Buongiorno, scrivo qui per una richiesta di aiuto. Sto soffrendo molto. Sono un ragazzo di 28

17 risposte
Buongiorno,

scrivo qui per una richiesta di aiuto.

Sto soffrendo molto. Sono un ragazzo di 28 anni. Ero in terapia fino a un mese fa, ma ho lasciato la mia vecchia psicoterapeuta perché mi ha messo più paura e più pensieri di quelli che già avevo.

Sono andato da lei per superare la mia insicurezza e per vedermi un po’ più positivo. Tuttavia, sono caduto in un circolo vizioso di insicurezze.

Sento che mai nessuna donna potrà amarmi per il mio aspetto. So bene che non conta solo quello, ma la realtà ci dice che l’aspetto è il biglietto da visita. Io, purtroppo, non piaccio a nessuno, o non piaccio a chi io trovo interessante.

La mia ex psicoterapeuta dice che io, come persona, non valgo tanto e non sono abbastanza da potermi permettere questi canoni così alti. Quando me lo disse, volevo solo sprofondare, perché lei ha confermato tutti i miei pensieri, che quindi sembrano reali.

Che poi, non ho canoni così alti. A me piace la semplicità: un sorriso, uno sguardo, la forma del viso. Le ho detto che non decido io a chi farmi piacere. Lei mi disse: “Ti devi accontentare, non tutti possiamo avere ciò che desideriamo nella vita.”

Ma io non voglio accontentarmi. Non voglio stare con una persona che non amerò o che non mi piace. Ormai non ci provo più con le ragazze perché già so che non piaccio.

Mi scattano nella mente dei pensieri:

1. Il mio cervello dice: inutile provarci, non sei abbastanza per lei. Lei è bella, tu no.
2. Mi parte un’ansia altissima quando vedo una ragazza che può piacermi, ma so che non piacerò mai.
3. Se nel caso ci provassi (ci ho provato a contattare sui social) e avessi un rifiuto, mi parte in automatico: allora vedi, è come dicevo io: sei tu il problema, non vali, sei brutto.

Ovviamente l’insicurezza mi colpisce su ogni aspetto della mia vita.

Spero di essere stato chiaro e spero che non mi giudichiate. Cosa suggerite?
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Come lei descrive molto bene, se persistono sensazioni di inadeguatezza e una scarsa fiducia in se stessi è altamente probabile che i tentativi di approccio non vadano a buon fine, finendo per confermare i pensieri auto-svalutanti. Potrebbe essere interessante lavorare su altre sue caratteristiche, oltre all'aspetto fisico, che potrebbero farlo sentire più sicuro in se stesso e interessante agli occhi dell'altra persona. Si potrebbe anche lavorare molto sulla modalità di approccio e sulle situazioni che lei utilizza per conoscere altre persone, sulle sue aspettative e sulle credenze più inconsce alla base del suo comportamento e dei suoi sentimenti. Credo sia importante esprimere alla sua terapeuta come si è sentito e come le sono arrivate le sue parole. In ogni caso le consiglio di continuare la terapia, eventualmente con un altra terapeuta. Le auguro un buon percorso di crescita personale e rimango a disposizione per eventuali altri dubbi. Cari saluti, d.ssa Paola Pellegrino

