Buongiorno, soffro di lombosciatalgia da compressione radicolare dovuta ad un'ernia al disco L5 S1.

22 risposte
Buongiorno, soffro di lombosciatalgia da compressione radicolare dovuta ad un'ernia al disco L5 S1. Da circa 2 mesi ho assunto diversi cortisonici da deltacortene a cps da 25 mg. a Bentelan e toradol intramuscolare x 3 GG. 2 somministrazioni al di senza particolari riscontri per quanto concerne la riduzione del dolore. Mi consigliano del Soldesam intramuscolo può essere indicato come farmaco più efficace di quelli poc'anzi citati. Attualmente sto praticando fisioterapia con Tecar e manipolazioni che danno effetti molto lenti.
Buongiorno, per quanto riguarda l'aspetto farmacologico il consiglio è quello di chiedere al suo medico generale o allo specialista di riferimento che, ipotizzo, possa essere un ortopedico. Per quanto concerne invece le terapie fisiche (TECAR) e manuali (manipolazioni) che sta già effettuando, entrambi gli approcci, come lei stesso dice, posso essere efficaci ma necessitano di un numero adeguato di trattamenti. Un aspetto che magari possa risultare importante nel suo caso, è l'individuazione di quale struttura/tessuto possa essere ciò che mantiene la sua condizione di dolore e che ha portato a sviluppare l'erniazione L5-S1. Per raggiungere questo obiettivo il trattamento osteopatico potrebbe essere indicato poichè si pone l'obiettivo di scovare la causa e non solo di trattare la sintomatologia. Ovviamente il dolore è causato dall'irritazione dei tessuti nervoso, muscolare e discale a causa dell'erniazione ma, poichè le terapie mirate a questo aspetto che ha già eseguito non hanno dato i risultati sperati, una visita osteopatica potrebbe fare al caso suo.
Se avesse necessità di ulteriori informazioni, mi contatti pure senza nessun problema.
Cordiali saluti,
Federico Fusaglia

