Buongiorno. Sinceramente pensavo che alla voce Psicoterapeuta ci si potesse aspettare un unico tipo
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Buongiorno. Sinceramente pensavo che alla voce Psicoterapeuta ci si potesse aspettare un unico tipo di professionista, ma parlando con un collega è emerso che ci sono diverse tipi di psicoterapia. Gentilmente potreste spiegarmi il senso di queste “diversità” tra psicoterapeuti ???
DIFFERENTI "SCUOLE" di PSICOTERAPIA
Innanzitutto grazie per la domanda perchè ci permette di fare un minimo di chiarezza su questo argomento che molti trascurano o danno per scontato, là dove invece a livello del pensiero comune più diffuso è più che “normale” pensarla proprio come lei (e quindi la capisco benissimo anche perchè non è certo la prima persona a farmi simili domande): se non fossi un professionista del settore me lo porrei anch'io lo stesso interrogativo. Anzi, come molti altri forse ci aggiungerei il dubbio e al perplessità a riguardo delle distinzioni fra Psicologo, Psicoterapeuta e finanche lo Psichiatra !? Sono davvero tante le distinzioni professionali che ruotano attorno al mondo della “Psiche”.
Quindi cerchiamo di portare un po' di “Luce” su questa dimensione della professionalità Psicoterapeutica di non immediata comprensibilità.
La Psicoterapia è una “specializzazione” professionale “successiva” (cioè Post-Universitaria) all'essere diventati Psicologi, ma se questa è una definizione “generale” c'è da aggiungere che, a “completare” (ma in un certo senso anche a “complicare”) ulteriormente il panorama di riferimento, ci sono ulteriori “distinzioni” importanti all'interno della categoria professionale degli psicoterapeuti.
Infatti, non esiste un “solo tipo” di psicoterapia uguale per tutti, ma esistono “numerose e diverse” tipologie originate da una moltitudine di “scuole” di psicoterapia, in una variegata ed eclettica costellazione di approcci e metodologie.
Le principali “differenze” fra le varie (numerose e differenti) Scuole di Psicoterapia si rifanno fondamentalmente alle “differenti” (a volte divergenti) “Visioni filosofiche” (oltre che Scientifiche ed Epistemologiche) che stanno a loro fondamento, le visioni di base sull'essere umano e sui suoi disagi, da cui derivano diversi e variegati approcci e metodi di intervento, trattamento e cura.
Sarebbe sicuramente arduo e fuorviante (in questa sede) cercare di approfondire oltre questo aspetto, che è di per sé già abbastanza ostico se affrontato senza le dovute premesse e cornici di riferimento.
Ma qui basti sapere che il “proliferare” di così tante “diversità”, lungi dall'essere solo un effetto collaterale della mancanza di "unità" di visione e di intenti all'interno della categoria professionale, riguarda piuttosto la “ricchezza” e la “molteplicità” che si genera spontaneamente e naturalmente in un ambito come quello dell'Animo Umano (la “Psiche”), così profondo e complesso, da non poter essere “imbrigliato” all'interno di un'unica visione omogenea e semplicistica (proprio come lo è il generarsi della “pluralità” nella “biodiversità” dei processi vitali nell'evoluzione biologica).
Quindi, proprio come la Vita affronta la sua evoluzione in maniera “creativa” generando una prosperosa abbondanza di forme e differenti linee evolutive pur rimanendo sempre coerente con sé stessa e con i propri principi vitali, così le specializzazioni della Psicoterapia, pur sembrando moltiplicarsi in intricate ramificazioni, ognuna con le sue originalità distintive, rimangono tutte coerenti e solidali con i principi essenziali della ricerca del “benessere esistenziale” dell'animo umano.
E se sicuramente ad uno sguardo superficiale e frettoloso questo panorama potrebbe sembrare frammentato e dispersivo, confusivo e disorientante, ad uno sguardo più attento si profilerebbe un orizzonte variegato e “ricco di alternative potenziali” cui poter ricorrere per una scelta che sia il più possibile in “sintonia” con le proprie “visioni” della vita.
