Buongiorno, scrivo per cercare di avere le idee chiare circa l'integrazione degli Omega-3. Premetto

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Buongiorno, scrivo per cercare di avere le idee chiare circa l'integrazione degli Omega-3. Premetto che seguo un'alimentazione 100% vegetale. La richiesta di consulto nasce dai pareri discordanti tra diversi medici e nutrizionisti, in particolare sull'utilità degli ALA, contenuti, per esempio, nell'olio di lino. Veramente sono insufficienti? Mi chiedo poi, considerando che EPA e DHA si trovano praticamente solo nei pesci grassi dei mari del Nord, e che quasi nessuno al mondo ne consuma abbastanza da raggiungere l'ipotetico fabbisogno, è veramente così importante raggiungere questi livelli di Omega-3? Anche non fossero sufficienti gli ALA assunti con olio di lino, è così fondamentale assumere per tutta la vita un'integrazione?
Vorrei sentire i vostri pareri per cercare di fare la cosa migliore, grazie.
Buongiorno,
comprendo le sue perplessità riguardo l'integrazione di Omega-3, soprattutto seguendo un'alimentazione completamente vegetale. Provo a fare un po' di chiarezza:

ALA (acido alfa-linolenico):
Questo Omega-3 è contenuto in fonti vegetali come olio di lino, semi di chia, noci e semi di canapa. L'ALA può essere convertito dal nostro organismo in EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), ma la capacità di conversione è limitata (solitamente meno del 10%).
Importanza di EPA e DHA:
Questi Omega-3 a catena lunga sono fondamentali per la salute cardiovascolare, il funzionamento del sistema nervoso e la salute degli occhi. Si trovano principalmente nei pesci grassi dei mari freddi, ma oggi sono disponibili integratori a base di microalghe, che rappresentano una valida alternativa vegetale.
L'integrazione è necessaria?
Se la sua alimentazione è equilibrata e ricca di fonti vegetali di Omega-3 (ad esempio olio di lino o semi di chia quotidianamente), potrebbe raggiungere un livello di ALA sufficiente. Tuttavia, studi recenti suggeriscono che EPA e DHA possano offrire benefici ulteriori, soprattutto a lungo termine. In questi casi, un integratore di Omega-3 a base di alghe potrebbe essere consigliato, specialmente se esistono fattori di rischio per malattie cardiovascolari o infiammatorie.
Conclusione:
La necessità di integrazione dipende dalle sue condizioni di salute, dal bilancio complessivo della dieta e dai livelli plasmatici di EPA e DHA. Una valutazione personalizzata con un professionista della nutrizione può aiutarla a decidere il percorso migliore.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti, Dr. Luca Agostini

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La conversione dell’ALA in EPA e DHA, essenziale per chi segue una dieta esclusivamente vegetale, è significativamente influenzata dal rapporto tra Omega-3 e Omega-6. Gli Omega-6 competono con gli Omega-3 per gli stessi enzimi, in particolare le desaturasi, che regolano il metabolismo degli acidi grassi essenziali. Un eccesso di Omega-6, comune nelle diete moderne a causa dell'ampio uso di oli vegetali come quelli di mais, girasole e soia, può ridurre drasticamente la conversione dell’ALA in EPA e DHA. Questo squilibrio metabolico può favorire uno stato pro-infiammatorio, aggravato dalla maggiore produzione di eicosanoidi derivati dagli Omega-6, come le prostaglandine e i leucotrieni pro-infiammatori.

Il rapporto ideale tra Omega-6 e Omega-3 è stimato intorno a 4:1 o persino 2:1, ma nelle diete occidentali il rapporto può facilmente superare 15:1 o più. Per migliorare la conversione di ALA e ridurre il rischio di squilibri pro-infiammatori, è fondamentale limitare il consumo di alimenti ricchi di Omega-6, privilegiando fonti di grassi più bilanciati come olio extravergine di oliva, avocado e noci.

L’ottimizzazione del rapporto Omega-6/Omega-3 è particolarmente importante in una dieta vegana o vegetale, dove l’apporto di EPA e DHA attraverso l’alimentazione è minimo o nullo. Riducendo gli Omega-6, si allevia la competizione enzimatica, migliorando l’efficienza con cui l’ALA viene convertito nelle forme attive. Questo intervento dietetico, associato a una generosa assunzione di ALA da fonti come olio di lino, semi di chia e noci, rappresenta un approccio razionale per sostenere le esigenze metaboliche di Omega-3.

