buongiorno, sono marito e padre di 3 figli (4,7, 11 anni). e' da un certo periodo che mi rendo cont

21 risposte
buongiorno, sono marito e padre di 3 figli (4,7, 11 anni).
e' da un certo periodo che mi rendo conto di non sopportare più niente, sono diventato intollerante e irascibile.
sicuramente è la vita che va troppo veloce grande impegno e responsabilità , mai un attimo libero.
volevo sapere se posso prendere qualcosa per rilassarmi e calmarmi perchè non mi sembra giusto nei confronti della mia famiglia.
gisustamente i bambini sono bambini, sono io che devo ritrovare la pazienza persa.
grazie
Gentile Utente,
Comprendo la premura e l’urgenza che muovono la volontà di spegnere questa irascibilità che racconta, ma assumere farmaci o calmanti è una soluzione che tampona ma non libera dal problema. Nel senso, se avverte di essere meno tollerante del solito e che ciò si traduce in scatti di rabbia che vorrebbe non avere, le suggerisco di provare ad andare più a fondo nella questione prendendo contatti con uno psicoterapeuta. Spesso bolliamo genericamente come “stress” fonti di frustrazione che soffocano i nostri bisogni così profondamente che gli scatti di ira assomigliano più ad un ribellarsi che ad una “semplice” rabbia. Ed è sempre bene fermarsi e portarci l’attenzione. Un caro augurio di buona fortuna

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Gentile utente, la quotidianità è sempre più frenetica e questo ci spinge spesso a porre il piede sull'acceleratore senza mai concedersi delle pause e del tempo per rifiatare. In realtà sarebbe un vero toccasana! Oltre le responsabilità, oltre il lavoro, oltre l'essere genitori, siamo delle persone e come tali nutriamo dei bisogni. Ignorare questi bisogni e mettersi in secondo piano, senza mai ritagliarsi dei momenti per la propria individualità, può rischiare di condurci ad una condizione di malessere psicofisico che poi va necessariamente a riflettersi in tutti gli ambiti della vita. E quando ci sono dei figli spesso questi sembrano essere i primi a "pagarne" le conseguenze.
Il consiglio? Imparare ogni tanto a rallentare un po' e a concedersi i propri spazi, dando ascolti ai propri bisogni. In questo modo potrà provare meno quelle emozioni negative di cui parla e anche le sue relazioni ne godranno!
Per imparare ad allentare un po' la tensione potrebbe essere efficace anche provare a sperimentare delle tecniche di rilassamento, le quali risultano molto efficaci perché ci aiutano da un lato ad abbassare l'attivazione fisica che lo stato di stress comporta e dall'altro a far rallentare i pensieri e a focalizzarli con una maggiore razionalità.
Un sincero augurio,
Dott.ssa Ilaria Barbetti
Gentile signore, sono d'accordo con i miei colleghi sul fatto che la terapia farmacologica non è risolutiva del suo malessere. Se è arrivato ad essere così intollerante forse è perchè deve cambiare qualcosa nella sua vita. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico che la porterà a ritrovare il suo equilibrio,con se stesso e con i suoi figli, che meritano sicuramente la sua parte migliore. Se ha bisogno,io ci sono.
Buongiorno, ricorrere ai farmaci può essere di aiuto ma se la sentirebbe anche di parlare di ciò che la fa sentire così irascibile ed in gabbia? La rabbia può suggerire anche molte soluzioni per uscire da momenti difficili.
Ci si può rivolgere al proprio medico di base oppure ad uno psichiatra per l'aspetto farmacologico. Cordiali saluti dott.ssa Filippa
Gentile Utente,
Concordo con i colleghi, rispetto al fatto che assumere delle sostanze sia una "soluzione tampone" che tra l'altro porta con se delle conseguenze, quali gli effetti collaterali dell'utilizzo di ali sostanze. Inoltre ciò non farebbe sparire il suo malessere, ma più probabilmente lo ottunderebbe, per un po'.
Capisco che questa possa sembrare una soluzione facile, ma in coscienza mi sento di sconsigliarla.
La invito piuttosto a prendere contatto con un psicologo od uno psicoterapeuta di suo gradimento, con cui attraversare questo momento difficile, o scegliere di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Se la può aiutare, le ricordo che i consulti sono possibili anche on-line.
A disposizione per ogni chiarimento
Cordialmente
Dott.ssa Giorgia Tolio
buongiorno,
più che "prendere qualcosa" sarebbe indicato prendere in considerazione l'idea di incontrare una volta uno psicologo: prendere le sedute come spazio per lei, imparare a gestire la rabbia, ritrovare il giusto equilibrio.