Questo aspetto è quindi sicuramente in linea con l'assunto per cui all'aumentare del numero possibile di alternative selezionabili corrisponde un maggior grado di “libertà” nella “scelta” (maggiore “complessità” viene ripagata con maggior “libertà” di azione).
Ricordiamo "in primis" che se la Psicoterapia è sicuramente fondata su un approccio “Scientifico” all'essere umano, non di meno essa rappresenta anche una vera “Arte” (ricordiamo in merito le distinzioni tra Sapere, Saper Fare e Saper Essere – approfondite ad esempio nel mio Profilo alla voce “su di me”), e come tale si nutre e si fonda su aspetti e visioni che sconfinano oltre i regimi della sola razionalità logica esclusiva (la realtà non è solo tutta bianca “O” nera) bensì vi è la valorizzazione di differenze, toni e “sfumature” (per cui la realtà è bianca “E” nera, ed in definitiva è “iridescente” nell'ampio spettro delle sue alternative) e approda nei reami della molteplicità dei potenziali dell'essere: polifonia sinfonica e cromatica, cui si può far corrispondere “metaforicamente” il passaggio dal freddo e schematico dualismo di una “scacchiera” (conflitto-scontro) al colorato orizzonte di un “arcobaleno” (pace-armonia) in cui la luce è sempre una “Unità” espressa nella "Molteplicità" dei sui colori (unità nella molteplicità) proprio come nel famoso esperimento scientifico (che non sfugge neanche ai bambini che giochino con la luce) del fascio di luce “bianca” che si scompone in “iridescente arcobaleno” nel passaggio attraverso un prisma di cristallo.
Così come gli esseri umani non sono né omogenei né uniformi nel proprio essere, ricchi e proliferanti di differenze e divergenze pur rimanendo “tutti uguali nell'essere tutti diversi”, così nel panorama delle psicoterapie il “plurale” è d'obbligo: a diverse tipologie di “essere” corrispondono diverse tipologie di “cura” possibile (facendo un esempio metaforico che può sembrar banale ma che forse non lo è poi tanto, se fossimo tutti dei “chiodi” basterebbe avere un “martello”, là dove invece si riconosce l'esistenza anche delle “viti” ecco che diviene inevitabile utilizzare anche il “cacciavite”, da cui poi ecco il proliferare di “attrezzi” nel riconoscere una pluralità di “tipologie” di intervento possibile).
E nella "scelta" di una scuola di psicoterapia rispetto ad un'altra, resta nelle mani di ognuno la libertà di “dipingere” il proprio processo vitale con le “vibrazioni” che più si “sintonizzano” con il proprio essere, ed anche se questo processo di valutazione e selezione può essere un po' più impegnativo, sarà sicuramente anche più ricco, appagante e soddisfacente le nostre reali necessità.
Per concludere (seppur le cose che si potrebbero aggiungere sono veramente tante), verrebbe forte la “tentazione” di descrivere la propria scuola di psicoterapia come quella “sicuramente” più completa e funzionale, più elaborata e comprensiva (etc. etc), ma questa è una inevitabile conseguenza di una visione parziale e limitata dettata dal proprio stato di appartenenza ad un certo approccio (“tentazione” a cui già molti professionisti prima di me hanno ceduto più che volentieri, nel tessere gli elogi del proprio orientamento e nel “tirare l'acqua la proprio mulino”) ma, per “onestà intellettuale” e “correttezza etica”, ritengo sicuramente molto meglio lasciare che ogni individuo possa percorrere consapevolmente il proprio cammino di valutazione e scelta in "libertà" e "responsabilità" individuale, donandogli semplicemente gli strumenti che gli permettano di fare questo percorso in autonomia e indipendenza (per avere orientamenti in tal merito, vedi ancora “su di me” sul mio profilo).
Quindi, aldilà del lasciare al “caso” la “scelta” del “tipo” di psicoterapia più adatta al nostro essere, l'unica cosa che resta da fare è forse semplicemente lasciare a chi legge “l'onere e l'onore” (l'impegno e il merito) di valutare e scegliere con consapevolezza, libertà e responsabilità ciò che più fa “risuonare” le “corde” del proprio essere, il più possibile “accordate” al nucleo più intimo e intuitivo del proprio animo: così da poter dar spazio ad una scelta fatta per “risonanza, sintonia e armonia”.
