Buongiorno, scrivo qui per una richiesta di aiuto. Sto soffrendo molto. Sono un ragazzo di 28
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Buongiorno,
scrivo qui per una richiesta di aiuto.
Sto soffrendo molto. Sono un ragazzo di 28 anni. Ero in terapia fino a un mese fa, ma ho lasciato la mia vecchia psicoterapeuta perché mi ha messo più paura e più pensieri di quelli che già avevo.
Sono andato da lei per superare la mia insicurezza e per vedermi un po’ più positivo. Tuttavia, sono caduto in un circolo vizioso di insicurezze.
Sento che mai nessuna donna potrà amarmi per il mio aspetto. So bene che non conta solo quello, ma la realtà ci dice che l’aspetto è il biglietto da visita. Io, purtroppo, non piaccio a nessuno, o non piaccio a chi io trovo interessante.
La mia ex psicoterapeuta dice che io, come persona, non valgo tanto e non sono abbastanza da potermi permettere questi canoni così alti. Quando me lo disse, volevo solo sprofondare, perché lei ha confermato tutti i miei pensieri, che quindi sembrano reali.
Che poi, non ho canoni così alti. A me piace la semplicità: un sorriso, uno sguardo, la forma del viso. Le ho detto che non decido io a chi farmi piacere. Lei mi disse: “Ti devi accontentare, non tutti possiamo avere ciò che desideriamo nella vita.”
Ma io non voglio accontentarmi. Non voglio stare con una persona che non amerò o che non mi piace. Ormai non ci provo più con le ragazze perché già so che non piaccio.
Mi scattano nella mente dei pensieri:
1. Il mio cervello dice: inutile provarci, non sei abbastanza per lei. Lei è bella, tu no.
2. Mi parte un’ansia altissima quando vedo una ragazza che può piacermi, ma so che non piacerò mai.
3. Se nel caso ci provassi (ci ho provato a contattare sui social) e avessi un rifiuto, mi parte in automatico: allora vedi, è come dicevo io: sei tu il problema, non vali, sei brutto.
Ovviamente l’insicurezza mi colpisce su ogni aspetto della mia vita.
Spero di essere stato chiaro e spero che non mi giudichiate.
scrivo qui per una richiesta di aiuto.
Sto soffrendo molto. Sono un ragazzo di 28 anni. Ero in terapia fino a un mese fa, ma ho lasciato la mia vecchia psicoterapeuta perché mi ha messo più paura e più pensieri di quelli che già avevo.
Sono andato da lei per superare la mia insicurezza e per vedermi un po’ più positivo. Tuttavia, sono caduto in un circolo vizioso di insicurezze.
Sento che mai nessuna donna potrà amarmi per il mio aspetto. So bene che non conta solo quello, ma la realtà ci dice che l’aspetto è il biglietto da visita. Io, purtroppo, non piaccio a nessuno, o non piaccio a chi io trovo interessante.
La mia ex psicoterapeuta dice che io, come persona, non valgo tanto e non sono abbastanza da potermi permettere questi canoni così alti. Quando me lo disse, volevo solo sprofondare, perché lei ha confermato tutti i miei pensieri, che quindi sembrano reali.
Che poi, non ho canoni così alti. A me piace la semplicità: un sorriso, uno sguardo, la forma del viso. Le ho detto che non decido io a chi farmi piacere. Lei mi disse: “Ti devi accontentare, non tutti possiamo avere ciò che desideriamo nella vita.”
Ma io non voglio accontentarmi. Non voglio stare con una persona che non amerò o che non mi piace. Ormai non ci provo più con le ragazze perché già so che non piaccio.
Mi scattano nella mente dei pensieri:
1. Il mio cervello dice: inutile provarci, non sei abbastanza per lei. Lei è bella, tu no.
2. Mi parte un’ansia altissima quando vedo una ragazza che può piacermi, ma so che non piacerò mai.
3. Se nel caso ci provassi (ci ho provato a contattare sui social) e avessi un rifiuto, mi parte in automatico: allora vedi, è come dicevo io: sei tu il problema, non vali, sei brutto.
Ovviamente l’insicurezza mi colpisce su ogni aspetto della mia vita.
Spero di essere stato chiaro e spero che non mi giudichiate.