Tuttavia, nonostante queste strategie, è improbabile che la sola ottimizzazione del rapporto Omega-6/Omega-3 consenta di raggiungere livelli plasmatici ottimali di DHA. Studi recenti indicano che anche in condizioni di rapporti bilanciati, la conversione dell’ALA resta comunque limitata, specialmente per il DHA. Ciò rende l’integrazione di EPA e DHA derivati da alghe una scelta prudente e scientificamente supportata per molte persone, specialmente in fasi critiche della vita o per chi desidera garantire livelli ottimali di Omega-3 nel lungo termine.

In sintesi, per chi segue una dieta 100% vegetale, è essenziale:

1)Ridurre gli Omega-6, evitando oli vegetali ricchi di acido linoleico e scegliendo grassi più salutari.
2) Incrementare l’assunzione di ALA da fonti vegetali ricche di Omega-3.
3) Considerare, soprattutto in fasi della vita particolarmente esigenti o in presenza di fattori di rischio, un’integrazione di DHA da alghe per assicurare un adeguato apporto di Omega-3 a lungo termine. Questo approccio integrato rappresenta la migliore strategia per sostenere la salute metabolica e contrastare eventuali squilibri infiammatori.
Buonasera, gli studi degli ultimi 10 anni almeno dimostrano come gli omega 3 ricomprano un ruolo antinfiammatorio importante. Per farlo però è fondamentale il rapporto tra EPA e DHA, ecco perchè l'olio di semi di lino non può essere preso in considerazione, poiché il corpo non ne ricava gli elementi utili alla salute delle cellule. Se l'obiettivo è un 360 di benessere, si gli omega 3 sono un buon consiglio soprattutto in una alimentazione vegetariana. Anche una dose minima di 500mg /die è protettiva. La sua dose ovviamente cambia e aumenta in condizioni specifiche, se vi è uno squilibrio infiammatorio e vi sono sintomi, se ci sono compromissioni cardiovascolari , gravidanza o altro. L'ultimo consiglio FONDAMENTALE è che la fonte sia ottima, no sottomarche e non uno vale l'altro. Se ha bisogno di maggiori indicazioni o se vuole approfondire per scegliere cosa è più idoneo per lei, mi contatiti pure in pV sarò felice di darle qualche indicazione in più. Cordiali saluti, Asia
Buon pomeriggio,

Per quanto riguarda l'alimentazione plant-based (sia vegetariana che vagana) le raccomandazioni sono di consumare 2 porzioni al giorno di cibi ricchi di omega-3. Ogni porzione fornisce circa 2,5 g di tali acidi grassi in forma di ALA. Una porzione equivale dunque a:

5 mL (1 cucchiaino, circa 5 g) di olio di semi di lino;

15 mL (3 cucchiaini, circa 10 g) di semi di lino macinati;

30 g di noci (circa 6 noci);
15 g di semi di chia macinati.

Per il miglior rapporto tra calorie, calcio, omega-3, si consiglia di preferire l'olio di semi di lino o i semi di lino, rispetto alle noci e ai semi di chia.

Se non si riescono a consumare tali alimenti sicuramente, o in alcuni fasi particolari della vita come infanzia, gravidanza ecc, è necessario valutare, insieme ad un professionista, un'adeguata integrazione di omega-3 (EPA e DHA).

