Buongiorno, sono già seguito da una psicoterapeuta (ne ho cambiati tanti in 20 anni), il mio problem

21 risposte
Buongiorno, sono già seguito da una psicoterapeuta (ne ho cambiati tanti in 20 anni), il mio problema però è il dolore, la tristezza e la solitudine tra una seduta e l'altra. Sento di aver bisogno di supporto con cadenza giornaliera. Purtroppo la mia psicoterapeuta risponde dopo diversi giorni ai miei messaggi. A volte penso di togliermi la vita.. Come posso stare meglio durante quei giorni di solitudine ed evitare di proseguire in un percorso pericoloso di depressione?
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua sofferenza, mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio che prova; la richiesta di supporto giornaliero è comprensibile, ma in generale ritenuta controproducente nel favorire l'elaborazione dei contenuti tra una seduta e l'altra e che non favorisce la sua autonomia nell'affrontare la quotidianità.
Le suggerirei di affrontare con la sua psicoterapeuta la questione, per provare a comprendere cosa sente e prova in questi momenti e trovare strategie efficaci a gestire la solitudine.

Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, le auguro una buona serata.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero

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Gentile utente, grazie per la sua condivisione...
Non esiste una psicoterapia "giornaliera": non avrebbe senso ai fini di un buon lavoro psicoterapeutico!
Mi domando se, oltre alla psicoterapia, abbia anche un piano farmacologico da seguire: è molto utile, in questi casi, abbinare alla psicoterapia una farmacoterapia!
Spesso, è addirittura necessario!
Ne parli in primis con il suo medico di base.
E poi, mi domando: ha degli animali domestici?
La pet therapy è risaputamente utile, ancor più in circostanze simili.
Un caro in bocca al lupo!!!
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Buongiorno,

Mi dispiace molto leggere del suo dolore e della sua solitudine. È positivo che lei stia già lavorando con una psicoterapeuta, ma capisco che tra una seduta e l'altra la situazione possa sembrare difficile da gestire.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarla a sentirsi meglio durante questi periodi:

Crea una routine giornaliera: Mantenere una routine può fornire struttura e prevedibilità, aiutandola a sentirsi più sicuro e organizzato.

Pratica l'autocura: Attività semplici come fare una passeggiata, leggere un libro, o dedicarsi a un hobby che le piace possono distrarla e migliorare il suo umore.

Tecniche di rilassamento: Provi la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga. Queste pratiche possono ridurre lo stress e l'ansia.

Rete di supporto: Cerchi di mantenere i contatti con amici, familiari o gruppi di supporto online. Parlare con persone che la capiscono può alleviare il senso di isolamento.

Scrittura terapeutica: Tenere un diario può aiutarla a esprimere e riflettere sui suoi pensieri e sentimenti.

Risorse di emergenza: Assicuri di avere a portata di mano i numeri di telefono di linee di supporto e di emergenza. Non esiti a chiamare se si sente sopraffatto.

Potrebbe anche essere utile discutere con la sua psicoterapeuta la possibilità di considerare un supporto farmacologico. La farmacoterapia può essere un valido aiuto nel trattamento della depressione e dell'ansia, specialmente nei momenti in cui il supporto psicoterapeutico non è sufficiente.

Parli apertamente con la sua psicoterapeuta riguardo alla necessità di maggiore supporto. Forse ci sono altre modalità di comunicazione o risorse che può suggerirle per gestire i momenti di difficoltà.

Ricordi che il suo benessere è importante e merita di ricevere tutto il supporto necessario.

