Buongiorno, Sono la mamma di un bimbo di 2,5 che ancora non parla ma nomina le lettere di ogni paro
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Buongiorno,
Sono la mamma di un bimbo di 2,5 che ancora non parla ma nomina le lettere di ogni parola. Ma ancora non riesce a nominare nessuna concreta parola.
Cerca di pronunciare alcune volte delle parole come “acqua” ma poi lui pronuncia “aca”. Sempre che mangia le parole e la f la pronuncia con un suono nasale.
Mi sento in colpa perché dal primo anno di vita che io lo praticamente lasciato crescere assieme la televisione fino anche 10 ore al giorno da quando ha 6 mese ,senza Avere troppa pressione nel creare un ambiente educativo per lui ( lo so ho fallito lì)
Appena compiuti 1 anno é arrivata sua sorella che ho concepito 4 mesi dopo la sua nascita. Tra gravidanza e l’arrivo di un nuovo bambino non ho prestato troppa attenzione al mio piccolo di cui aveva tanto bisogno di me. Da 4 mesi dopo la visita dalla sua dottoressa dove mi ha accennato che non ha tanto contatto visivo. In effetti prima della visita tutto mi sembrava “normale” ma questa affermazione mi ha suscitato tutta una grande preoccupazione.
La mia preoccupazione si aggira sul fatto che ha poco contatto visivo che nell’ultimo mese dopo aver tolto definitivamente la tv sta migliorando; risponde sempre al suo nome e mi porta sempre un libro, una cosa che non faceva mai! ( i libri sono la sua cosa preferita, li piace spogliarli e imitare le immagini), alcune volte allineava degli oggetti come gli animali ma dopo un po’ non lo ha più fatto e lo fa quando si annoia occasionalmente con alcuni oggetti ad esempio macchinine.
Il suo modo di giocare è un po’ rigido ( perché lo lasciavo sempre giocare da solo) nel senso che tu gli poi spiegare un gioco e lui lo fa forse per 2 volte come gli stai insegnando tu ma poi appena crea un “suo gioco” con quei oggetti e tu gli dici “no si applica così “ comincia a piagere e ad urlare almeno per 3 minuti. Non punta tanto solo occasionalmente.Il suo linguaggio ricettivo era veramente basso ma dopo che sto passando più tempo con lui vedo che obbedisce ad alcuni delle mie istruzioni.
Ho fatto le mie “ricerche” ma mi rivolgo a voi esperti,
Tanta televisione può causare così tanto danneggiamento?? perché tutto secondo me è partito da lì, non c’era troppo contatto relazionale da 1 mese che ho tolto la televisione in casa e vedo che comincia finalmente a giocare con sua sorella, anche se occasionalmente ci sono dei litigi perché uno vuole giocare con il giocattolo di uno.
Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti e consigli.
Sono la mamma di un bimbo di 2,5 che ancora non parla ma nomina le lettere di ogni parola. Ma ancora non riesce a nominare nessuna concreta parola.
Cerca di pronunciare alcune volte delle parole come “acqua” ma poi lui pronuncia “aca”. Sempre che mangia le parole e la f la pronuncia con un suono nasale.
Mi sento in colpa perché dal primo anno di vita che io lo praticamente lasciato crescere assieme la televisione fino anche 10 ore al giorno da quando ha 6 mese ,senza Avere troppa pressione nel creare un ambiente educativo per lui ( lo so ho fallito lì)
Appena compiuti 1 anno é arrivata sua sorella che ho concepito 4 mesi dopo la sua nascita. Tra gravidanza e l’arrivo di un nuovo bambino non ho prestato troppa attenzione al mio piccolo di cui aveva tanto bisogno di me. Da 4 mesi dopo la visita dalla sua dottoressa dove mi ha accennato che non ha tanto contatto visivo. In effetti prima della visita tutto mi sembrava “normale” ma questa affermazione mi ha suscitato tutta una grande preoccupazione.
La mia preoccupazione si aggira sul fatto che ha poco contatto visivo che nell’ultimo mese dopo aver tolto definitivamente la tv sta migliorando; risponde sempre al suo nome e mi porta sempre un libro, una cosa che non faceva mai! ( i libri sono la sua cosa preferita, li piace spogliarli e imitare le immagini), alcune volte allineava degli oggetti come gli animali ma dopo un po’ non lo ha più fatto e lo fa quando si annoia occasionalmente con alcuni oggetti ad esempio macchinine.
Il suo modo di giocare è un po’ rigido ( perché lo lasciavo sempre giocare da solo) nel senso che tu gli poi spiegare un gioco e lui lo fa forse per 2 volte come gli stai insegnando tu ma poi appena crea un “suo gioco” con quei oggetti e tu gli dici “no si applica così “ comincia a piagere e ad urlare almeno per 3 minuti. Non punta tanto solo occasionalmente.Il suo linguaggio ricettivo era veramente basso ma dopo che sto passando più tempo con lui vedo che obbedisce ad alcuni delle mie istruzioni.
Ho fatto le mie “ricerche” ma mi rivolgo a voi esperti,
Tanta televisione può causare così tanto danneggiamento?? perché tutto secondo me è partito da lì, non c’era troppo contatto relazionale da 1 mese che ho tolto la televisione in casa e vedo che comincia finalmente a giocare con sua sorella, anche se occasionalmente ci sono dei litigi perché uno vuole giocare con il giocattolo di uno.
Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti e consigli.
