Buongiorno, sono un ragazzo di 27 anni, scrivo per avere qualche opinione in merito a un problema ch

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Buongiorno, sono un ragazzo di 27 anni, scrivo per avere qualche opinione in merito a un problema che mi attanaglia da qualche mese a questa parte.
Cercherò di essere sintetico, sono un neolaureato in odontoiatra ed ho cominciato a seguire a settembre uno studio da un collega.
Da qui comincia il mio calvario se così possiamo dire, ho cominciato a sospettare che qualcosa non andasse già i primi giorni, sinteticamente ho cominciato a manifestare (anche se non sempre) prurito diffuso in tutto il corpo in assenza di segni cutanei evidenti, ma la cosa che più mi ha spiazzato è stata la presenza, già dei primi minuti in studio, di rinite e congiuntivite, sensazione di bruciore a lingua/palato/viso con una gola stretta accompagnata da ansia (ammetto di essere anche molto emotivo e un filo ipocondriaco).
Il tutto si accompagna a fine giornata con tonsille gonfie, gola secca e dolente (che peggiora col tempo), che mi calma quasi esclusivamente con una compressa di bentlan, quasi da non potermi permettere di dormire!!
Tramite allergologo ho escluso allergia al lattice (prick e patch test negativi), quindi quest’ultimo mi ha inviato presso l’otorino perché a detta sua non pensava fosse esclusivamente allergia.
Successivamente l’otorino mi ha diagnosticato un asma indotta da reflusso gastroesofageo e mi ha prescritto montelukast 1cp/die (due scatole), non prima di avermi fatto eseguire emocromo completo di VES/PCR e IgE totali nella norma (43, 5).

Io in verità da molto tempo soffro di reflusso gastroesofageo con annessa esofagite ed ernia iatale di modiche dimensioni, che tratto con famotidina e all’occorrenza levobren.

Ad oggi però dopo più di due settimane di terapia con montelukast i sintomi non accennano a diminuire e ogni volta che vado in studio so che il resto della giornata diventa un incubo.
Credo che attribuire tutto questo al reflusso sia pressoché riduttivo.
Che ne pensate?
In attesa di risposta vi invio i miei più cordiali saluti
Sarebbe utile testare i più comuni aeroallergeni con prick test ed eventualmente un esame spirometrico con test di broncodilatazione per valutare la reale presenza di asma. Pertanto sarebbe opportuno un nuovo consulto allergologico.

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