Buongiornoscrivo in quanto sono lo zio di un bambino di 2 anni e mezzo, in cui in questo periodo è
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Buongiorno
scrivo in quanto sono lo zio di un bambino di 2 anni e mezzo, in cui in questo periodo è nata sempre di più la preoccupazione dovuta dal fatto che il bambino non parla ancora. Oltre dire "mamma" o qualcosa che sembra somigliare ad alcune parole, poi, il bimbo non ha un linguaggio cosi ampio rispetto ai bambini della sua età. il bimbo comunque ascolta, gli piacciono i cartoni animati, cerca di "parlare" quando vede specialmente le sigle dei cartoni preferiti..ma nient'altro. ha una sorella di 3 anni e mezzo, molto pimpante, con il linguaggio ampissimo..e si riesce quasi a fare dei discorsi tranquillamente. Visto che comunque si dice che fino a 3 anni non ci si deve preoccupare, vorrei sapere, come possiamo aiutare il bambino.
mia sorella, ovvero la madre, a chi può rivolgersi... o quali sono le "mosse" per poterlo aiutare a sbloccare.
grazie del riscontro.
Paolo
scrivo in quanto sono lo zio di un bambino di 2 anni e mezzo, in cui in questo periodo è nata sempre di più la preoccupazione dovuta dal fatto che il bambino non parla ancora. Oltre dire "mamma" o qualcosa che sembra somigliare ad alcune parole, poi, il bimbo non ha un linguaggio cosi ampio rispetto ai bambini della sua età. il bimbo comunque ascolta, gli piacciono i cartoni animati, cerca di "parlare" quando vede specialmente le sigle dei cartoni preferiti..ma nient'altro. ha una sorella di 3 anni e mezzo, molto pimpante, con il linguaggio ampissimo..e si riesce quasi a fare dei discorsi tranquillamente. Visto che comunque si dice che fino a 3 anni non ci si deve preoccupare, vorrei sapere, come possiamo aiutare il bambino.
mia sorella, ovvero la madre, a chi può rivolgersi... o quali sono le "mosse" per poterlo aiutare a sbloccare.
grazie del riscontro.
Paolo
Buongiorno, di solito ci sono due tappe da prendere come riferimento per un'ipotesi di disturbo specifico di linguaggio: un vocabolario inferiore alle 50 parole a 24 mesi e un'assenza di linguaggio combinatorio a 30 mesi, per esempio: “Voglio latte” / "Dammi palla" .
Prima di tutto farei visita orl con esame audiometrico per escludere problemi uditivi, poi una prima valutazione logopedica. Il/la logopedista conoscerà il bambino e potrà darvi consigli su come gestire la situazione o chiedere approfondimenti (ad es. necessità di visita neuropsichiatrica infantile)
Prima di tutto farei visita orl con esame audiometrico per escludere problemi uditivi, poi una prima valutazione logopedica. Il/la logopedista conoscerà il bambino e potrà darvi consigli su come gestire la situazione o chiedere approfondimenti (ad es. necessità di visita neuropsichiatrica infantile)
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essendo un medico otorino e foniatra (ovvero specialista sul linguaggio) preciso che sotto i 3 anni si dovrebbe valutare più la comunicazione che il linguaggio verbale, ricordando che in questa età prevale ancora il linguaggio gestuale, con ampia variabilità da soggetto a soggetto. In sostanza "non ci deve preoccupare" neppure in assenza totale di verbalità se la comunicazione avviene. l'esame audiometrico tonale a questa età non è effettuabile (l'esame tentativo è intorno ai 5 anni) , ideale è la visita del medico otorino e foniatra (con altre prove come l'acumetria spesso risolve lui); sa indirizzare l'audiometria infantile eventuale, non effettuabile da specialisti otorino ma dalle "audiometriste" in centri specializzati, e l'eventuale intervento del servizio di logopedia.
