Buongiorno. Scrivo per chiedere aiuto agli psicologi presenti in questa pagina per una situazione ch

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Buongiorno. Scrivo per chiedere aiuto agli psicologi presenti in questa pagina per una situazione che mi assilla da tanto tempo. Purtroppo premetto di essere una persona profondamente ansiosa e ipocondriaca, una forma di ipocondria che mi blocca nell'effettuare esami e controlli per paura dei risultati. Più di un anno e mezzo fa , dopo lo shock della perdita della mia amata gatta, ho traslocato con mio marito in una nuova casa, all'epoca pesavo 80 kg per 153 cm ed ero quindi al limite dell'obesità. A seguito del trasloco ho buttato via 3 kg, e in primavera ho avuto un periodo di disturbi intestinali protratti per tutta l'estate che mi spingevano a non mangiare per paura di sentirmi male, ma che ovviamente mi portavano a perdere altro peso, incrementando una spirale di ansie e terrore di avere qualcosa di brutto. A settembre, seppur migliorando, mi sono decisa ad andare da un gastroenterologo, che però ovviamente, anche rassicurandomi con una visita obbiettiva, mi ha prescritto esami di routine che non ho voluto fare. Contestualmente mi sono rivolta ad una psichiatra e ad una psicologa per iniziare un percorso volto a superare questa ipocondria, ma dopo mesi di terapia temo di non aver risolto granché, forse anche perché ho trovato una psicologa fissata con le diete e con la linea. Nel frattempo ho iniziato a fare attività sportiva, un lavoro fisicamente impegnativo (guardo bimbi piccoli) e a stare sempre molto attenta a mangiare. Praticamente dopo un anno e mezzo ho perso più di trenta chili, ma non so se imputarli al cambio di alimentazione e di stile di vita o a patologie che non voglio scoprire perché non riesco a sbloccarmi e fare queste benedette analisi. Ho una vita abbastanza piena, un uomo accanto che mi adora, molti amici, mi tengo impegnata lavorando e sono una cantante che suona anche il piano, che ama ballare. A settembre mi iscriverò a un corso di danza come quando ero bambina, sono piena di energie anche se ho un sonno frammentato, e apparentemente non mi manca nulla, ma vivo nella paura di avere qualcosa e non voglio sapere cosa. Questo circolo vizioso mi sta rovinando la vita e gli amici mi ripetono che ho un disturbo alimentare che non voglio ammettere. Ma a parte alcuni alimenti che ho ancora paura a reintrodurre, mi sembra di mangiare bene e parecchio, e ho tanto appetito. Vorrei superare questa ipocondria ma non so più a chi rivolgermi, la mia psicologa diceva di distrarmi e pensare a vivere, ma non è servito molto, perché appena mi ritrovo sola con i miei pensieri ho paura delle malattie e della morte. Vi chiedo gentilmente un consiglio. Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima buongiorno, l'ipocondria, come molti altri disagi psicologici è un tentativo della nostra mente di proteggersi da paure che non riesce a gestire: piuttosto che affrontarle le scarica sul corpo, trasformandole in timore per la propria salute. Sicuramente un lavoro cognitivo sarebbe la soluzione migliore, e il fatto che il primo tentativo non abbia funzionato non dovrebbe farla desistere, oltretutto il sostegno psicologico potrebbe aiutarla a risolvere anche il sonno frammentato, che già da solo contribuirebbe a recuperare risorse per il suo benessere psicologico. Resto a disposizione se lo desidera approfondire e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, penso che lei sia una donna con molte risorse perché nonostante queste emozioni e pensieri intrusivi è comunque attiva, intraprendente, ha una buona rete di sostegno emotivo (il suo partner che la adora), svolge attività molto stimolanti.
Sarebbe importante capire la funzione e il significato dei comportamenti disfunzionali legati all’Ipocondria.
Anche il comportamento più disfunzionale ha senso di esistere rispetto alla storia di vita della persona.
Essere consapevoli delle cause e dei fattori che tutt’ora contribuiscono a darle malessere sarebbe una prima chiave di comprensione fondamentale.
Bisognerebbe inoltre esplorare le credenze patogene legate a quella paura tanto intensa da portarla ad adottare rigide strategie di evitamento, le quali le danno solo la provvisoria sensazione di placare l’ansia.
Capire quindi perché sono emersi questi vissuti emotivi e lavorare proprio su quello. Oltre che aiutarla a sviluppare delle strategie più funzionali per far fronte a queste difficoltà.
La psicoterapia cognitivo comportamentale ha ampiamente studiato l’Ipocondria e numerose sono le tecniche di intervento validate scientificamente.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buonasera e grazie per la condivisione. Non è entrata molto nel merito del suo timore dei risultati delle analisi, ma mi sembra di cogliere che questi suoi pensieri sulla malattia e la morte siano come al di fuori del suo controllo. Mi dispiace che le sue precedenti esperienze con la psicoterapia non siano andate come si aspettava, a volte trovare il terapeuta giusto per se stessi può essere difficile. Per quanto riguarda il distrarsi e pensare a vivere, mi sembra che lo stia già facendo, per questo come suggerimento forse non ha attecchito. Dunque affrontare le sue preoccupazioni in un nuovo percorso terapeutico potrebbe esserle senz'altro utile. Restando a disposizione, un saluto.
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Avrà fatto pochi mesi di psicoterapia, ma le assicuro che da quello che scrive, i risultati si intuiscono. A volte viene difficile vedere quanta strada abbiamo fatto, se guardiamo solo alla cima della montagna, e non al sentiero alle nostre spalle. Persegua su quella strada. L'ipocondria si tratta con la psicoterapia. Non c'è altro modo. un caro saluto.
Gentile utente, grazie per la condivisione del suo racconto, da cui emerge tutta la sua sofferenza.
Vorrei rimandarle che spesso la paura di morire nasconde una forte volontà di rinnovamento della psiche, e, da quello che racconta, mi sembra che abbia attraversato un periodo di grandi cambiamenti. Forse sarebbe bene iniziare a riflettere su questi per integrarli alla sua personalità, così da vedere come questa sta cambiando e accettare il cambiamento, senza averne più timore. In questo modo, forse, il suo timore di morire (che si manifesta con la paura di avere qualche malattia grave) potrebbe diminuire, o perlomeno essere meno invalidante.
Spero che il suo percorso di terapia sia utile in questo senso. Può contattarmi per qualsiasi dubbio o riflessione. Buon proseguimento,
Dott.ssa Laura Paulucci
Buongiorno, comprendo la vostra difficoltà e l'ansia che state affrontando riguardo alla vostra salute. È importante riconoscere che la vostra situazione è complessa e coinvolge aspetti psicologici e fisici.