E' una soluzione che da vantaggi a lungo termine!
dott Tealdi
Buongiorno,
è comprensibile sentirsi sovraccarichi quando si sente di avere molte responsabilità tra famiglia e lavoro e spesso finiamo per "scoppiare" con le persone a cui vogliamo più bene. Innanzitutto, voglio rassicurarla sul fatto che il primo passo lo sta già facendo, poichè sta iniziando ad essere consapevole di come si sente e che vuole stare meglio per sè e per la sua famiglia. Da un lato, se si rivolge al suo medico curante, sono sicura che saprà indicarle farmaci, integratori e prodotti che possono esserle utili nel ridurre momentaneamente la tensione. Dall'altro lato, posso suggerirle di intraprendere un percorso psicologico che le permetta di individuare i motivi che l'hanno portata al malessere attuale così da trovare strategie pratiche per prevenire futuri momenti di questo tipo. Inoltre, intraprendere un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla a imparare ottime tecniche di rilassamento e gestione dello stress da usare anche in momenti di "crisi". Mi rendo assolutalemente disponibile in questo senso nel caso in cui fosse interessato. Cordiali saluti, Dott.ssa Eleonora Pinna
Gentile utente è comprensibile che lei chieda qualcosa che l’aiuti a calmarsi o a ritrovare la pazienza che sente di aver perso. E probabilmente esistono tanti prodotti naturali che aiutano in tal senso ma avrebbero un effetto limitato nel tempo. Quando ci si sente così “stanchi” bisogna fermarsi e fare un po’ il punto della situazione. Contatti uno psicoterapeuta anche solo per una consulenza in modo tale da sperimentare l’idea di uno spazio tutto suo dove poter esprimere la sua frustrazione e ritrovare nuove modalità e risorse per sentirsi di nuovo in equilibrio.
Un caro saluto dott.ssa Anna Tomaciello
Caro utente, ha già fatto un primo passo importante: si è guardato dentro e ha accettato di farsi aiutare in un momento per lei evidentemente difficile. Ora, la scelta è se farlo tramite farmaci, fondamentali in alcune situazioni ma che difficilmente possono essere un punto di partenza. Oppure iniziare con un colloquio psicologico, in cui il professionista potrà valutare la sua situazione a 360 gradi e darle tutte le indicazioni necessarie. Rimango a sua disposizione per qualsiasi dubbio o domanda.
Dott.ssa Federica Leonardi
Buonasera, esistono supporti farmacologici per arginare una difficile gestione degli impulsi e per questo la strada è certamente rivolgersi a uno psichiatra, ovvero la figura nel campo psichico deputata a tale “compito”. È molto interessante però nelle sue parole la consapevolezza e il desiderio di trovare e ritrovare un equilibrio per la sua famiglia e per se stesso. Potrebbe provare a consultare uno psicoterapeuta per approfondire le tematiche accennate qui, e/o per capire insieme se la strada da percorrere sia tamponare con la farmacologia oppure, o insieme, prendere in esame l’idea di un percorso psicologico che possa arrivare alle motivazioni profonde che hanno fatto “esplodere” il suo malessere. Un cordiale saluto Dottsa Elisa Galantini
Sarebbe certamente comodo prendere una pillola magica, ma creda che non risolverebbe il problema. Invece se lei si sente così,probabilmente la sua psiche le sta inviando un messaggio, che i suoi ritmi lavoro- famiglia non sono compatibili e vanno rivisti e riorganizzati. Prenda contatto con uno psicologo e si faccia aiutare a decifrare i motivi profondi di questa insofferenza e irascibilita che accusa e le avvelena la vita. Apportare modifiche si può e si deve. Resto a disposizione. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Uno delle condizioni della psicoterapia e’ l’utilizzo della parola o delle tecniche comportamentali per aiutare la persona a superare e migliorare il proprio stato di salute mentale. Per la terapia farmacologica lo psicologo Psicoterapeuta non può entrare in merito.
Se vuole solo il supporto farmacologico dovrebbe sentire uno psichiatra o il suo medico generico.
Però credo che questi problemi possono essere superati attraverso un’anima psicoterapia senza imbottirsi di farmaci.
Buona vita
Salve, la sua richiesta di aiuto tocca due temi importanti: quello della coniugalita' (il suo ruolo di marito) e la genitorialita' (il suo ruolo di padre), che si acquisiscono nel tempo e richiedono molto impegno e fatica. Se e' vero, quindi, che genitori non si nasce, ma si diventa, allora non si puo' pensare di fare tutto da soli ed e' importante a volte ricevere un sostegno esterno per affrontare al meglio le varie criticita'. Di sicuro uno psicologo/psicoterapeuta potrebbe essere utile a migliorare la comunicazione all'interno del nucleo familiare e a trovare il giusto equilibrio tra gli spazi dedicati ai figli e quelli importanti per se'.
