Buongiorno SI parlo di ritardo intellettivo Mio figlio di 15 anni , vorrei sapere se è verita' c

Ritardo Mentale Medio-Grave non è una diagnosi specifica sul piano clinico, ma è una diagnosi funzionale. Ciò significa che questo termine non indica la malattia
che ha determinato il ritardo nello sviluppo mentale di Suo Figlio. Perciò non è possibile che fare una prognosi, con specifiche indicazioni su come si possano evolvere la potenzialità intellettive e di autonomia del ragazzo, partendo solo dall'indicazione della attuale diagnosi di ritardo mentale medio-grave. Sarebbe invece opportuno cercare di approfondire la conoscenza della causa che ha determinato la condizione mentale del ragazzo.
Sulla base di ciò, accedendo ai dati forniti dalla letteratura scientifica internazionale, e grazie all'esperienza del suo Specialista di riferimento, si potrebbe ipotizzare lo scenario futuro a cui andrà incontro la Vostra Famiglia.

Gent.ma, Ritardo Mentale Medio-Grave si concentra più su ciò che il ragazzo "non riesce a fare", piuttosto che su ciò che "riesce a fare" e non spiega il "perchè" del disturbo. Non fa una diagnosi. La diagnosi è invece fondamentale per poter fare una prognosi, cioè una previsione della futura autonomia del paziente senza o con riabilitazione. E permette anche di individuare obiettivi e strategie della riabilitazione stessa. A disposizione per ogni altra domanda e richiesta di consulenza. Cordiali saluti.

Gentile Antonella, un ritardo mentale medio grave non è una diagnosi come già detto dai colleghi sopra.
Vorrei aggiungere che non potendo quindi fare una prognosi la inviterei a supportare suo figlio con un piano di trattamento riabilitativo costruito ad hoc, perchè nessun caso è uguale ad un altro, indipendente dalla stessa etichetta diagnostica data.
A disposizione.
Un abbraccio forte.
Livia

sicuramente all''età di suo figlio avvengono dei cambiamenti sostanziali nell'assetto affettivo e biologico, e può essere l'età giusta per trainare in avanti anche le competenze cognitive.
esiste anche la possibilità se non adeguatamente supportato, che si chiuda e regredisca in una dimensione infantile.
Le consiglio associazioni che si occupano di disabilità nel sociale e un bravo neuropsichiatra esperto in adolescenze difficili come case manager. Cordiali saluti, Antonio Santoro