata o attività che non siano troppo intense. In questo modo, ti sentirai più in controllo della situazione e meno esposto alla paura di stare male. Inoltre, se la causa della gastrite non è stata identificata in modo definitivo, sarebbe utile consultare di nuovo il medico per escludere qualsiasi altra problematica che potrebbe interferire con il ritorno all’attività fisica. La paura che hai provato anche per altre situazioni, come mangiare fuori o andare al cinema, è legata a un processo naturale di ansia anticipatoria. L’ansia, infatti, tende a crescere quando ci si preoccupa di eventi futuri che non si possono controllare. Sei riuscito ad affrontare la situazione di mangiare una pizza fuori, e questo ti ha dato una conferma che la paura non è necessariamente fondamento per evitare le cose che ti piacevano. Questo è un passo positivo, che dimostra che sei capace di affrontare le tue ansie e di superarle, anche se il percorso può essere graduale. In modo simile, il ritorno in palestra potrà essere affrontato con un po’ di pazienza e consapevolezza. Per gestire la paura di stare male, una cosa che potrebbe aiutarti è dedicare del tempo a pratiche di rilassamento o mindfulness. Tecniche come la respirazione profonda, la meditazione, o anche il rilassamento muscolare progressivo possono aiutarti a ridurre l’ansia e a sentirti più sicuro. Se la paura dovesse persistere o crescere, sarebbe utile parlare con un professionista, come uno psicoterapeuta, che possa aiutarti a esplorare più a fondo le cause di questa ansia e supportarti nel superarla.In sintesi, il ritorno in palestra è assolutamente possibile, ma è importante che lo faccia in modo graduale e ascoltando il tuo corpo. Non c’è fretta: l’obiettivo è di riprendere le tue abitudini in modo che ti facciano sentire bene fisicamente e mentalmente. La paura che provi è una risposta naturale a una situazione stressante, ma con il tempo e con l’approccio giusto, sono sicuro che riuscirai a gestirla e a riprendere il controllo della tua vita, proprio come hai fatto con il cibo e con altre situazioni.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la tua esperienza e i tuoi pensieri. È evidente quanto il periodo che hai attraversato sia stato difficile e quanto la tua passione per la palestra rappresenti una parte fondamentale del tuo equilibrio e benessere. È naturale, dopo un episodio di malessere così intenso, provare ansia e timore che possa ripresentarsi, ma è importante ricordare che il tuo corpo sta già mostrando segni di ripresa: stai seguendo una dieta adeguata, hai ricominciato a muoverti con le camminate quotidiane, e hai affrontato e superato con successo situazioni che inizialmente ti generavano ansia.
La paura del "ritorno" del malessere è comprensibile, ma spesso amplificata da un’ansia anticipatoria. Questa paura può essere affrontata gradualmente, proprio come hai fatto con le altre situazioni. Se hai ricevuto il via libera medico e ti senti fisicamente pronto, tornare in palestra potrebbe rappresentare per te un importante segnale di ripresa e normalità. Non è necessario aspettare una data simbolica come il 1° gennaio, a meno che questa scelta non ti dia un senso di maggiore controllo e motivazione.
Inoltre, è importante riflettere sul fatto che il corpo può essere un messaggero: i sintomi fisici a volte rappresentano un segnale di qualcosa che sta accadendo a livello emotivo o psicologico. Ti invito a chiederti se, nel periodo in cui hai avuto questo episodio, c'è stato qualcosa che potrebbe averti colpito emotivamente o a livello di stress. Prendere consapevolezza di eventuali eventi o situazioni vissute può aiutarti non solo a comprendere meglio ciò che è accaduto, ma anche a lavorare per prevenire che si ripresenti.
Per ridurre la paura, può aiutarti concentrarti su ciò che già stai facendo per prenderti cura di te stesso. Ascolta il tuo corpo, concediti il tempo di adattarti e ricorda che il progresso è un processo. Se senti che l’ansia è ancora troppo presente, confrontarti con un professionista potrebbe aiutarti a sviluppare strategie utili per gestirla meglio e ritrovare la serenità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lisa Lovati
grazie per aver condiviso la tua esperienza e i tuoi pensieri. È evidente quanto il periodo che hai attraversato sia stato difficile e quanto la tua passione per la palestra rappresenti una parte fondamentale del tuo equilibrio e benessere. È naturale, dopo un episodio di malessere così intenso, provare ansia e timore che possa ripresentarsi, ma è importante ricordare che il tuo corpo sta già mostrando segni di ripresa: stai seguendo una dieta adeguata, hai ricominciato a muoverti con le camminate quotidiane, e hai affrontato e superato con successo situazioni che inizialmente ti generavano ansia.
La paura del "ritorno" del malessere è comprensibile, ma spesso amplificata da un’ansia anticipatoria. Questa paura può essere affrontata gradualmente, proprio come hai fatto con le altre situazioni. Se hai ricevuto il via libera medico e ti senti fisicamente pronto, tornare in palestra potrebbe rappresentare per te un importante segnale di ripresa e normalità. Non è necessario aspettare una data simbolica come il 1° gennaio, a meno che questa scelta non ti dia un senso di maggiore controllo e motivazione.
