Buongiorno, scrivo perché non so come comportarmi con mio figlio. È un ragazzo di 14 anni che freque

17 risposte
Buongiorno, scrivo perché non so come comportarmi con mio figlio. È un ragazzo di 14 anni che frequenta il primo liceo scientifico. Nonostante l'impegno (da un paio di mesi fa anche ripetizioni il pomeriggio) i risultati scolastici sono scarsi, riesce a prendere pochissime sufficiente e questo lo demoralizza. Io e il padre lo sosteniamo e incoraggiamo sempre, dicendogli che ha tante capacità ma deve impegnarsi a parlare con più sicurezza, ( dai colloqui con i docenti è emerso che è molto insicuro e con bassa autostima e questo da sì che alle interrogazioni non dimostra ciò che sa). Oltre a stargli vicino, incoraggiarlo e ripetendogli sempre che è un ragazzo in gamba ma deve lavorare lui sulla sua sicurezza, cosa possiamo fare?
Buongiorno.
quello dell'insicurezza giovanile è per fortuna un ambito in cui ci si può lavorare e anche con buoni risultati, penso che intraprendere un percorso di sostegno, anche online con uno specialista possa aiutare suo figlio a capire le cause della sua insicurezza per poter trovare le soluzioni adeguate.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento anche online.
cordiali saluti

Dott.ssa Laura Bova

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Cara utente, voi genitori state facendo del vostro meglio, credo che supportarlo e sostenerlo sia una cosa fondamentale e importantissima. Ciò che potreste fare in aggiunta e proporre a vostro figlio se avesse interesse a farsi aiutare a portare comprendere da dove arriva questa sua ansia ed insicurezza. Continuate a dialogare con lui, e proprio in questo clima di dialogo onesto sincero, epatico e supportivo che potreste proporre la possibilità di chiedere un aiuto professionale. Rimango a vostra disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
salve, dopo averle detto che sostenendolo state facendo la cosa giusta per vostro figlio, mi sento di suggerirle un percorso di sostegno psicoterapico dato il momento particolare perchè sono necessari degli "strumenti" per superare gli ostacoli che la vita presenta che spesso i ragazzi non vogliono creare insieme ai genitori.Per esperienza professionale le dico che i ragazzi hanno delle grandi risorse e se inizierà un percorso le cose andranno sicuramente meglio.
Gentile utente, comprendo le vostre preoccupazioni da genitori. Più che stargli vicino, voi genitori in questo momento non potete fare altro. Vi consiglio, se vostro figlio è d'accordo, di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per capire se dietro questa timidezza e insicurezza ci siano delle fragilità più grandi su cui magari poter lavorare e migliorare.
Resto a disposizione,

