Buongiorno, soffro di dolori cervicali da tanti anni, più precisamente la zona colpita è la parte si

10 risposte
Buongiorno, soffro di dolori cervicali da tanti anni, più precisamente la zona colpita è la parte sinistra del collo in corrispondenza dei muscoli occipitale e dove si trova lo sternocleidomastoideo, quindi la zona subito sotto la testa. Il dolore in genere lo descriverei come un fastidio, un senso di tensione continuo durante tutta la giornata con bisogno di "scrocchiare il collo". Poi, ultimamente molto spesso, sta peggiorando sempre di più e quasi ogni giorno mi causa cefalee muscolo tensivo con conseguente senso di nausea. Solo una volta, qualche mese fa, mi è capitato di avere giramenti di testa forti con conseguente vomito. Prima che mi riprendesse questo dolore, avevo problemi sempre alla parte sx della schiena, senso di tensione continuo, che sono riuscita a risolvere con la tecarterapia dopo anni in cui ho provato di tutto, da fisioterapia a tecnica manuale a ginnastica posturale. La domanda è, cosa è più indicato per il mio tipo di dolore cervicale situato così in alto, tra tecarterapia, laserterapia e hilterapia. Una volta feci qualcosa tipo tecnica manuale e stavo male ad ogni seduta e non mi risolse nulla. Sta diventando molto invalidante. Grazie a chi risponderà.
P.s. Ho 30 anni e già fatto alcuni anni fa risonanza magnetica, ma non c'era nulla. Ho problemi di ansia e quindi tensione muscolare costante.
Salve
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buongiorno, le consiglio un trattamento manuale che sia di pompage cervicale e rilassamento muscolare oppure tecniche osteopatico cranio sacrale e mobilizzazione vertebrale. le terapie strumentali possono alleviare la sintomatologia ma non eliminano la causa. per maggiori informazioni può contattarmi in privato.
Buongiorno, è necessaria una visita fisioterapica, in presenza.
Cordiali saluti
Buongiorno, la terapia strumentale è un ottimo metodo per lavorare sulla fase acuta e ridurre infiammazione e dolore. Tuttavia, non elimina la causa del problema. Nel suo caso credo sia fondamentale la rieducazione posturale individuale cercando di pianificare delle sedute che, dapprima siano ravvicinate, e poi allungate nel tempo, così da favorire un mantenimento dei risultati a lungo termine. Inoltre, se lei stesso è consapevole di quanto incida l'ansia sullo stato muscolare, bisogna prendere in considerazione la componente masticatoria, poichè probabilmente tenderà a stringere i denti, e quindi effettuare un lavoro anche sul riequilibrio della muscolatura orofacciale e, non di minore importanza, la componente emotiva, di cui si occupa lo psicologo.
Ovviamente sarebbe necessario effettuare visite in presenza per poter confermare quantodetto, intanto spero di esserle stata di aiuto.
Cordiali saluti, dott.ssa Margherita Iodice
Gent.ma, le consiglio una visita posturologica-informazionale, così da evidenziare eventuali adattamenti disfunzionali posturali e nel caso rieducarli. Inoltre ma non per ultimo, si ricordi che il corpo utilizza un suo linguaggio per comunicare, importante quindi capire cosa le sta comunicando. Ecco perché Le consiglio una consulenza psicologica, per comprendere eventuali psicosomatiche posturali. Così da ritrovare la sua serenità.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Salve, da quello che leggo attualmente le consiglio in trattamento osteopatico
Per adesso lasci stare gli elettromedicali e si lasci trattare solo manualmente. L’osteopatia ben fatta saprà valutare in maniera completa cosa sta compromettendo il suo equilibrio.
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Buongiorno
come già ricordato da altri colleghi, il corpo parla e manifesta e bisogna interpretare le cause del malessere.
Le consiglio un bravo osteopata nella Sua zona che sappia affrontare il problema a tutto tondo.
Possono esserci problematiche legate all'articolazione temporo mandibolare, problemi al diaframma legati all'ansia e tante altre concause.Solo una visita approfondita da un bravo osteopata potrà dirlo.
A disposizione
Dott.ssa Patrizia Fazio
Buona sera, purtroppo potrebbero essere molteplici le cause scaturenti i suddetti sintomi, di natura neuropatica, vestibolare, muscolo-scheletrica ecc. le suggerirei una visita specialistica o una visita con un collega per cominciare a differenziare l’eventualità cause scatenanti e trovare, di conseguenza, il trattamento più confacente alle sue necessità.
Saluti.
Il mio consiglio è di farsi valutare da un osteopata fisioterapista di zona che saprà adottare il trattamento migliore per il suo caso. Saluti
Salve carissima, anche se i miei colleghi hanno già risposto profusamente ed in modo esauriente, vorrei canalizzare la sua attenzione sulle sue parole, in modo che anche lei possa diventare non solo referente dei sintomi del suo corpo, ma anche interprete di ciò che il corpo le vuole comunicare attraverso i suoi messaggi. In Psicosomatica la parte sinistra del nostro corpo viene solitamente correlata agli aspetti femminili della personalità, la ricettività, l’emotività, il pensiero olistico e creativo. Naturalmente, la situazione cambierebbe se lei fosse mancina. Ad ogni buon conto, lei stessa afferma di essere ansiosa, il collo anatomicamente sostiene la testa che è la sede del “Pensiero”. Probabilmente, i troppi pensieri che affollano la sua mente irrigidiscono il collo, che dovrebbe fungere da sostegno flessibile e da snodo per il capo. Come afferma lei stessa, “la zona subito sotto la testa” è sottoposta ad una tensione continua nel tentativo di sostenere l’eccessivo carico mentale, più che fisico. Questa condizione porta di fatto all’irrigidimento di questa parte del corpo, ovvero del “collo”. A questo punto, ad avvalorare ancor di più tale tesi, ci sta anche il fatto che come ci ha raccontato terapie manuali non hanno apportato nessun beneficio alla sua condizione, anzi l’hanno fatta stare peggio. Provi, infatti, a pensare di smuovere qualcosa che è fisso nel suo compito di dover sostenere un peso eccessivo, è un’impresa impossibile. Ma, la rigidità del collo potrebbe anche leggersi diversamente. Potremmo pensare ad una forma di estremo controllo e/o autocontrollo che si esterna in modi distanti, emotivamente freddi, e attentissimi alle apparenze. Proviamo ad immaginare la postura del classico nobile inglese che prende il tè alle 5 con il suo mignolino alzato, anche se sta andando a fuoco il palazzo. Anche in questo caso, la postura è la manifestazione di una condizione di estrema formalità e freddezza a partenza interna. Dunque, per modificare uno stato di rigidità esterno è ragionevole partire riequilibrando la situazione dall’interno del nostro corpo. Le consiglio, dunque, sicuramente, di provare ad avere un colloquio in presenza e/o online con uno specialista che la possa guidare nella ricerca e nell’identificazione delle motivazioni interne che la portano a vivere con estrema rigidità la quotidianità.
Le auguro di trovare al più presto la via da percorrere per superare la sua difficoltà.
Cordialità
A Conforti

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