Buongiorno, sono donna e ho 40 anni .Vi contatto perché da 10 anni assumo Depakin e seroquel, é una

18 risposte
Buongiorno, sono donna e ho 40 anni .Vi contatto perché da 10 anni assumo Depakin e seroquel, é una terapia che mi fornisce l'ospedale, dopo essere stata ricoverata per 3 giorn per accertamenti a causa di un'anemia .Fui dimessa con una diagnosi di " deperimento organico" ed il medico mi disse che dovevo assumere queste pillole. Quando chiesi di cosa si trattava il medico mi disse che era necessario che le prendessi e che di cosa fossero non mi doveva importare. Sinceramente ho pensato in tutti questi anni che si trattasse di " vitamine" e così mi dicevano ma, a causa di un episodio di ipostasia alle gambe al risveglio, ( una mattina non riuscivo ad alzarmi all'in piedi e non percepivo le gambe, è durato pochi secondi)ho richiesto una visita specialistica al mio dottore che mi indirizza dal neurologo e nella ricetta sono venuta a conoscenza del tipo di pillole che assumevo( depakin e seroquel). Volevo chiedere, se il disturbo che ho avuto, " l'alterazione d sensibilità alle gambe", può essere causato da questi farmaci, inoltre é da quando assumo tali farmaci che ho la prolattina leggermente alta(30 su un max di 25), mi chiedevo se questo puó dipende dal Depakin o Seroquel. Il mio neurologo mi ha fatto fare TAC ENCEFALO, ECOCOLODOPPLER VASI AORTICI E RX CERVAICALE. Risultati negativi. Grazie dell'aiuto
Cordiali saluti
Difficile che l'alterazione di sensibilità alle gambe dipenda da questi farmaci, soprattutto se li assume da tanto tempo e il disturbo di sensibilità si manifesta solo ora. Mi dispiace davvero che chi la ha curata in ospedale non le ha detto a cosa servissero i farmaci che assumeva. Il mio consiglio è che consulti uno psichiatra, che valuti se la terapia che assume è corretta e necessaria. La prolattina elevata, anche se di molto poco, può effettivamente dipendere dal Seroquel. Non indica il dosaggio dei farmaci, tuttavia è sempre meglio che consulti uno psichiatra.

