Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni che circa 4 anni fa ha iniziato a soffrire di attacchi di pan
17
risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 25 anni che circa 4 anni fa ha iniziato a soffrire di attacchi di panico. Inizialmente si presentarono abbastanza forti, tremori, insonnia, molto probabilmente causati da ansia universitaria e sono durati circa 6/7 mesi. Adesso, da circa un paio di anni e mezzo, va molto meglio e si presentano raramente ma in maniera molto lieve. Precisamente accade quando sento BRUTTE notizie relative a ragazzi giovani (magari che conosco), a causa di problematiche come malattie o qualsiasi tipo di evento legato al corpo umano o a qualcosa che ha portato ad una morte imminente. In quel momento mi immedesimo, empatizzo il tutto pensando che la prossima persona possa essere io. Mi cala un velo di depressione e non riesco più a fare nulla, nemmeno a parlare con gli amici e chiaramente nemmeno a dormire. Anzi durante il sonno la mia mente elabora tutti quei pensieri negativi riguardanti quei fatti e mi porta a pensare che adesso possa toccare la stessa sorte a me. Sono uno sportivo a livello agonistico, e l'ansia molte volte ha frenato la mia passione, perchè prevale la paura che mi possa succedere qualcosa. Premetto che non ho nessun tipo di problema, nè in famiglia nè al di fuori. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto ed aiutato. L'unico aspetto è che verso di loro mi sono sentito sempre in dovere di fare le cose giuste, responsabili, per paura che mi potessino dire qualcosa, giudicare (anche se in realtà non l'avrebbero mai fatto). Sono fidanzato da 7 anni e va tutto a gonfie vele, ma quando sento notizie di questo genere mi impanico e comincio ad avvertire tutti i sintomi che mi porterebbero (secondo la mia psiche) ad ua morte imminente. Grazie per l'aiuto.
Gentile utente, da quello che scrive sembra che alle volte la sua paura diventi invalidante e che il disagio causato dai sintomi mina la sua tranquillità e il suo benessere.
Il fatto che abbia condiviso qui la sua paura è già un segno della motivazione a cambiare, ed è sicuramente un buon primo passo.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico, dove gradualmente potrà emergere una più chiara comprensione di ciò che le sta succedendo. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Il fatto che abbia condiviso qui la sua paura è già un segno della motivazione a cambiare, ed è sicuramente un buon primo passo.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico, dove gradualmente potrà emergere una più chiara comprensione di ciò che le sta succedendo. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno,
spesso i sintomi sono una manifestazione esterna di paure più profonde a volte anche inconsapevoli. Sarebbe per questo motivo utile, attraverso un percorso di psicoterapia, approfondire da dove sono nate e come si sono sviluppate per poterle comprendere meglio e poi superarle.
Cordiali saluti,
dott.ssa Valentina Benaglio
spesso i sintomi sono una manifestazione esterna di paure più profonde a volte anche inconsapevoli. Sarebbe per questo motivo utile, attraverso un percorso di psicoterapia, approfondire da dove sono nate e come si sono sviluppate per poterle comprendere meglio e poi superarle.
Cordiali saluti,
dott.ssa Valentina Benaglio
Salve, credo che lei debba lavorare sulle sue paure, potrebbe aiutarla ad affrontare meglio alcune situazioni che possono essere difficili.
Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Ha mai pensato a un consulto psicologico?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Mi sembra di capire che i suoi vissuti siano tanto invalidanti e potrebbero ricondursi ad un disagio più profondo. Le consiglierei di pensare ad un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a comprendere l'origine di questi timori. Il percorso analitico potrebbe aiutarla a prendere consapevolezza di quelle parti di sè di cui non si rende conto, ma che far emergere sarebbe necessario per vivere meglio.