Buongiorno, è evidente che la tua esperienza con la tua precedente psicoterapeuta non è stata positiva e che i suoi commenti hanno amplificato le tue insicurezze. È importante ricordare che il ruolo di un terapeuta è di sostenere e aiutare, non di giudicare o di confermare pensieri negativi su te stesso. Capisco che l'aspetto fisico è un primo biglietto da visita, ma non è l'unico. Ci sono tante altre variabili che entrano in gioco. In ogni caso ci sono sempre degli accorgimenti che si possono mettere in atto per migliorare il proprio biglietto da visita. Ogni persona ha un valore intrinseco che non dipende dall'aspetto fisico. Poi, come ti dicevo, non esiste solo l'aspetto fisico. Ci sono molte variabili come ad esempio la gentilezza, l'empatia, l'umorismo e l'intelligenza che permettono di attrarre le persone. E queste sono solo degli esempi. Ce ne sono molte altre. Poi, solo perché una persona ti ha rifiutato o perché non hai ancora trovato la persona giusta non significa che non sei amabile o che non piaci a nessuno. La realtà è che ci sono molte persone che apprezzano caratteristiche diverse e che vedono la bellezza in modi diversi. A mio avviso, un percorso psicologico, con un o una terapeuta che non ti giudichi, può essere molto utile proprio in questo senso, come occasione di esplorare le varie possibilità e opzioni che puoi avere a disposizione per vivere una vita soddisfacente, oltre che lavorare su tutti questi pensieri autolimitanti e autosabotanti.
Saluti
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Buona sera e grazie per aver condiviso la sua storia; per un problema di forte insicurezza, necessita di un percorso che le permetta di fare un piccolo passo alla volta verso la meta, conoscere meglio se stesso e fidarsi delle sue possibilità.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Emanuela barretta
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Emanuela barretta
Buonasera, e grazie per il coraggio di aver condiviso il tuo vissuto. Dispiace tanto leggere della tua esperienza precedente nel setting terapeutico. Sulla cognizione negativa "non son abbastanza" si potrebbe lavorare con l'EMDR e provando a dialogare con la parte di te che si sente così. A patto che lo si faccia in un ambiente privo di giudizio, un ambiente e un rapporto terapeutico che ti faccia sentire al sicuro e non alimenti la cognizione negativa. In bocca al lupo.
Buonasera sarebbe interessante che lei capisse l origine di una tale insicurezza e svalutazione di se'. Nessuno è perfetto nel' esiste un ideale di bellezza come nelle favole. Credo che dovrebbe riprovare un percorso di aiuto che le consenta di capire meglio la paura e l insicurezza che scattano dentro di lei nel momento in cui incontra qualcuno che le piace. Credo che un percorso di tipo analitico potrebbe aiutarla a capire meglio questi sentimenti masochistici che la portano a fallire. Se vuole rimango a disposizione anche on line. Le offro il primo colloquio di valutazione gratis.
Gentile utente, se l'esperienza precedente non è stata utile o addirittura peggiorativa, le suggerisco di non demordere, a volte può capitare di non sentirsi nel posto giusto. Provi con un orientamento psicoanalitico o psicodinamico, potrebbe aiutarla a comprendere meglio le radici della sua insicurezza. Un caro saluto, Giada di veroli
Buona sera gentile utente, mi dispiace molto leggere della tua sofferenza, è importante sottolineare che la tua ex psicoterapeuta non ha agito in modo professionale o etico, il suo compito è quello di aiutarti a sviluppare l’autostima e la fiducia in te stesso. Ti consiglio di cercare un nuovo terapeuta con cui instaurare una buona sintonia. È importante ricordare che questi percorsi richiedono tempo e impegno, con il giusto aiuto e supporto troverai il coraggio e la forza per affrontare le tue insicurezze e costruire la vita che desideri. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto dott.ssa Cristina Sinno
Gent.mo, considerato il disagio che descrive e che continua a provare, sarebbe opportuno riuscisse a chiedere ancora un aiuto clinico in cui poter meglio valutare ciò di cui parla e prospettare poi un appropriato lavoro psicoterapeutico che le consenta di trasformare l’esperienza insoddisfacente che vive. SG
Buongiorno,
lei qui porta un tema delicatissimo che ha a che fare con l' autostima. Andrebbero esplorati meglio questi pensieri attraverso un lavoro terapeutico. I percorsi di psicoterapia, soprattutto quando si lavora bene, possono in certi momenti far star peggio, ma non si scoraggi. Riprenda pure il cammino iniziato, vedrà che con il tempo troverà la giusta posizione in merito alle sue percezioni e riuscirà a ritrovare la sua serenità
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
lei qui porta un tema delicatissimo che ha a che fare con l' autostima. Andrebbero esplorati meglio questi pensieri attraverso un lavoro terapeutico. I percorsi di psicoterapia, soprattutto quando si lavora bene, possono in certi momenti far star peggio, ma non si scoraggi. Riprenda pure il cammino iniziato, vedrà che con il tempo troverà la giusta posizione in merito alle sue percezioni e riuscirà a ritrovare la sua serenità
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno! no comment sull'accontentarsi... Il lavoro terapeutico dovrebbe essere incentrato sull'autostima e sul fatto che il primo a non piacersi è lei. Non demorda e cerchi un/a nuovo/a terapeuta.