Innanzitutto grazie per la domanda perchè ci permette di fare un minimo di chiarezza su questo argomento che molti trascurano o danno per scontato, là dove invece a livello del pensiero comune più diffuso è più che “normale” pensarla proprio come lei (e quindi la capisco benissimo anche perchè non è certo la prima persona a farmi simili domande): se non fossi un professionista del settore me lo porrei anch'io lo stesso interrogativo. Anzi, come molti altri forse ci aggiungerei il dubbio e al perplessità a riguardo delle distinzioni fra Psicologo, Psicoterapeuta e finanche lo Psichiatra !? Sono davvero tante le distinzioni professionali che ruotano attorno al mondo della “Psiche”.
Quindi cerchiamo di portare un po' di “Luce” su questa dimensione della professionalità Psicoterapeutica di non immediata comprensibilità.
La Psicoterapia è una “specializzazione” professionale “successiva” (cioè Post-Universitaria) all'essere diventati Psicologi, ma se questa è una definizione “generale” c'è da aggiungere che, a “completare” (ma in un certo senso anche a “complicare”) ulteriormente il panorama di riferimento, ci sono ulteriori “distinzioni” importanti all'interno della categoria professionale degli psicoterapeuti.
Infatti, non esiste un “solo tipo” di psicoterapia uguale per tutti, ma esistono “numerose e diverse” tipologie originate da una moltitudine di “scuole” di psicoterapia, in una variegata ed eclettica costellazione di approcci e metodologie.
Le principali “differenze” fra le varie (numerose e differenti) Scuole di Psicoterapia si rifanno fondamentalmente alle “differenti” (a volte divergenti) “Visioni filosofiche” (oltre che Scientifiche ed Epistemologiche) che stanno a loro fondamento, le visioni di base sull'essere umano e sui suoi disagi, da cui derivano diversi e variegati approcci e metodi di intervento, trattamento e cura.
Sarebbe sicuramente arduo e fuorviante (in questa sede) cercare di approfondire oltre questo aspetto, che è di per sé già abbastanza ostico se affrontato senza le dovute premesse e cornici di riferimento.
Ma qui basti sapere che il “proliferare” di così tante “diversità”, lungi dall'essere solo un effetto collaterale della mancanza di "unità" di visione e di intenti all'interno della categoria professionale, riguarda piuttosto la “ricchezza” e la “molteplicità” che si genera spontaneamente e naturalmente in un ambito come quello dell'Animo Umano (la “Psiche”), così profondo e complesso, da non poter essere “imbrigliato” all'interno di un'unica visione omogenea e semplicistica (proprio come lo è il generarsi della “pluralità” nella “biodiversità” dei processi vitali nell'evoluzione biologica).
Quindi, proprio come la Vita affronta la sua evoluzione in maniera “creativa” generando una prosperosa abbondanza di forme e differenti linee evolutive pur rimanendo sempre coerente con sé stessa e con i propri principi vitali, così le specializzazioni della Psicoterapia, pur sembrando moltiplicarsi in intricate ramificazioni, ognuna con le sue originalità distintive, rimangono tutte coerenti e solidali con i principi essenziali della ricerca del “benessere esistenziale” dell'animo umano.
E se sicuramente ad uno sguardo superficiale e frettoloso questo panorama potrebbe sembrare frammentato e dispersivo, confusivo e disorientante, ad uno sguardo più attento si profilerebbe un orizzonte variegato e “ricco di alternative potenziali” cui poter ricorrere per una scelta che sia il più possibile in “sintonia” con le proprie “visioni” della vita.
Questo aspetto è quindi sicuramente in linea con l'assunto per cui all'aumentare del numero possibile di alternative selezionabili corrisponde un maggior grado di “libertà” nella “scelta” (maggiore “complessità” viene ripagata con maggior “libertà” di azione).