Inizialmente, vi suggerirei di cercare un professionista che sia specializzato nella gestione dell'ipocondria e disturbi correlati, in modo da poter affrontare la situazione in modo adeguato. Potrebbe essere utile trovare uno psicologo o uno psicoterapeuta con esperienza in questo campo.

Inoltre, è fondamentale affrontare le vostre paure riguardo agli esami medici e alle analisi, in quanto potrebbero fornire chiarezza sulla vostra situazione e aiutarvi a superare l'ansia legata alla vostra salute.

Ricordate che è importante dare priorità alla vostra salute mentale e fisica, e cercare il sostegno adeguato per affrontare questa sfida. Un supporto emotivo e una terapia focalizzata sulle vostre paure e preoccupazioni potrebbero essere fondamentali per superare questo circolo vizioso.

Spero che questi suggerimenti vi siano d'aiuto e vi incoraggio a non arrendervi e a cercare il supporto necessario per affrontare questa difficoltà. Auguro di cuore che possiate trovare la giusta strada per superare l'ipocondria e vivere una vita più serena e soddisfacente.
Buongiorno,

Mi dispiace che stia attraversando un periodo così difficile. L'ipocondria, nota anche come disturbo da sintomi somatici o disturbo da ansia di malattia, può essere molto debilitante. La paura persistente o eccessiva di avere una malattia grave, nonostante le rassicurazioni mediche, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita.

