Buongiorno, sono stata operata 10 gg fa per prolasso emorroidario di III grado con tecnica THD e muc

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Buongiorno, sono stata operata 10 gg fa per prolasso emorroidario di III grado con tecnica THD e mucopessi; contestualmente mi hanno praticato una colonscopia poiché soffro di colite spastica severa e diverticolosi. doveva essere un intervento semplice ma si sta rivelando un inferno, non per il dolore (che ho avuto forte solo per 3 gg) ma perché mi ha scombussolato tutto l’intestino.. qualsiasi cosa io ingerisca dopo al massimo 5-10 minuti devo correre in bagno con dolori di colica perche rischio di farmela addosso... inoltre ho la pancia tesa e dolorante costantemente come in un attacco acuto di colite... sono abituata al dolore e ai disagi della mia colite ma questa non è vita, non posso spostarmi da casa... e questi attacchi non si verificano solo dopo i pasti ma anche a distanza di ore, sempre con un’urgenza incontenibile. Vado di corpo almeno 7-8 volte al giorno, dopo l’interventi sono arrivata anche a 15 volte al giorno... sto prendendo il normix per cercare di mettere a posto l’intestino (normalmente funziona), fermenti lattici specifici kijimea e anche il valpinax.. il chirurgo sostiene che sia una cosa psicologica ma io ogni volta evacuo realmente!! Ho pensato che forse su un intestino come il mio la mucopessi possa aver accorciato il tratto rettale determinando questa urgency... vi prego aiutatemi perché sono disperata.. sarà reversibile questa situazione??? Grazie in anticipo..
Salve! Le posso assicurare che il suo disturbo non dipende dal tipo di intervento che ha fatto. E' una problematica legata alla funzionalità del colon, una sorta di colite e può essere di tipo infettivo (conseguente per esempio all'uso di antibiotici), metabolico o anche allergico. Se riduce la frequenza delle evacuazioni e migliora la consistenza delle feci vedrà che passera anche il problema dell'urgency. Le consiglio di rovolgersi al più presto da un gastroenterologo che le prescriverà una serie di indagini in particolare una coprocoltura.
Le auguro di risolvere al più presto il suo problema.
Cordiali saluti.

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Gentile signora, è difficile che l'intervento le abbia causato tutti questi problemi. Se soffre di colite può essere che con lo stress dell'intervento essa sia un po' peggiorata. Sicuramente un gatsroenterologo la potrà aiutare al meglio.
Per quanto riguarda la sensazione di urgenza, se è dovuta a delle feci di consistenza liquida, è normale; se invece le feci sono compatte, a mio avviso l'urgenza dovrebbe scomparire nel giro di qualche mese.
Cordiali saluti
Dr.ssa Cavallo
Verosimilmente il suo problema è correlato a un dismicrobismo intestinale ovvero a una acutizzazione di una sindrome dell’intestino irritabile preesistente.
Nulla può essere correlato all’intervento.
La mucopessi con tecnica thd è un intervento che determina una correzione del prolasso rettale contestualmente ad una legatura delle arterie emorroidarie. Quindi non determina "scombussolamneto"della funzione intestinale. Probabilmente visto che lei soffriva di colite anestesia insieme all'intervento puo aver un po' peggiorato la situazione.ci vorrà un Po di tempo di terapia co Noemi e dieta adeguata per ripristinare il tutto
Buongiorno. La tecnica THD prevede 6 legature ad ore 1,3,5,7,9 e 11. Questo tipo di procedura generalmente non da particolarmente dolore ma può dare questa sensazione di urgenza defecatoria che alcune volte è  molto fastidiosa. In genere questa situazione migliora con il tempo, comunque è  meglio controllare e se c'è  bisogno fare una terapia antiedemigena e/o antinfiammatoria e/o con dello Psyllogel per compattare le feci e ridurre le scariche.

In linea di massima concordo con i colleghi che si sono già espressi nel merito, se posso aggiungere altro direi che che che bisogna valutare la situazione postoperatoria al momento in quanto se è ancora presente notevole edema della mucosa del canale anale , questo determina senso di riempimento all'interno del canale anale stesso che innesca lo stimolo che porta al meccanismo della evacuazione.
Di solito, con appropriata terapia antiedemigena e con flavonoidi ad elevato dosaggio si ottiene una decongestione della mucosa del canale anale con conseguente miglioramento dei sintomi. Prima di rivolgermi ad un gasroenterologo per evidenziare eventuali dismicrobismi intestinali e/o intolleranze alimentari tenterei un ciclo di terapia come sopraesposto per 10/15 gg. A disposizione se necessario.
Sono d'accordo coi Colleghi che la diarrea non è dovuta alla tecnica usata per intervento ma la pte dev essere vista velocemente da Gastroenterologo, deve fare una ricerca di <Clostridium e coproculture e va valutato che non ci sia un problema più acuto legato ai diverticoli (ha fatto una colonscopia contestuale a intervento). Se tutto è negativo allora il tenesmo potrebbe essere dovuto all'eccesso di mucopessi e dovrebbe sparire in poco tempo. Va vista però da Specialisti in Ospedale.
Cara signora, la dinamica intestinale è molto complessa ed è governata da un sistema neuro-vegetativo ed ormonale mantenuti in equilibrio da un delicato sistema che può essere alterato da tutte le condizioni già descritte dai colleghi , vorrei solamente agiungere che il Pacemaker intestinale e posto in alcune aree ben definite del retto , per cui nei soggetti più sensibili ad esempio affetti da colo irritabile , qualsiasi intervento eseguono a livello Rettale può alterare la dinamica intestinale e/o espulsiva con comparsa di evacuazioni multiple e frequentemente urgenti . Questo se non viene interrotto con una terapia mirata, rischia d'innescare dismicrobiosi , proctiti autoalimentando il problema .
Questo non deve allarmarla, per chi fa questo tipo d'interventi é abbastanza frequente è risolvibile il mio consigliò visto il persistere o peggiorare del sintomo le consiglio di risentire con fiducia il suo chirurgo di fiducia

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