Buongiorno, scrivo nella speranza che qualcuno possa spiegarmi cosa sta succedendo alla mia schiena,

9 risposte
Buongiorno, scrivo nella speranza che qualcuno possa spiegarmi cosa sta succedendo alla mia schiena, in particolare al tratto dorsale.
Premetto che ho fatto lavoro di ufficio per 20 anni e la mia postura non è mai stata buona, seduto al computer. Un anno e mezzo fa sono cominciati questi indolenzimenti o tensioni del tratto dorsale (da metà schiena fino al collo). A marzo di questo anno, il tracollo, con le tensioni muscolari incrementate, al che ho cominciato ad andare dal fisioterapista per intraprendere un percorso di trattamento tramite esercizi. Ho cominciato quindi a fare esercizi di mobilità articolare tutti i giorni per almeno 4 mesi, con risultati non eclatanti. Ad agosto siamo passati alla fase successiva, quella del rinforzo muscolare ed è qui che ho avuto un certo peggioramento. Si trattava di esercizi svolti con gli elastici. Gli indolenzimenti dorsali sono aumentati notevolmente.
Ho forte tensione in flessione, rotazione nella parte dorsale alta, non riesco a star seduto a lungo e devo continuamente cambiare posizione andando sul letto. Non posso viaggiare in macchina se non per tragitti brevi. Tutti questi problemi sono maggiori alla sera, tanto che alle 20.30 devo andare a dormire perchè il il dolore ha preso il sopravvento. Cosa sta succedendo a questi muscoli dorsali? possibile che non si riesca a ristabilire una condizione accettabile? perchè gli esercizi di rinforzo sembrano peggiorare il problema? Il fisioterapista da cui tornerò per la decima volta fra 15 gg, dice di continuare con gli esercizi ma io a questo punto sono molto perplesso. Ci sono ancora margini di successo secondo voi? Vi prego di darmi qualunque indicazione o commento di qualunque tipo perchè la qualità della vita è scemata molto negli ultimi mesi e non so più cosa fare. Grazie
Salve mi spiace per la sua sofferenza. La muscolatura della colonna toracica, soprattutto quella che arriva tra le scapole circa, svolge un ruolo importante nel trattenere il capo eretto. Per questo motivo spesso dietro sintomatologie come la sua si nascondono problematiche e disfunzioni cervicali. Le suggerirei, una volta escluso di avere patologie specifiche del tratto toracico, di lavorare insieme al terapista di sua fiducia anche sulla sua colonna cervicale. saluti

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Salve
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Buongiorno, ha fatto accertamenti diagnostici ?
RX RACHIDE IN TOTO ?
RMN?
Si potrebbe pensare ad una compressione radicolare, discopatia ,ernia discale.
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, comprendo come il dolore dorsale possa influenzare significativamente la qualità della vita. Da quanto descrive, è probabile che ci siano diversi fattori in gioco, inclusa la postura mantenuta per tanti anni, che potrebbe aver contribuito a squilibri muscolari e disfunzioni.

Le tensioni muscolari che avverte potrebbero essere legate non solo alla zona dorsale, ma anche alla colonna cervicale, come spesso accade in casi di posture scorrette prolungate. Questo perché i muscoli della parte superiore della schiena, che aiutano a mantenere il capo eretto, possono facilmente affaticarsi o sovraccaricarsi, creando sintomi simili a quelli che descrive.

Se non è stato già fatto, potrebbe essere utile eseguire degli accertamenti diagnostici, come una risonanza magnetica (RMN) o una radiografia (RX), per escludere patologie strutturali come discopatie o compressioni nervose che potrebbero causare o peggiorare la sintomatologia.

Per quanto riguarda il peggioramento con gli esercizi di rinforzo, ciò può accadere se i muscoli non sono ancora pronti a sostenere determinati carichi, specialmente dopo una fase di immobilità o rigidità prolungata. In questi casi, potrebbe essere utile ridurre temporaneamente l’intensità del lavoro muscolare e concentrarsi su esercizi di mobilità e rilassamento per permettere alla muscolatura di adattarsi gradualmente.

Esistono margini di successo, ma è fondamentale che il percorso terapeutico sia modulato secondo la sua risposta al trattamento, lavorando anche su altre aree come la cervicale. Non esiti a parlare con il suo fisioterapista di questi aspetti e, se necessario, valutare un approccio terapeutico più graduale.