Dott.ssa Federica Moro
Buonasera, l'adolescenza può essere un periodo della crescita complesso. Per autostima si intende la capacità di sostenersi, nell'ambito scolastico, durante il confronto con i pari o il possibile giudizio/critica dell'altro. Se vostro figli "si blocca" quando si confronta con la classe, potrebbe esserci un dialogo interno di critica e svalutazione di sé e delle proprie capacità da esplorare. Ritengo utile, se vostro figlio è d'accordo e motivato in questo, proporgli di confrontarsi con un professionista all'interno di un percorso di psicoterapia. In questo spazio avrà modo di esplorare e verificare pensieri, credenze e convinzioni su di sé e sugli altri. Se avanzate questa proposta, durante la comunicazione con lui, è importante assicurarsi anche che idea ha lui dello psicologo e di chi va dallo psicologo. Resto a disposizione, un saluto
Gentile utente, percepisco chiaramente il dispiacere e la frustrazione che voi genitori state provando. Una madre e un padre vorrebbero sempre alleviare le fatiche del figlio. Gli aspetti da considerare possono essere diversi, ma è necessario conoscere e approfondire la storia di suo figlio e della vostra famiglia per un aiuto mirato, intanto lascio qui qualche domanda che possa stimolare un pensiero.
Potrebbe essere utile un riorientamento scolastico? Forse la scuola scelta non è adatta al ragazzo, perché non risponde ai suoi interessi, oppure troppo intensa nelle richieste, oppure ancora perché non idonea in questo momento per lui?
L'aspetto dell'insicurezza ha la meglio sulla prestazione scolastica? Suo figlio forse si impegna a dovere ma poi la preoccupazione e la convinzione di non aver fatto il meglio lo portano a risultati non sufficienti?
Può essere una questione di metodo di studio?
Si tratta di un'insicurezza che ha radici più profonde?
Queste alcune possibili riflessioni che potete fare accompagnati da un professionista.
Resto a disposizione per dubbi o approfondimenti.
dott.ssa Veronica Gorni
Salve, mi dispiace molto per la situazione perché comprendo sia il disagio del ragazzo che la preoccupazione di voi genitori, continuate a non fargli mancare il vostro supporto che per lui è fondamentale tuttavia forse qualche colloquio con un esperto potrà aiutarlo a gestire i momenti di ansia e i blocchi che gli impediscono il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buona sera, la ringrazio per la sua condivisione. Penso che voi genitori state facendo del vostro meglio, standogli vicino e sostenendolo. Il mio consiglio è di intraprendere un di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per capire se dietro questa timidezza e insicurezza ci siano delle fragilità più grandi su cui magari poter lavorare e migliorare, questo ovviamente se vostro figlio è d'accordo.
Questo percorso potrebbe aiutare anche voi genitori ad avere qualche strumento più per stare vicino a vostro figlio in questo momento di crescita.
Buongiorno, il vs. sostegno è sicuramente importante e potrete a mio avviso continuare ad aiutarlo anche chiedendo a lui se ha bisogno di qualcosa di specifico (altre ripetizioni, confrontarsi e/o studiare con qualche compagno, ripetere con voi, ecc.). Oltre a questo chieder lui se ha desiderio di un sostegno psicologico per iniziare a comprendere da dove può provenire la sua insicurezza ma più che altro aiutarlo a tirar fuori le sue capacità e risorse. Io sono disponibile in presenza ma anche on line. Cordialità. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buonasera utente, sicuramente nel sostenerlo state facendo un buon lavoro, potete continuare con questa linea, ma sarebbe più funzionale approfondire con vostro figlio se ha voglia di aprirsi ad una terza persona, non famigliare a lui, perchè alcune volte, soprattutto in adolescenza, nonché una fase di transizione e di cambiamento riguardante lo sviluppo e la crescita, lo stesso potrebbe non aver voglia di raccontare alcune problematiche che si potrebbero presentare nel gruppo dei pari.
Il consiglio che le posso dare è di contattare un professionista ed iniziare un percorso di sostegno psicologico.
Saluti Dott.ssa Deborah Longo
Ciao! Capisco che tu e tuo marito siate preoccupati per tuo figlio e desideriate aiutarlo a migliorare i suoi risultati scolastici.