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Buona sera,
leggo con interesse quello che ha scritto e la ringrazio per la condivisione.
Mi dispiace che si senta così, ma le consiglierei di esprimere, alla sua terapeuta, come ci si sente, anche noi terapeuti qualche volta possiamo sbagliare, ed è Per questo motivo che è molto importante un vostro feedback.
Il lavoro può essere svolto partendo da vari punti che lei ha elencato, anche dal punto di vista dall’immagine corporea e del come essa, essendo creata da noi, sia di natura soggettiva e non oggettiva e sugli aspetti relazionali.
Ma, se se la sente, ne parli con la sua terapeuta.
Rimango comunque a disposizione se avesse bisogno.
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Tagliapietra
Buona sera,
io le suggerisco di trovare un altro terapeuta che possa guidarla ed aiutarla nella sua difficoltà, lavorando con lei sulle opinioni e giudizi negativi che si sono create in lei.
Un saluto,dottoressa Teresita Forlano
Buonasera, parli con la sua terapeuta di come si è sentito e cambi approccio se lo ritiene opportuno. Non la conosco e non escludo che possa attuare, inconsapevolmente, una sorta di "profezia che si autoavvera". Nessuno d'altronde deve stare con chi non gli è gradito, né tanto meno, è utile accontentarsi. Nessuno può chiederle di fare questo. Però l'origine di una scarsa autostima risiede in altre parti profonde del suo animo e ha un impatto forte nell'approccio con l'altro. Non occorre sempre essere bellissimi per stare con belle ragazze, tutto è soggettivo e di esempi in tal senso ne esistono parecchi.
Continui la psicoterapia e conquisti il suo benessere emotivo, il resto verrà da sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Nessuno può chiederle di stare con qualcuno che non le piace. ( chi per altro si meriterebbe di ricevere questo "non amore?) A volte si tratta di ampliare la propria visione delle cose. Ampliare, non rinunciare o cambiare visione. Riprenda la psicoterapia, la aiuterà. Un caro saluto.
Buongiorno,
il suggerimento è quello di tornare in terapia o nel caso non si fosse trovato bene con la precedente terapeuta di iniziare un nuovo percorso con un altro specialista. Lei porta qui un tema importante che ha che fare con la stima di sé, ed è accompagnato da premesse che difficilmente riuscirà a scardinare da solo. Si metta nuovamente in discussione, vedrà che con il tempo potrà trovare la serenità che merita.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Buongiorno , sicuramente un percorso terapeutico può essere utile, le sue insicurezze sono normali , sono sensazioni comuni a molti . Non sempre la percezione che abbiamo di noi e degli altri può essere corretta … meglio mettersi in discussione anche con la possibilità di un rifiuto .. Attraverso l'esperienze si può migliorare e rendersi conto che i nostri pensieri ,molto spesso , ci bloccano in maniera errata .
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buon pomeriggio,
il consiglio è di intraprendere un nuovo percorso in cui portare ed elaborare questi vissuti e riuscire a mettersi in gioco diversamente.
Saluti
Buon giorno, mi spiace molto per il suo attuale vissuto e posso comprendere la sensazione circolare nella quale si sente invischiato.
Non credo debba rinunciare ai suoi sogni e penso che una relazione terapeutica è prima di tutto una relazione, perciò se non si trova a suo agio perché accontentarsi. Come le colleghe credo anche io che prima di eventualmente cambiare dovrebbe esprimere il suo vissuto alla sua attuale terapeuta. Credo che sia importante fare un lavoro per aumentare l'autostima ed anche per modulare il dolore e la sofferenza di questo momento. Come va nelle altre aree della sua vita? Amici, lavoro... qual'è il suo punto di forza? Quali sono le sue qualità?
Spero di averle dato dei punti di riflessione e di lavoro. Se sente il bisogno di un'ulteriore confronto può trovarmi anche on-line. Un abbraccio.
Buonasera,
l'incontro con un terapeuta è un incontro profondamente soggettivo e personale, anche i terapeuti possono sbagliare e vi è anche una componente soggettiva per la quale non ci si può trovare e incontrare con tutti i terapeuti. La cosa migliore sarebbe stata poter parlare con la sua terapeuta di come alcune affermazioni l'abbiano fatta sentire, in alternativa può cercare un altro terapeuta con il quale possa instaurare una relazione di maggior fiducia e sperimentare accoglienza e comprensione. La sua immagine corporea e la sua percezione di essa possono essere modificate nella direzione di una maggior accettazione e valorizzazione, questo sicuramente avrà un effetto nel suo modo di porsi all'esterno e di approcciarsi all'altro. le consiglio di non demordere e di farsi aiutare in questo percorso, ha il pieno diritto di pensare di meritarsi e di poter raggiungere ciò che desidera.
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile e che la tua esperienza con la psicoterapeuta non ti abbia dato il supporto di cui avevi bisogno. È importante ricordare che ogni persona ha il diritto di sentirsi amata e accettata per chi è, senza dover accontentarsi di qualcosa che non lo fa sentire apprezzato.
Ti consiglio di cercare un nuovo terapeuta che possa aiutarti a lavorare sulla tua autostima e sulle tue insicurezze. Potresti anche considerare di lavorare sulla tua paura del rifiuto e imparare strategie per gestire l'ansia che provi di fronte alle situazioni sociali.
Inoltre, potresti concentrarti su te stesso e sulle attività che ti rendono felice, per costruire la tua fiducia in te stesso. Prova a praticare l'autocompassione e a ricordarti che sei una persona degna di amore e rispetto, indipendentemente dall'aspetto fisico.
Infine, cerca di essere gentile con te stesso e di non giudicarti troppo duramente. Ogni persona è unica e speciale a modo suo, e meriti di essere amato e apprezzato per quello che sei. Spero che troverai il supporto di cui hai bisogno per affrontare le tue insicurezze e costruire una vita più serena e soddisfacente.
Buongiorno,
premetto che, al di la dello specifico percorso eseguito da lei in passato, qualsiasi processo di psicoterapia andrà necessariamente incontro a fatiche e difficoltà, come naturale per superare qualsiasi conflitto personale.
Detto ciò, a proposito del tema dell'insicurezza, ritengo fondamentale porre sempre questa riflessione, in seduta: secondo la maggioranza dei sondaggi, la maggioranza di noi si sottovaluta e alla domanda "ti senti capace" la maggioranza risponde "non sono abbastanza bravo". Tutti noi vediamo in primis le nostre lacune, uno dei motivi per cui la nostra autostima non decolla è che noi vogliamo piacere a tutti. Ma non esiste una donna al mondo , almeno una, cui non posso andare bene, forse è la mia idea di dover assumere certi comportamenti/atteggiamenti per piacere a renderla fragile. Bisogna uscire dalle opinioni su noi stessi, non è utile sapere se si vale o meno. Se si esce dall'idea di non essere all'altezza, si può aprire una strada di realizzazioni. Non siamo nati per essere adatti a tutte le realizzazioni (piacere a tutte le donne), ma si tratta, semplicemente, di essere naturali e permettere di attrarre, come è naturale, le persone cui suscitiamo interesse. Si tratta dunque di iniziare a cambiare la visione di noi stessi.
A tal fine, esistono utili tecniche cognitive da applicare in sede di terapia.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Rimango disponibile anche per consulti online,