Ricordiamo "in primis" che se la Psicoterapia è sicuramente fondata su un approccio “Scientifico” all'essere umano, non di meno essa rappresenta anche una vera “Arte” (ricordiamo in merito le distinzioni tra Sapere, Saper Fare e Saper Essere – approfondite ad esempio nel mio Profilo alla voce “su di me”), e come tale si nutre e si fonda su aspetti e visioni che sconfinano oltre i regimi della sola razionalità logica esclusiva (la realtà non è solo tutta bianca “O” nera) bensì vi è la valorizzazione di differenze, toni e “sfumature” (per cui la realtà è bianca “E” nera, ed in definitiva è “iridescente” nell'ampio spettro delle sue alternative) e approda nei reami della molteplicità dei potenziali dell'essere: polifonia sinfonica e cromatica, cui si può far corrispondere “metaforicamente” il passaggio dal freddo e schematico dualismo di una “scacchiera” (conflitto-scontro) al colorato orizzonte di un “arcobaleno” (pace-armonia) in cui la luce è sempre una “Unità” espressa nella "Molteplicità" dei sui colori (unità nella molteplicità) proprio come nel famoso esperimento scientifico (che non sfugge neanche ai bambini che giochino con la luce) del fascio di luce “bianca” che si scompone in “iridescente arcobaleno” nel passaggio attraverso un prisma di cristallo.
Così come gli esseri umani non sono né omogenei né uniformi nel proprio essere, ricchi e proliferanti di differenze e divergenze pur rimanendo “tutti uguali nell'essere tutti diversi”, così nel panorama delle psicoterapie il “plurale” è d'obbligo: a diverse tipologie di “essere” corrispondono diverse tipologie di “cura” possibile (facendo un esempio metaforico che può sembrar banale ma che forse non lo è poi tanto, se fossimo tutti dei “chiodi” basterebbe avere un “martello”, là dove invece si riconosce l'esistenza anche delle “viti” ecco che diviene inevitabile utilizzare anche il “cacciavite”, da cui poi ecco il proliferare di “attrezzi” nel riconoscere una pluralità di “tipologie” di intervento possibile).
E nella "scelta" di una scuola di psicoterapia rispetto ad un'altra, resta nelle mani di ognuno la libertà di “dipingere” il proprio processo vitale con le “vibrazioni” che più si “sintonizzano” con il proprio essere, ed anche se questo processo di valutazione e selezione può essere un po' più impegnativo, sarà sicuramente anche più ricco, appagante e soddisfacente le nostre reali necessità.
Per concludere (seppur le cose che si potrebbero aggiungere sono veramente tante), verrebbe forte la “tentazione” di descrivere la propria scuola di psicoterapia come quella “sicuramente” più completa e funzionale, più elaborata e comprensiva (etc. etc), ma questa è una inevitabile conseguenza di una visione parziale e limitata dettata dal proprio stato di appartenenza ad un certo approccio (“tentazione” a cui già molti professionisti prima di me hanno ceduto più che volentieri, nel tessere gli elogi del proprio orientamento e nel “tirare l'acqua la proprio mulino”) ma, per “onestà intellettuale” e “correttezza etica”, ritengo sicuramente molto meglio lasciare che ogni individuo possa percorrere consapevolmente il proprio cammino di valutazione e scelta in "libertà" e "responsabilità" individuale, donandogli semplicemente gli strumenti che gli permettano di fare questo percorso in autonomia e indipendenza (per avere orientamenti in tal merito, vedi ancora “su di me” sul mio profilo).
Quindi, aldilà del lasciare al “caso” la “scelta” del “tipo” di psicoterapia più adatta al nostro essere, l'unica cosa che resta da fare è forse semplicemente lasciare a chi legge “l'onere e l'onore” (l'impegno e il merito) di valutare e scegliere con consapevolezza, libertà e responsabilità ciò che più fa “risuonare” le “corde” del proprio essere, il più possibile “accordate” al nucleo più intimo e intuitivo del proprio animo: così da poter dar spazio ad una scelta fatta per “risonanza, sintonia e armonia”.