Resto a disposizione per ulteriori dubbi o domande

Un caro saluto
Dott.ssa Marialuce Giorgini
Gentile paziente,
È un tema di grande importanza, soprattutto per chi segue un’alimentazione 100% vegetale come lei. È comprensibile avere delle domande, poiché ci sono pareri discordanti tra diversi esperti riguardo all’efficacia degli ALA, come quelli presenti nell’olio di lino.
Le vorrei spiegare che gli ALA sono un buon punto di partenza, ma la loro conversione in EPA e DHA, che sono altri tipi di Omega-3, è limitata nel nostro organismo. Solo una piccola percentuale di ALA riesce a trasformarsi in EPA e DHA, e questo può variare da persona a persona.
In effetti, il fabbisogno di EPA e DHA è un argomento di discussione. È noto che questi acidi grassi sono fondamentali per la salute cardiovascolare, la funzione cerebrale e la regolazione dell’infiammazione. Tuttavia, molti di noi, anche quelli che seguono una dieta onnivora, non riescono a raggiungere i livelli raccomandati.
Considerando che EPA e DHA si trovano principalmente nei pesci grassi, è lecito chiedersi quanto sia importante integrarli, soprattutto per chi non consuma pesce. Recentemente, sono stati sviluppati integratori a base di alghe, che rappresentano una valida alternativa per chi segue una dieta vegetale e desidera garantire un adeguato apporto di questi nutrienti essenziali.
Se desidera, possiamo approfondire insieme le opzioni di integrazione che potrebbero essere più adatte a lei.
La ringrazio per il suo interesse e sono a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Gentile utente, in un'alimentazione vegana l'integrazione di DHA è indicata solo nella donna in gravidanza, in allattamento (oltre che nei bambini fino a 3 anni) e nelle persone anziane. Nelle altre fasi della vita, invece, non è necessario perchè gli omega-3 si possono ricavare tranquillamente dall'alimentazione attraverso l'utilizzo di semi di lino tritati, olio di semi di lino, semi di chia tritati o noci. Le consiglio solo di fare attenzione al quantitativo di omega 6 che assume nel resto dell'alimentazione, perchè potrebbe interferire con il processo di conversione di ALA in EPA e DHA. Resto a disposizione per ulteriori dubbi o domande. Saluti, dott.ssa Viviana Leotta
Gli Omega-3 sono essenziali per la salute, con ALA (da fonti vegetali come olio di lino) che funge da precursore per EPA e DHA, presenti quasi esclusivamente nei pesci e nelle alghe. Tuttavia, la conversione di ALA in EPA e DHA è limitata (meno del 10%), quindi il solo ALA potrebbe non essere sufficiente per esigenze specifiche, come salute cerebrale e oculare.

Per chi segue una dieta 100% vegetale:

Gli ALA possono essere utili, ma EPA e DHA, se carenti, potrebbero richiedere integrazione, specialmente in momenti critici come gravidanza o età avanzata.

Gli integratori di alghe sono un'opzione vegetale efficace.


In sintesi, integrare EPA e DHA non è obbligatorio per tutti, ma può essere raccomandabile per ottimizzare la salute a lungo termine.
Buongiorno, gli acidi grassi Omega 3 sono molto importanti per il nostro benessere, in quanto sostengono diverse funzioni corporee, tra cui quelle cerebrali e cardiovascolari; inoltre hanno un ruolo fondamentale nella gestione dell’ infiammazione.
Il nostro corpo non è in grado di produrli e pertanto dobbiamo introdurli mediante l'alimentazione ed eventualmente un'adeguata integrazione, in caso di carenza.
Una delle motivazioni principali per cui gli acidi grassi Omega-3 sono tanto importanti è il loro effetto antinfiammatorio che contrasta gli effetti pro-infiammatori degli acidi grassi Omega-6, presenti in moltissimi alimenti confezionati di largo consumo.
 EPA e DHA sono Omega-3 presenti principalmente nel pesce, mentre ALA è un Omega-3 che si trova per lo più nelle noci e nei semi. La differenza tra i due tipi di Omega-3 è che il nostro corpo deve convertire l’ALA in EPA e DHA prima di poterlo utilizzare e questa conversione non è efficiente al 100%; pertanto chi è vegetariano o vegano potrebbe avere una carenza di Omega-3. Per questo può essere opportuno prendere in considerazione un’integrazione di Omega-3, valutando ovviamente prima il fabbisogno e l'effettiva assunzione tramite alimenti.
Rimango a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buonasera, quanta confusione generata da pubblicità ingannevole e recensioni incoerenti - mai firmate dal sedicente ricercatore-. Gli acidi grassi omega 3 sono essenziali in quanto il nostro organismo non le produce . sono grassi che hanno un destino diverso nel nostro organismo rispetto ai grassi saturi , cioè tutti i grassi cotti. Infatti generano sostanze che circolano nel sangue ed in tutti i tessuti, cervello compreso, aiutando il sistema immunitario - eh già..-, il microbiota intestinale, e permettono alle cellule di dialogare tra loro, di facilitare la coagulazione del sangue e via discorrendo.... Inoltre è facilissimo assumere livelli giusti di acidi grassi omega 3, basta affidarsi al un nutrizionista che si sia formato alla scuola della Dott.ssa Kousmine. Saluti cordiali, Susanna Battaglia
Salve, l'integrazione di Omega-3 al giorno d'oggi è fondamentale per riuscire a riequilibrare il rapporto con gli Omega-6 (molto sbilanciato nell'attuale periodo storico). Tutto ciò serve soprattutto per lubrificare bene le arterie e avere dei benefici non solo a livello cardiaco, ma anche cerebrale.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott. Mario Gigliotti
Buongiorno, concordo sul fatto che esistono posizioni discordanti sull'assunzione giornaliera di ALA tramite olio di semi di lino oppure semi di lino o di chia macinati, per cui una certezza assoluta sul fatto che siano sufficienti dipende da tanti fattori diversi come ad esempio l'efficienza di conversione di ALA in EPA e DHA nell'organismo.
EPA e DHA si trovano naturalmente nelle alghe che rappresentano la fonte di approvvigionamento dei pesci selvatici che gli immagazzinano nel loro tessuto adiposo.
L'assunzione di omega 3 è importante per mantenere un buono stato di salute per cui consiglio sempre di assumere un integratore di omega-3 di origine algale. Se le interessasse approfondire l'argomento, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti, dott.ssa Alessia Oliani
Buon pomeriggio, grazie per la domanda.
La questione degli Omega-3 è complessa e merita un approfondimento. Gli ALA (acido alfa-linolenico), presenti in alimenti vegetali come l'olio di lino, sono precursori di EPA e DHA, ma la loro conversione in queste forme attive è limitata (mediamente <10% per EPA e <5% per DHA, con variazioni individuali). Sebbene gli ALA siano utili e vadano integrati in una dieta 100% vegetale, potrebbero non essere sufficienti per coprire il fabbisogno di EPA e DHA, specialmente per il supporto di funzioni neurologiche, cardiovascolari e infiammatorie.

