Buongiorno, sono F. e ho 39 anni. Ho cominciato a rifrequentare una mia ex. Avevamo finito la nostra

19 risposte
Buongiorno, sono F. e ho 39 anni. Ho cominciato a rifrequentare una mia ex. Avevamo finito la nostra relazione un paio di anni fa ma mai definitivamente lasciati, siamo sempre rimasti in contatto e ci vedevamo di tanto in tanto. La nostra relazione è finita perchè non è mai piaciuta ai miei genitori e lei piuttosto che farmi litigare con i miei ha scelto di fare un passo indietro. Entrambi siamo ancora legati sentimentalmente e ancora molto affiatati. Vorrei dire ai miei di questo nostro ritorno di fiamma e che vorrei fare crescere la nostra relazione come anche una convivenza.
Ma temo molto la reazione dei miei genitori, come potrei approcciare questa situazione? Vi ringrazio in anticipo per i vostri suggerimenti
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Credo sia utile acquisire più fiducia in se stessi e sulle proprie scelte: so che il parere può essere importante ma non deve essere vincolante nelle sue scelte, al fine di non avere rimpianti.
inoltre si può imparare ad accettare che gli altri possano avere pareri diversi dai propri.
Credo possa essere utile ritagliarsi uno spazio psicologico al fine di approfondire la situazione, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Caro F. mi dispiace per il momento difficile che sta vivendo.
A 39 anni si è adulti ed anche se alle volte i genitori vorrebbero protegge sempre i propri figli così non può essere. A 39 anni si ha il diritto di decidere per se, ascoltando i consigli della famiglia certo, ma lei ha il diritto di decidere in modo autonomo della sua vita.
Consiglio sempre di mantenere un dialogo aperto e sincero con i membri della propria famiglia, anche quando questi sembrano non voler ascoltare. Credo che un percorso psicoterapeutico può esserle di aiuto nel rafforzare la sua autostima e capire per cosa vale la pena lottare. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Salve, credo che il suo vissuto emotivo sia decisamente più importante del giudizio dei suoi genitori. Come mai è cosi preoccupato?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Caro F., sembrerebbe che lei abbia un rapporto molto intenso con la sua famiglia d’origine: la sua famiglia si preoccupa che lei possa scegliere sempre il meglio, e lei dal canto suo si preoccupa di non deluderli.
E’ dunque comprensibile che lei voglia salvaguardare questo rapporto. Ma dovrà imparare a mettere in primo piano quello che lei sente, e non quello che pensano i suoi genitori. Nessuno meglio di lei può sapere a cosa rinuncia in entrambi i casi, quando si trova a scegliere tra la sua coppia e la sua famiglia. Mi chiedo, è possibile appartenere e volersi bene, pur percorrendo strade diverse da quelle attese?
Spero di averle dato degli spunti di riflessione. Qualora avesse bisogno di un supporto diverso sono a sua disposizione anche on-line.
Cordiali saluti, Dott.ssa Froiio
Buonasera, sicuramente il rapporto con i suoi genitori è fondamentale come fonte di approvazione. Si è mai chiesto se esiste un modo diverso di entrare in rapporto con loro? Dalle sue parole sembra che stia accadendo proprio questo, oggi si trova nella posizione di voler amare qualcuno a discapito della loro opinione. Forse è arrivato il momento di mettere in atto il suo cambiamento emotivo e parlane apertamente.
Abbia fiducia che seguire come ci sentiamo non è mai sbagliato ma mette in moto la vita in modo più coerente con noi stessi.
Rimango a disposizione per un supporto se lo ritiene necessario.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno F.

le consiglierei uno spazio di terapia personale in cui poter pensare a se stessa, alla relazione che vorrebbe riprendere con questa persona e capire le ragioni piu' profonde del perche' la sua famiglia ha un peso cosi' grande nelle sue scelte attuali, di persona adulta. Non esiti a contattarmi se ne avesse bisogno, anche online.
Cari saluti
Caro utente, forse sarebbe interessante andare ad indagare da dove proviene questo suo conflitto interno, che la porta a vivere questo rapporto come se fosse illecito......decidere di aprire il vaso di pandora è una sua scelta.
Buongiorno, la sua grande preoccupazione per l'approvazione da parte dei suoi genitori sembra bloccare sia lei che la sua fidanzata; è importante che rifletta su quanto ciò l'abbia guidata anche in altri ambiti della sua vita e quanto per lei sia difficile definirsi con la sua famiglia e tollerare di poter deludere le loro aspettative. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla ad indagare l'origine delle sue paure ed affrontarle sentendosi finalmente libero di poter essere se stesso.
Le pongo una domanda: pur di non tradire i propri genitori, è disposto a correre il rischio di tradire anche se stesso?
Qualora scelga che per lei abbiano un valore la sua identità, il suo sentire e le sue scelte, allora si faccia aiutare da un esperto a far evolvere questo rapporto conflittuale con i suoi genitori. Se trova dentro di sé il coraggio, è possibile affrontare tutto.
