Buongiorno. Scrivo in merito ad una situazione che non mi viene facile da spiegare, ma ci proverò ne
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Buongiorno. Scrivo in merito ad una situazione che non mi viene facile da spiegare, ma ci proverò nel migliore dei modi. Nel corso della mia vita, che mi piace chiamare "flusso", ci sono rari momenti dove dal nulla sento salire dentro di me una sensazione di ottimismo, felicità...mi guardo allo specchio e mi vedo bello, con anche un'incredibile voglia di allenarmi, prendermi cura di me e del mio fisico. In questi momenti penso che non bisogna guardare al passato, sono positivo e mi sento veramente bene. Questi momenti mi capitano raramente e quasi la totalità delle volte arrivano di sera, anche se alcune volte succede anche di pomeriggio. È una situazione che dura poco, infatti il giorno dopo tutto sparisce e torno alla mia vita "normale"; nel momento in cui sto scrivendo mi trovo nella situazione descritta finora ed è sera, ma so che già domani tutto finirà, infatti ho capito per certo che la felicità è una pausa breve ed illusoria tra una delusione e l'altra ma non è questo il punto. Il fatto è che mi piacerebbe vivere con queste sensazioni positive il più possibile. Vorrei capire se questa condizione da un punto di vista medico o scientifico ha un nome e se, quando arrivano questi momenti, posso fare qualcosa per mantenere queste emozioni in modo duraturo e far capire al mio corpo che questo va bene. Grazie mille in anticipo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
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Buongiorno e grazie per aver condiviso questi momenti di "flusso".
La descrizione sembra indicare un'alternanza tra periodi di ottimismo e di normale umore, che potrebbe suggerire fluttuazioni nell'umore, tuttavia, non dovrebbe necessariamente essere considerata come una patologia, a meno che non stia causando disagio significativo o interferendo con la tua vita quotidiana.
Il desiderio di mantenere i momenti di felicità e ottimismo è comprensibile e umano. Questi momenti potrebbero essere amplificati dal contrasto con la vita quotidiana. In effetti, è importante ricordare che la gamma completa delle emozioni umane include sia gli alti che i bassi, e nessuno è felice o ottimista tutto il tempo. Questo non significa che non si possa lavorare per migliorare il benessere generale e la soddisfazione della vita.
Consiglierei di tenere un diario delle emozioni per cercare di identificare eventuali modelli o trigger per questi momenti di felicità. Potresti scoprire che ci sono specifiche attività, pensieri o circostanze che tendono a portare a questi periodi di ottimismo.
Inoltre, potrebbe essere utile parlare di queste esperienze con un terapeuta. Un professionista può aiutare a esplorare queste sensazioni in un modo strutturato e sicuro e può fornire strumenti e strategie per gestire e ottimizzare il tuo stato d'animo.
Infine, è importante ricordare che il mantenimento del benessere mentale è spesso una questione di equilibrio. Una buona alimentazione, l'attività fisica, un sonno adeguato, il sostegno sociale e la gestione dello stress possono tutte giocare un ruolo importante nel sostenere la salute mentale.
È importante inoltre ricordare che accettare le emozioni difficili è parte integrante della nostra esperienza umana. Questi sentimenti, pur scomodi, sono segnali che ci aiutano a comprendere meglio noi stessi e le nostre esigenze. riconoscere e accettare queste emozioni, senza giudizio, è un passo fondamentale verso la gestione efficace delle stesse e il conseguente benessere.
Spero che queste informazioni possano essere di aiuto, e incoraggio a cercare un sostegno professionale se sente che potrebbe essere utile. é importante ricordare che non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e prendersi cura della propria salute mentale.
Rimango a disposizione per un consulto, anche online
A presto
Vittorio Mario Longo
La descrizione sembra indicare un'alternanza tra periodi di ottimismo e di normale umore, che potrebbe suggerire fluttuazioni nell'umore, tuttavia, non dovrebbe necessariamente essere considerata come una patologia, a meno che non stia causando disagio significativo o interferendo con la tua vita quotidiana.