Per quanto riguarda l’importanza di EPA e DHA:

Ruolo biologico: Gli Omega-3 sono cruciali per la salute cerebrale, oculare e cardiovascolare. Numerosi studi suggeriscono che livelli adeguati possano contribuire alla prevenzione di malattie neurodegenerative e cardiovascolari.
Consumi medi: È vero che molte persone non raggiungono i livelli ottimali, ma ciò non significa che tali livelli siano irrilevanti. Piuttosto, indica che c’è spazio per migliorare le abitudini alimentari o integrare quando necessario.
Integrazione in una dieta vegana:
Le microalghe sono una fonte diretta e sostenibile di EPA e DHA adatta a chi segue un’alimentazione vegetale. Considerare un’integrazione di DHA (200-300 mg/die) o combinata con EPA è particolarmente raccomandato, soprattutto in fasi della vita con fabbisogni aumentati (es. gravidanza, allattamento, età avanzata).

In sintesi:
Sebbene non sia strettamente indispensabile integrare per tutti, farlo è una scelta prudente per chi segue un’alimentazione 100% vegetale, data la difficoltà di ottenere quantità adeguate di EPA e DHA dai soli ALA. Le consiglio di valutare questa opzione con il supporto di un nutrizionista per personalizzare l’approccio in base alle sue esigenze e monitorare nel tempo eventuali benefici.

Resto a disposizione per ulteriori dubbi!
Gentile Paziente, in un'alimentazione 100% vegetale (ma anche in un'alimentazione onnivora) è fondamentale porre attenzione alla corretta assunzione di Omega 3 per il loro importante ruolo anti infiammatorio, in genere si tende a fare un'alimentazione ricca di omega 6 che invece sono pro - infiammatori. Gli ALA sono i precursori di EPA e DHA quindi basta integrare tutti i giorni o olio di semi di lino o noci o semi di lino o semi di chia, i semi si ricordi che devono assolutamente essere macinati, se no non assorbe gli Omega e che tutti questi alimenti devono essere assunti con cibi freddi e non caldi. Si goda la sua alimentazione vegetale con serenità, per ulteriori chiarimenti, rimango a Sua disposizione. Dott.ssa Ester Bonaccorsi
Buongiorno!
Cercherò di essere breve ma chiara.
Chi segue un'alimentazione vegetale (vegetariana o vegana) deve per forza integrare omega-3 per raggiungere un giusto livello di omega-3 e per bilanciare il rapporto omega-3 e omega-6 (se questo rapporto è sbilanciato è indice di "infiammazione", che è silente ed è una delle cause di qualsiasi patologia). I semi e gli oli (lino ecc...), anche se assunti quotidianamente, non bastano a soddisfare il fabbisogno di omega-3 (il nostro corpo ha bisogno di EPA e DHA >>> nei vegetali c'è ALA, che è poco, e poi ha bisogno di essere convertito in EPA e DHA quindi si riduce ancora di più durante questo processo).
Anche chi segue un'alimentazione onnivora ha spesso bisogno di integrarli perché, come ha giustamente detto, il consumo di pesci ricchi di omega-3 è scarso e non costante.