Buongiorno e grazie per aver voluto condividere la sua esperienza e il suo sentire. Il suo scritto mi ha colpito sotto molti aspetti, ma in particolare l'ultima cosa scritta: "spero che non mi giudichiate". Un percorso psicoterapeutico è finalizzato a far emergere ciò che è utile alla persona per migliorare la qualità della propria vita e non a giudicare. E' inoltre opportuno evidenziare che le variabili che entrano in gioco nella piacevolezza delle persone sono molteplici. Si può lavorare su insicurezze ed autostima, con lo psicoterapeuta che d'ora in poi deciderà di scegliere. Sia fiducioso e buona vita.
Dott. Lucio Aucello
Dott. Lucio Aucello
Ciao, l'approccio della collega non è stato dei migliori e sicuramente non c'è stata alleanza tra voi ma non si scoraggi ci sono tanti professionisti validi pronti ad aiutarla non si scoraggi si dia la possibilità di ricominciare. Nel caso volesse sono disponibile.
Dott. Stefano Lanza
Dott. Stefano Lanza
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi i suoi pensieri e la sua esperienza. Posso capire quanto stia passando e voglio rassicurarla che non sarà giudicato qui. È coraggioso da parte sua chiedere aiuto e condividere le sue esperienze.
È comprensibile che abbia deciso di interrompere la sua terapia precedente se questa le ha lasciato più paura e insicurezze di prima. È importante trovare un terapeuta con cui si senta veramente a suo agio e che possa aiutarla a superare le difficoltà che sta affrontando.
Quanto ha descritto riguardo alle sue insicurezze sull’aspetto e sulle relazioni è molto comune. È difficile sentirsi respinti o non amati, ma è anche importante capire che i nostri pensieri non sempre riflettono la realtà oggettiva. Spesso, durante periodi di insicurezza, tendiamo a interpretare le cose in modo negativo.
Mi sembra che lei abbia degli standard personali molto validi riguardo alle relazioni, desiderando autenticità e una connessione genuina. È normale desiderare essere accettati e amati per chi siamo veramente.
Sarebbe utile trovare un nuovo terapeuta con cui poter riprendere il percorso di crescita personale. Un buon terapeuta può aiutarla a esplorare queste insicurezze in modo sicuro e supportarla nel costruire una prospettiva più positiva su se stesso e sulle relazioni. Potrebbe anche considerare di parlare con qualcuno a lei vicino, come amici fidati o familiari, per condividere ciò che sta attraversando. A volte il supporto sociale può essere un grande aiuto nel superare le difficoltà emotive.
Le auguro il meglio e spero che trovi la guida e il supporto di cui ha bisogno per affrontare queste sfide. Un caro saluto,
Dott. Gianluca Pignatelli
È comprensibile che abbia deciso di interrompere la sua terapia precedente se questa le ha lasciato più paura e insicurezze di prima. È importante trovare un terapeuta con cui si senta veramente a suo agio e che possa aiutarla a superare le difficoltà che sta affrontando.
Quanto ha descritto riguardo alle sue insicurezze sull’aspetto e sulle relazioni è molto comune. È difficile sentirsi respinti o non amati, ma è anche importante capire che i nostri pensieri non sempre riflettono la realtà oggettiva. Spesso, durante periodi di insicurezza, tendiamo a interpretare le cose in modo negativo.
Mi sembra che lei abbia degli standard personali molto validi riguardo alle relazioni, desiderando autenticità e una connessione genuina. È normale desiderare essere accettati e amati per chi siamo veramente.
Sarebbe utile trovare un nuovo terapeuta con cui poter riprendere il percorso di crescita personale. Un buon terapeuta può aiutarla a esplorare queste insicurezze in modo sicuro e supportarla nel costruire una prospettiva più positiva su se stesso e sulle relazioni. Potrebbe anche considerare di parlare con qualcuno a lei vicino, come amici fidati o familiari, per condividere ciò che sta attraversando. A volte il supporto sociale può essere un grande aiuto nel superare le difficoltà emotive.