Parla con tuo figlio in modo aperto e sincero. Fagli sapere che siete consapevoli delle sue difficoltà e che siete lì per sostenerlo. Chiedigli come si sente riguardo alla scuola e se ci sono eventuali problemi o preoccupazioni che vorrebbe condividere con voi. Mostra a tuo figlio che lo ascolti attentamente e che comprendi le sue emozioni. Cerca di metterti nei suoi panni e di capire le sue frustrazioni e le sue paure. Lascia che esprima i suoi sentimenti senza giudicarlo o minimizzarli. Riconosci e valorizza le capacità e i talenti di tuo figlio. Sottolinea le sue qualità positive e le sue realizzazioni, anche al di fuori del contesto scolastico. Questo può aiutarlo a sviluppare una maggiore fiducia in se stesso. Offri a tuo figlio un sostegno emotivo costante. Fagli capire che il suo valore non è determinato solo dai risultati scolastici, ma che siete orgogliosi di lui indipendentemente da ciò che accade a scuola. Incoraggialo a perseguire i suoi interessi e a trovare un equilibrio tra studio e attività ricreative. Parlate con gli insegnanti di tuo figlio per capire meglio le sue difficoltà e per trovare eventuali strategie di supporto. Potreste considerare la possibilità di coinvolgere un tutor o un insegnante di sostegno per aiutarlo a superare le sue difficoltà specifiche.
Aiuta tuo figlio a sviluppare abilità di studio efficaci e a organizzare il suo tempo in modo appropriato. Incentivalo a prendersi la responsabilità dei suoi compiti e a chiedere aiuto quando ne ha bisogno. Questo gli darà un senso di controllo e di autonomia. Ricorda che il miglioramento richiede tempo e che ogni persona ha il proprio ritmo di apprendimento. Siate pazienti con tuo figlio e incoraggiatelo a perseverare nonostante le difficoltà. Mostrategli che credete in lui e che siete lì per sostenerlo lungo il percorso.
Dr. Roberto Prattichizzo
Salve, nella sua domanda c'è la risposta ovvero iniziare un percorso psicologico che lavori sulla sicurezza e autostima del ragazzo. E' molto giovane quindi con un percorso strategico e soprattutto breve avrete risultati importanti. Non esitate perché darete al ragazzo una vita completamente diversa. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, signora. Lavoro con diversi adolescenti e noto, sovente, che la scuola non è tanto la causa di un malessere, bensì la sua spia. Quando i ragazzi, nonostante l'impegno ed escludendo difficoltà derivante da un ritardo intellettivo o da DSA, non riescono a raggiungere i propri obiettivi, può significare che c'è altro da interrogare: la sfera psicologica.
In tal senso, un percorso terapeutico potrebbe dare l'opportunità al ragazzo di sondare (non sempre si è consapevoli del perché della sofferenza) e di narrare ciò che lo turba, lavorando, altresì, sul suo senso di autoefficacia e di autostima.
Cordiali saluti
Francesca Carubbi
Buongiorno,
potete continuare a sostenerlo come state facendo, e concedergli tutto il tempo necessario affinché possa pian piano costruire le sue sicurezze. Ha da poco iniziato le scuole superiori e magari il passaggio ad altra scuola non è stato ancora metabolizzato del tutto.
Nel caso in futuro doveste sentirne ancora l' esigenza non esitate a contattarmi in privato.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, comprendo la preoccupazione di voi genitori nel vedere il proprio figlio essere in difficoltà. La bassa autostima e insicurezza nel periodo dell'adolescenza è molto frequente. Consiglierei di approfondire se questa insicurezza è solo legata alla scuola, se il metodo di studio è appropriato o se si manifesta anche in altri ambiti. Sicuramente l'aiuto di un professionista, qualora suo figlio fosse d'accordo, potrebbe aiutarlo a superare questa fase di difficoltà andando a comprenderne anche le cause. Resto a disposizione anche online. Saluti Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buongiorno signora il sostegno dei genitori è importante e fondamentale; continuate a supportarlo cosi come state facendo. Intraprendere un percorso di supporto psicologico potrebbe essere d'aiuto per aiutare il ragazzo a comprendere da dove deriva la sua insicurezza e la sua bassa autostima e per apprendere strumenti utili alla gestione delle stesse. Resto a disposizione per ulteriori confronti se desidera un saluto Dott.ssa Valentina Biddau
Salve, un buon percorso di psicoterapia potrebbe aiutarlo ad imparare a gestire la sua autostima.
Inoltre, è non è detto, potrebbero essere eventualmente valutati eventuali problemi di apprendimento non precedentemente rilevati.
Sa presenti potrebbero influenzare l’autostima stessa confinandola a valori molto bassi.
In questo modo sarebbe possibile gestire il problema in forma complessiva e completa.
Saluti dott.ssa Sandra Petralli

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