Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni che da circa 3 anni soffre di attacchi di panico. Inizialment

20 risposte
Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni che da circa 3 anni soffre di attacchi di panico. Inizialmente si presentarono abbastanza forti, tremori, insonnia, molto probabilmente causati da ansia universitaria. Adesso, da circa un anno e mezzo, va molto meglio e si presentano qualche volta ma in maniera molto lieve. Precisamente si presentano quando sento BRUTTE notizie relative a ragazzi giovani, a causa di problematiche come malattie o qualsiasi tipo di evento legato al corpo umano. In quel momento mi immedesimo, pensando che la prossima persona potessi essere io. Sono uno sportivo a livello agonistico, e questo molte volte ha frenato la mia passione, perchè prevale la paura che mi possa succedere qualcosa. Premetto che non ho nessun tipo di problema, nè in famiglia nè al di fuori. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto ed aiutato. L'unico aspetto è che verso di loro mi sono sentito sempre in dovere di fare le cose giuste, responsabili, per paura che mi potessino dire qualcosa, giudicare (anche se in realtà non l'avrebbero mai fatto). Sono fidanzato da 6 anni e va tutto a gonfie vele, ma quando sento notizie di questo genere mi impanico e comincio ad avvertire tutti i sintomi che mi porterebbero (secondo la mia psiche) ad ua morte imminente.
Grazie per l'aiuto.
Gentile Utente, dal tuo scritto pare che tu sia molto consapevole di come il tuo disagio si sta esprimendo. Un supporto psicoterapeutico potrebbe esserti di aiuto per consentirti di vivere le brutte notizie con una minore attivazione, così che non ti portino a temere che possa accedere il peggio, affrontando i segnali del tuo corpo come sensazioni e non necessariamente come la conferma del fatto che stia succedendo qualcosa di grave. Un percorso di psicoterapia potrebbe consentirti di vivere la tua vita con maggiore serenità, riprendendo le tue passioni e curando le tue relazioni.