Dott.ssa Elisa Folliero
Buongiorno grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Ciò che sento, leggendo la sua storia, è davvero tanta sofferenza per ciò che vive e per i pensieri che le vengono quando tenta di approcciarsi ad una ragazza. La sicurezza di sé è qualcosa che si costruisce nel tempo, grazie anche alle persone di cui ci circondiamo; durante l'infanzia queste persone sono magari rappresentate dai familiari, mentre da adulti, quando se ne sente il bisogno, è un professionista che può aiutarci. Se sente che con la sua terapeuta non è riuscito a sentirsi visto e a costruire una relazione di fiducia che l'aiuti ad essere più sicuro di sé, la invito a condividere ciò con la sua terapeuta, così da riuscire insieme a porre le basi per ricostruire una relazione terapeutica diversa. Se invece non se la sente di riprendere la terapia con questa persona, ciò che le consiglio però è di non abbandonare l'dea della psicoterapia in generale, perché è proprio in una relazione terapeutica con un professionista valido in grado di essere lì e di vederla, che potrà anche lei riuscire a vedere se stesso in maniera diversa, riuscendo ad affrontare tutti quegli aspetti di sé che la fanno soffrire. Per qualsiasi chiarimento resto a disposizione Dott.ssa Alessia Vanzi
Carissimo, mi dispiace sentire la sua sfiducia e immaginarla con i remi in barca proprio nel momento della vita in cui si esplode. Con quale domanda/richiesta era andato dalla terapeuta? Questo stesso problema di ora? Il mio consiglio è che lei chiarisca con la psicoterapeuta e si trovi un altro psicoterapeuta (si interroghi se si sentirebbe a suo agio più con una donna o con un uomo). Ne provi più d'uno e scelga dove si sente più accolto e non giudicato. La bellezza o bruttezza di una persona è un aspetto assolutamente soggettivo. Ci sono uomini bruttissimi che hanno donne bellissime e certi belli assolutamente privi di fascino. Credo che le tematiche su cui lavorare con lei sarebbero molte, a partire dal suo pensiero di essere non degno, indesiderabile e non amabile. Ci sarebbe tanto da dire, tutte cose estremamente interessanti. Se fossi in lei non mi crogiolerei in pensieri inutili e dannosi, mi metterei subito alla ricerca della persona giusta. A disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, la invito a tentare con un altro psicoterapeuta, in questo modo potrebbe darsi più di una possibilità.
Continui a cercare, saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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