Buongiorno, qualche anno fa , delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali, mi sono detta a me s
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Buongiorno, qualche anno fa , delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali, mi sono detta a me stessa che non avrei piu messo alcun sentimento per alcuna persona.Mi sono vista con un ragazzo, ci vedevamo ogni 10/15 giorni esclusivamente per rapporti sessuali. Non avevamo un dialogo, non uscivamo mai, poche telefonate e messaggi...era solo letto.All inizio la cosa mi piaceva, non mi creava nessun fastidio...con il passare del tempo , non mi faceva stare bene ma nonostante ciò continuavo a vederlo (lui mi cercava e io c ero, e alcune volte l ho cercato anch io)
Finita la frequentazione, non ho mai avuto il desiderio di ricercalo...Mi sentivo sporca, mi sentivo una poco di buono, la cosa non mi ha lasciato nulla se nn esclusivamente il dolore mio interno e il ricordo positivo che mi ero inculcata nella testa che le sue prestazioni in confronto alle relazioni passate erano migliori.
Nonostante dopo un paio di anni avessi conosciuto un ragazzo migliore sia nel ambito sessuale che emotivo e avevo dei sentimenti, all inizio della frequentazione continuavo ad avere il "ricordo fittizio sessuale" dell' altro ragazzo.
Credo che per superare il dolore che avevo, perche mi ero imposta di nn essere quella che ero realmente...volevo essere diversa dalla mia vera natura, ma purtroppo con risultati disastrosi per me, ho cercato di impormi un ricordo positivo. È possibile? Perché?
Finita la frequentazione, non ho mai avuto il desiderio di ricercalo...Mi sentivo sporca, mi sentivo una poco di buono, la cosa non mi ha lasciato nulla se nn esclusivamente il dolore mio interno e il ricordo positivo che mi ero inculcata nella testa che le sue prestazioni in confronto alle relazioni passate erano migliori.
Nonostante dopo un paio di anni avessi conosciuto un ragazzo migliore sia nel ambito sessuale che emotivo e avevo dei sentimenti, all inizio della frequentazione continuavo ad avere il "ricordo fittizio sessuale" dell' altro ragazzo.
Credo che per superare il dolore che avevo, perche mi ero imposta di nn essere quella che ero realmente...volevo essere diversa dalla mia vera natura, ma purtroppo con risultati disastrosi per me, ho cercato di impormi un ricordo positivo. È possibile? Perché?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
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Buongiorno. Prima di tutto complimenti per essere riuscita a tirare fuori questi pensieri e sensazioni, non è mai facile e già mettersi in gioco è il primo passo. Riguardo alla prima situazione che ha citato, penso che sia un sentimento dettato socialmente dal vedere sempre la donna come una poco di buono quando c’è una concessione verso un maschio di tipo esclusivamente sessuale quando, nella realtà dei fatti e della scienza, è banalmente un’esigenza che entrambi i sessi hanno e che il corpo umano in primis ricerca e necessita. Il sentirsi sporchi deriva spesso dall’attuale società che invece vede, in questi casi che lei ha descritto, la sola ragazza e non il ragazzo come una che si concede facilmente. Al contrario le dico che in tutto quello che lei ha fatto con il ragazzo non c’è nulla di male, sono comportamenti che chiunque può avere la volontà di mettere in atto. Detto ciò comunque, sono spesso comportamenti dettati da esperienze passate che portano al volere solo rapporti di questo tipo, senza nulla di più che in realtà sarebbe poi lo scopo per cui si ricerca una persona affine.
Poi, sicuramente il meccanismo che la sua mente ha messo in atto, all’interno di una relazione “normale” con questa nuova persona, è stato un comportamento difensivo verso quei pensieri che la facevano stare male. Il problema spesso in questi casi è che la mente umana in autonomia difficilmente riesce a tenere al suo interno due idee così contrastanti senza creare stress o altre emozioni negative che ci portano ad essere in continuo disaccordo con i nostri pensieri in un modo o nell’altro. Quello che sicuramente la aiuterebbe sarebbe parlare di tutto ciò ed andare ad analizzare quelle che sono state realmente le cause che l’hanno portata ad agire in determinati modi e di conseguenza crearsi i pensieri che tutt’ora la affaticano.