Salve! Non è la televisione ad aver bloccato la crescita della comunicazione (visiva e linguistica ) del suo bambino , quanto la scarsa socialità : niente scuola, nessun volto che ti parla , nessuna interazione umana necessaria a un sano sviluppo del bambino. Lei ha fatto bene ad interrompere questa ‘solitudine’ televisiva e ne vede già i risultati. Si rivolga a una Logopedista che non solo potrà valutare il livello comunicativo e linguistico ma anche darle suggerimenti su come lei potrà aiutare il suo bambino a crescere. Cordialmente Daniela Barberini
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Salve, sicuramente l'ambiente poco comunicativo ha influito sul linguaggio. La socialità per i bambini è molto importante soprattutto con l'adulto che fa da modello. Sicuramente interrompere questa routine in cui è presente in maniera continuativa la televisione ha aiutato molto nell'interazione con l'altro e lo sviluppo di aspetti linguistici. Si può rivolgere a un logopedista per valutare meglio gli aspetti linguistici e comunicativi.
Cordialmente
Cordialmente
Salve,
Sicuramente la mancanza di stimolazione da parte degli ambienti all’interno dei quali cresceva il piccolo ha in qualche modo inibito lo sviluppo sociale, relazionale e comunicativo, ma comunque è stata una mamma che appena ha percepito la presenza di alcuni campanelli d’allarme ha cercato di migliorare il suo atteggiamento, e questo è un primo grande passo!
Il piccolo avendo 2,5 anni avrà tutto il tempo di potersi rimettere in linea con i propri coetanei, sicuramente attualmente, dalla descrizione da lei data, non presenta un adeguato sviluppo delle varie aree linguistiche, ma con una stimolazione appropriata e con un percorso ben strutturato e riportato in tutti gli ambiti della vita quotidiana si potranno raggiungere dei grandi obiettivi.
Intanto le lascio qualche consiglio che può utilizzare:
1. parlare molto con il piccolo, commentare scene della realtà della vita quotidiana
2. cercare di non anticipare il piccolo, molto spesso capita che ricevano cose prima che loro le chiedano. Lasciamo che siano loro stessi a comunicarci con un gesto, con un suono ciò che loro vogliono
3. Etichettare frutta, animali, facendo vari giochi insieme, dal cucinare alla fattoria costruita in casa
4. Certamente non proibire l’accesso alla Televisione, ma cercare di stare con lui mentre guarda dei cartoni in lingua italiana e commentare insieme
Sicuramente la mancanza di stimolazione da parte degli ambienti all’interno dei quali cresceva il piccolo ha in qualche modo inibito lo sviluppo sociale, relazionale e comunicativo, ma comunque è stata una mamma che appena ha percepito la presenza di alcuni campanelli d’allarme ha cercato di migliorare il suo atteggiamento, e questo è un primo grande passo!
Il piccolo avendo 2,5 anni avrà tutto il tempo di potersi rimettere in linea con i propri coetanei, sicuramente attualmente, dalla descrizione da lei data, non presenta un adeguato sviluppo delle varie aree linguistiche, ma con una stimolazione appropriata e con un percorso ben strutturato e riportato in tutti gli ambiti della vita quotidiana si potranno raggiungere dei grandi obiettivi.
Intanto le lascio qualche consiglio che può utilizzare:
1. parlare molto con il piccolo, commentare scene della realtà della vita quotidiana
2. cercare di non anticipare il piccolo, molto spesso capita che ricevano cose prima che loro le chiedano. Lasciamo che siano loro stessi a comunicarci con un gesto, con un suono ciò che loro vogliono
3. Etichettare frutta, animali, facendo vari giochi insieme, dal cucinare alla fattoria costruita in casa
4. Certamente non proibire l’accesso alla Televisione, ma cercare di stare con lui mentre guarda dei cartoni in lingua italiana e commentare insieme
Salve, l'ambiente comunicativo in cui crescono i bambini influisce sicuramente sullo sviluppo del linguaggio e di conseguenza delle capacità socio-relazionali e viceversa. Le consiglio di rivolgersi a un logopedista per effettuare una valutazione di tutti gli aspetti comunicativo-linguistici e di intraprendere un percorso di trattamento. Il logopedista potrà indicarle anche le strategie più adeguate per stimolare lo sviluppo del linguaggio del suo bimbo. Saluti, Martina Cavazzuti
Salve, l'esposizione prolungata ai dispositivi elettronici non è consigliata per diversi fattori: è una comunicazione passiva, non c'è uno scambio relazionale e bisogna capire anche a cosa è stato esposto. Le consiglio di fare un colloquio con il medico (neuropsichiatra infantile) che ha le competenze per spiegare sia gli aspetti emotivi che linguistici relazionali o da una logopedista così potrete avere dei consigli utili, essere rassicurati e se necessario iniziare una stimolazione per aiutare il bambino.
Rimango a disposizione.
Buona giornata
Rimango a disposizione.
Buona giornata
Gentile Utente, come le hanno già risposto alcune colleghe sicuramente diminuire l'uso dei dispositivi elettronici a favore di una maggiore interazione sociale e verbale con il bimbo, lo aiuterà nello sviluppo delle differenti aree. Vorrei aggiungere che le parole che usa nel porre questa domanda sono importanti: scrive di fallimento e sensi di colpa, e si avverte la sua preoccupazione verso il suo bambino con la paura di aver commesso degli errori come madre. Si rivolga a dei professionisti affinché possa essere rassicurata e sostenuta e affinché lei e il suo bimbo possiate intraprendere il percorso migliore. Un caro saluto
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