Buongiorno. Sono stata operata nel 2017 per ernia espulsa e migrata l3l4, dopo 4 mesi di sofferenza

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Buongiorno. Sono stata operata nel 2017 per ernia espulsa e migrata l3l4, dopo 4 mesi di sofferenza e gravi deficit neuromotori. Credevo che l’incubo fosse finito, sono stata benissimo per 4 anni ma circa 2 mesi fa ho iniziato ad accusare lombo sciatalgia all’altra gamba, in relazione alla quale su l4l5 preesisteva all’intervento una ernia paramediana sx totalmente asintomatica. Morale: situazione precipitata in un mese, terapie farmacologiche inutili e piede cadente, e dunque operata in urgenza. So che a distanza non si possono fare diagnosi, ma non faccio altro che chiedermi come sia possibile subire due interventi urgenti in così poco tempo. Sono normopeso, dinamica - certo passo ore in ufficio ma non sono una persona pigra, anzi curo molto il fisico - non fumo, non ho avuto gravidanze, non faccio lavori pesanti, ho 40 anni e ne dimostro 30, eppure ho una schiena che pare mi condanni a vita. Unica cosa che mi viene in mente è un fortissimo stress psicoemotivo nel periodo immediatamente precedente alla fuoriuscita dell’ernia prima dormiente. La rmn rileva inoltre ampia protrusione l5s1 che ora è il mio incubo, nonché iniziali segni di artrosi interapofisaria. Dopo il primo intervento ho fatto tutta la riabilitazione possibile, ma adesso perché questo ennesimo problema? Sono tanto demotivata e depressa. Grazie a chi mi aiuterà.
Buongiorno a lei cara, posso risponderle da subito che esiste sempre la soluzione. Non è importante chiedersi il perché delle cose, ma cosa si può fare per risolvere il problema. Ernie e protrusioni fanno parte della vita, del normale consumo della colonna vertebrale. A volte avere flessibilità anche presso i propri obiettivi di riabilitazione è fondamentale per avere salute. Riuscirai anche a capire quali sono gli elementi stressanti della sua vita, le permetterà indipendentemente da ortopedici e neurochirurghi, di risolvere il proprio problema. Da un punto di vista strettamente tecnico invece è necessario calcolare gli angoli della sua colonna attraverso le radiografie in piedi

Rimango a disposizione per valutare il suo problema, anche se l’ultimo citato si risolverà in autonomia probabilmente

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