Il fatto che stia cercando aiuto è un passo molto importante. La psicoterapia può essere molto efficace nel trattamento dell'ipocondria e può aiutarla a identificare e cambiare i pensieri distorti che alimentano la sua ansia e la sua preoccupazione per la salute. Può anche aiutarla a gestire l'ansia in modo più sano e a trovare modi per far fronte alla paura della malattia e della morte.

Se non si trova bene con la sua attuale psicologa, potrebbe essere utile cercare un altro terapeuta con cui si senta più a suo agio e che abbia esperienza nel trattamento dell'ipocondria o sicuramente almeno comunicare tali difficoltà: È importante sentirsi compresi e sostenuti nel percorso di cura.

Riguardo alla perdita di peso, un cambiamento significativo nel peso corporeo può essere dovuto a vari fattori, tra cui modifiche alla dieta e all'attività fisica, ma anche a condizioni mediche. È importante fare un controllo medico, se possibile, per escludere qualsiasi problema di salute che potrebbe essere la causa.

Comprendo che possa essere molto difficile per lei affrontare la paura di scoprire una malattia grave, ma ricordi che i medici sono lì per aiutarla e che la maggior parte delle malattie, se individuate precocemente, possono essere trattate con successo.

Se i suoi amici e la sua famiglia le dicono che potrebbe avere un disturbo alimentare, potrebbe essere utile discuterne con un professionista. Anche i disturbi alimentari possono essere trattati con successo con l'aiuto di un team di cura appropriato.