Le auguro il meglio e spero che trovi la guida e il supporto di cui ha bisogno per affrontare queste sfide. Un caro saluto,
Dott. Gianluca Pignatelli
Buongiorno, che io provi a giudicarla o meno è irrilevante, nulla riuscirà a vincere il più importante e potente tra i giudizi: il suo. Non ne occorrono altri. Tuttavia, è difficile non giudicarla, poiché la sua comunicazione invita a farlo molto spesso, così da permetterle di sentirsi nuovamente giudicato, e il circolo si rinnova. Penso che la relazione che si è creata con la collega sia una relazione a punti, in tal caso non è più terapeutica, tuttavia è possibile che lei sia incline a creare questo tipo di relazione con ogni suo interlocutore. La invito pertanto a pensare a quali sono le relazioni a punti più importanti della sua vita, e a quali invece siano le relazioni di valore. Penso che sia da lì che lei debba partire, da relazioni in cui davvero si senta visto. Le relazioni a punti sono prive di valore, non gli darei troppo peso se fossi in lei...
Resto a disposizione per le sue necessità.
Dott. Festa Simone
Resto a disposizione per le sue necessità.
Dott. Festa Simone
Buongiorno, mi dispiace che abbia avuto una tale esperienza con sua terapeuta. La invito a prendersi del tempo e iniziare un nuovo percorso, che possa permetterle di elaborare quanto da lei espresso.
Salve, la sua esperienza è stata senz’altro traumatica.
La invito comunque a crescere gradualmente, ogni a porsi obiettivi realizzabili e sempre più avanzati.
Si affidi ad altr collega e buon lavoro.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
La invito comunque a crescere gradualmente, ogni a porsi obiettivi realizzabili e sempre più avanzati.
Si affidi ad altr collega e buon lavoro.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buonasera, ho già risposto al suo messaggio, ma mi è stato riproposto. credo che lei possa ritrovare la mia risposta. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
Gentile utente grazie per la condivisione di questo suo disagio. Posso suggerirle di non demordere e di riprendere un percorso di psicoterapia dove le sue insicurezze potranno essere affrontate e dove potrà cercare le risorse che le permetteranno di avere maggiore sicurezza anche per poter cominciare a relazionarsi, senza sentirsi inadeguato, nei confronti dell' altro sesso. Cordialità dott. Gaetano Marino
Buonasera, vorrei rassicurarla: i pensieri che descrive sono il frutto di insicurezze profonde, non una realtà oggettiva.
Il fatto che si senta rifiutato o non all’altezza non significa che sia vero. L'idea che "l'aspetto sia tutto" è spesso amplificata dalla nostra società, ma ciò che rende una persona speciale va ben oltre l'apparenza. Le sue difficoltà sembrano radicate in una bassa autostima, che si riflette anche nell'ansia e nel timore del rifiuto. È una spirale che può essere interrotta, ma richiede un percorso di consapevolezza e cura.
Quello che lei desidera – un amore autentico e non "accontentarsi" – è legittimo. La sua voglia di essere amato per quello che è, senza dover fingere o cambiare, è un bisogno umano fondamentale. La terapia può aiutarla a ricostruire la fiducia in sé stesso, ma deve essere condotta in un ambiente empatico e rispettoso, dove lei si senta accolto e valorizzato.
Se desidera, sono a disposizione per aiutarla a capire meglio come riprendere questo cammino. Non è mai tardi per ritrovare fiducia in sé stessi. Non si giudichi troppo severamente: già il fatto che stia cercando aiuto dimostra la sua forza e il suo desiderio di migliorare.
Il fatto che si senta rifiutato o non all’altezza non significa che sia vero. L'idea che "l'aspetto sia tutto" è spesso amplificata dalla nostra società, ma ciò che rende una persona speciale va ben oltre l'apparenza. Le sue difficoltà sembrano radicate in una bassa autostima, che si riflette anche nell'ansia e nel timore del rifiuto. È una spirale che può essere interrotta, ma richiede un percorso di consapevolezza e cura.
Quello che lei desidera – un amore autentico e non "accontentarsi" – è legittimo. La sua voglia di essere amato per quello che è, senza dover fingere o cambiare, è un bisogno umano fondamentale. La terapia può aiutarla a ricostruire la fiducia in sé stesso, ma deve essere condotta in un ambiente empatico e rispettoso, dove lei si senta accolto e valorizzato.
Se desidera, sono a disposizione per aiutarla a capire meglio come riprendere questo cammino. Non è mai tardi per ritrovare fiducia in sé stessi. Non si giudichi troppo severamente: già il fatto che stia cercando aiuto dimostra la sua forza e il suo desiderio di migliorare.
Le suggerisco di considerare la psicoterapia breve strategica. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala.
Dr. Michele Scala.
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