Buon giorno , sicuramente bisognerebbe prendere in considerazione alcune tappe dello sviluppo regolare del linguaggio per ipotizzare un vero e proprio disturbo di linguaggio . Sarebbe necessario porle ulteriori domande per capire meglio l’ Evoluzione del bambino . Comunque mi sento di consigliarle una visita di controllo innanzi tutto da un otorino oppure richieda una consulenza logopedica ( la Logopedista dovrebbe comunque inviarla a fare una visita ORL) per avere indicazioni su quali possano essere i canali per stimolarlo all’ eloquio , ove non presente disturbo diverso , una buona risorsa potrebbe già essere quella di inserirlo in un asilo nido per stimolarlo nella comunicazione con i pari . Qualora avesse necessità di scambiare due parole può contattarmi anche telefonicamente . Trova i miei recapiti sul sito
Buongiorno, credo che un inquadramento completo ed accurato debba includere una visita specialistica neuropsichiatrica, ORL e
logopedica.
logopedica.
Il logopedista è lo specialista che valuta anche tecnicamente la comunicazione del bambino.la specificità del linguaggio del piccolo è inserita in una specificità dettata da stimoli verbali,nido o scuole ,storia personale e bilancio comunicativo linguistico.
Si rivolga ad una logopedista e chieda una valutazione.
Si rivolga ad una logopedista e chieda una valutazione.
Salve,
Innanzitutto le dico che purtroppo "non ci si deve preoccupare fino ai 3 anni" è solo una leggenda e non c'è niente di più sbagliato anzi... Una valutazione può essere fatta molto prima proprio per fare un intervento tempestivo e quanto più naturale possibile anche e soprattutto in contesto familiare, però per poterle dire se ci sono o meno delle effettive indicazioni per un trattamento e quali strategie adoperare serve purtroppo una valutazione logopedica, che appunto è lo specialista che si occupa del linguaggio, e una visita ORL a cui quasi sicuramente seguirà un esame audiometrico Infantile che può essere fatto anche nei piccoli e piccolissimi (si pensi che i bambini "sordi" vengono monitorati già dai 6 mesi) . Pertanto io consiglierei a lei ma soprattutto a sua sorella di non perdere tempo e muoversi quanto prima se non altro per togliersi il dubbio.
Spero di esserle stata utile e se dovesse aver bisogno di ulteriori chiarimenti può trovare i miei contatti sia sul sito che sul web.
Innanzitutto le dico che purtroppo "non ci si deve preoccupare fino ai 3 anni" è solo una leggenda e non c'è niente di più sbagliato anzi... Una valutazione può essere fatta molto prima proprio per fare un intervento tempestivo e quanto più naturale possibile anche e soprattutto in contesto familiare, però per poterle dire se ci sono o meno delle effettive indicazioni per un trattamento e quali strategie adoperare serve purtroppo una valutazione logopedica, che appunto è lo specialista che si occupa del linguaggio, e una visita ORL a cui quasi sicuramente seguirà un esame audiometrico Infantile che può essere fatto anche nei piccoli e piccolissimi (si pensi che i bambini "sordi" vengono monitorati già dai 6 mesi) . Pertanto io consiglierei a lei ma soprattutto a sua sorella di non perdere tempo e muoversi quanto prima se non altro per togliersi il dubbio.
Spero di esserle stata utile e se dovesse aver bisogno di ulteriori chiarimenti può trovare i miei contatti sia sul sito che sul web.
buongiorno senza volerla spaventere non è detto che fino a 3 anni non ci si deve preoccupare. Dovrebbe richiedere una valutazione da parte di una logopedista che considerando vari parametri tra i quali presenza di contatto oculare, atteggiamento comunicativo, comprensione di comandi più o meno complessi, ampiezza del vocabolario in comprensione e produzione ed eventuale presenza di parole combinate per formare piccole frasi potrà dirle se è il caso richiedere una valutazione approfondita o meno. cordialmente
Buongiorno,
tenete monitorata la situazione, perchè a 30 mesi il linguaggio dovrebbe essere più ampio.
Verificate la sua capacità uditiva, meglio se facendo una visita otorinolaringoiatrica e audiometrica.
Vi lascio qualche spunto pratico per stimolarlo durante l'estate.
Leggete molto ed interrompetevi a metà di una parola o una frase di libri che conosce bene.
Fategli domande a doppia scelta (vuoi il pane o i crackers?) e non domande a cui debba rispondere solo si/no.
Fate un po' i "finti tonti", senza nè facilitarlo troppo nè farlo troppo frustrare.
Inseritelo al nido o portatelo in spazi gioco dove è costretto al confronto con altri bambini che non capiscono quello che vuole.
Quando parla, riprendete quello che dice e amplatelo (es. mamma pa! -> sì la mamma prepara la pappa).
