Buongiorno, sono ormai da 9 anni che sto insieme al mio compagno ..prima di lui ho avuto una storia
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Buongiorno, sono ormai da 9 anni che sto insieme al mio compagno ..prima di lui ho avuto una storia di pochi mesi con un ragazzo , ci siamo visti poche volte , ma ci sentivamo tutti i giorni, io avrei voluto vivere insieme a lui , ma dopo giorni che non si fece sentire , mi disse che era andato a Londra per lavoro , premetto che lui me lo disse che voleva andare via dall' Italia , ma sembrava un discorso come tanti. Io sono andata avanti per un po' con la relazione, ma poi da un giorno all' altro mi bloccò e non ho più avuto notizie...è normale ancora adesso pensarci e voler sapere come sta nonostante il male che mi ha fatto???! GRAZIE

Gent.ma,
capisco che sia difficile non pensare a una situazione che ha lasciato un segno. È interessante come la mente possa continuare a concentrarsi su una persona che ha avuto un impatto emotivo, anche se il comportamento di quella persona non è stato positivo.
La sua domanda mi fa riflettere su quanto sia complesso il legame che creiamo con le persone, anche quando non hanno completato il loro "ruolo" nella nostra vita. Le chiederei questo: Cosa pensa che stia cercando ancora, nel suo cuore e nella sua mente, legata a questa esperienza? Potrebbe esserci un significato nascosto nel continuare a pensare a lui, o forse una parte di sé sta ancora cercando un senso che non è mai arrivato?
Se queste riflessioni le fanno venire in mente dubbi o se desidera esplorare meglio la situazione, sono a disposizione per una consulenza.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
capisco che sia difficile non pensare a una situazione che ha lasciato un segno. È interessante come la mente possa continuare a concentrarsi su una persona che ha avuto un impatto emotivo, anche se il comportamento di quella persona non è stato positivo.
La sua domanda mi fa riflettere su quanto sia complesso il legame che creiamo con le persone, anche quando non hanno completato il loro "ruolo" nella nostra vita. Le chiederei questo: Cosa pensa che stia cercando ancora, nel suo cuore e nella sua mente, legata a questa esperienza? Potrebbe esserci un significato nascosto nel continuare a pensare a lui, o forse una parte di sé sta ancora cercando un senso che non è mai arrivato?
Se queste riflessioni le fanno venire in mente dubbi o se desidera esplorare meglio la situazione, sono a disposizione per una consulenza.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
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Buongiorno,
Quello che descrive è una reazione comprensibile e umana. Anche se la relazione è stata breve, il legame emotivo che si crea con una persona non si misura solo dal tempo trascorso insieme, ma anche dall'intensità dei sentimenti e delle aspettative risposte. Il fatto che sia stata lasciata senza spiegazioni chiare può aver lasciato un senso di sospensione e di irrisolto, portandola a chiedersi ancora oggi cosa sia successo e come stia quella persona.
Il desiderio di chiudere un cerchio emotivo è naturale, soprattutto quando la fine di una relazione non è stata gestita in modo chiaro. Tuttavia, è importante chiedersi quanto questo pensiero influenza la sua vita attuale e il suo benessere. Se sente che questa situazione le crea disagio o interferisce con la sua serenità, sarebbe utile e consigliato approfondire il tema con l'aiuto di uno specialista, per elaborare al meglio queste emozioni e voltare definitivamente pagina.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Quello che descrive è una reazione comprensibile e umana. Anche se la relazione è stata breve, il legame emotivo che si crea con una persona non si misura solo dal tempo trascorso insieme, ma anche dall'intensità dei sentimenti e delle aspettative risposte. Il fatto che sia stata lasciata senza spiegazioni chiare può aver lasciato un senso di sospensione e di irrisolto, portandola a chiedersi ancora oggi cosa sia successo e come stia quella persona.
Il desiderio di chiudere un cerchio emotivo è naturale, soprattutto quando la fine di una relazione non è stata gestita in modo chiaro. Tuttavia, è importante chiedersi quanto questo pensiero influenza la sua vita attuale e il suo benessere. Se sente che questa situazione le crea disagio o interferisce con la sua serenità, sarebbe utile e consigliato approfondire il tema con l'aiuto di uno specialista, per elaborare al meglio queste emozioni e voltare definitivamente pagina.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