Il desiderio di mantenere i momenti di felicità e ottimismo è comprensibile e umano. Questi momenti potrebbero essere amplificati dal contrasto con la vita quotidiana. In effetti, è importante ricordare che la gamma completa delle emozioni umane include sia gli alti che i bassi, e nessuno è felice o ottimista tutto il tempo. Questo non significa che non si possa lavorare per migliorare il benessere generale e la soddisfazione della vita.
Consiglierei di tenere un diario delle emozioni per cercare di identificare eventuali modelli o trigger per questi momenti di felicità. Potresti scoprire che ci sono specifiche attività, pensieri o circostanze che tendono a portare a questi periodi di ottimismo.
Inoltre, potrebbe essere utile parlare di queste esperienze con un terapeuta. Un professionista può aiutare a esplorare queste sensazioni in un modo strutturato e sicuro e può fornire strumenti e strategie per gestire e ottimizzare il tuo stato d'animo.
Infine, è importante ricordare che il mantenimento del benessere mentale è spesso una questione di equilibrio. Una buona alimentazione, l'attività fisica, un sonno adeguato, il sostegno sociale e la gestione dello stress possono tutte giocare un ruolo importante nel sostenere la salute mentale.
È importante inoltre ricordare che accettare le emozioni difficili è parte integrante della nostra esperienza umana. Questi sentimenti, pur scomodi, sono segnali che ci aiutano a comprendere meglio noi stessi e le nostre esigenze. riconoscere e accettare queste emozioni, senza giudizio, è un passo fondamentale verso la gestione efficace delle stesse e il conseguente benessere.
Spero che queste informazioni possano essere di aiuto, e incoraggio a cercare un sostegno professionale se sente che potrebbe essere utile. é importante ricordare che non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto e prendersi cura della propria salute mentale.
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A presto
Vittorio Mario Longo
Caro utente, la situazione che lei descrive avrebbe bisogno di ulteriori approfondimenti per poter rispondere alla sua richiesta. Tuttavia le chiedo quando al mattino si sveglia che pensieri compaiono nella sua mente? Le nostre emozioni sono sempre accompagnate da pensieri. Potrebbe esplorare con un professionista cosa le accede nei diversi momenti della sua vita, per comprendere quali pensieri e emozioni colorano la sua giornata.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno a te, comincio col dirti che, sebbene tu dica che non ti viene facile da spiegare, sei riuscito ad essere chiaro nel raccontare la tua esperienza.
Il primo punto è che è importante e bello che tu viva momenti di positività ed energia, e ti ponga delle domande su come "prolungare" queste sensazioni, perchè significa che sei in grado di riconoscerle e di viverle, e non mi sembra poco. Sembri descrivere una situazione in cui emotivamente oscilli tra "molto bene" e "normale", ma sarebbe interessante capire che cosa significa per te questo "normale", perchè è una definizione soggettiva che però fornisce pochi elementi, visto che poco dopo parli di felicità come di intervallo tra le delusioni, che esprime, apparentemente, una visione della vita con tendenze alla tristezza. Insomma, questo "normale" è così male, senti che ha qualcosa che non va?
Come puoi immaginare, il percorso psicologico permette proprio di andare prima di tutto ad indagare questi significati, le emozioni e le sensazioni che provi, e poi i pensieri ad esso legati, compresi i pregiudizi che spesso, inconsciamente, pensiamo di avere (ad esempio che dovremmo essere sempre felici, e che è patologico se non lo siamo).
Un secondo punto è quello riferito allo stare bene. Il viaggio di scoperta è anche di costruzione di significati nuovi ed esplorazione delle opzioni possibili: è più importante soffermarsi a sentire il benessere, o pensare a come inseguirlo e non perderlo? Quali strategie posso mettere in atto per sentirmi bene? Che cosa posso fare per prendermi cura di me quando mi sento normale e non al super top? Che cosa posso dirmi, come posso accogliermi anche se non sono al meglio? E ancora, che cos'è che mi fa stare bene, quando lo sento?
Spero che alcuni spunti siano stati utili e ti auguro una buona giornata.