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Gentilissimo,
gli attacchi di panico ci segnalano un'incongruenza sul piano emotivo di cui non siamo consapevoli. Mi colpisce molto quando parla dell'ambivalenza verso i suoi genitori dai quali si sente aiutato e sostenuto ma allo stesso tempo sente di avere la responsabilità di fare la cosa giusta per paura di essere giudicato. Credo che questo sia un punto molto importante sui cui porre il focus, che la possa aiutare a capire la sua insicurezza di fronte a certe situazioni. Un colloquio con uno specialista la potrebbe aiutare nell'orientarsi sulla strada da intraprendere.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Alessandra Contiero
Caro Ragazzo,
il timore che tu possa essere oggetto di qualche evento negativo è espressione di un senso di vulnerabilità profondo, quasi un'assenza di pelle, che si attiva all'ascolto di eventi negativi e non riuscendo a calmarsi in modo spontaneo arriva a tracimare nell'attacco di panico. E' una dinamica molto frequente. Racconti di un forte senso di responsabilità nei confronti dei tuoi genitori, amorevoli e presenti, che non sappiamo se possa avere qualche legame con la fragilità che provi oggi. Potrebbe essere come anche no, e la strada migliore è quella di approfondirlo. Ti incoraggio a chiedere un colloquio psicologico, soprattutto per recuperare una normalità che la lunga storia di attacchi di panico che ci riferisci ha certamente alterato. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente, la descrizione che lei fa del suo malessere legato agli attacchi di panico è molto precisa e dettagliata. Lei sembra aver riflettuto molto su di sé e sui legami tra i sintomi che riporta e il suo funzionamento mentale più ampio. Ciò rappresenta senza dubbio una risorsa importante che le è stata utile per affrontare finora gli attacchi di panico e che potrebbe esserle di aiuto qualora decidesse di intraprendere un percorso con uno specialista. In questo senso, una psicoterapia potrebbe essere l'indicazione più appropriata per permetterle di dare un significato alla sintomatologia riportata, all'interno di un rapporto supportivo.
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Buon giorno
il disturbo d'attacco di panico è uno dei più comuni.
Ha una prognosi piuttosto favorevole se sottoposto a trattamento e spesso si può risucire a fare a meno dall'utilizzo di farmaci.
La terapia cognitivo comportamentale ha mostrato evidenze scientifiche di efficacia. provi ad iniziare con un consulto
cari saluti
Gentilissimo,
I temi da lei esposti, ed il tipo di vissuti che prova nelle situazioni che ha descritto, così come il suo soffrire di attacchi di panico, mi portano a consigliarle di approfondirli all’interno di Un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti. Dr.ssa Marta Fuscà
Caro giovane utente, comprendo il suo disagio e credo che lei abbia riflettuto su di sé in modo approfondito. Avrebbe però bisogno di una figura di uno psicoterapeuta che possa darle gli strumenti per poter gestire al meglio gli episodi che racconta. Le auguro il meglio e rimango a disposizione se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gent utente, vi sono pressioni più o meno consce a livello emotivo che scatenano la sua ansia a volte in modo eccessivo.La necessità di assumersi responsabilità insieme alla paura del giudizio che la portano ad avere angosce che andrebbero approfondite e che esprime negli attacchi di panico. Bene quindi la terapia cognitivo comportamentale, che si è rivelata efficace per questo tipo di problemi, ma oltre a mitigare le reazioni andrebbe approfondito anche il significato più profondo che tali angosce mascherano. Resto a disposizione per approfondimenti. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, bene che sia riuscito a superare i suoi attacchi di panico senza nessun aiuto farmacologico. Però questa sua paura di ammalarsi e di pensare che ogni volta che un suo coetaneo che non sta bene, immagina che la prossima volta potrebbe capitare a lei. Quindi sarebbe bene che lei indagasse che cosa sta nascondendo dietro a questi pensieri. Potrebbe intraprendere un percorso psicologico per elaborare il perchè delle sue paure. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente, nonostante lei abbia una buona condizione familiare e affettiva ha dei pensieri che le provocano un disagio emotivo. Un percorso di psicoterapia le sarebbe utile per capirne le origini e vedere queste "brutte" notizie in modo diverso e meno sofferto. Contatti uno psicoterapeuta per inquadrare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, il consiglio è quello di provare ad intraprendere un percorso psicoterapeutico, vedrà che le sarà molto utile.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Immagino che vivere così sia piuttosto faticoso e alla lunga stancante; concordo con i colleghi sulla necessità di intraprendere un percorso che ti possa aiutare a capire da dove hanno origine questi sintomi. Ricordati che l'ansia è un segnale: come un allarme che suona per avvertirci che qualcosa non va. In bocca al lupo
Gentile utente, il sintomo che lei descrive necessita di essere accolto, compreso e interpretato. Ha in sé comunque una valenza positiva che merita ascolto. Inizi un percorso di psicoterapia appena sarà pronto a rivisitare la sua storia con pazienza e tenacia. Auguri
Gentile utente, quando ci sentiamo in un modo di cui non afferriamo il motivo nel contesto esistenziale in cui avviene, o lo configuriamo in modo solo parzialmente identitario, è facile che l'unico significato accessibile sia quello di una malattia fisica (perché il correlato fisiologico dell'emozione, sganciato dal contesto, ci appare improvviso, insensato, non dipendente da noi). Accade poi un circolo vizioso: una centratura ulteriore sulla visceralità che la sgancia sempre più dai significati dell'esperienza che risiedono nel contesto in cui avviene, e amplifica ogni sensazione fisica. Lei stesso tuttavia percepisce che queste sensazioni non avvengono nel vuoto o "a caso" ma sono legate a determinati episodi ("tutte le volte che..."). Sarebbe opportuno comprendere cosa accade ogni volta, per dare senso a quanto riporta. Data la lunga presenza di sensazioni di questo tipo consiglierei di valutare un supporto professionale con l'obiettivo di dare un senso a questa sintomatologia e di poter aprire possibilità di azione e di sensazione nel futuro che siano positive e funzionali al Suo benessere. A disposizione, cordialità. DP
Buongiorno, suggestionarsi in modo negativo per la paura di malattie o paura del giudizio è facilmente risolvibile con poche sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale, meglio se integrate da un approccio di Mindfulness dove si prende distanza da certi pensieri senza identificarsi come se fossero veri. Sarebbe un peccato limitare la propria passione agonistica per pericoli che non la riguardano.
Saluti Dr. Gianpietro Rossi
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Gentile Utente, se vive la sua condizione come invalidante la sua qualità della vita le consiglierei di andare in pó più a fondo accompagnato da una figura competente in psicoterapia. Le paure sono dei segnali che ha senso cogliere per afferrarne il messaggio sottostante. Auguri. Dott. Ssa Pagliara
Buon giorno gentile utente, dopo aver colto con molta chiarezza i suoi sintomi e il suo problema, sarebbe utile per lei una psicoterapia grazie alla quale possa ritrovare la sua serenità, acquisire strategie per fronteggiare gli attacchi di panico. Un percorso mirato con tecniche mirate come la mindfulness e altre tecniche di rilassamento. Le auguro buona giornata dott. Ssa Annalisa Allocca
Salve, gli attacchi di panico possono avere un impatto invalidante sulla vita, limitando la sua libertà e serenità in alcuni ambiti, come la carriera sportiva ecc. Sono segnali emotivi che è importante non sottovalutare, anche se isolati. Ci sono diversi approcci a questo tipo di sintomi (es. il training autogeno) che risultano molto efficaci, se inseriti all'interno di un percorso di psicoterapia in cui si possa comprendere il significato di queste reazioni emotive nel suo equilibrio psicologico. Un saluto
Caro, ha mai pensato di farti aiutare attraverso un percorso di psicoterapia? In questi anni come hai fatto? Il panico può arrivare quando ci stiamo chiedendo troppo: sentirsi in dovere di fare la cosa giusta, essere sempre responsabile, essere in prestazione (da agonismo), mantenere standard alti, e con la paura di sentirsi giudicati, di non voler deludere...solo scriverlo mi fa mancare il fiato, mi immagino a te! Contatta uno psicoterapeuta se hai bisogno di aiuto, l'importante non è essere al top ma gustarsi la vita.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Carissimo, Le propongo un percorso psicologico mirato per migliorare e potenziare l'autostima e la fiducia in se stesso, il suo senso di efficacia percepito in relazione allo sport che svolge e alla sua performance agonistica. Migliorando questi aspetti della sua vita, gli attacchi di panico diverranno un lontano ricordo. Un caro saluto Dr.ssa Sposini Claudia

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