Buonasera,
Io credo che per lei questa questione, per ovvi motivi, sia rimasta irrisolta nel tempo e in quanto tale la porta ancora oggi a ricercare delle risposte che evidentemente non ha ancora trovato. Se riuscisse a trovare queste risposte, magari avvalendosi di un percorso di sostegno psicologico, probabilmente riuscirebbe a chiudere questa situazione in maniera ordinata in un cassetto della sua memoria senza che riemerga periodicamente.
Cordialmente
Dott.ssa Chantal Danna
Io credo che per lei questa questione, per ovvi motivi, sia rimasta irrisolta nel tempo e in quanto tale la porta ancora oggi a ricercare delle risposte che evidentemente non ha ancora trovato. Se riuscisse a trovare queste risposte, magari avvalendosi di un percorso di sostegno psicologico, probabilmente riuscirebbe a chiudere questa situazione in maniera ordinata in un cassetto della sua memoria senza che riemerga periodicamente.
Cordialmente
Dott.ssa Chantal Danna

Buon pomeriggio, forse ci pensa ancora perché è rimasta una questione "in sospeso" nella sua vita che meriterebbe di essere approfondita. Chissà quali significati e vissuti si celano dietro questa vicenda. Tutto questo potrebbe sicuramente essere affrontato in terapia: un'occasione per guardarsi dentro e riflettere su quali siano i vissuti che oggi attivano delle emozioni e dei pensieri anche rispetto alle vicende del passato. Se lo vorrà, sono a sua disposizione anche online per esplorare insieme le sue emozioni. Le auguro il meglio. Dott.ssa Cristiana Danese psicologa

Buongiorno, quella relazione di pochi mesi deve averla colpita molto per qualche aspetto importante che forse non le è ancora chiaro. Potrei consigliarle di interrogarsi su cosa possa dire di lei e del momento presente che sta vivendo, questa rinnovata voglia di sentire il suo ex.

Buongiorno.
Se lei dopo tanto tempo continua a stare male, c'è qualcosa che può essere utile affrontare e che riguarda soltanto lei.
Le propongo un colloquio, anche online, per provare ad approfondire.
Se lei dopo tanto tempo continua a stare male, c'è qualcosa che può essere utile affrontare e che riguarda soltanto lei.
Le propongo un colloquio, anche online, per provare ad approfondire.

Buongiorno.
Quello che descrive si chiama "ghosting". La persona senza motivazione sparisce dalla vita del partner lasciandolo tra mille domande che non troveranno mai risposta.
L'elaborazione della separazione diventa così molto complicata perché non si basa su reali motivazioni o posizioni differenti esplicitate dai due partners, ma solo sulle fantasie e le consapevolezze del partner "abbandonato".
Se la vittima ha ferite antiche legate a vissuti di abbandono o di tradimento, sarà più difficile superare il dolore provato.
Nove anni però sono molti. Probabilmente questa sua impossibilità a dimenticare è legata a un suo bisogno di essere riconosciuta da qualcuno di esterno.
Le consiglierei di fare un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a sviluppare una maggiore autostima e che valuti sue eventuali tendenze alla dipendenza affettiva.
Quello che descrive si chiama "ghosting". La persona senza motivazione sparisce dalla vita del partner lasciandolo tra mille domande che non troveranno mai risposta.
L'elaborazione della separazione diventa così molto complicata perché non si basa su reali motivazioni o posizioni differenti esplicitate dai due partners, ma solo sulle fantasie e le consapevolezze del partner "abbandonato".
Se la vittima ha ferite antiche legate a vissuti di abbandono o di tradimento, sarà più difficile superare il dolore provato.
Nove anni però sono molti. Probabilmente questa sua impossibilità a dimenticare è legata a un suo bisogno di essere riconosciuta da qualcuno di esterno.
Le consiglierei di fare un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a sviluppare una maggiore autostima e che valuti sue eventuali tendenze alla dipendenza affettiva.