Dott.Massimo Motta
Il primo punto è che è importante e bello che tu viva momenti di positività ed energia, e ti ponga delle domande su come "prolungare" queste sensazioni, perchè significa che sei in grado di riconoscerle e di viverle, e non mi sembra poco. Sembri descrivere una situazione in cui emotivamente oscilli tra "molto bene" e "normale", ma sarebbe interessante capire che cosa significa per te questo "normale", perchè è una definizione soggettiva che però fornisce pochi elementi, visto che poco dopo parli di felicità come di intervallo tra le delusioni, che esprime, apparentemente, una visione della vita con tendenze alla tristezza. Insomma, questo "normale" è così male, senti che ha qualcosa che non va?
Come puoi immaginare, il percorso psicologico permette proprio di andare prima di tutto ad indagare questi significati, le emozioni e le sensazioni che provi, e poi i pensieri ad esso legati, compresi i pregiudizi che spesso, inconsciamente, pensiamo di avere (ad esempio che dovremmo essere sempre felici, e che è patologico se non lo siamo).
Un secondo punto è quello riferito allo stare bene. Il viaggio di scoperta è anche di costruzione di significati nuovi ed esplorazione delle opzioni possibili: è più importante soffermarsi a sentire il benessere, o pensare a come inseguirlo e non perderlo? Quali strategie posso mettere in atto per sentirmi bene? Che cosa posso fare per prendermi cura di me quando mi sento normale e non al super top? Che cosa posso dirmi, come posso accogliermi anche se non sono al meglio? E ancora, che cos'è che mi fa stare bene, quando lo sento?
Spero che alcuni spunti siano stati utili e ti auguro una buona giornata.
Dott.Massimo Motta
Buongiorno, cosa intende per vita "normale"? si sente triste e giù di morale oppure la sua quotidianità si esprime attraverso emozioni varie a seconda della situazione in cui si trova? Un indagine clinica la aiuterà a comprendere da cosa derivano queste sensazioni di felicità ( che, da come descrive, non sono legate a particolari circostanze) . Ne parli con il suo medico innanzitutto e prenda in considerazione un eventuale percorso psicologico. Auguri
Buongiorno e grazie per la condivisione. I momenti di felicità ( e ciascuno ha un suo personale sentire sulla felicità), sono avvertiti forse anche perchè sembrano collocarsi nella vita delle persone in modo non costante; mi pare d'altra parte di cogliere da quanto scrive, che nel flusso della sua vita lei cerchi di non guardare al passato e forse questo aspetto ha un suo significato che contrasta con i momenti in cui si sente in sintonia con se stesso. La vita che sente "normale" merita forse di essere guardata un po'; in ogni caso si permetta di vivere i momenti positivi e monitori se la vita "normale" le causasse disagio significativo.
grazie per l'attenzione e buone cose
dott.ssa Nicoletta Balestra
grazie per l'attenzione e buone cose
dott.ssa Nicoletta Balestra
Gentile utente, grazie per aver qui condiviso...
Non ci ha informato circa la sua età, ma posso dedurre sia molto giovane...
Indipendentemente da ciò, quello che posso dirle è che ciò che qui descrive, è la condizione dell'animo umano: è qualcosa che accomuna tutti, c'è chi ci arriva prima, chi dopo...Sono consapevolezze che fanno parte del percorso di crescita di ognuno!
Difficile poter parlare di metodo per mantenere quanto più a lungo una sensazione di benessere: non siamo statici, bensì dinamici...Ciò che siamo adesso, è destinato al mutamento (qualunque cosa ciò voglia significare).
Sicuramente, seguire le nostre passioni ed inclinazioni può aiutarci: coltivi attività, luoghi, circostanze e persone che la fanno star bene, cerchi quelle piccole cose che le donano serenità, qualunque cosa per lei significhi "serenità"!
La serenità non è un punto d'arrivo, ma è racchiusa nelle piccole soste del viaggio della vita: sta a noi saperne cogliere i momenti e gli attimi!
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione,
Resto a disposizione, anche online
Un caro in bocca al lupo!
Cordialmente, Dr. E. Nola
Non ci ha informato circa la sua età, ma posso dedurre sia molto giovane...