Commentate tutto quello che succede, parlate tanto, tenete conto che fino ai 3 anni è consigliato non più di 1 ora di strumenti digitali (tv, smartphone, tablet...), meglio le chiacchiere.
Usate gli albi illustrati, commentando le immagini più che leggendo.
Se durante l'estate non fa un salto col linguaggio conviene fare una visita neuropsichiatrica e logopedica.
Cordiali saluti
tenete monitorata la situazione, perchè a 30 mesi il linguaggio dovrebbe essere più ampio.
Verificate la sua capacità uditiva, meglio se facendo una visita otorinolaringoiatrica e audiometrica.
Vi lascio qualche spunto pratico per stimolarlo durante l'estate.
Leggete molto ed interrompetevi a metà di una parola o una frase di libri che conosce bene.
Fategli domande a doppia scelta (vuoi il pane o i crackers?) e non domande a cui debba rispondere solo si/no.
Fate un po' i "finti tonti", senza nè facilitarlo troppo nè farlo troppo frustrare.
Inseritelo al nido o portatelo in spazi gioco dove è costretto al confronto con altri bambini che non capiscono quello che vuole.
Quando parla, riprendete quello che dice e amplatelo (es. mamma pa! -> sì la mamma prepara la pappa).
Commentate tutto quello che succede, parlate tanto, tenete conto che fino ai 3 anni è consigliato non più di 1 ora di strumenti digitali (tv, smartphone, tablet...), meglio le chiacchiere.
Usate gli albi illustrati, commentando le immagini più che leggendo.
Se durante l'estate non fa un salto col linguaggio conviene fare una visita neuropsichiatrica e logopedica.
Cordiali saluti
Salve per una valutazione ed inquadramento diagnostico corretto non è presto anzi.La prevenzione e l'intervento precoce sono tra più importanti elementi che influenzano il successo terapeutico .Visita neuropsichiatrica infantile ,visita orl e valutazione logopedica il giusto percorso da intraprendere .
Buongiorno, come già consigliato da molti colleghi un'osservazione logopedica può essere effettuata già prima dei tre anni. In sede di osservazione la logopedista saprà darvi indicazioni su come sostenere lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione ed eventualmente indicare l'utilità di ulteriori approfondimenti.
Buongiorno dopo aver effettuato le visite consigliate dai colleghi non è assolutamente prematuro effettuare una valutazione logopedica che attenzionerà tutti i versanti del linguaggio del bambino. A questa età può essere fatto anche un intervento indiretto con i genitori a cui verranno fornite delle strategie per stimolare il linguaggio del bambino.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Se un bambino non cammina ci preoccupiamo ma se non parla possiamo aspettare :perché ? Il Linguaggio cresce insieme al bambino , quindi di te ho con fiducia da un Logopedista per una valutazione del problema e sicuramente le dirà cosa fare e come aiutare il bambino a crescere con il Linguaggio che segue le tappe fisiologiche di crescita , Cordialmente Daniela Barberini
Salve. Da quanto letto il bambino sembra essere indietro con le tappe dello sviluppo linguistico. Purtroppo troppo spesso viene detto di aspettare i tre anni, dimenticando che sono proprio questi per il bambino i momenti di maggiore apprendimento. Le consiglio di non aspettare ma di rivolgersi ad un logopedista per una valutazione linguistica completa, in modo da verificare quali siano le difficoltà del bambino e le relative cause.
Buongiorno, le consiglio di prenotare prima una visita dal foniatra/neuropsichiatra/otorino per poter stabilire quale sia la causa del ritardo del linguaggio, e successivamente rivolgersi ad un logopedista per una valutazione e per stilare il trattamento riabilitativo più adatto al bambino. Buona giornata.
Salve, le consiglio di effettuare una visita da un otorino e un esame audiometrico e successivamente di rivolgersi presso un servizio di neuropsichiatria infantile o un'equipe privata che si occupi di età evolutiva in cui possiate intraprendere un percorso valutativo globale con un neuropsichiatra/neuropsicologo, un logopedista ed eventuali altre figure se sarà necessario. Non è per allarmarvi, ma al contrario per permettervi di capire se c'è una difficoltà e a quale livello e in caso di intervenire tempestivamente. I professionisti a cui vi rivolgerete sapranno consigliarvi e tranquilizzarvi indicandovi il miglior percorso da seguire. Saluti, Martina Cavazzuti
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