Buongiorno, Scrivo a nome di mia mamma . Nel 96 ha subito un intervento per asportazione di una c
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Buongiorno,
Scrivo a nome di mia mamma .
Nel 96 ha subito un intervento per asportazione di una ciste localizzata a sinistra nel cranio . Da quell'operazione ha tutt ora qualche problema visivo sull occhio sinistro e ogni tanto per via dell intervento ha perdite di memoria .
Ovviamente visto l' intervento è sempre stata sotto controllo in quanto nel 96 non è stato possibile togliere del tutto la ciste. Ad oggi effettuiamo ogni anno risonanza magnetica con contrasto e Dall ultimo esame è emerso qusnto segue:
L ’esame è stato eseguito sul piano assiale Con sequenze pesate in T1, DP, T2, T2 FLAIR, DWI Sul piano coronale In T2.Sono state inoltre acquisite immagini Sui tre piani dello spazio in T1 dopo somm.ne ev di mdc .
L Esame è stato posto a confronto con precedente risonanza magnetica effettuata il 23 marzo 2018.
Esiti del progresso intervento chirurgico, Noto in amnesie. L’esame hA confermato la presenza di un’estesa area Di alterato segnale, disomogeneamente iperintensa in T2 ed in DWI, Localizzata a sinistra A livello dell’angolo pontocerebellare, estesa a livello della cisterna prepontina, in sede mesencefalica, talamica , a livello temporale , temporo- parietale sempre a sinistra e che determina discreti effetti compressivi sulle strutture della linea mediana e sull acquedotto . Anche a controllo odierno sembra osservarsi un lieve aumento delle dimensioni dell aerea suddetta , livello della porzione destra dello splenio del corpo calloso .
Necessario videat specialistico e monitoraggio neurologico e valutazione comparativa con ulteriori precedenti esami RM.
Il neurochirurgo che ha in cura mia madre dice che l'unica soluzione è un intervento chirurgico ma noi abbiamo paura dei possibili rischi , non c’è un'altra alternativa ? È davvero d obbligo L intervento ? Al momento mia madre non mostra nessun sintomo di malessere. Grazie
Scrivo a nome di mia mamma .
Nel 96 ha subito un intervento per asportazione di una ciste localizzata a sinistra nel cranio . Da quell'operazione ha tutt ora qualche problema visivo sull occhio sinistro e ogni tanto per via dell intervento ha perdite di memoria .
Ovviamente visto l' intervento è sempre stata sotto controllo in quanto nel 96 non è stato possibile togliere del tutto la ciste. Ad oggi effettuiamo ogni anno risonanza magnetica con contrasto e Dall ultimo esame è emerso qusnto segue:
L ’esame è stato eseguito sul piano assiale Con sequenze pesate in T1, DP, T2, T2 FLAIR, DWI Sul piano coronale In T2.Sono state inoltre acquisite immagini Sui tre piani dello spazio in T1 dopo somm.ne ev di mdc .
L Esame è stato posto a confronto con precedente risonanza magnetica effettuata il 23 marzo 2018.
Esiti del progresso intervento chirurgico, Noto in amnesie. L’esame hA confermato la presenza di un’estesa area Di alterato segnale, disomogeneamente iperintensa in T2 ed in DWI, Localizzata a sinistra A livello dell’angolo pontocerebellare, estesa a livello della cisterna prepontina, in sede mesencefalica, talamica , a livello temporale , temporo- parietale sempre a sinistra e che determina discreti effetti compressivi sulle strutture della linea mediana e sull acquedotto . Anche a controllo odierno sembra osservarsi un lieve aumento delle dimensioni dell aerea suddetta , livello della porzione destra dello splenio del corpo calloso .
Necessario videat specialistico e monitoraggio neurologico e valutazione comparativa con ulteriori precedenti esami RM.
Il neurochirurgo che ha in cura mia madre dice che l'unica soluzione è un intervento chirurgico ma noi abbiamo paura dei possibili rischi , non c’è un'altra alternativa ? È davvero d obbligo L intervento ? Al momento mia madre non mostra nessun sintomo di malessere. Grazie
Buongiorno.
Purtroppo credo che il neurochirurgo che ha in cura sua madre abbia ragione. Non è certo possibile esprimersi senza visitare la signora, e vedere i precedenti clinici, ma la sede della lesione è molto delicata e critica.
Il neurochirurgo avrà già consigliato un cortisonico, visti gli effetti compressivi che questa grossa lesione determina soprattutto sulle strutture della linea mediana. La priorità infatti è evitare una sindrome da ipertensione endocranica acuta da stenosi dell'acquedotto del Silvio.
Necessario un effettuare un fondo oculare urgente.
Se crede consulti anche un neuro-oncologo per le ulteriori opzioni terapeutiche, in considerazione dell'esito dell'esame istologico effettuato dopo il primo intervento, e del quale non ha fatto menzione nel suo messaggio.
Cordialità
Purtroppo credo che il neurochirurgo che ha in cura sua madre abbia ragione. Non è certo possibile esprimersi senza visitare la signora, e vedere i precedenti clinici, ma la sede della lesione è molto delicata e critica.
Il neurochirurgo avrà già consigliato un cortisonico, visti gli effetti compressivi che questa grossa lesione determina soprattutto sulle strutture della linea mediana. La priorità infatti è evitare una sindrome da ipertensione endocranica acuta da stenosi dell'acquedotto del Silvio.
Necessario un effettuare un fondo oculare urgente.
Se crede consulti anche un neuro-oncologo per le ulteriori opzioni terapeutiche, in considerazione dell'esito dell'esame istologico effettuato dopo il primo intervento, e del quale non ha fatto menzione nel suo messaggio.
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