Indipendentemente da ciò, quello che posso dirle è che ciò che qui descrive, è la condizione dell'animo umano: è qualcosa che accomuna tutti, c'è chi ci arriva prima, chi dopo...Sono consapevolezze che fanno parte del percorso di crescita di ognuno!
Difficile poter parlare di metodo per mantenere quanto più a lungo una sensazione di benessere: non siamo statici, bensì dinamici...Ciò che siamo adesso, è destinato al mutamento (qualunque cosa ciò voglia significare).
Sicuramente, seguire le nostre passioni ed inclinazioni può aiutarci: coltivi attività, luoghi, circostanze e persone che la fanno star bene, cerchi quelle piccole cose che le donano serenità, qualunque cosa per lei significhi "serenità"!
La serenità non è un punto d'arrivo, ma è racchiusa nelle piccole soste del viaggio della vita: sta a noi saperne cogliere i momenti e gli attimi!
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione,
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Un caro in bocca al lupo!
Cordialmente, Dr. E. Nola
Vorrei valorizzare il suo “sentire” le emozioni, che colorano la sua vita, sia nei momenti di ottimismo che in quelli definiti da lei normali o deludenti. Da quello che descrive i momenti di ottimismo e di felicità li vive intensamente, con un’energia che sente anche nel corpo, oltre che nella testa. In quel momento si sta vivendo il suo “qui ed ora”, in modo consapevole e anche con uno sguardo al futuro (vuole prendersi cura di sé e del suo corpo). Dice anche che non bisogna pensare al passato. Invece sarebbe per lei utile approfondire come mai non voglia pensarci, anche se è comprensibile dato che per lei è stato deludente tanto da farle credere che la felicità è una pausa breve ed illusoria tra una delusione e l’altra. In ogni caso le volevo rimandare che le sue parole fanno emergere ad una persona combattiva, che si merita un periodo più lungo di serenità e non solo momenti brevi di felicità e ottimismo. Magari potrebbe iniziare dei colloqui psicologici, per riuscire a comprendere meglio e lasciar andare quel passato che l’ha delusa e prolungare così il suo stato di benessere nel presente. La ringrazio per aver condiviso i suoi pensieri, descritti molto chiaramente. Se vuole rimango a disposizione anche on line. Dott.sa Brunella Ieva
Carissimo, d accordo con i colleghi credo che la sua quotidianità meriti di essere pensata in modo diverso da come fatto sin d ora. La serenità di fine giornata è tale proprio perché finisce qualcosa che non la gratifica appieno. Chieda aiuto per comprendere meglio
Dottssa Marika Fiori
Dottssa Marika Fiori
Gentile utente, grazie per la sua condivisione davvero interessante. La gioia e la felicità sono delle emozioni e come tutte le emozioni hanno una durata breve. Fa parte della nostra fisiologia, così come la rabbia, la paura e la tristezza. Il problema, mi sembra di capire, è che lei non accetta queste fluttuazioni o oscillazioni dell'umore che sono come già detto parte integrante dell'essere umano. Nel momento che scompare la sensazione di felicità lei probabilmente entra in uno stato di allarme o minaccia in quanto non desidera che va via questa bella sensazione. Le consiglio di incominciare ad osservare o accettare tutte le sensazioni del suo corpo senza dare un giudizio immediato e vedere quello che succede.
Rimango a disposizioni per qualsiasi chiarimento sul tema.
Cordialmente
Paolo Lippi
Rimango a disposizioni per qualsiasi chiarimento sul tema.
Cordialmente
Paolo Lippi
Buonasera. La ringrazio innanzitutto per la sua condivisione. Non è possibile a mio avviso darle risposte chiare e precise attraverso questo spazio, sarebbe opportuno approfondire la sua esperienza all'interno di uno o più colloqui per poter comprendere maggiormente i vissuti che sperimenta e condivide; sarebbe importante in tal senso, oltre ad esplorare le sensazioni positive che descrive, approfondire anche il significato che ha per lei "tornare alla vita normale" dopo aver provato queste esperienze positive e ad altri aspetti significativi che menziona nella sua condivisione. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,
ambire ad una felicità costante nel tempo rimanda all'idea di chi anche da adulto cerca di vivere nell'onnipotenza tipica della vita dell'infanzia. I bambini nei primi anni di vita sono alla costante ricerca di soddisfazione e rassicurazioni. Questo con lo sviluppo e l'accumularsi delle esperienze ci rende consapevoli del fatto che non è possibile e che è proprio l'alternanza dei nostri stati emotivi a farci riconoscere come esseri complessi e più evoluti. La mia indicazione sarebbe quella di approfondire questo suo desiderio, magari parlandone con uno specialista esplorando così cosa rende complicato il vivere il quotidiano e tutte le difficoltà che ne derivano.
