Buongiorno, Sono un ragazzo di 22 anni, faccio sport, non fumo, non bevo e ho una dieta sana, quind

4 risposte
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 22 anni, faccio sport, non fumo, non bevo e ho una dieta sana, quindi mi definirei una persona piuttosto sana. In ambito sessuale vivo la seguente condizione che molto spesso non mi fa vivere bene i rapporti: in seguito al raggiungimento dell’orgasmo perdo immediatamente l’erezione e non c’è modo di riottenerla. So che per gli uomini, dopo l’eiaculazione, segue il cosiddetto periodo refrattario, ma, confrontandomi con vari amici coetanei e informandomi online, ho visto che in genere per i ragazzi giovani non dovrebbe superare i 20/25 minuti e che in realtà molto spesso é estremamente ridotto se non addirittura assente.
Io invece non riesco a riottenere l’erezione per varie ore e comunque faccio molta fatica ad avere un secondo rapporto nella stessa giornata. Infatti se tento di avercelo nella stessa giornata oppure dalla sera alla mattina dopo, sento la zona genitale proprio stanca e noto che il mio desiderio sessuale é bassissimo se non assente.
Inoltre se nella stessa giornata riesco ad avere un’erezione per la seconda volta, raggiungere l’orgasmo é estremamente lungo se non impossibile.
Vi scrivo per sapere se questa mia condizione può essere causata da un blocco psicologico, da uno scompenso ormonale, da altri fattori oppure devo accettare di essere fatto così.
Preciso che sono andato a farmi visitare da un andrologo e a prima vista mi ha detto che dal punto di vista fisico sembra tutto a posto.
Vi ringrazio per l’attenzione
Buongiorno. Premetto che sebbene ci sia un tempo refrattario standard non dobbiamo dimenticarci che non siamo solo statistica ma anche soggetti, individui, diversi l’uno dall’altro. Ho letto che ha fatto una visita che forse per sicurezza personale approfondirei con degli esami che il medico può consigliarle. In ogni caso se dopo ulteriori approfondimenti non emerge niente le suggerisco di parlare con un professionista dal momento che questa situazione le crea disagio. Ricordi in ogni caso che non ha niente che non va, magari è semplicemente una sua caratteristica.

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Buongiorno, potrebbe benissimo essere una sua caratteristica personale. Il desiderio, l'eccitazione, il raggiungimento dell'orgasmo, il periodo refrattario, ecc... sono tutte caratteristiche che, per quanto possano essere misurate e vi si possa dare una media generale, restano diverse in ciascun individuo. Le cause possono essere di tipo fisico (es. ormoni, stanchezza, ecc..) o anche psicologico (stress, eventuali paure, ecc...). Se la cosa non le causa disagio a livello fisico o psicologico, non ci sono problemi. Se invece sente il bisogno di approfondire, può andare dal suo medico di base, che presumibilmente le prescriverà degli esami ormonali o altri tipi di approfondimenti; può anche consultare un sessuologo in modo da esplorare eventuali cause di ordine psicologico.
Spero di esserle stata d'aiuto!
Cordiali saluti
Dott.ssa Selene Scaramuzza
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Buongiorno,
teniamo presente che ogni corpo è a sè e non esistono regole o ricette su come dovrebbero andare le cose per essere considerate “normali”.
La cosa che mi chiedo è: lei perché desidera avere l’erezione la seconda volta? Perché ne ha voglia o per controllare se riesce ad ottenerla?
Perché nel caso fossimo nel secondo caso, non essendo in una situazione di voglia e desiderio e normale fare fatica ad ottenere l’erezione e a non godere di quel rapporto sessuale.
In riferimento al fatto che sente la sua zona genitale “stanca”, se dovesse ritenere opportuno indagare in modo più approfondito la situazione, io le consiglio una visita da un fisioterapista che si occupa di pavimento pelvico maschile.
E’ possibile che facendo sport o attuando delle abitudini scorrette nella vita di tutti i giorni il suo pavimento pelvico possa averne risentito.
Nella speranza di essere stata esaustiva porgo codiali saluti.
Buongiorno caro ragazzo, l'ansia da prestazione, l'attenzione eccessiva alla performance spesso ci fa brutti scherzi e finisce che non riusciamo a fare quello che più vogliamo, proprio perché siamo tesi, ci osserviamo e ci giudichiamo, ci dimentichiamo del piacere, di vivere il momento, della connessione con l'altra persona. Il piacere non ne vuole sapere di misure ne di tempi. Le consiglio di approfondire questo tema con un professionista. Ne gioverà nell'ambito sessuale ma non solo. Mi può contattare se le fa piacere.

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