Buongiorno, Sono un ragazzo di 25 anni. Circa otto mesi fa ho subito un intervento per una voluminos

13 risposte
Buongiorno, Sono un ragazzo di 25 anni. Circa otto mesi fa ho subito un intervento per una voluminosa ernia inguinale sul lato destro, che mi ha procurato una cicatrice di 6/7 cm circa.
Durante le visite pre-intervento mi è stata diagnosticata anche una "punta" di ernia sul lato sinistro, che all'epoca non mi dava alcun sintomo e data la sua ridotta dimensione mi era stato detto non è necessario intervenire chirurgicamente. Ora peró ogni tanto sento qualche dolorino, nonostante l'ernia sia ancora molto piccola e non visibile. Visto che svolgo una mansione principalmente "da ufficio" (sono un impiegato front office/receptionist) riscontro qualche problema solo nel momento in cui io debba maneggiare della merce pesante o piegarmi per alzarla dal pavimento quando devo darla ai clienti, oppure se mi viene chiesto di sostituire qualche collega in magazzino (soprattutto in questo periodo in cui ci sono stati imposti dei turni per evitare il contagio da COVID-19). Ho già comunicato il problema ai miei capi, a differenza di come ho fatto quando ho avuto la prima ernia di cui non ho rivelato l'esistenza e che quindi poi è peggiorata sempre di più, e mi è stata richiesta una "lista dettagliata di quello che non posso fare" ad esempio "non paneggiare pesi superiori a X kg" piuttosto che "non sollevare la merce da terra". Potreste aiutarmi o darmi dei consigli?
Grazie
salve,
in seguito al suo intervento posso essere create delle restrizioni fasciali in quel tessuto probabilmente dovute anche all'esito cicatriziale . Un aumento di pressione in seguito ad uno sforzo che può essere associata anche ad un colpo di tosse , può favorire l'insorgenza del dolore a causa dell'indebolimento della parete addominale in seguito all'operazione. Le consiglio una valutazione osteopatica per ripristinare la funzionalità di quella zona a cui possono esser anche consigliati esercizi di rinforzo della parete addominale.
Spero di averla aiutata, qualsiasi cosa mi contatti.

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Buonasera, i punti da toccare sono molti.
Innanzitutto l'ernia viene perchè c'è una debolezza delle pareti addominali, in quanto i punti di minor resistenza li abbiamo tutti ma su di lei sfociano in ernie di conseguenza una parete addominale forte è essenziale averla. Inoltre se a questo aggiungiamo delle posture reiterate nel tempo come ad esempio stare tanto in piedi, comporta un sovraccarico l'addove ci fosse minor resitenza e questo dipende anche dalla postura come diceva il mio collega quindi una visita da un collega osteopata almeno per essere indirizzato sugli esercizi da fare sarebbe l'ideale in quanto per migliorare la postura oltre ai trattamenti osteopatici che fanno molto, devono essere fatti anche altri esercizi ma questo per darle un consiglio preciso necessita di una visita. Inoltre calcoli che il peso spesso peggiora il tutto.
Trasportare pesi grossi come giustamente dice lei non aiuta. La fascia lombare aiuta se in acuto ma alla li lunga indebolisce la muscolatura.
indubbamente se sta tanto in piedi appoggi un piede sopra un rilzo questo scarica come anche altri esercizi ma è davvero troppo spannometrico darle queste indicazioni senza visitarla.
Se desidera altre info mi scriva in privato.
Cordialmente
Buonasera,
Il problema che ha sottoposto richiede una valutazione sotto diversi punti di vista.
Prima di tutto avrebbe dovuto lavorare la cicatrice per renderla più morbida in modo da non creare delle aderenze, perché se ci sono causano sul tessuto connettivale delle tensioni che si ripercuotono sulla fascia lombare come giustamente è successo.
Successivamente ci sarebbe stato da fare della ginnastica di potenziamento sulla parete addominale.
Detto questo, le consiglio di fare quelli che le ho suggerito e soprattutto, se è possibile non sollevare pesi, in quanto potrebbe peggiorare la situazione.
Cordiali saluti
Buongiorno,mi trovo d'accordo con le risposte dei colleghi, le consiglio di rivolgersi anche ad un osteopata in quanto il sintomo può anche derivare da degli squilibri disfunzionali che sono in relazione alla regione anatomica interessata.
La risoluzione di queste disfunzioni può quindi fare in modo che la sintomatologia migliori o si risolva completamente.
Saluti,
AG
Buonasera, oltre a tutto quello che si puo' fare osteopaticamente per migliorare la sua situazione le consiglio di cercare un professionista che pratica ginnastica ipopressiva. La pressione interna all'addome genera una spinta che favorisce lo sviluppo dell'ernia inguinale. Per tanto e' necessario equilibrarla e migliorare la componente muscolare di tutto il core, pavimento pelvico compreso.
Va ricordato che il peso ha una influenza importante in questa problematica
svolga una diagnosi certa
Buongiorno, le consiglio una valutazione ostepatica per riequilibrare l'area e una visita dal chirurgo.
Grazie
Uberto Bassi
Buongiorno, una operazione di ernia inguinale fatta in laparotomia può portare ad avere degli esiti cicatriziali con conseguenti aderente derivanti dall'operazione. Si potrebbe andare a lavorare direttamente sulla cicatrice per valutare se sono presenti eventuali aderenze che portano ad avere uno squilibrio (Sia pressorio, sia funzionale), si potrebbe lavorare sulle strutture adiacenti in modo funzionale per le meccaniche del movimento e sicuramente una serie di esercizi giornalieri potrebbe essere molto molto d'aiuto. Resto a disposizione per ulteriori domande, Grazie.