Un caro saluto, dr.ssa del Vaglio.
Buongiorno a te, mi spiace molto per la situazione che stai vivendo. Purtroppo non conosco la tua situazione ma mi permetto di consigliarti di creare una rete attorno a te. Di fare uno sport, o un corso artistico. Purtroppo identificare il proprio benessere con la sessione settimanale è altamente disfunzionale e se il suo psicoterapeuta le rispondesse ad ogni giorno o ed ora, certamente non farebbe il suo bene. Cosa ti ha messo in questa condizione? Sei mai stato bene? Cosa ti faceva stare bene? Puoi ritrovare quella condizione in qualche modo? Queste e altre domande vorrei porti se fossi seguito da me, ma puoi portele da solo e trovare una buona ragione giorno dopo giorno. Coraggio, se dovessi sentire il bisogno non esitare a contattarmi. Buona serata.
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Buongiorno. Come le hanno già detto non esiste una psicoterapia che abbia una cadenza giornaliera, né essa avrebbe un grande senso. Tuttavia esiste la possibilità di incrementare le sedute settimanali, almeno nel caso si intraprenda una psicoterapia di tipo psicoanalitico. In questi casi si può arrivare anche a tre sedute alla settimana. Tuttavia la invito a parlare il più apertamente possibile al suo terapeuta di queste necessità nel corso delle sedute ed a provare a pensare criticamente assieme a lei/lui su quali possano essere i motivi che le causano. Allo stesso modo, parli anche di quei momenti in cui sente di non farcela e pensa a farsi del male. Non sia reticente a parlarne, potrà scoprire che è veramente utile.
Gentile utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua sofferenza. Sicuramente non sarà facile la sua situazione. Nonostante sia comprensibile richiedere un supporto costante, questo alla lunga può avere effetti collaterali in termini di dipendenza dalla relazione terapeutica. Questo rappresenta l' opposto dell' obiettivo terapeutico di rendere il paziente autonomo nel gestire e affrontare le difficoltà. Le suggerisco di condividere con la propria terapeuta questo suo vissuto in modo da poter parlare e valutare insieme eventuali accorgimenti nel percorso. Resto a disposizione. Dr.ssa Melodia
Buonasera mi dispiace per la situazione che vive e che ha illustrato. Condivido, come hanno indicato i colleghi, che non esiste una psicoterapia giornaliera. La invito a confrontarsi con la sua psicoterapeuta e parlare apertamente di come si sente per comprendere come mai ha questo vissuto e trovare insieme delle strategie per affrontare la sua quotidianità. Coraggio, resto a disposizione per ulteriori confronti. Cordialmente Dott.ssa Valentina Biddau
Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato, percepisco tanta sofferenza nelle sue parole. È impossibile trovare uno psicologo che sia disponibile ogni giorno per la terapia anche perché poi essa perderebbe anche un pò il valore. Come ha detto sta facendo un percorso e questo con il tempo la porterà ad essere autonoma-o nella gestione di crisi depressive, come lei le ha definite. Potrebbe provare a chiedere al suo-alla sua terapeuta se fosse possibile trovare uno spazio della giornata in cui raccontarle come si sente, magari anche senza risposta da parte del-della professionista, in modo che lei si senta vuoto. Sono certo che troverete una soluzione!
Se avesse bisogno di chiarimenti, può scrivermi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Gentile utente, grazie per aver condiviso i suoi vissuti.
Aver attivato uno spazio di psicoterapia è un primo passo importante.
Mi sento di suggerirle di condividere questi suoi vissuti con il suo terapeuta e capire insieme cosa le accade "quando è solo".
Non si scoraggi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Buongiorno.
Credo che il primo importante passaggio da compiere sia proprio quello di parlarne in modo schietto con la sua psicoterapeuta.
Le auguro di trovare un po' di serenità.
Buonasera gentile utente, mi dispiace per la sofferenza che stai vivendo, la mancanza di un supporto quotidiano può portare a pensieri negativi, ti consiglio un aiuto supplementare prendendo in considerazione una terapia online, potrebbe essere un'opzione più conveniente e sicuramente più supportiva. Sono a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buongiorno, mi dispiace per il suo dolore. È importante ne parli con la sua psicoterapeuta. I giorni in cui non vi vedete sono importanti affinché lei possa elaborare quello che è emerso nelle sedute ed affrontare piano piano anche quel senso di vuoto e di solitudine che descrive.
Cordialmente dott.ssa Loretta Grisenti
Gentile utente, posso permettermi di chiederle se assume una terapia farmacologica?
Dal suo racconto, si evince uno stato di tristezza e conseguente sofferenza profonda, che la fa ripiegare su di sè, acuendo ulteriormente il dolore che riferisce di provare, così come il senso di solitudine che ne deriva. Pertanto, integrare una terapia farmacologica al percorso già intrapreso, sarebbe utile a ristabilire l'umore quel tanto che basta per essere "presente" in terapia e poter intraprendere un lavoro che sia davvero efficace. Un tale stato di sofferenza rappresenta un ostacolo alla buona riuscita del percorso terapeutico, quindi il suggerimento è quello di rivolgersi anche ad uno psichiatra. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Buongiorno, innanzitutto grazie per aver condiviso questa sua sofferenza. Se si tratta di depressione, da quello che sembra dai pochi elementi che ha fornito, ha pensato di affiancare alla psicoterapia un sostegno farmacologico, dunque una visita da uno psichiatra? Certe volte, nei casi più severi, è necessario un supporto farmacologico anche per potere avere le risorse per il lavoro di psicoterapia, parallelo. Un caro saluto.
