Buongiorno, sono sposata con mio marito da 19 anni e per un lungo periodo di tempo le cose tra di no

18 risposte
Buongiorno, sono sposata con mio marito da 19 anni e per un lungo periodo di tempo le cose tra di noi sono andate molto, tanto da pensare alla separazione. Arriva una nuova collega in ufficio, me ne parla subito. me ne parla spesso. io insospettita guardo i wa sul suo cellulare e scopro che si scrivono per mesi messaggi molto molto affettuosi. Lei sta affrontando un brutto periodo, lui la consola, cerca di aiutarla (sempre solo con messaggi). Le parole di profondo affetto che le dice mi fanno malissimo (ti voglio bene, mi sto legando molto a te, non vedo il momento di venire al lavoro per vederti e stare con te...ecc) Lo affronto, ne parliamo e lui molto scosso mi dice di amarmi, che mi sentiva lontana e che vorrebbe recuperare il matrimonio. Lei per lui è solo un amica diventata fondamentale nella sua vita, ma solo una amica. Ammette di essersi preso una imbarcata ma che se la farà passare. Il problema è che con me è molto presente e amorevole ma sono passati due mesi e i messaggi di affetto continuano, senza pudore. Io gliene parlo, gli faccio scenate continue, ma lui, sicuro continua a rispondermi che è solo una amica di cui non può fare a meno, che non c'è nulla di male, che ama me e solo me. gli dico che non è necessario scriversi anche fuori dal lavoro e frasi poi così affettuose, di smetterla perchè mi fa male. Ormai prendi ansiolitici perchè non riesco a farmene una ragione. Minaccio di lasciarlo se non la smette, e lui mi dice che non posso far saltare un matrimonio per una amicizia. non riesco a lasciarlo e non riesco a convivere con questa amicizia che secondo me non ha limiti. Vi prego, ditemi se sto impazzendo io o se sto sopportando una situazione assurda. Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Non è pazza ma si trova purtroppo a dover affrontare una situazione spiacevole dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Salve signora mi dispiace molto per come sta.
Certo adesso c'è un terzo nella coppia e questo ha un significato. Perché non provate una consulenza psicologica di coppia?? Potrebbe aiutarvi nel confronto più intimo e provare così una mediazione tra i differenti bisogni.
All'interno del sistema coppia c'è stanchezza o stallo quando si inserisce il terzo che serve alla coppia trovare energie. Mi faccia sapere che ne pensa.
Buonasera, un consulto di coppia potrebbe esservi utile per mettere a confronto la differente visione del problema e dare forma alla narrazione della storia della coppia. Resto a disposizione anche online. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, forse suo marito ha ragione, potrebbe essere solamente un'amicizia, una persona con cui confidarsi e nulla di più.
Si chieda allora come mai suo marito ha bisogno di questa amicizia femminile per stare bene, come mai con lei, sua moglie, non trova ciò che invece ha trovato nella collega, e si chieda cosa potrebbe fare tutti i giorni per dare a suo marito ciò che cerca nella collega. Ad esempio inizi lei stessa a confidarsi di più con lui, a fare con lui ciò che faceva all'inizio del matrimonio.
"Le catene del matrimonio sono così pesanti da essere sostenute in due, a volte in tre"(Montaigne)
Un caro saluto.
Buongiorno,
lei è portatore di una istanza di coppia, ed è attraverso un percorso di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. Proponga a suo marito una psicoterapia di coppia, sarebbe una opportunità di crescita per entrambe, e potrebbe aiutarvi nel trovare un nuovo equilibrio relazionale.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Se ci scrive, sta già impazzendo e provando un dolore non sostenibile ( e me ne dispiaccio). Inviterei a entrambi a intraprendere un percorso terapeutico di coppia perchè aldilà dell'amicizia, forse di base insieme, al momento, non siete sereni. Prendete questo momento come un'opportunità di crescita e miglioramento. In bocca al lupo.
Salve, ritengo che la scelta migliore in questo momento sia quella di richiedere una consulenza di coppia.