Buongiorno, ciò che condivide rivela come alcune esperienze passate possano continuare ad avere un impatto significativo nel presente, anche quando la vita sembra andare avanti. La sua curiosità e il desiderio di sapere come stia quella persona del passato possono essere visti come una parte del processo di elaborazione di una relazione che, seppur breve, ha lasciato un’impronta emotiva. Le relazioni che finiscono improvvisamente, specie senza un chiaro senso di chiusura, possono creare spazi vuoti che la mente tenta di colmare. Da un punto di vista psicoanalitico, potrebbe esserci un messaggio latente o una domanda non risolta che continua a riaffiorare. Esplorare ciò che questa storia ha rappresentato per lei, cosa l’ha colpita e perché continua a tornarci, potrebbe aprire una porta importante verso una maggiore comprensione di se stessa e del suo attuale modo di relazionarsi.
Se desidera un supporto per elaborare questi vissuti in modo profondo e rispettoso, sarò lieta di offrirle uno spazio di ascolto attento e senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera un supporto per elaborare questi vissuti in modo profondo e rispettoso, sarò lieta di offrirle uno spazio di ascolto attento e senza giudizio.
Cordialmente, dottoressa Laura Lanocita.

Buonasera, è una relazione troncata sul nascere e a lei rimane la curiosità di sapere come sarebbe andata e, probabilmente, l'idealizzazione di questa persona. Sono solo ipotesi ovviamente. Le sarebbe utile riflettere sul perché vorrebbe sentirlo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Gentile utente, grazie per condivisione. E' normale pensare a una persona del passato, soprattutto se la relazione è finita in modo improvviso e senza un vero chiarimento. I sentimenti non risolti possono restare anche a distanza di tempo. Tuttavia, è importante ricordare che la sua vita attuale è con il suo compagno da 9 anni. Se questi pensieri la disturbano le impediscono di godersi il presente, potrebbe essere utile riflettere su di essi e magari parlarne con un professionista per comprendere meglio cosa c'è dietro.

Buonasera, la condizione umana spesso ci mette nella condizione di voler avere una risposta a tutti i costi, anche quando si è chiuso un rapporto e sono passati anni.
Penso sia normale quello che provi e non è detto che scoprirai mai cosa è accaduto.
A volte conviviamo con questi dubbi e li porteremo con noi per sempre.
Sta a te accettare la situazione e non farla diventare un'ossessione.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Penso sia normale quello che provi e non è detto che scoprirai mai cosa è accaduto.
A volte conviviamo con questi dubbi e li porteremo con noi per sempre.
Sta a te accettare la situazione e non farla diventare un'ossessione.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada

Gentile, i motivi per cui questo ragazzo le torna in mente possono essere tanti. Per rispondere alla sua domanda credo che sia importante capire se lei pensa al ragazzo in sé o all’immagine che aveva di lui quando voleva conviverci. Quale aspetto le ritorna alla mente? Credo che un breve percorso possa essere utile, sia per elaborare la relazione dolorosa antecedente, con chiusura netta annessa causa blocco, e sia per comprendere che cosa prova anche in relazione al suo attuale partner. Resto a disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto

Buongiorno,
capisco quanto possa essere destabilizzante provare ancora oggi questi pensieri e questo senso di curiosità nei confronti di una persona che, nonostante tutto, ha fatto parte della sua vita, anche se per un breve periodo. È normale chiedersi il perché di certe situazioni, soprattutto quando non si è avuto modo di ottenere delle risposte chiare e quando la chiusura è avvenuta in modo improvviso e unilaterale. Il nostro cervello tende a ricercare la chiusura di ciò che è rimasto in sospeso, un fenomeno che in psicologia viene definito "effetto Zeigarnik": quando un'esperienza non ha avuto una conclusione chiara, la mente continua a riproporla, quasi come se cercasse una spiegazione per poterla finalmente archiviare. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui, nonostante siano passati molti anni e lei abbia costruito una relazione duratura con il suo attuale compagno, ogni tanto il pensiero torni su quella persona. Un altro aspetto importante è che i legami, anche quelli più brevi, lasciano delle tracce emotive. Il suo desiderio, all'epoca, era quello di costruire qualcosa con questa persona, e il fatto che sia sparita all'improvviso, senza darle spiegazioni adeguate, potrebbe aver creato un senso di incompletezza. Il bisogno di sapere "come sta" potrebbe non essere tanto legato alla persona in sé, ma al desiderio di chiudere quel capitolo con una spiegazione che non ha mai ricevuto. Ciò che potrebbe essere utile per lei è osservare in che modo questi pensieri si manifestano: sono occasionali e non impattano sulla sua vita attuale, oppure emergono con una certa frequenza e le causano malessere? Se sono solo pensieri saltuari, potrebbe semplicemente accettarli come normali prodotti della mente e lasciarli andare, senza dar loro troppo peso. Se invece sono più insistenti, potrebbe essere utile lavorare sulla loro origine: cosa rappresentava per lei quella relazione? Quali bisogni emotivi erano rimasti insoddisfatti? Ci sono aspetti della sua attuale relazione o della sua vita che potrebbero riattivare questi pensieri? Infine, è importante ricordarsi che il passato non determina il presente: il fatto che ci siano ancora dei pensieri su questa persona non significa che lei non sia soddisfatta della sua relazione attuale o che ci sia qualcosa di "sbagliato" nel provare curiosità per ciò che è stato. La mente a volte ripropone scenari passati semplicemente perché non hanno avuto una chiusura chiara. Il punto fondamentale è capire se questi pensieri stanno influenzando il suo benessere attuale e, se così fosse, lavorare per darsi quella chiusura interiore che forse all'epoca non ha potuto avere. Spero che queste parole possano esserle d’aiuto. Se dovesse sentire che questi pensieri continuano a pesare su di lei, un percorso di consapevolezza potrebbe aiutarla a dare un significato a queste emozioni e a gestirle con maggiore serenità.
Resto a disposizione
Dott. Andrea Boggero
capisco quanto possa essere destabilizzante provare ancora oggi questi pensieri e questo senso di curiosità nei confronti di una persona che, nonostante tutto, ha fatto parte della sua vita, anche se per un breve periodo. È normale chiedersi il perché di certe situazioni, soprattutto quando non si è avuto modo di ottenere delle risposte chiare e quando la chiusura è avvenuta in modo improvviso e unilaterale. Il nostro cervello tende a ricercare la chiusura di ciò che è rimasto in sospeso, un fenomeno che in psicologia viene definito "effetto Zeigarnik": quando un'esperienza non ha avuto una conclusione chiara, la mente continua a riproporla, quasi come se cercasse una spiegazione per poterla finalmente archiviare. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui, nonostante siano passati molti anni e lei abbia costruito una relazione duratura con il suo attuale compagno, ogni tanto il pensiero torni su quella persona. Un altro aspetto importante è che i legami, anche quelli più brevi, lasciano delle tracce emotive. Il suo desiderio, all'epoca, era quello di costruire qualcosa con questa persona, e il fatto che sia sparita all'improvviso, senza darle spiegazioni adeguate, potrebbe aver creato un senso di incompletezza. Il bisogno di sapere "come sta" potrebbe non essere tanto legato alla persona in sé, ma al desiderio di chiudere quel capitolo con una spiegazione che non ha mai ricevuto. Ciò che potrebbe essere utile per lei è osservare in che modo questi pensieri si manifestano: sono occasionali e non impattano sulla sua vita attuale, oppure emergono con una certa frequenza e le causano malessere? Se sono solo pensieri saltuari, potrebbe semplicemente accettarli come normali prodotti della mente e lasciarli andare, senza dar loro troppo peso. Se invece sono più insistenti, potrebbe essere utile lavorare sulla loro origine: cosa rappresentava per lei quella relazione? Quali bisogni emotivi erano rimasti insoddisfatti? Ci sono aspetti della sua attuale relazione o della sua vita che potrebbero riattivare questi pensieri? Infine, è importante ricordarsi che il passato non determina il presente: il fatto che ci siano ancora dei pensieri su questa persona non significa che lei non sia soddisfatta della sua relazione attuale o che ci sia qualcosa di "sbagliato" nel provare curiosità per ciò che è stato. La mente a volte ripropone scenari passati semplicemente perché non hanno avuto una chiusura chiara. Il punto fondamentale è capire se questi pensieri stanno influenzando il suo benessere attuale e, se così fosse, lavorare per darsi quella chiusura interiore che forse all'epoca non ha potuto avere. Spero che queste parole possano esserle d’aiuto. Se dovesse sentire che questi pensieri continuano a pesare su di lei, un percorso di consapevolezza potrebbe aiutarla a dare un significato a queste emozioni e a gestirle con maggiore serenità.
Resto a disposizione
Dott. Andrea Boggero