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Mi mandi delle specifiche in privato le saprò dare maggiori informazioni
Buonasera, per la terapia farmacologica si rivolga al medico specialista che le ha fatto diagnosi. Come ha detto il collega che mi ha preceduto il percorso terapeutico necessita di un numero adeguato di trattamenti. Posso suggerirle di provare con sedute di osteopatia. Cordiali saluti.
Buongiorno, come già detto dai miei colleghi per la terapia farmacologica approfondisca col medico specialista che le ha prescritto la terapia. Per quanto riguarda il trattamento fisioterapico dipende molto dalla gravità dell'entità dell'ernia presente e dal dolore che riferisce.
Se vuole mi contatti in privato senza impegno per un consulto, così da capire meglio la situazione.
Saluti Valeria
Salve non entro in merito dei farmaci che non è di nostra competenza ma le posso dire che la fisioterapia aiuta sicuramente come anche il movimento a velocizzare il recupero.
L'ostepatia agisce diversamente andando a liberare l'articolazione interessata in modo tale da drenare più velocemente l'infiammazione che crea la compressione radicolare.
Spero di esserle stato d'aiuto per ulteriori info mi scriva tramite sito mentre il mio numero rimane a disposizione per eventuali apputamenti.
Cordialmente.
Davide Savoia
Buongiorno, il processo terapeutico alle volte richiede più tempo per avere dei risultati. Comunque le consiglio anche delle sedute osteopatica e che può associare a quelle fisioterapiche. Cordiali saluti.
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Buongiorno , guardi io le consiglio di seguire il suo iter terapeutico . Solo a volte le lombosciatalgie possono essere attributi a scompensi vascolari causate da problematiche viscerali, quindi andrebbe effettuata una anamnesi più approfondita per valutare se ci possono essere altre manipolazioni che possono aiutarla associate al suo percorso di riabilitazione.
Buona giornata
Buongiorno, sta seguendo il percorso corretto. La terapia farmacologica è molto utile per ridurre la componente dolorosa data dall'infiammazione, allo stesso modo le manipolazioni, fatte con criterio e non solo in sblocco articolare, sono necessarie per ridare equilibrio e stimolo alle strutture interessate. Valuti anche sedute osteopatiche nel caso in cui il fisioterapista a cui si sta rivolgendo non pratichi questo tipo di approccio
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita Osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Buongiorno, senza entrare nel merito dei farmaci che le sono stati somministrati per la sua condizione penso che il percorso terapeutico che sta seguendo possa darle beneficio con un po' di pazienza. Per quanto riguarda l'approccio manuale eventualmente le suggerisco di rivolgersi ad un'Osteopata nelle sue zone così che a seguito di una accurata anamnesi e successivo esame obiettivo possa pianificare insieme a lei il miglior trattamento.
Cordiali saluti
buon pomeriggio , da Osteopata le consiglio di rivolgersi ad un collega che sia abituato a collaborare con medici specialisti in neurochirurgia.
l'osteopata favorisce il sistema nella sua globalità, nel rispetto dell'integrità strutturale.Il medico specialista le darà certamente chiarezza in merito ed insieme certamente la potrebbero aiutare, col supporto di un fisioterapista esperto in ginnastica del tipo Mezieres. il lavoro di gruppo premia sempre.
Il manipolare così tanto per.... non lo condivido culturalmente...in bocca al lupo
Buongiorno, per quanto riguarda la terapia farmacologica si rivolga al medico specialista che le ha prescritto la terapia. Posso consigliarle in aggiunta al percorso terapeutico intrapreso, delle sedute di osteopatia che possono aiutare nel ridurre la sintomatologia e darle sollievo. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti
Collaborando con diversi ortopedici, in casi simili al suo, associano oltre ai cortisonici farmaci per il dolore neuropatico come ad esempio il Lyrica con un dosaggio che varia da 75mg a 300mg al dì a seconda della gravità del problema. Le consiglio comunque di affidarsi a un bravo osteopata per quanto riguarda le manipolazioni vertebrali. Saluti
Buongiorno,
cambiare nome del farmaco ha poca importanza, sempre di cortisone si tratta pertanto se non ha trovato alcun beneficio con gli altri nomi commerciali non vedo la necessità di continuare ad assumerlo.
Trovare un buon osteopata potrebbe esserle di aiuto.
A disposizione per eventuali dubbi o informazioni
Cordiali saluti
Buongiorno, può rivolgere la domanda riferita alla terapia farmacologia al medico che gliel’ha prescritta. Le consiglio in aggiunta delle sedute di osteopatia con lo scopo di ricercare la causa del dolore e agire su di essa. Rimango a disposizione. Cordiali saluti, Lavinia
Buongiorno. Per quanto rigiuarda l'aspetto farmacologico si rivolga al medico che le ha somministrato i farmaci elencati. Per quanto riguarda invece la terapia manuale, le consiglio di affiancare alla fisioterapia anche l'approccio osteopatico per accelerare il processo di guarigione.
Buongiorno,
Per la terapia farmacologia le consiglio di rivolgersi al medico che gliel’ha prescritta, può intraprendere un percorso di sedute di osteopatia con lo scopo di ricercare la causa del dolore e agire su di essa.
Cordiali saluti
Buongiorno, come detto dai colleghi l'aspetto farmacologico non è di pertinenza osteopatica, dovrebbe perciò contattare il medico che le ha prescritto la cura. Per quanto riguarda la fisioterapia invece potrebbe essere utile affiancarla a delle sedute osteopatiche per ottenere risultati migliori. Cordiali saluti
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Salve, dovrebbe rivolgere la domanda al suo medico o chi le ha prescritto questi farmaci e soprattutto comprendere se la terapia è indicata durante il trattamento con Tecar effettuato dal fisioterapista.
Resto a disposizione, Giulia Li Calzi Osteopata.
Buongiorno, in relazione alla sua domanda sull'efficacia farmacologica non le posso essere di aiuto in quanto tale argomento è di sola pertinenza medica specialistica. Per quando riguarda invece la sua condizione strutturale a livello di L5-S1, essendo un osteopata, le posso rispondere che ha fatto sicuramente bene a rivolgersi ad un professionista della riabilitazione ma che è comunque una situazione che richiede del tempo per la sua guarigione e non rappresenta una cosa immediata dall'oggi al domani, ma dopo aver accuratamente ridotto il processo infiammatorio loco-regionale è necessario anche lavorare in toto sul rachide e sulla sua postura, in modo da poter ridurre eventuali sovraccarichi sulla zona che impediscono la corretta riuscita del trattamento.
Cordiali saluti, dottor Andrea Arcangeli
Salve, bisognerebbe visitarla per fare una diagnosi della sua sintomatologia. Pertanto le consiglio una visita da un osteopata, che potrà valutarla e darle una risposta concreta in riferimento alla sua sintomatologia. Cordiali saluti

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