Cordiali saluti

Federica Ferrero,
Salve. Forse, le dirò qualcosa di troppo scontato e che non si aspetterebbe di sentire da una fisioterapista, ma, se il suo fisico le dice qualcosa, le consiglio di dargli ascolto. Se sente di star peggio, quando fa esercizi di rinforzo, allora, smetta di farli. Le terapie hanno, in primo luogo, l'obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente. E, sembra proprio che, quando svolge questo tipo di esercizi, questo non avvenga. Ogni cura o terapia dovrebbe essere personalizzata, e non il contrario, come, talvolta, sembra accadere. La nostra cultura sembra talmente orientata alla cura degli stati di malessere, che non ci rendiamo conto che ciò che andrebbe curato e nutrito, proprio come un bambino appena nato, è il nostro Ben-Essere. Ora, facciamo alcuni passi indietro, ritorniamo a quel fatidico momento di 1 anno e mezzo fa, quando tutto ha avuto inizio. Riesce a ricollegare l'insorgenza del sintomo con un evento e/o circostanza particolare? Il più delle volte, se non vi è un trauma evidente, al quale ricondurre l'insorgenza della condizione patologica, allora, vuol dire che il nostro corpo fa emergere un dato sintomo in risposta a circostanze particolari del "nostro vissuto". Inoltre, ha detto di aver lavorato per 20 anni con una postura scorretta. Adesso, è in pensione? Anche questo potrebbe essere un dato importante dal quale partire per comprendere, come ci chiede lei, cosa stia accadendo alla sua schiena. Ad ogni modo, la coscientizzazione di alcuni meccanismi, che mette in atto il nostro corpo per risolvere un conflitto attraverso "il sintomo", consente quella minima perturbazione degli equilibri acquisiti necessaria perché avvenga una modifica, un cambiamento (la guarigione). Considerato che è già seguito da un collega, immagino che insieme abbiate preso in considerazione ogni possibilità (mi riferisco alla presenza di condizioni patologiche in atto), dunque, più che consigliarle ulteriori approfondimenti diagnostici, canalizzerei la sua attenzione verso altri approcci riabilitativi che ripartano a ri-considerare il dolore con valore informativo (cfr metodo Perfetti) e/o a riconcettualizzarlo ((Pain Neuroscience Education, PNE). Questi approcci l'aiuterebbero a comprendere!
Non esiti a contattarmi, per ulteriori chiarimenti a riguardo. Di solito, offro, a chi me li richieda, brevi consulti online gratuiti, in modo da fornire spiegazioni aggiuntive.
Cordiali saluti,
Alessia C
Buongiorno,
Comprendo pienamente la sua preoccupazione e la frustrazione per il dolore dorsale. Ci sono alcune informazioni che potrebbero aiutarla a comprendere meglio la situazione.
Il carico degli esercizi è come un farmaco
Gli esercizi di rinforzo muscolare devono essere gestiti come un farmaco: il carico deve essere adattato con gradualità. Un aumento troppo rapido o un carico eccessivo può sensibilizzare ulteriormente i tessuti, causando un aumento della tensione e del dolore. È importante verificare con il fisioterapista che il carico sia adeguato al suo livello attuale.
Non è solo una questione di postura
La problematica non deriva necessariamente dalla postura in sé, ma piuttosto dal rimanere fermi troppo a lungo in una determinata posizione. La staticità prolungata può causare un accumulo di tensione nei muscoli della schiena, e ciò è comune in chi lavora molte ore al computer. Brevi pause frequenti con movimenti di allungamento possono aiutare a ridurre questa tensione.
Alcune domande aggiuntive
Per comprendere meglio il quadro generale, sarebbe utile approfondire alcuni aspetti:
• Sintomi aggiuntivi: Oltre alla tensione, ha riscontrato altri sintomi come formicolii, debolezza muscolare o una sensazione di rigidità eccessiva?
• Movimenti specifici: Ci sono movimenti o posizioni specifiche che accentuano il dolore? Spesso individuare questi schemi può aiutare a gestire meglio il trattamento.
• Durata del sintomo: Da quanto tempo esattamente convive con questi sintomi e ha notato variazioni nel tempo?
Un’anamnesi approfondita, insieme a un adattamento del carico e delle strategie di movimento, potrebbe rappresentare un buon passo per migliorare la gestione del dolore e la qualità della vita.
Buongiorno, innanzitutto mi dispiace per la situazione che le sta generando frustrazione. Le consiglio di parlare con il suo fisioterapista e spiegare che il programma attuale non sta dando i risultati sperati. Esistono varie metodiche per affrontare questo tipo di problema, che possono essere efficaci se eseguite da un professionista. Le suggerisco questo perché ci sono spesso diverse strade per affrontare una problematica e la chiave è personalizzare il trattamento in base al paziente, ai suoi bisogni e alla sua risposta alla terapia. In conclusione, ne parli con il suo fisioterapista e chieda se esistono altre metodiche o trattamenti che possano aiutarla a ottenere risultati migliori.

Cordiali Saluti,
Dott Leone Gianluca
Buongiorno, ho letto con attenzione i suoi dati anamnestici, ritengo che il potenziamento che è stato praticato sui muscoli antigravitari non poteva apportare miglioramento poichè il suo dolore era in relazione alla tensione e retrazione muscolare. I muscoli antigravitari non possono essere tonificati poichè tonici per eccellenza. Se vuole possiamo parlarne. Mi può contattare.
salve credo proprio che il problema sono gli esercizi svolti con gli elastici che invece di rinforzare hanno intossicato ancor più la situazione dorsale!
quindi le chance sono 2: la prima è la piscina attraverso 45 minuti di lavoro in tutti gli stili tranne il delfino,la seconda in palestra attraverso un allenamento con macchine isotoniche, manubri e bilancieri per il potenziamento dei muscoli in toto.
l'allenamento con gli elastici ha una valenza solo nei primi momenti in sub-acuto,ma dopo bisogna usare i pesi per migliorare.
inoltre il difetto più importante degli elastici è che solo alla massima trazione c'è lo sforzo muscolare,nei primi gradi di movimento lo sforzo è quasi nullo.
quindi un numero infinito di ripetizioni che intossicano il sistema.
con i pesi invece 3 serie da 8-10 ripetizioni danno il risultato che vogliamo!
per informazioni mi contatti

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