Salve. Quando si cerca di fare le cose giuste, responsabili, per paura di essere giudicati, non si riesce a dare giusto spazio alla vitalità e si può iniziare ad avere paura, terrore della morte al punto da imperdire un vissuto di vita normale e serena. Una vita che impedisce di vivere il piacere di ciò che di buono e bello si è realizzato, può presentare vari sintomi di disagio. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a liberarsi dalla paura del giudizio che la condiziona così profondamente. Distinti saluti
25 anni...ebbene un tempo per fiorire c'è per tutti e a volte serve anche viversi questi momenti per sviluppare in modo più forte e saldo la propria corteccia. Lei ha scritto in questo portale quindi come ben leggo tutti le stanno consigliando un percorso di psicoterapia. Si approcci liberamente a questo mondo per leggerne i significati di questo suo stato. Impanicato è un termine che mi mette in guardia perché a volte si rischia di vivere anche l'angoscia che crea questo malessere. Mi raccomando non sottovaluti il suo vissuto!!! Saluti
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica ansiosa. Cordiali saluti
Buongiorno ,i suoi attacchi di panico rivelano attraverso la ansia timori ed incertezze più profonde .Lei fortunatamente è un giovane con buone risorse e capacità personali per cui vale veramente la pena intraprendere un percorso psicologico di approfondimento delle sue paure per poterle affrontare e risolvere definitivamente.Un forte augurio Dottssa Luciana Harari
Gentile Signore valuti la possibilità di contattare uno psicoterapeuta per analizzare la situazione e considerare le eventuali ulteriori possibilità. Il disagio che riferisce nella sua nota sembra meritare una maggiore attenzione ma ovviamente la scelta è sua. Un cordiale saluto
Buonasera. Leggendo la sua condivisione, e volendo risponderle in modo quanto possibile sintetico riprendendo i punti che per me risultano principali, sembra che per lei sia particolarmente difficile confrontarsi con il tema della paura che sente quando si confronta con cose "brutte", parola che lei volutamente evidenzia in stampato, e che sembra riconoscere come centrale e scatenante rispetto al disagio che prova in alcune situazioni. Credo che un lavoro psicoterapeutico potrebbe esserle molto utile per permetterle di raggiungere una maggiore comprensione di sé rispetto al senso che ha per lei questo tipo di esperienza, che la porta ad identificarsi completamente con chi sta soffrendo per qualche ragione, e che poi pare determini come conseguenza il limitarla nella sua libertà emotiva. Inoltre, accenna ad un altro aspetto molto importante a mio avviso, al "dover fare la cosa giusta ", ed al rapporto di questo atteggiamento con il giudizio dell'altro, tema significativo in relazione alla propria libertà emotiva, autoconsapevolezza e salute psicologica. I migliori auguri, Dott. Felice Schettini
La situazione che descrive richiede una valutazione diagnostica finalizzata a individuare strategie di prevenzione dello sviluppo e cronicizzazione del disturbo d'ansia. La inviato intanto ad ascoltare il podcast "Le stanze della paura" dove oltre a numerose informazioni, troverà anche strumenti di autoaiuto. L'episodio in uscita il giorno 1 luglio tratta specificamente il tema degli attacchi di panico. Trova il podcast sul Spotify o sulla pagina Facebook
Le Stanze Della Paura Podcast. Può ascoltarlo gratuitamente e condividerlo. Buona giornata. Dr. Bruno Ramondetti
Le Stanze Della Paura Podcast. Può ascoltarlo gratuitamente e condividerlo. Buona giornata. Dr. Bruno Ramondetti
Gent.mo, se queste preoccupazioni persistono e le impediscono di vivere liberamente diventa opportuno chiedere una consultazione per comprendere meglio il disagio che lamenta e per collocarlo meglio all'interno della sua più ampia esperienza personale. SG
Gentile utente di mio dottore,
i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria.
La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è di tipo farmacologico, psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La psicoterapia sistemico-relazionale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia.
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia sistemico-relazionale è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.
Nel caso avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
i suoi pensieri e le sue angosce sono tipiche nei disturbi d'ansia da malattia, più comunemente definita ipocondria.
La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è di tipo farmacologico, psicoterapeutico. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia.
La psicoterapia sistemico-relazionale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia.
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia sistemico-relazionale è volto a scoprire le funzionalità relazionali dei sintomo ed i suoi significati più profondi. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.
Nel caso avesse bisogno di un consulto non esiti a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Buongiorno, una interpretazione allarmistica dei sintomi causata dai pensieri stessi e non da una realtà di reale pericolo malattia, è un classico circolo vizioso del panico.
Può essere più efficacemente interrotto con la psicoterapia cognitivo comportamentale aggiornata alle più recenti tecniche di gestione dei pensieri in particolare con la Mindfulness per ritornare al presente senza giudicare gratuitamente ciò che stiamo pensando e le ripercussioni fisiche vuoi di emotive dei pensieri stessi.
A disposizione,
Dottor Gian Pietro Rossi
Può essere più efficacemente interrotto con la psicoterapia cognitivo comportamentale aggiornata alle più recenti tecniche di gestione dei pensieri in particolare con la Mindfulness per ritornare al presente senza giudicare gratuitamente ciò che stiamo pensando e le ripercussioni fisiche vuoi di emotive dei pensieri stessi.
A disposizione,
Dottor Gian Pietro Rossi
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Quando si identifica con la sofferenza di ragazzi della sua età emergono le sue fragilità. Nel contesto di una relazione empatica con un esperto, potrebbe trovare la giusta distanza da cui osservare i suoi vissuti. E ciò potrebbe migliorare anche le sue prestazioni agonistiche!
Gentile utente, la sua paura di morire potrebbe essere legata ad aspetti personologici che andrebbero indagati all'interno di una psicoterapia, che potrebbe aiutarla, quindi, a gestire il sintomo e capirne la provenienza.
Cordiali saluti Dott Chiara P. Papi
Cordiali saluti Dott Chiara P. Papi
Buonasera, l'ansia che ha descritto e il pensiero /timore sulla sua salute sembrano diventati invalidanti. Le consiglio di intraprendere dei colloqui psicologici per inquadrare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.