Conclusione: non serve un'integrazione a vita, è consigliabile un'integrazione ciclica (es. assunzione per 3 mesi, poi stop di qualche settimana, e poi di nuovo 3 mesi ...) ma costante nel tempo.
Buonasera! Piccola premessa: l'ALA è l'acido alfa-linolenico ed è un Omega-3 che si trova in fonti vegetali come noci, semi di lino, di chia e di canapa. Questo Omega-3 viene convertito nel nostro organismo in EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) anche se la capacità del nostro organismo di conversione sta attorno al 10%.
Gli Omega-3 sono importanti per il sistema cardiovascolare, la salute degli occhi e del sistema nervoso. A livello di fonti alimentari oltre le sopracitate si trovano nei pesci grassi (ad esempio salmone) ma anche nelle alghe (fonti preferibili da chi segue alimentazione vegetale).
Sicuro sono importanti per le sopracitate motivazioni ma anche per contrastare gli effetti pro infiammatori degli Omega-6 che si trovano in molti cibi, soprattutto di produzione industriale, quindi con più facilità andiamo a introdurre più Omega-6 che Omega-3.
Tutto questo per dire che una integrazione potrebbe essere utile.
Un saluto, Dott.ssa Clelia Staibano
Buongiorno, la sua è davvero una domanda interessante, cercherò di fare chiarezza basandomi sugli studi più recenti.
Effettivamente la conversione degli ALA in EPA e DHA nel corpo umano è limitata, con una percentuale inferiore al 10% per EPA e ancora più bassa per DHA. Questo rende difficile ottenere quantità significative di EPA/DHA dai soli ALA, specie se il rapporto Omega-6/Omega-3 nella dieta è troppo alto perché gli Omega-6 competono per gli stessi enzimi.

Forse non tutti sanno che i pesci grassi, come salmone, trota e aringa, sono ricchi di EPA e DHA perché si nutrono di microalghe, la vera fonte primaria di questi acidi grassi. Però, anche chi consuma pesce spesso non raggiunge i livelli raccomandati e questo vale per moltissime persone indipendentemente dal tipo di dieta seguita.

Per quanto riguarda l'integrazione, gli integratori a base di microalghe possono essere una valida alternativa, sostenibile e facilmente assimilabile, per chi ha difficoltà a coprire il fabbisogno di Omega-3 a catena lunga, soprattutto nei momenti in cui il corpo ne richiede di più.

Tengo a sottolineare che non è detto però che tutti debbano assumere integratori per tutta la vita. I momenti in cui l’integrazione è più raccomandata sono:
- gravidanza e allattamento,
- infanzia e adolescenza,
- età avanzata,
- in presenza di rischi cardiovascolari e patologie infiammatorie.
Al di fuori di queste situazioni, un consumo adeguato di ALA, associato a un rapporto ottimale Omega-6/Omega-3 (idealmente 4:1), potrebbe essere sufficiente per la maggior parte delle persone.

Quindi cosa fare?
Con l'aiuto di un professionista della nutrizione può includere regolarmente fonti vegetali di ALA (olio di semi di lino, semi di lino macinati, semi di chia macinati, noci).
Allo stesso tempo, ridurre gli Omega-6 da oli raffinati (ad esempio olio di mais e di girasole) per migliorare la conversione degli ALA.
Infine, valutare l’integrazione di DHA da microalghe nei momenti di maggiore bisogno o per una protezione extra, in base alle esigenze individuali nei diversi momenti della vita.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi. Resto a disposizione per altre domande, saluti! Dott.ssa Stefania Susca

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