Gentile utente, è importante che lei affronti questi pensieri con la sua psicoterapeuta. In terapia si lavora per la vita, si lavora per stare bene e quindi qualunque pensiero che va contro la vita va in una direzione diversa da quella della terapia ed è quindi importante portare questi pensieri in seduta e parlarne con il proprio psicoterapeuta.
Mi auspico che insieme possiate lavorare a favore della sua vita, al fine di tornare a sentire tutte le emozioni possibili, gioiose o dolorose che siano, sapendo di aver imparato a reggerle, sostenerle e affrontarle.
Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buongiorno, sono molto dispiaciuta nel leggere della sua situazione e del dolore che le causa. Personalmente credo che un passo fondamentale sia quello di parlare con la sua psicoterapeuta per provare a ripristinare un'alleanza nel vostro percorso insieme. Se non si trova a suo agio nel modo in cui state lavorando è giusto farlo presente, è in gioco l'efficacia del trattamento. Purtroppo non esiste una strategia universale per far fronte alla depressione e ai suoi sintomi. Esistono casi in cui è necessario ricorrere a una terapia farmacologica, altri in cui non è necessario, e ogni individuo scopre insieme al terapeuta di riferimento il suo personale modo di affrontare gli stati di tristezza e dolore di cui ha scritto. Mi auguro che riesca insieme alla sua attuale terapeuta a trovare il giusto compromesso e la cooperatività necessaria per migliorare le sue attuali condizioni. In caso contrario, la invito a considerare di cambiare terapeuta; capisco possa sembrare un passo difficile da compiere ma è davvero necessario in caso non ci si trovi più a proprio agio nella relazione terapeutica.
Salve, posso comprendere il disagio espresso e la richiesta di un supporto giornaliero. Tuttavia, è importante dire che sembrerebbe controproducente un approccio psicoterapeutico, con dei colloqui giornalieri, soprattutto per lunghi periodi. Molto probabilmente, si potrebbe instaurare in questo caso un rapporto di dipendenza, per cui se per qualche motivo non ci fosse lo/la psicologo/a, Lei potrebbe provare una forte sensazione di disagio e ancor più solitudine. Altresì, il dolore e la tristezza di cui parla fanno parte della vita di tutti noi. Ritengo necessario imparare a reggerli, con la consapevolezza, la speranza e, soprattutto, la motivazione nel far avvenire dei cambiamenti nel suo percorso.
Infine, dal testo che ha scritto non capisco se Lei ha o meno una reale rete sociale di supporto, ovvero delle persone a cui si sente legato e che ci sono per lei - viceversa.
Un caro saluto, Dott. Daniele Morandin
Buongiorno,
Una psicoterapia su cadenza giornaliera perderebbe di senso... Questo suo bisogno di avere una terapia giornaliera mi sembra che nasconda un bisogno di avere qualcuno su cui poter fare affidamento. Detto questo, se sente di non farcela da solo e soprattutto se ha pensieri autolesivi, c'è probabilmente bisogno di un sostegno maggiore, anche di tipo farmacologico.
Dott. Marco Cenci
Salve, capisco il disagio che prova, la sua terapeuta sicuramente le indicherà la via migliore per una soluzione adeguata alla sua richiesta. Esponga la richiesta al terapeuta e valutare una possibile seduta on line quando necessita.
Un caro saluto. Dssa Vincenza Papeo
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Buongiorno, mi spiace molto per la sua situazione.
Le sedute giornaliere non sono auspicabili, in quanto il terapeuta ha il compito da farle da guida per un percorso di cambiamento che la riporti a stabilire un equilibrio in Sè, "riaggiustando" degli schemi interni che si sono rotti, alimentando le sue parti sane, che comprendono anche senso di efficacia, esplorazione e autonomia. Facendole quotidianamente da "stampella emotiva" vi è il rischio che si appoggi esclusivamente al terapeuta per la gestione del suo malessere, quando in realtà vi è bisogno di cooperazione. Il dolore che prova tra una seduta e l'altra potrebbe riguardare il fatto che durante la terapia si affrontano dei vuoti emotivi, venendone a contatto, che prima si evitavano per proteggersi, in modo disfunzionale: per elaborare e gestire il dolore, prima bisogna "passarci attraverso": sol così si possono evocare rappresentazioni benevole di Sè, dove si accetta, si ritiene valido e capace di agire con efficacia senza darsi giudizi troppo severi. Vi sono molte strategie a riguardo, come le tecniche di esposizione immaginativa, tecniche drammaturgiche, training attentivi ed interventi sul corpo che possono aiutarla a ristabilire il suo ordine interno. Può comunque richiedere due sedute settimanali. Nel frattempo, è utile anche parlare di tutto ciò con amici e famigliari, per acquisire sicurezza, oltre che provare attività sportive o artistiche che sicuramente gioverebbero al suo senso di annichilimento.
Se desidera, resto a disposizione per lei.
Le auguro in ogni caso un grande in bocca al lupo per tutto!
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
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ci sarebbero troppe domande che vorrei porle, non so quale sia nello specifico la gravità del suo star male per cui se vuole, può scrivere ulteriori dettagli.

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