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Buonasera, la spiegazione che le ha dato il collega è molto ricca ed esaustiva. Come mai però si (o ci) pone questa domanda? Stava pensando di iniziare un percorso e vorrebbe scoprire quale approccio risponde meglio alle sue esigenze o si tratta di un semplice approfondimento sul tema? Un cordiale saluto Dott Elisa Galantini
Salve,
ogni psicoterapeuta segue un approccio, o meglio ha seguito un certo tipo di formazione, in maniera tale che, come un sarto cuce un vestito su misura, così un terapeuta "cucirà" un abito a misura della persona che chiederà aiuto, perchè ognuno di noi è diverso e reagisce agli eventi della vita in maniera diversa.
Saluti.
ogni psicoterapeuta segue un approccio, o meglio ha seguito un certo tipo di formazione, in maniera tale che, come un sarto cuce un vestito su misura, così un terapeuta "cucirà" un abito a misura della persona che chiederà aiuto, perchè ognuno di noi è diverso e reagisce agli eventi della vita in maniera diversa.
Saluti.
Buongiorno. Gli approcci sono diversi perché la mente è un mistero, perché dapprima ci si è accostati al suo studio con un'ottica filosofica-psicoanalitica (basata su ciò che non si vede: sogni,lapsus e tutto quanto di inconscio possa esserci), poi con un'ottica comportamentista basata sui comportamenti reali e i pensieri formulati apertamente, poi con un-ottica basata sui sistemi familiari e i modi di comunicare nella relazione interpersonale. Oggi, con gli studi sulle neuroscienze si cerca di integrare la mente e il corpo (ad esempio con la schema therapy, la terapia sensomotoriae tutti gli studi sull'attaccamento). Di base questa è una buona cosa, in quanto si lavora e si studia per ottenere i massimi benefici. La professione richiede aggiornamento continuo e curiosità
Che bella domanda!
Esistono tanti modi per illuminare una caverna, si può usare una candela, una torcia oppure per i fumatori un accendino... questo per dire che ogni persona va rispettata nel suo modo di scegliere quali strumenti portare con se’ nel
Suo Viaggio verso il cambiamento.
Trovo perciò molto bello che ci sia tanta ricchezza anche negli approcci terapeutici.
I modelli integrati hanno proprio questa filosofia di base e per tale motivo nella scelta di un terapeuta quello che fa la differenza è che si senta compreso/a nel
Suo essere una persona pensante e ricca. Si dia fiducia e ascolti il suo istinto considerando che ogni professionista terra’ conto sia degli strumenti che conosce meglio sia della capacità di stare nella relazione e creare una buona Alleanza terapeutica e di lavoro con lei.
Buon Viaggio!
Esistono tanti modi per illuminare una caverna, si può usare una candela, una torcia oppure per i fumatori un accendino... questo per dire che ogni persona va rispettata nel suo modo di scegliere quali strumenti portare con se’ nel
Suo Viaggio verso il cambiamento.
Trovo perciò molto bello che ci sia tanta ricchezza anche negli approcci terapeutici.
I modelli integrati hanno proprio questa filosofia di base e per tale motivo nella scelta di un terapeuta quello che fa la differenza è che si senta compreso/a nel
Suo essere una persona pensante e ricca. Si dia fiducia e ascolti il suo istinto considerando che ogni professionista terra’ conto sia degli strumenti che conosce meglio sia della capacità di stare nella relazione e creare una buona Alleanza terapeutica e di lavoro con lei.
Buon Viaggio!
Gentile utente di mio dottore,
La psicoterapeuta è uno psicologo specializzato successivamente alla laurea in psicoterapia. La psicoterapia può avere alla propria base varie matrici teoriche.
Ci sono gli psicoterapeuti sistemico- relazionali gli psicoterapeuti psicoanalitici, gli psicoterapeuti cognitivo comportamentale.
Quello che le posso dire è che non è importante l' inquadramento teorico entro cui si iscrive il trattamento ma piuttosto ai fini della guarigione quanto esser determinante risulterebbe l' alleanza terapeutica che viene ad instaurarsi tra specialista e paziente.