Rimanendo a disposizione per qualunque evenienza, le auguro un buon proseguimento
Saluti,
Bruno E. Gobbato
Poi, sicuramente il meccanismo che la sua mente ha messo in atto, all’interno di una relazione “normale” con questa nuova persona, è stato un comportamento difensivo verso quei pensieri che la facevano stare male. Il problema spesso in questi casi è che la mente umana in autonomia difficilmente riesce a tenere al suo interno due idee così contrastanti senza creare stress o altre emozioni negative che ci portano ad essere in continuo disaccordo con i nostri pensieri in un modo o nell’altro. Quello che sicuramente la aiuterebbe sarebbe parlare di tutto ciò ed andare ad analizzare quelle che sono state realmente le cause che l’hanno portata ad agire in determinati modi e di conseguenza crearsi i pensieri che tutt’ora la affaticano.
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Saluti,
Bruno E. Gobbato
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Salve cara, io non credo che tu ti sia imposta un falso ricordo di quella relazione, la nostra società non ci lascia libere di vivere la nostra sessualità purtroppo, tu ci hai provato ma probabilmente hanno prevalso i retaggi culturali che vogliono la donna casta, potrebbe essere che tu avresti vissuto quella relazione che vuoi ridimensionare in modo più positivo hai invece preferito ammantarla di peccaminosità, in ogni caso il senso di colpa non è funzionale e spero che tu possa lavorarci sopra , non hai fatto nulla che non volevi fare, disponibile per qualsiasi chiarimento ti saluto ti auguro ogni bene.
Eleonora Caciolli
Eleonora Caciolli
Gent.ma, i motivi e i percorsi personali che l’hanno condotta a questo disagio non possono certamente essere compresi o risolti da qui. Tuttavia, è sicuramente possibile giungere ad essere felici della propria vita sentimentale e dell’esperienza erotico-sessuale, come invece purtroppo sembra non essere almeno per come descrive. Qualora questa insoddisfazione persistesse, potrebbe prendere in considerazione una consultazione con uno specialista per capire quale aiuto psicoterapeutico poterle offrire per riconquistare la propria libertà di vivere con piacere la sua vita. SG
Buongiorno, la confusione e il disagio che sta vivendo sono questioni che le consiglio di affrontare intraprendendo un percorso di psicoterapia. Lei ha bisogno di comprendere le sue emozioni e i suoi sentimenti . Le faccio tanti auguri.
Buongiorno, credo che si attraversino varie fasi nella vita ed il modo in cui affrontiamo il nostro mondo interno cambia di significato col passare del tempo, continui ad esplorarlo.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno. Molte esperienze della nostra vita acquisiscono significati diversi, a seconda del tempo che passa e di altre esperienze che nel frattempo facciamo. É possibile accogliere, con consapevolezza, di aver compiuto alcune scelte utilizzando i pensieri e i bisogni che si avevano in quel preciso momento. Potersi legittimare di aver preso una decisione, di aver cambiato idea e di aver avuto bisogno di tempo per attuare il cambiamento stesso é un grande gesto d'amore verso sé stessi. Così come può essere "strano" vederci circondati da tanta felicità, quella vera, felicità che forse pensavamo di non meritare, o semplicemente che pensavamo di non volere in questo modo/momento. Lo sguardo al passato puó essere di supporto,quando diventa il film a cui abbiamo dato un finale diverso, un finale che ci rappresenta. Possiamo concederci uno spazio per vedere insieme tutti gli scenari che c'erano, che ci sono, per costruirne uno nuovo misurato sui tuoi bisogni di oggi. Resto a disposizione. Buon prosieguo
Buongiorno, il fatto stesso che lei sia qui a scrivere di questi pensieri e vissuti è un grande passo, soprattutto perché da quanto scrive emerge chiaramente la difficoltà nel cercare di dare un senso ad esperienze talvolta dolorose del passato che hanno un effetto sulla lei del presente.
Ogni esperienza relazionale dolorosa procura una ferita (piccola o grande che sia), ogni persona reagisce diversamente. E ciascuno di noi, in momenti diversi, reagirebbe in maniera diversa. L'importante è cercare di non giudicarsi in maniera negativa partendo dal presupposto che nella vita si cambia idea, che ciò che ieri ci ha aiutato oggi potrebbe farci stare male e viceversa.