Salve. Condivido il suggerimento di trovare un suo spazio, attraverso delle sedute di psicoterapia, nel quale ritrovare un tempo per pensarsi ed uscire da questa sorta di "centrifuga"nella quale si trova a vivere. Pensare a cosa di più profondo le stanno comunicando rabbia ed irascibilità. Rispetto a quanto chiede come già detto dai colleghi tra le possibilità esistono farmaci prescrivibili da uno psichiatra, ma anche fitoterapici e vari che potrebbe suggerirle un medico omeopata o un naturopata. Non trascuri comunque la possibilità di trovare uno spazio per sé come detto prima. Cari saluti
Salve, sicuramente esistono categorie di farmaci utili ad attenuare lo stato di attivazione e a migliorare il tono dell'umore. Prima però di ricorrere ad un aiuto farmacologico le consiglierei di consultare uno psicoterapeuta per valutarne l'effettiva necessità. Consideri che un supporto psicoterapeutico garantisce risultati che durano nel tempo rispetto ad una semplice cura farmacologica che peraltro non è esente da controindicazioni. Le auguro di trovare la strada migliore per lei!
Buonasera, per assumere qualcosa per tranquillizzarsi deve andare dal suo medico curante e farsi prescrivere qualche rilassante. Cmq sarebbe bene che lei faccia dei colloqui con uno psicoterapeuta, per poter elaborare xchè ha perso il suo controllo e sfoga la rabbia con i suoi bambini ed in genere con la sua famiglia. La saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve,

Potrebbero esser utile degli incontri con uno psicoterapeuta di tipo familiare. Da quello che scrive si evince un forte senso di responsabilitá a cui deve ottemperare ma che in questo momento la opprime e la angoscia. Probabile stia attraversando un momento di crisi e di profonda stanchezza. Ha provato a parlare di quello che ha scritto qui con sua moglie? Quest’ ultima é a conoscenza della sua sofferenza e della sua crisi di questo periodo? La ridistribuzione dei ruoli all’ interno del sistema familiare potrebbe esser la chiave di volta nella risoluzione dei vostri problemi attuali.
Eventualmente non esitate a contattarmi per un consulto.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
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La vita familiare può diventare molto stressante. Trovare lo spazio per se stessi può essere difficile e può comportare sensi di colpa importanti. D'altra parte dedicarsi del tempo per ricaricare le energie mentali e fisiche è fondamentale per affrontare la propria vita quotidiana in modo efficace.
Un consiglio è quello di sperimentare dei percorsi di rilassamento (training autogeno, mindfulness, ecc.) ed eventualemente una consulenza psicologica per comprendere meglio le difficoltà che sta affrontando. In bocca al lupo
Salve. Sta attraversando una fase di forte stress. Sarebbe utile per lei andare a vedere le motivazioni che la conducono a stare in questo modo. Un percorso psicologico sarebbe opportuno. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli Psicologo e Psicoterapeuta
Gentile utente, da ciò che scrive desumo che lei si senta oberato dai numerosi impegni. Oltre ad esercizi di rilassamento o pratica di yoga non consiglierei l'uso di farmaci o sostanze da banco perché queste servono solo a tamponare ma non cambiano la visione emotiva della sua situazione. Sarebbe interessante sapere cosa lei sente come gravoso e quali sono gli aspetti che probabilmente non gestisce come vorrebbe.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, dalle sue parole emerge il forte desiderio di ritrovare una condizione di maggiore benessere per sè e, di conseguenza, per la sua famiglia. Per quanto riguarda l'assunzione di una terapia farmacologica, la figura deputata alla somministrazione è lo psichiatra, che può consultare privatamente o presso i servizi pubblici territoriali. Un altro aspetto da considerare, qualora lei fosse interessato a un'esplorazione del suo mondo interno anche da un punto di vista psicologico, sarebbe intraprendere un percorso di psicoterapia. La rabbia e l'irascibilità, infatti, sono manifestazioni a cui possono sottendere affetti apparentemente molto diversi, come tristezza, insoddisfazione per alcuni aspetti della propria vita, difficoltà comunicative e relazionali. Dare voce a questi aspetti può essere molto importante per acquisire una nuova condizione di equilibrio e benessere. Cordiali saluti, Dott.ssa Salustri
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