Nella speranza con queste poche righe di aver fatto un po' di chiarezza in merito ai suoi dubbi
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
La psicoterapeuta è uno psicologo specializzato successivamente alla laurea in psicoterapia. La psicoterapia può avere alla propria base varie matrici teoriche.
Ci sono gli psicoterapeuti sistemico- relazionali gli psicoterapeuti psicoanalitici, gli psicoterapeuti cognitivo comportamentale.
Quello che le posso dire è che non è importante l' inquadramento teorico entro cui si iscrive il trattamento ma piuttosto ai fini della guarigione quanto esser determinante risulterebbe l' alleanza terapeutica che viene ad instaurarsi tra specialista e paziente.
Nella speranza con queste poche righe di aver fatto un po' di chiarezza in merito ai suoi dubbi
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
per quanto riguarda i diversi “tipi di psicoterapia” penso che il suo collega si riferisca alle diverse scuole di psicoterapia che formano i terapeuti, ciascuna con propri paradigmi, teorie e modelli di riferimento. Ognuna fornisce la specializzazione in psicoterapia, ossia abilita (anche legalmente) all'uso di tecniche terapeutiche e quindi ad eseguire prestazioni di psicoterapia. (La invito a visionare l’abbondante materiale on line per verificare le differenze tra interventi psicologici-psicoterapeutici-psichiatrici …). Comunque, … la scuola di psicoterapia di formazione è solo uno degli aspetti che caratterizza le “diversità” tra i terapeuti.
Ogni terapeuta inizia un proprio percorso formativo e di interesse già con la scelta dell’indirizzo di laurea, e continua con una specifica scuola di psicoterapia, proseguendo poi con master, corsi di perfezionamento e corsi dedicati all'utilizzo di specifiche tecniche per affrontare specifici problemi.
Altro elemento di diversità è il percorso professionale che lo porta a lavorare e a far esperienza con certe tematiche piuttosto che con altre.
Infine, ... l’”unicità” di un terapeuta, sta nella relazione terapeutica che riesce a co-costruire con la persona che gli chiede aiuto.
Cordiali saluti.
per quanto riguarda i diversi “tipi di psicoterapia” penso che il suo collega si riferisca alle diverse scuole di psicoterapia che formano i terapeuti, ciascuna con propri paradigmi, teorie e modelli di riferimento. Ognuna fornisce la specializzazione in psicoterapia, ossia abilita (anche legalmente) all'uso di tecniche terapeutiche e quindi ad eseguire prestazioni di psicoterapia. (La invito a visionare l’abbondante materiale on line per verificare le differenze tra interventi psicologici-psicoterapeutici-psichiatrici …). Comunque, … la scuola di psicoterapia di formazione è solo uno degli aspetti che caratterizza le “diversità” tra i terapeuti.
Ogni terapeuta inizia un proprio percorso formativo e di interesse già con la scelta dell’indirizzo di laurea, e continua con una specifica scuola di psicoterapia, proseguendo poi con master, corsi di perfezionamento e corsi dedicati all'utilizzo di specifiche tecniche per affrontare specifici problemi.
Altro elemento di diversità è il percorso professionale che lo porta a lavorare e a far esperienza con certe tematiche piuttosto che con altre.
Infine, ... l’”unicità” di un terapeuta, sta nella relazione terapeutica che riesce a co-costruire con la persona che gli chiede aiuto.
Cordiali saluti.
Gentile utente, ogni psicoterapeuta ha una sua tecnica. Le aree più grandi sono due: chi lavora sul sintomo cercando strategie per controllarlo e chi invece scava nel passato per vederne i nessi. Il discorso è molto lungo se scendiamo in particolari più specifici. Spero di esserle stata utile.
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, la sua domanda permette di mettere in evidenza che la psicoterapia si suddivide in diverse specializzazioni che lo psicologo sceglie dopo il percorso di laurea. Sono molteplici qualora decidesse di intraprendere un percorso di psicoterapia è importante la specializzazione ma anche la relazione tra paziente e terapeuta è fondamentale
Salve, tanti colleghi le hanno fornito utili informazioni, inoltre può chiamare l'ordine degli psicologi per ulteriori dettagli.