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Buonasera. È probabile che il deperimento organico, che ha reso necessario all'epoca un ricovero di 3 giorni, dipendesse anche da.alcuni stati psichici. Questo potrebbe spiegare il tipo di farmaco scelto. Ad ogni buon conto, è bene avere un consulto diretto con il prescrivente. Tuttavia lei tuttora porta altri sintomi somatici, alle gambe, per i quali forse sarebbe il caso approfondire se, alla base, nn vi siano cause psichiche. Talvolta è possibile una cosidetta "conversione". Il suggerimento è quello di contattare di persona lo specialista e affrontare insieme il problema
Buonasera, effettivamente come hanno già scritto i miei colleghi, è molto strano che si prescrivono dei farmaci senza spiegare e rendere consapevole la persona che li deve assumere. Sicuramente avrà manifestato dei disturbi psichici e quindi sono stati necessari tali farmaci. Ora le si stanno manifestando altri sintomi, sarebbe bene che lei parli di persona con uno psichiatra così potrà anche controllare la terapia che sta prendendo da 10 anni e sarebbe bene anche farsi aiutare da uno psicoterapeuta per un supporto psicologico in questo così delicato della sua vita, le auguro di stare meglio, Eugenia Cardilli
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Buongiorno,
I pareri dei colleghi che mi hanno preceduta mi trovano d'accordo.
Consulti lo specialista che le ha prescritto i farmaci in modo da essere consapevole della diagnosi ipotizzata e nel caso consulti un nuovo psichiatra.
Cordialmente
Ritengo che la modalità con cui le hanno spiegato il trattamento in ospedale non solo sia poco corretta ma anche estremamente svantaggiosa affinchè una persona segua un percorso terapeutico. Lo psichiatra che le ha prescritto il Depakin e il Seroquel ha evidentemente ritenuto opportuno che lei li prendesse, ma credo che piegarle che senso potessero avere per le i e per il suo benessere le avrebbero permesso di vivere la cura in modo più sereno e consapevole.
Il deperimento può chiaramente avere a che fare con diversi problemi emotivi che le avranno impedito di alimentarsi in maniera opportuna.
CIò che le consiglio è di fari seguire da uno psichiatra che le spieghi cosa sta facendo e per quale motivo. E' suo diritto.
Le auguro di stare bene
Gentile Signora, sarà stato difficile per lei accettare e acquisire consapevolezza rispetto ad una terapia che assume ormai da 10 anni. il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psichiatra per i farmaci e contestualmente avviare una psicoterapia per rielaborare ciò che è successo e per affrontare in modo consapevole e sereno questa nuova fase della sua vita.
Cordialmente
Buongiorno sig.ra, come già le hanno scritto i miei colleghi ritengo anch'io la modalità, di prescrivere farmaci senza rendere consapevole il paziente di ciò che sta assumendo, sbagliata. Le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra/psicoterapeuta per capire meglio e seguire un percorso. Cordiali saluti, dott.ssa Antonella Ciardo
Magari è una terapia che va rivista a distanza di tempo. A occhio è croce sembra idonea, ma non è il mio lavoro. Concordo con il neurologo, anche se avrei proposto anche EEG e EMG per comprendere meglio DEPAKIN.
Dipende tutto anche da come si sente ora.
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Buonasera, le suggerisco di consultare uno psichiatra che sia anche psicoterapeuta incline a spiegare il perché prendere quei farmaci e a cosa le servono. Cordialmente la saluto dott.ssa Monica Bertolini
Buongiorno, non riesco a capire perché lei abbia assunto questi farmaci senza ricevere una spiegazione; si tratta di regolatori dell'umore; credo non siano responsabili del problema delle gambe, il seroquel invece può avere determinato l'iperprolattinemia; esegua gli esami richiesti dal neurologo poi torni da lui a controllo, successivamente senta il parere di uno psichiatra.
Buonasera le informazioni che ci chiede sono prettamente mediche perciò la invito a rivolgersi al medico cutante. Dal punto ci vista psicologico credo però sia però utile un lavoro di presa di consapevolezza della terapia che sta assumendo e delle finalità della stessa.. Si faccia consigliare un professionista psicoterapeuta con cui avere un colloquio di valutazione. Cordiali saluti
Buongiorno. Gentile Signora, è importante che si faccia visitare da uno psichiatra che le riveda la terapia farmacologica, perchè, dopo 10 anni, ha sicuramente perso di valore. Per il resto, la sensazione di debolezza, il mancamento alle gambe e altri disagi che ha descritto, se rimangono anche dopo il cambiamento di farmacoterapia, le posso indicare un percorso psicoterapeutico che l'aiuti a rivedere la sua vita, perché, dai sintomi che descrive, potrebbe essere problemi di somatizzazione, cioè che lei viva i suoi problemi psicologici attraverso dei sintomi somatici, attraverso il suo corpo. Cordiali Saluti e Auguri
Salve, il seroquel può incrementare i livelli di prolattina.
Ma, dopo 10 anni, è sicuramente il caso di rivolgersi ad uno psichiatra che possa seguirla nella terapia farmacologica.
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno. Sicuramente, se Le sono stati prescritti farmaci senza spiegazione, ha avuto una esperienza spiacevole e eticamente deprecabile. Detto questo, i farmaci che Lei assume hanno una indicazione terapeutica abbastanza specifica e deduco pertanto che, quando è stata ricoverata, i medici abbiano assunto che lo stato in cui si trovava dipendesse (o fosse la manifestazione) di una problematica di tipo non prettamente organico. In generale l'indicazione è sempre quella di fare le domande relative al farmaco al prescrivente; in questo caso, Le consiglio di trovare uno psichiatra di riferimento cui portare tutti gli incartamenti del ricovero che ha avuto (in cui verosimilmente saranno indicati i motivi della prescrizione) così da farsi seguire da un medico di fiducia. Lo psichiatra Le spiegherà se e come continuare ad assumere i farmaci e discuterà con Lei degli effetti collaterali attesi. Per il resto, gli accertamenti organici negativi orientano verso una diagnosi non (esclusivamente) medico-organica e sembrano pertanto giustificare la terapia assunta (ma non il modo in è stata proposta). Pertanto lo psichiatra potrà proporLe un affiancamento psicoterapeutico al fine di indagare i motivi che Le causano sofferenza. In bocca al lupo! cordialità, DMP
Bisogna rivedere il piano terapeutico e fare degli esami complementari se è necessario. Sarebbe opportuno che lei di facesse seguire anche da uno psicoterapeuta che la aiuterà a migliorare il suo stato di salute. Cordiali saluti
Buonasera, probabilmente a quell'episodio di deperimento organico di tre anni fa, sono state attribuite ragioni di tipo psicologico dalla èersona che le ha prescritto la terapia. Che momento di vita era per lei signora? Affrontare un recupero senza avere cognizione delle basi del proprio malessere diviene molto difficoltoso, sarebbe utile capire come ha superato quel momento e che tipo di fase attraversa attualmente, in concomitanza di questo nuovo problema che i colleghi hanno escluso poter dipendere dalla terapia farmacologica. Questi nuovi sintomi somatici, alle gambe, le richiedono un approfondimento che nasce già sulla base di una maggiore consapevolezza rispetto a ciò che è stato e magari di per se questo potrebbe esserle d'aiuto nel cercare un professionista che possa aiutarla a tirare le fila di questa sua storia medica. Un abbraccio
Buongiorno,
mi spiace che lei non sia stata informata rispetto alla cura che sta assumendo da 10 anni.
Le consiglierei di affrontare la situazione con uno psichiatra, che possa avere cognizione dei come si è evoluta la sua storia, di quale sia la motivazione della terapia e del suo mantenimento. In questa maniera potrà avere anche un adeguato giudizio rispetto alla correttezza della terapia assunta. Affianco ad un aiuto di tipo psichiatrico, mi sento di suggerire di valutare anche un aiuto di tipo psicologico-psicoterapeutico, come sostegno nell'attraversare questa fase della sua vita, in cui si è trovata a mettere in discussione cose che aveva date per certe negli ultimi 10 anni.
Cordialità
Dott.ssa Giorgia Tolio
Signora che confusione! E sempre spiacevole quando medici e familiari non danno le corrette informazioni ai pazienti, anche se in buona fede. Probabilmente i sintomi. Che lei descrive sono stati valutati come parte di un disturbo psichico di cui magari la ritengono poco consapevole. Per capirci qualcosa le serve uno psichiatra e uno psicoterapeuta che lavorino in maniera coordinata. Si faccia dare anche tutte le spiegazioni dal suo medico di base. E recuperi tutte le visite mediche, le ricette e le dimissioni da ospedale, li qualcosa dovrebbe esserci scritto. Si faccia coraggio e vedrà che ne vera a capo. Per stare bene e necessario conoscere quello che si ritiene sia il problema, altrimenti come può occuparsene in prima persona?

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