Marta Penello
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Buongiorno, sarebbe meglio valutarla e capire meglio il da farsi....valutare anche se la cicatrice è la causa di tutto...che se non scollata bene dal tessuto sottostante potrebbe portare cause a sua volta...e poi rinforzare la parete addominale e lombare per stabilizzare al meglio il tronco. Al momenti eviti sforzi ,pesi e sollevamenti....resto a sua disposizione . dott. Francesco Lecci
Buonasera, il presentarsi di ernia inguinale da entrambi i lati indica probabilmente un malfunzionamento del sistema tonico-posturale e necessita di una valutazione generale e successivo svolgimento di esercizi di rinforzo.
Come hanno scritto in molto è importante valutare lo stato della cicatrice, che sia morbida e non dolorosa in modo che non crei aderenze portando tensioni ai distetti limitofi.
Buona serata LM
Buongiorno. Le consiglio una visita osteopatica , con tanto di attenta anamnesi e valutazione, in cui, direi , verrà prestata principalmente attenzione a quell'area da esito di intervento chirurgico e successivo stato di aderenza cicatriziale.
Buongiorno, la mia opinione è quella di controllare lo stato di benessere della cicatrice e contemporaneamente lavorare sul rinforzo muscolare di tutta la sua struttura addominale, dalla profonda alla superficiale curando molto bene la respirazione.
Cordiali saluti S.C. Sapienza
Buongiorno mi spiace per la sua problematica.
Come già consigliato dai miei colleghi e da lei intuito le sconsiglio di portare carichi pesanti e fare attività che aumentino molto la pressione addominale, quindi oltre al portare i pesi anche tutti quei lavori in cui si sta molto accovacciati.
Come già riferito le ernie inguinali vengono per una scarsa e poco tonica parete addominale che, quando sottoposta a pressioni, non riesce a reggere e lascia "passare" alcune parti degli organi interni causando dolore.
Quello che le posso consigliare è di farsi seguire da un punto di vista motorio per irrobustire adeguatamente la sua parete addominale per fare in modo che non le vengano altre ernie, non peggiori quella che ha in insorgenza o addirittura la si possa contenere anche non chirurgicamente.
Le consiglio inoltre di intraprendere un percorso osteopatico per trattare la cicatrice lasciata dal primo intervento, in quanto le cicatrici spessissimo lasciano tensioni fasciali che vanno a incidere sulla postura e sulla funzionalità del corpo che alla lunga ne risente parecchio.

Sperando esserle stato utile rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti e per fissare una prima visita.
Cordiali saluti
Dott. R. Caminiti

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