Nella speranza di aver con queste poche righe orientato la sua domanda.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
ambire ad una felicità costante nel tempo rimanda all'idea di chi anche da adulto cerca di vivere nell'onnipotenza tipica della vita dell'infanzia. I bambini nei primi anni di vita sono alla costante ricerca di soddisfazione e rassicurazioni. Questo con lo sviluppo e l'accumularsi delle esperienze ci rende consapevoli del fatto che non è possibile e che è proprio l'alternanza dei nostri stati emotivi a farci riconoscere come esseri complessi e più evoluti. La mia indicazione sarebbe quella di approfondire questo suo desiderio, magari parlandone con uno specialista esplorando così cosa rende complicato il vivere il quotidiano e tutte le difficoltà che ne derivano.
Nella speranza di aver con queste poche righe orientato la sua domanda.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, questi cambiamenti di umore non sono necessariamente imputabili a qualcosa di patologico, molto dipende da come interferiscono nel suo quotidiano e soprattutto come vive la condizione giornaliera in cui queste emozioni non sono presenti. Non descrive infatti come sta nella restante parte della giornata. Se le interessa avere un quadro dettagliato dovrebbe richiedere una serie di colloqui per una valutazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buona sera, vedo che descrive una situazione di benessere (un fluire) che compare la sera, ma che invece si spegne in altri momenti della giornata, come se i suoi stati mentali ed emotivi avessero un preciso ritmo. Sarebbe interessante capire quali sono le attività e le pause della sua giornata, le relazioni, le cose che le piacciono e le attività che le pesano, per vedere a che cosa si collega questo stato di flusso ( cosa lo spegne o lo accende ). Per poterla aiutare maggiormente avrei bisogno di più informazioni su di lei. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Buon pomeriggio,
per prima cosa sarebbe utile comprender quanto questi suoi stati positivi oltre a manifestarsi, le danno anche la forza di compiere, nella realtà, azioni che sicuramente renderebbero più prolungati tali stati d'animo. Sarebbe anche interessante conoscere gli altri suoi stati emotivi e comprendere quanto sia difficile per lei accettarli.
Sicuramente intraprendere un percorso di sostegno psicologico è consigliato. Le garantisco che imparare a consocerai è di per sé un buon elisir di vita.
Cordialmente
Dott.ssa Camilla Lenti
per prima cosa sarebbe utile comprender quanto questi suoi stati positivi oltre a manifestarsi, le danno anche la forza di compiere, nella realtà, azioni che sicuramente renderebbero più prolungati tali stati d'animo. Sarebbe anche interessante conoscere gli altri suoi stati emotivi e comprendere quanto sia difficile per lei accettarli.
Sicuramente intraprendere un percorso di sostegno psicologico è consigliato. Le garantisco che imparare a consocerai è di per sé un buon elisir di vita.
Cordialmente
Dott.ssa Camilla Lenti
Buonasera, stare con le proprie emozioni risulta complesso, soprattutto se le si conosce poco, quando si assiste ad una propria espressione discarica delle stesse non si può non rimanere interdetti e disorientati. LA invito a fare un percorso di psicoterapia e mindfulness, in questo modo potrà imparare a stare al meglio all'interno di ogni panorama emotivo che potrà incontrare.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Gentile utente, il flusso è un tema interessantissimo, molto vicino alla dimensione fenomenologica-esistenziale. Le sue fluttuazioni diventano un tema affascinante da trattare all'interno della propria soggettività. se avrà interesse ad approfondire, io ci sono. Cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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