Ciao! È normale avere ancora pensieri su questa persona, soprattutto perché la relazione si è chiusa in modo improvviso e senza spiegazioni chiare. Il cervello tende a cercare una chiusura emotiva che non ha avuto. Tuttavia, potrebbe essere utile chiederti cosa rappresenta per te questo ricordo: nostalgia, curiosità o qualcos'altro? A volte non è tanto la persona in sé, ma ciò che ha rappresentato in un certo momento della tua vita. Se questi pensieri ti pesano, potrebbe essere utile esplorarli più a fondo per comprendere cosa ancora ti lega a quel ricordo. Inoltre, dopo 9 anni di relazione con il tuo attuale compagno, potresti chiederti se questi pensieri hanno un impatto su di voi. Sei soddisfatta e serena nel rapporto che vivi oggi? A volte, il passato riaffiora non perché desideriamo quella persona, ma perché ci invita a riflettere su ciò che abbiamo nel presente. Dare spazio a questi pensieri senza giudicarti può aiutarti a comprendere meglio te stessa e il tuo percorso emotivo. Se senti che questi pensieri influenzano il tuo benessere o la tua relazione attuale, potrebbe essere utile approfondire il tema con un professionista.

Non possiamo vivere il presente se siamo rivolti al passato. E' come camminare in avanti con la testa rivolta all'indietro. Forse dovrebbe chiedersi cosa le manca nell'attuale relazione.

Buonasera,
più che normale o no, mi domanderei qual è il mio bisogno in questo momento rispetto al ricercare una persona che fondamentalmente ha dimostrato di non avere interesse.
Riconosce il suo valore? Quando abbiamo una buona autostima, ci rispettiamo e ci tuteliamo dal cadere in relazioni disfunzionali, altrimenti ci accontentiamo di briciole d'amore spacciandole per pane succulento.
Ha mai fatto un lavoro di psicoterapia?
Io sono esperta in RELAZIONI DISFUNZIONALI, formata con la dott.ssa Canovi (dei libri: di Troppo amore, di troppa o poca famiglia, dentro di me c'è un posto bellissimo).
A disposizione.
In bocca al lupo!
più che normale o no, mi domanderei qual è il mio bisogno in questo momento rispetto al ricercare una persona che fondamentalmente ha dimostrato di non avere interesse.
Riconosce il suo valore? Quando abbiamo una buona autostima, ci rispettiamo e ci tuteliamo dal cadere in relazioni disfunzionali, altrimenti ci accontentiamo di briciole d'amore spacciandole per pane succulento.
Ha mai fatto un lavoro di psicoterapia?
Io sono esperta in RELAZIONI DISFUNZIONALI, formata con la dott.ssa Canovi (dei libri: di Troppo amore, di troppa o poca famiglia, dentro di me c'è un posto bellissimo).
A disposizione.
In bocca al lupo!