Rimango a disposizione per un consulto, anche online. Cordiali saluti,
Vittorio Mario Longo.
Gentile utente,
comprendo il suo stato d'animo.
L’ipocondria è una condizione medica che provoca l’ingiustificata preoccupazione di soffrire di una patologia grave, o di potersi ammalare. Non va sottovalutata.
Per ulteriori informazioni rimango a sua disposizione anche online.
Dott.ssa Rosa Argenti
Gentilissima, la situazione che racconta fa trasparire tutta la sua sofferenza, ma ha tante risorse sia interne che esterne, soprattutto non ha abbandonato le sue passioni.
Tuttavia l'attanaglia questa paura, quasi ossessiva, che è un tentativo della sua mente di proteggersi da qualcosa.
Senz'altro più che un consiglio i la inviterei a prendersi cura di queste paure, perché così facendo si prenderebbe cura della parte più profonda di sé, che sta soffrendo tanto.
Cerchi un terapeuta per il quale sente affinità, può essere il più bravo ma per lei non si adatta o può essere un terapeuta che, pur non essendo super conosciuto, la possa comprendere ed accompagnare. nel suo percorso.
Non si arrenda, vada fino in fondo...,fino a che non si sente accolta profondamente e poi si affidi per andare alla ricerca del suo vero sè.
Sono certa che con le sue risorse potrà uscirne fuori.
Le auguro il meglio e se volesse incontrarmi io seguo anche online.
Un caro saluto
Buongiorno,
grazie molte per la condivisione.
Per la situazione che descrive mi sento di rassicurarla rispetto all'efficacia della psicoterapia che sta svolgendo.
Non desista, i risultati si vedono a piccoli passi.
Dalle sue parole emergono moltissime risorse personali e a livello sociale che certamente la aiuteranno a proseguire in questo faticoso percorso. Un giorno vedrà che guarderà a questo periodo con soddisfazione per essere riuscita ad uscirne.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Cara utente buongiorno.
Purtroppo la condizione e soffrire di ipocondria non aiuta la sua condizione di ossessione e ansia verso lo stato di salute. Dovrebbe cercare di volgere le sue ansie non verso il suo corpo e la sua salute, ma verso qualcosa di esterno, cercando di “razionalizzarla”.
Deve capire che se è piena di energie e riesce a portare a termine tante attività durante il giorno, un problema organico invalidante è molto raro che possa esserci.
Per quanto riguarda l’alimentazione, a volte, perdere tanto peso può influire nell’ instaurazione di pensieri ossessivi riguardo al cibo.
Altresì non posso dirle altro se non di effettuare un altro consulto con un’altro specialista.
Io sono a disposizione
Dott.ssa Silvia Marcelletti
Sarebbe interessante approfondire la perdita della sua amata gatta e la paura di perdere all'improvviso con la morte la sua bella vita che descrive. L'ipocondria può essere una porta che ci permette di entrare più profondamente dentro dinamiche personali e relazionali. Se volesse approfondire, mi contatti pure per un consulto.
Buonasera! Da quello che scrive sembra invece che effetti positivi la terapia ne abbia prodotti ed in questo caso l'unità temporale di "mesi" non è assolutamente un periodo "troppo lungo" sul quale basare una valutazione. Il cambio di stile di vita e di alimentazione da Lei descritti, soprattutto se portati avanti con costanza, producono esattamente i risultati ottimali che ha potuto sperimentare sul suo corpo. Gli amici che danno consigli medici sono un po' come il cugino idraulico che poi ci fa allagare casa. Il Suo problema vero, sempre in base al Suo racconto, è questa ipocondria estremamente accentuata. Non è questo il posto per entrare nel merito perché è un qualcosa da affrontare con estrema serietà e con i tempi giusti. Lei ha già iniziato a farlo ed il mio consiglio è di non lasciare questo percorso d'aiuto, a prescindere dalla scelta che farà in merito al fatto di continuare con gli stessi professionisti o con altri. E' Lei stessa a riconoscerne la necessità e questo è fondamentale. Un augurio di cuore di ritrovare la Sua serenità.
Buongiorno, gentile utente.
Capisco come questo periodo di cambiamento di sé abbia provocato in lei non poche preoccupazioni: avrebbe allertato più o meno chiunque, per cui nel suo caso, avendo una storia di ansia e ipocondria alle spalle, è ancor più comprensibile.
Posso immaginare come mai la mia collega le desse determinati consigli, ma forse non era la strategia adeguata alla sua attuale situazione cognitivo-affettiva.
Vivere un cambiamento così grande al livello fisico richiede una ristrutturazione cognitiva e anche l'accogliere le sue nuove proporzioni all'interno di un'immagine di sé nuova, in cui possano essere accolti anche in serenità questi pensieri di natura ipocondriaca, ma nell'ottica di una loro esplorazione e interpretazione simbolica. Pian piano il coraggio arriverà, ma prima serve, a mio avviso, una base di accettazione dalla quale non può prescindere. Questo è qualcosa che lei può effettivamente fare con una terapia psicologica adeguata alle sue esigenze.
Rimango a disposizione. Abbia fede: tutto si aggiusta!
Buongiorno,
la prima cosa che traspare dalle sue parole è una grande forza e determinazione nel far andare bene le cose. Sembra una persona che ci tiene alla cura di se e della propria salute. La sua ipocondria nasce da una paura di poter perdere tutto ciò che ha ora per causa di qualche malattia. Sarebbe opportuno approfondire questa sua paura e anche chiarire questo presunto disturbo alimentare. Se desidera io mi occupo soprattutto di ansia e disturbi alimentari. Qualora avesse domande in merito rimango a completa disposizione.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Eleonora Cipriani
Caro Utente, innanzitutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua storia e la sua sofferenza. Quando si tratta di questioni, argomenti psicologici (che si tratti di rapporti sociali, disagi personali, o dei disturbi, autostima, motivazione etc..) dare risposte con così poche informazioni su di una piattaforma web, è difficile. Ognuno di noi è diverso e per comprenderlo fino in fondo bisogna ascoltarlo attentamente e porre le giuste domande.
Detto questo, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo con il quale riesca ad entrare in sintonia e intraprendere un percorso di sostegno o supporto psicologico così da poter indagare a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e il suo modo di percepire sé stesso e il mondo circostante. In questo modo è possibile raggiungere quel benessere che ognuno di noi si merita.
Rimango in attesa per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Linda Trogi
Buongiorno,
Grazie per averci uno spaccato sincero della sua vita ed anche delle sue difficoltà. Le consiglio, se non si trova bene con la psicologa o se sente di non avere beneficio dal trattamento, di farlo presente. Se poi non riuscirete a trovare una quadratura migliore le consiglio di rivolgersi ad un altro professionista. Le sue problematiche che, come dice lei, sono di origine psichica vanno trattate da uno psicologo... Non sempre però troviamo il professionista giusto per noi al primo tentativo.
Dott. Marco Cenci

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