Inoltre, è importante riflettere sul fatto che il corpo può essere un messaggero: i sintomi fisici a volte rappresentano un segnale di qualcosa che sta accadendo a livello emotivo o psicologico. Ti invito a chiederti se, nel periodo in cui hai avuto questo episodio, c'è stato qualcosa che potrebbe averti colpito emotivamente o a livello di stress. Prendere consapevolezza di eventuali eventi o situazioni vissute può aiutarti non solo a comprendere meglio ciò che è accaduto, ma anche a lavorare per prevenire che si ripresenti.
Per ridurre la paura, può aiutarti concentrarti su ciò che già stai facendo per prenderti cura di te stesso. Ascolta il tuo corpo, concediti il tempo di adattarti e ricorda che il progresso è un processo. Se senti che l’ansia è ancora troppo presente, confrontarti con un professionista potrebbe aiutarti a sviluppare strategie utili per gestirla meglio e ritrovare la serenità.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lisa Lovati
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza e i suoi pensieri. Mi colpisce il modo in cui descrive la sua passione per la palestra e quanto questa attività abbia rappresentato per lei una fonte di equilibrio e benessere nella vita. È evidente che questo episodio di malessere, improvviso e destabilizzante, abbia avuto un impatto profondo non solo sul suo corpo, ma anche sulla sua mente, generando paura, incertezza e, in alcuni momenti, una sensazione di perdita di controllo. Quello che sta vivendo è comprensibile: situazioni che minacciano la nostra salute e il nostro senso di sicurezza possono facilmente innescare pensieri ricorrenti di paura e ansia. La preoccupazione che tutto questo possa ripetersi è una reazione comune quando attraversiamo esperienze così forti e inaspettate. È importante però notare che lei sta già facendo passi avanti significativi. Ha ripreso a camminare, ha affrontato la sfida di andare a mangiare una pizza fuori nonostante l’ansia, e questo è un segnale che dentro di lei c’è una grande capacità di adattamento e di recupero. La sua decisione di tornare in palestra il 1° gennaio può essere vista come una forma di rituale simbolico, un “nuovo inizio”. Questo ha sicuramente un valore emotivo e motivazionale, ma non c’è nulla che le impedisca, se lo desidera, di anticipare questo momento. La paura di tornare a stare male è un’emozione che può accompagnarla anche in altre situazioni, ma ciò che conta è come imparare a gestirla, senza permetterle di bloccare ciò che è importante per lei. Un aspetto che potrebbe aiutarla è cambiare il modo in cui si relaziona con questa paura. Non si tratta di "eliminarla" del tutto, ma di darle uno spazio diverso. Ogni volta che decide di affrontare una situazione che teme, come ha fatto con il cinema o la pizza fuori, sta allenando la sua mente a riconoscere che è possibile vivere anche con quel timore, e che spesso ciò che temiamo non accade. Un altro punto cruciale è ascoltare il suo corpo, che sembra star rispondendo bene al percorso di recupero. Ha già ripreso un’alimentazione più bilanciata e la sensazione di benessere sta gradualmente tornando. Questo è un forte indicatore che lei sta andando nella direzione giusta. Il mio invito è di concedersi il permesso di provare, anche gradualmente, magari con sessioni leggere di palestra per iniziare. Può considerare il primo gennaio come un momento simbolico, ma ciò non le vieta di fare piccoli tentativi prima, per riavvicinarsi a ciò che ama con serenità. In ultimo, vorrei sottolineare che sta mostrando una grande resilienza e consapevolezza nel voler andare avanti. È naturale che questa esperienza abbia lasciato delle tracce, ma ogni passo che compie verso la vita che desidera è un segnale che non è definito dalla paura, ma dalla sua forza di volontà. Un caro saluto. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Gentile,
Capisco il grande timore che sta vivendo, che è comprensibile visto il periodo di sofferenza che ha attraversato. I sintomi di ansia e i pensieri legati alla paura di stare male di nuovo possono essere molto debilitanti. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per affrontare questi timori, lavorando anche sui sintomi che potrebbero essere collegati a una forma di ansia o depressione. Un professionista potrà aiutarla a gestire queste paure e a riacquistare serenità.
Inoltre, sarebbe utile consultare nuovamente il suo medico per valutare se è pronto a riprendere la palestra o se sia preferibile attendere ancora qualche settimana, per essere sicuro che il suo corpo sia completamente recuperato.
Rimango a sua disposizione qualora lo desiderasse.
Un caro saluto.
Capisco il grande timore che sta vivendo, che è comprensibile visto il periodo di sofferenza che ha attraversato. I sintomi di ansia e i pensieri legati alla paura di stare male di nuovo possono essere molto debilitanti. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per affrontare questi timori, lavorando anche sui sintomi che potrebbero essere collegati a una forma di ansia o depressione. Un professionista potrà aiutarla a gestire queste paure e a riacquistare serenità.
Inoltre, sarebbe utile consultare nuovamente il suo medico per valutare se è pronto a riprendere la palestra o se sia preferibile attendere ancora qualche settimana, per essere sicuro che il suo corpo sia completamente recuperato.
Rimango a sua disposizione qualora lo desiderasse.
Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
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