Iris Mattera -Psicoterapeuta e Psicodrammatista
Buongiorno, comprendo la situazione difficile che sta attraversando. Benché il parere della sua famiglia sia significativo, è altrettanto importante che lei prenda delle decisione che sente proprie e autentiche, non lasciando che siano gli altri, anche fosse la famiglia, a orientare il proprio futuro e la propria progettualità. Le consiglio di mantenere un dialogo sincero e aperto con la sua famiglia nell'esprimere la sua scelta nel provare ad andare avanti con la sua ragazza.
Qualora le difficoltà non si risolvessero, potrebbe essere utile un percorso psicologico di sostegno nel comprendere i suoi vissuti, i significati associati e come affrontare in modo appropriato la relazione affettiva e i rapporti con la sua famiglia.
Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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E' sempre molto difficile differenziarsi dalla propria famiglia di origine e spesso è la scelta di un partner a svolgere questa funzione. Sarebbe necessario capire cosa la porta a temere questo passaggio e quali emozioni si porta dietro. Scegliere di avere uno spazio di ascolto per sè potrebbe aiutarla a definire meglio i suoi bisogni . Un saluto, Dott.ssa Semeraro
Gentile F, capisco il suo stato d’animo e i suoi timori. Più che peró dirle cosa è giusto fare o meno cercherei di portare l’attenzione sul suo stato emotivo e sul perchè si sente così vincolato al giudizio dei suoi genitori.
Saluti, dott.ssa Marini
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Dal messaggio si evince un rapporto molto forte con i suoi genitori che sono, chiaramente, il primo nucleo sociale da cui acquisiamo anche regole e giudizi. Col passare del tempo però ci accorgiamo che, all’aumentare dei nostri rapporti con altre persone al di fuori della nostra famiglia, acquisiamo altri punti di vista che, talvolta, si scontrano con quelli che abbiamo appreso grazie ai nostri genitori. Permettere il compromesso tra vecchie e nuove “opinioni” è molto faticoso e certamente può venirci in aiuto il dialogo: le consiglio, per questo, di parlare apertamente ai suoi genitori della situazione che sta vivendo, con la consapevolezza che il padrone delle proprie decisioni è sempre lei. Abbia fiducia nel voler far evolvere il rapporto con i suoi genitori. Un percorso psicologico potrebbe agevolarle la rilettura del conflitto che sta vivendo. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Buongiorno. Direi che, considerata la sua età, ha tutto il diritto di decidere per se stesso, in base a ciò che sente come più giusto o desiderabile per sé. Bisognerebbe capire come mai è così determinante il giudizio dei suoi genitori, cosa le impedisce di essere autonomo in questa scelta? Le faccio i miei auguri. Dott.ssa Ravani
Gentile Amico,
il punto di partenza migliore per approcciare la situazione è la sua età: ha 39 anni. E' un uomo adulto, con una sua autonomia: come mai è ancora così condizionato dai suoi genitori?
In generale, nessun figlio è "esattamente" come i genitori si aspettano, ma questo è sempre un problema dei genitori.
Le consiglierei di intraprendere un percorso di counseling psicologico, per elaborare meglio la sua capacità di prendere le migliori decisioni per la sua vita in autonomia.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Salve, avviene nel processo evolutivo di ogni essere umano individuarsi dai propri genitori, scoprire di avere modi di pensare o di agire a volte simili e a volte no. Questo processo è fondamentale e necessario per riuscire a vivere autenticamente la propria vita. Chieda aiuto con serenità ad uno psicoterapeuta che le permetta di conoscere i suoi veri desideri. Cordiali saluti, dott.ssa Virginia Galli
Salve. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a stimolare la fiducia in sé che le permetterà di affermarsi con i suoi genitori, facendole sentire che è una persona adulta che può fare delle scelte autonome per il futuro,anche se non condivise da loro. Distinti saluti
Salve F. È comprensibile che lei tenga all’approvazione dei suoi genitori in merito alla sua vita sentimentale. Ma cosa accadrebbe se non approvassero? Quali conseguenze relazionali ci sarebbero nel vostro rapporto genitori/figlio? Sarebbe utile indagare come mai il giudizio dei suoi genitori abbia un peso così decisivo nella sua vita. Quando avete interrotto la relazione lei ha avallato la decisione della sua ex di “chiamarsi fuori” per non crearle problemi. Come mai questo è stato possibile?
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti
Dottoressa Aurora Furma
Salve F.,
credo che a 39 anni lei sia libero di frequentare chi le pare e credo anche che se la sua ansia è nel chiedere il "permesso" ai suoi genitori, il problema è bel altro, profondo ed antico.
Dovrebbe andare a capire un pò di più del modo in cui lei vive i suoi rapporti quotidiani e non solo.
Mi auguro che possa trovare le risposte che cerca attraverso un valido rapporto di terapia.
Un caro saluto
Lavinia
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