Questa amicizia tra suo marito e la collega la mette a disagio e credo che i sentimenti che prova al riguardo meritino di essere approfonditi.
Suo marito non riesce ad allontanarsi da questo rapporto nonostante ciò rischi di compromettere il proprio matrimonio, mi sembra evidente quindi che questo rapporto non può essere banalizzato, bisogna capire meglio, con suo marito, perché aiutare questa donna sembra essere così importante da mettere a repentaglio il proprio matrimonio e/o il benessere della propria moglie.
Credo che questa crisi, se affrontata realmente, potrebbe rivelarsi un utile opportunità per entrambi.
Saluti
Buongiorno. Mi dispiace per la sofferenza che descrive e che sta vivendo. Per quanto immagino non sia semplice stare nella situazione che condivide attraverso la sua nota, ritengo che sia possibile affrontarla confrontandosi in modo aperto ed autentico con suo marito, al fine di fare maggiore chiarezza. Il mio suggerimento è di confrontarsi con suo marito per valutare la possibilità di rivolgervi ad un/a terapeuta di coppia al fine di poter esser supportati nel vostro dialogo, nella vostra comunicazione e nella reciproca comprensione dei vostri bisogni. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buonasera, dovrebbe proporre a suo marito di affrontare la situazione in un percorso di coppia. Evidentemente c'è una parte affettiva implicata in questa relazione che sembra superare i confini di una normale amicizia, considerato anche il fatto che stiamo parlando di una persona conosciuta da poco.
Buongiorno, a volte affinché la nave vada avanti c'è bisogno di accettare e comprendere che qualche ancora l'ha salvata da una tempesta. In altre parole credo che per voi sia fondamentale intraprendere un percorso di coppia per fare chiarezza e far sì che sia ancora lei, moglie, ad essere un punto di riferimento per suo marito. Non l ha lasciata e la invita a continuare, per cui il legame ancora c'è. Datevi una possibilità di riprendere una vita a due con basi più chiare e sicure.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno cara utente, comprendo quanto può essere difficile per lei questo momento della vita di coppia. Ciò che la crisi sembra palesare è che vivete due differenti bisogni, da una parte suo marito denuncia la volontà di mantenere una "amicizia"che probabilmente lo fa sentire "competente", essendo, per altro, l'altra persona in un momento difficile. Dall'altra parte lei ribadisce il suo bisogno di esclusività e di coppia, sentimento riacceso dall'attenzione di suo marito per questa collega.
Spesso in gergo si osa dire che il "terzo" funge da co-terapeuta, lasciando emergere bisogni insoddisfatti e inespressi e di fatto quanto racconta sembra indurvi a confrontarvi, dopo tanti anni, sul vostro essere due in coppia.
Una terapia di coppia potrebbe essere utile , per capire chi siete oggi l'uno per l'altra e cosa volete ancora per il futuro. Le faccio i miei migliori auguri e rimango a disposizione per eventuali domande.
Buongiorno, questa situazione (la donna) che vi si è presentata, e innestata tra lei e suo marito come coppia, probabilmente significa qualcosa all’interno del vostro matrimonio e di questi 19 anni. Non si tratta di capire se la signora sia un’amica o meno per suo marito, ma a che punto del vostro matrimonio siate. Se abbiate rinnovato progetti, se vi desiderate ancora e con modalità rinnovate, se la qualità del tempo tra voi sia soddisfacente per entrambi. Il rapporto di suo marito con questa donna appare dal suo racconto come un rapporto alternativo al vostro. Ci piace pensare che una coppia che abbia bisogni comunicati e comunicabili e sintonia nel dialogo, non cerchi / incontri qualcuno al di fuori, se non per curare i propri interessi o altro. Non sempre la normalità funziona nel modo più semplice, perché siamo fatti di desideri, bisogni, domande che rivolgiamo inconsciamente all’altro. È soltanto un sintomo di coppia, il vostro, un momento in cui forse vanno riviste le motivazioni o i desideri che vi tengono insieme e rinnovati, scoprendovi in cosa uno chieda ora o desideri da questa relazione. Per aprire un tale discorso tra voi, dovrebbe sentirsi lei serena di affrontare anche le sue mancanze, poiché è lei a portarlo in primis come suo malessere. Si consulti, legga ogni risposta che le è stata data, potrà essere di stimolo a scegliere per lei il passo più adeguato e che la fa stare meglio.