Gent i diversi approcci nella psicoterapia sono conseguenti alle diverse formazioni degli specialisti che possono essere sia medici che psicologi. È importante quindi per il paziente che ritiene di voler seguire un percorso psicoterapeutico informarsi sulla formazione e l'indirizzo professionale dello specialista. Cordiali saluti dott.ssa Maria Grazia Messaglia
La domanda è interessante e in effetti è un buono spunto per fare chiarezza su questo argomento.
In seguito alla Laurea in Psicologia e all'abilitazione, lo Psicologo ha la possibilità di scegliere tra diversi orientamenti di specializzazione in Psicoterapia (che durerà altri 4 anni). In genere il professionista sceglie in base alle proprie attitudini e all'approccio che sente più vicino a sè.
Detto questo, ciò che conta quando si lavora in terapia non è tanto l'approccio teorico del terapeuta, quanto che tra psicoterapeuta e paziente ci sia una buona sintonia e alleanza.
Buona continuazione!
In seguito alla Laurea in Psicologia e all'abilitazione, lo Psicologo ha la possibilità di scegliere tra diversi orientamenti di specializzazione in Psicoterapia (che durerà altri 4 anni). In genere il professionista sceglie in base alle proprie attitudini e all'approccio che sente più vicino a sè.
Detto questo, ciò che conta quando si lavora in terapia non è tanto l'approccio teorico del terapeuta, quanto che tra psicoterapeuta e paziente ci sia una buona sintonia e alleanza.
Buona continuazione!
Buongiorno,
Vedo che molti colleghi le hanno risposto.
condivido, anche se, alcuni approcci hanno evidenze scientifiche più supportate.
Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Vedo che molti colleghi le hanno risposto.
condivido, anche se, alcuni approcci hanno evidenze scientifiche più supportate.
Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Salve, nell'ambito delle psicoterapie esistono diversi orientamenti, chiamati anche approcci e/o scuole di psicoterapia. Ognuno ha le proprie teorie di base, con tecniche e strumenti specifici. Nella scelta è meglio orientarsi sugli approcci con maggiori evidenze scientifiche che sostengono l'efficacia dei trattamenti. Per ogni dubbio o domanda sono a disposizione.
Buona sera, semplificando si potrebbe dire che ciascun approccio si caratterizza per il diverso accento posto su specifici aspetti del funzionamento mentale e della personalità (es. schemi di pensiero, dinamiche inconsce, meccanismi interpersonali, modificazione del comportamento etc.), e dunque su un diverso modo di intendere il disagio psicologico e le tecniche terapeutiche. Ci sono poi dei fattori comuni trasversali condivisi da più approcci. La scelta dell'approccio può dipendere dalla tipologia di disagio e dalle caratteristiche cognitive, emotive e relazionali del paziente. Saluti
Gentile utente, le diverse tipologie di psicoterapia si rifanno alla tipologia di formazione che il lo psicoterapeuta ha effettuato, ognuna delle quali utilizza il proprio approccio per giungere allo stesso fine, ossia il benessere del paziente. Questo, detto molto molto semplicemente. Tenga però conto che esistono anche tante tipologie di terapeuti e tante tipologie di pazienti! L'aspetto più importante, a prescindere dalla terapia, è l'alleanza terapeutica che si stabilirà tra paziente e terapeuta, che prescinde dall'orientamento teorico. Un caro saluto
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
La diversità è una caratteristica del mondo. Non c'è da stupirsi, dunque, che, a maggior ragione, in una tematica così complessa come la cura degli aspetti esistenziali di una persona siano fiorite moltissime scuole di pensiero e azione psicoterapeutica. E' pur vero che in una relazione psicoterapeutica conta anche molto l'imponderabile "alchimia relazionale" che scaturisce tra terapeuta e paziente.
Gentile utente, potrebbe comportare una certa difficoltà scegliere lo psicoterapeuta giusto, con il timore di aver intrapreso un cammino col "compagno" sbagliato. Stia tranquillo però, perché troverà la cura nella relazione e non nella scuola di appartenenza. Un caro saluto.
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