Gentile utente, ci sono alcune persone che non vogliono lasciare finire una storia senza una spiegazione. Talvolta è un bisogno di chiarimento, talvolta di una spiegazione faccia a faccia. Sembra che non riescano ad accettare che la persona che amavano è anche la persona che li ha fatti soffrire e quindi continuano a combattere per tenere viva dentro di sé l’immagine positiva (forse idealizzata) che avevano investito emotivamente.
Qualunque sia la motivazione per cercare il contatto, si tratta sempre di una difficoltà a separarsi dal passato, anche quando è stato doloroso. Questa difficoltà a difendersi è dannosa. Si interroghi se lei abbia difficoltà a mettere il proprio benessere al primo posto e se pur di mantenere i legami accetti delle situazioni che le fanno male. Di questo eventualmente potrebbe parlarne con un professionista.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dott.ssa Lorena Menoncello
Qualunque sia la motivazione per cercare il contatto, si tratta sempre di una difficoltà a separarsi dal passato, anche quando è stato doloroso. Questa difficoltà a difendersi è dannosa. Si interroghi se lei abbia difficoltà a mettere il proprio benessere al primo posto e se pur di mantenere i legami accetti delle situazioni che le fanno male. Di questo eventualmente potrebbe parlarne con un professionista.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dott.ssa Lorena Menoncello

Gentile utente, quello che descrive è un'esperienza che ha lasciato un segno, e il fatto che, dopo tanti anni, il pensiero di questa persona torni ancora nella sua mente è comprensibile. Quando una relazione si interrompe bruscamente, senza una chiusura chiara, è naturale che restino domande senza risposta e un senso di sospensione emotiva.
Ciò che potrebbe aiutarla a riflettere è chiedersi: cosa rappresenta per lei questo pensiero ricorrente? È legato alla persona in sé o al bisogno di dare un senso a ciò che è accaduto? Spesso, più che la persona, a rimanere dentro di noi è il vuoto lasciato da una relazione interrotta in modo improvviso. Se sente che questo pensiero influisce sul suo presente, potrebbe essere utile esplorarlo in un percorso di elaborazione personale, così da comprendere il suo significato più profondo e trovare una chiusura interiore.
Resto a disposizione se ha bisogno di approfondire. Un caro saluto
Ciò che potrebbe aiutarla a riflettere è chiedersi: cosa rappresenta per lei questo pensiero ricorrente? È legato alla persona in sé o al bisogno di dare un senso a ciò che è accaduto? Spesso, più che la persona, a rimanere dentro di noi è il vuoto lasciato da una relazione interrotta in modo improvviso. Se sente che questo pensiero influisce sul suo presente, potrebbe essere utile esplorarlo in un percorso di elaborazione personale, così da comprendere il suo significato più profondo e trovare una chiusura interiore.
Resto a disposizione se ha bisogno di approfondire. Un caro saluto

Buongiorno, a partire dallo scenario che traccia credo sia perfettamente comprensibile che le capita di pensarci: penso sia indice del desiderio di sapere che cosa sia successo così d'improvviso e che cosa ha causato questa frattura. Se vogliamo ragionare in termini di normalità penso non sarebbe "normale" non pensarci mai. Sicuramente può essere difficile elaborare questa ferita autonomamente, se ne ha la possibilità un lavoro terapeutico potrebbe aiutarla. Un saluto, Dott.ssa Bonomi

Buongiorno,
purtroppo, la nostra mente accetta difficilmente situazioni "sospese", a maggior ragione quando vengono troncate in maniera netta e senza dare spiegazioni. E' normale che lei ci pensi, nonostante il male che le ha fatto.
La invito, tuttavia, a riflettere sul momento presente. E' contenta con il suo compagno? Ha bisogno di investire o dedicarsi maggiormente alla persona con cui si trova oggi? Ha bisogno di maggiori stimoli?
Come mai, proprio oggi, pensa a questa situazione e ci scrive?
Io e i miei colleghi restiamo a disposizione.
purtroppo, la nostra mente accetta difficilmente situazioni "sospese", a maggior ragione quando vengono troncate in maniera netta e senza dare spiegazioni. E' normale che lei ci pensi, nonostante il male che le ha fatto.
La invito, tuttavia, a riflettere sul momento presente. E' contenta con il suo compagno? Ha bisogno di investire o dedicarsi maggiormente alla persona con cui si trova oggi? Ha bisogno di maggiori stimoli?
Come mai, proprio oggi, pensa a questa situazione e ci scrive?
Io e i miei colleghi restiamo a disposizione.