Dott.ssa Michela Gorini
Salve, mi sto chiedendo cosa manca nella vostra relazione di coppia che suo marito ha trovato all'esterno con un'altra persona. Forse in questo momento è opportuno riflettere su cosa non riuscite a darvi nella vostra relazione e, se possibile, lavorare su questo. Sembra che suo marito riesca a stare con lei solo se compensa con questa amicizia.
Chiedere aiuto penso sia indispensabile per riuscire a comprendere quali siano queste mancanze per iniziare a donarvelo.
Un saluto
Buona sera,
Vista la complessa situazione che lei descrive e il dolore che ne deriva le consiglio di proporre a suo marito di confrontarvi all’interno di un contesto di terapia di coppia.
I vostri reciproci sentimenti e bisogni paiono non incontrarsi e non trovare una conciliazione; questo rischia di diventare molto doloroso.
La terapia di coppia può essere un buon luogo per sostenere e ritrovare condivisione e intimità,

Un cordiale saluto con l’augurio di trovare presto un buono spazio di conciliazione.
Andrea De Lorenzo Poz
Buongiorno,
Condivido con i colleghi che le suggeriscono un percorso di coppia.
Cordialmente
Gentile signora, si necessita una conoscenza più approfondita della sua storia di vita e del suo rapporto con suo marito. Anche mettersi dal punto di vista del marito ci permette di capire il suo bisogno di mantenere un legame affettivo con una collega e probabilmente per lui tale rapporto non è in contrasto con il legame di amore con Lei. Dall'altro lato dobbiamo capire perché Lei soffre così tanto nel vedere suo marito essere affettuoso con un'amica. Probabilmente in un contesto protetto di Terapia di Coppia potete comunicare tra voi i vostri bisogni, le aspettative reciproche cercando di comprendere cosa fa stare bene se stessi.
Se suo marito non è disponibile ad un percorso di coppia, lei può prenotare anche da questa piattaforma una consulenza per se stessa. Può cominciare a scoprire se stessa, le sue sofferenze e trovare ciò che la potrebbe rendere più fiduciosa e serena. Saluti Maria Luisa Strano
Gent.ma, comprendo la situazione difficile che sta attraversando. Non è facile. Potrebbe pensare di intraprendere due strade, una psicoterapia individuale soprattutto per gestire l'ansia che sta condizionano la sua quotidianità, ma anche valutare insieme a suo marito un percorso di coppia per coinvolgerlo nella sua sofferenza. Ne parli con lui, senza troppe accuse, ma esprimendo il suo dolore. Buona fortuna. Drssa Aida Francomacaro
Mia cara, nessuno aldifuori di lei può dirle se quello che sta provando sia sopportabile o meno. Non conosco la vostra storia ma so da donna e da terapeuta quanto una situazione simile possa mettere alla prova la propria autostima. Tutto ciò che ci accade nella vita può essere un'occasione di crescita e riflessione rispetto a ciò che si desidera profondamente. Io le consiglio di ricentrarsi e spostare il focus da ciò che desidera suo marito in questo momento a ciò di cui ha bisogno lei e ciò che lei desidera dalla vita e da questa relazione in particolare. Amare l'altro non basta, come non basta essere di impedimento nell'esistenza dell'altro. non basta essere di sostegno o presenti eccetera. Tutti noi abbiamo commesso l'errore di pensare che qualcunaltro possa essere il nostro guaritore, il nostro eccitante, il nostro riempitivo. Ci vuole parecchio tempo per scoprire che non è così, soprattutto perchè mettiamo la ferita fuori di noi, invece di curarla dentro. Prenditi cura di te e se vuoi essere accompagnata in questo percorso io ci sono.

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