Gentile.
Il blocco e la conseguente sparizione portano ad una condizione di ansia e stress. Ci si chiede cosa si abbia sbagliato e cosa si poteva fare meglio.
Più se sia normale o meno, mi chiederei l'intensità di questo dolore e quanto sente che stia compromettendo la vita quotidiana.
Saluti.
Il blocco e la conseguente sparizione portano ad una condizione di ansia e stress. Ci si chiede cosa si abbia sbagliato e cosa si poteva fare meglio.
Più se sia normale o meno, mi chiederei l'intensità di questo dolore e quanto sente che stia compromettendo la vita quotidiana.
Saluti.

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Salve, è normale dal momento che mi sembra di capire lei prova ancora qualcosa per lui, è ovvio che dall'altra i sentimenti siano diversi. Cerchi di capire cosa in realtà sente per questa persona , e prenda in considerazione la possibilità di voltare pagina e trovare il modo di stare bene con sé stessa e con le persone che la stimano veramente.

Buon pomeriggio,
Mi colpisce molto quando si chiede "è normale ancora adesso pensarci?", perché dietro questa domanda sembra esserci non solo sorpresa, ma forse anche un senso di frustrazione o di auto-giudizio. È come se una parte di lei non riuscisse a lasciar andare del tutto questa esperienza, nonostante abbia costruito una relazione lunga e importante con il suo attuale compagno.
Ciò che sta vivendo è più comune di quanto si pensi: a volte, le storie interrotte bruscamente, senza spiegazioni chiare, lasciano una sorta di "sospeso emotivo", una ferita che la mente cerca di rimarginare trovando risposte che non ha mai avuto. Il fatto che lui sia sparito senza darle una vera chiusura potrebbe aver lasciato in lei domande irrisolte.
Secondo lei, questi pensieri emergono solo in certi momenti, magari quando si sente più vulnerabile o sono una costante nella sua vita? E soprattutto, cosa rappresentava per lei quella relazione, anche se durata pochi mesi? A volte, ciò che resta attaccato alla nostra mente non è la persona in sé, ma ciò che simbolicamente significava per noi in quel momento.
Le suggerirei un percorso di terapia per comprendere perché quella ferita sembra ancora aperta, dare finalmente una risposta a quelle domande rimaste sospese e trovare un modo per liberarsi da questo pensiero ricorrente. Non per dimenticare, ma per fare spazio a ciò che davvero conta per lei nel presente!
Mi colpisce molto quando si chiede "è normale ancora adesso pensarci?", perché dietro questa domanda sembra esserci non solo sorpresa, ma forse anche un senso di frustrazione o di auto-giudizio. È come se una parte di lei non riuscisse a lasciar andare del tutto questa esperienza, nonostante abbia costruito una relazione lunga e importante con il suo attuale compagno.
Ciò che sta vivendo è più comune di quanto si pensi: a volte, le storie interrotte bruscamente, senza spiegazioni chiare, lasciano una sorta di "sospeso emotivo", una ferita che la mente cerca di rimarginare trovando risposte che non ha mai avuto. Il fatto che lui sia sparito senza darle una vera chiusura potrebbe aver lasciato in lei domande irrisolte.
Secondo lei, questi pensieri emergono solo in certi momenti, magari quando si sente più vulnerabile o sono una costante nella sua vita? E soprattutto, cosa rappresentava per lei quella relazione, anche se durata pochi mesi? A volte, ciò che resta attaccato alla nostra mente non è la persona in sé, ma ciò che simbolicamente significava per noi in quel momento.
Le suggerirei un percorso di terapia per comprendere perché quella ferita sembra ancora aperta, dare finalmente una risposta a quelle domande rimaste sospese e trovare un modo per liberarsi da questo pensiero ricorrente. Non per dimenticare, ma per fare spazio a ciò che davvero conta per lei nel presente!

Buongiorno,
molto probabilmente non ha del tutto elaborato la fine di questa storia. Si dia la possibilità di farlo, magari con l aiuto di un professionista, vedrà che con il tempo ritroverà la serenità che merita.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
molto probabilmente non ha del tutto elaborato la fine di questa storia. Si dia la possibilità di farlo, magari con l aiuto di un professionista, vedrà che con il tempo ritroverà la serenità che merita.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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