Quello che le consiglio è di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per dare voce ed elaborare vissuti e pensieri di oggi e delle sue relazioni passate, per prendersi cura delle ferite relazionali che ha ricevuto e dare il suo senso alle relazioni di cui parla.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Ogni esperienza relazionale dolorosa procura una ferita (piccola o grande che sia), ogni persona reagisce diversamente. E ciascuno di noi, in momenti diversi, reagirebbe in maniera diversa. L'importante è cercare di non giudicarsi in maniera negativa partendo dal presupposto che nella vita si cambia idea, che ciò che ieri ci ha aiutato oggi potrebbe farci stare male e viceversa.
Quello che le consiglio è di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per dare voce ed elaborare vissuti e pensieri di oggi e delle sue relazioni passate, per prendersi cura delle ferite relazionali che ha ricevuto e dare il suo senso alle relazioni di cui parla.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Gentilissima ... a volte pensiamo che si possa semplicemente "decidere", in modo razionale e distaccato, come stare in una relazione: questo è difficilissimo persino a valle di una psicoterapia articolata, che abbia toccato molti aspetti della persona. Le sarebbe di grandissimo aiuto scoprire con quali schemi entra tipicamente in una relazione, e perchè, quali aspettative si porta, quali paure, quali bisogni. L'attrazione fisica, poi, è aspetto molto meno automatico di quanto lasci pensare molta letteratura e cinematografia, e decisamente più mentale. Le auguro di imparare a fidarsi ed affidarsi a relazioni sane. Un caro saluto.
Buongiorno, percepisco molta confusione nel modo in cui archivia e cataloga le esperienze ma soprattutto per come si giudica. Poterebbe cercare di approfondire il discorso lavorando su di sè e liberandosi dai suoi giudizi/pregiudizi ma anche imparando ad accettare il passato e a ben disporsi per il futuro, altrimenti rischia di essere lei la causa della sua infelicità o insoddisfazione.
Salve, sono disponibile ad aiutarla per trovare una spiegazione e una possibile soluzione al suo problema.
Mi contatti privatamente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
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Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, colgo nel suo messaggio una richiesta di aiuto e il bisogno di essere accompagnata a comprendere l'origine della sua sofferenza per potersene prendere cura. Può contattarmi in privato se crede. Un caro saluto
Sara Genny Chinnici
Sara Genny Chinnici
Non credo che ti sia imposta un falso ricordo di quella relazione. É possibile accogliere, con consapevolezza, di aver compiuto alcune scelte utilizzando i pensieri e i bisogni che si avevano in quel preciso momento.
L'importante è cercare di non giudicarsi in maniera negativa partendo dal presupposto che nella vita si cambia idea, che ciò che ieri ci ha aiutato oggi potrebbe farci stare male e viceversa.
Consiglio di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per dare voce ed elaborare vissuti e pensieri di oggi e delle sue relazioni passate, per prendersi cura delle ferite relazionali che ha ricevuto Cordiali saluti
Dottssa Marika Fiori
L'importante è cercare di non giudicarsi in maniera negativa partendo dal presupposto che nella vita si cambia idea, che ciò che ieri ci ha aiutato oggi potrebbe farci stare male e viceversa.
Consiglio di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per dare voce ed elaborare vissuti e pensieri di oggi e delle sue relazioni passate, per prendersi cura delle ferite relazionali che ha ricevuto Cordiali saluti
Dottssa Marika Fiori
Salve,
Lei informa che era delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali e ha attivato una reazione di chiusura alle emozioni, quindi non stava elaborando la sofferenza. Ha frequentato il ragazzo cercando di accettare una relazione senza dialogo, senza sentimenti; probabilmente le serviva difendersi dall'esporsi emotivamente con un partner. In seguito ha voluto allontanarsi. Adesso si chiede perché lei considera quella relazione con una connotazione positiva nonostante il dolore e la sofferenza. Il sentirsi sporca e poco di buono era un giudizio su se stessa, ma lei stava vivendo un periodo di chiusura e di difesa emotiva e probabilmente le serviva un'esperienza senza sentimenti. Adesso è importante che lei consideri che quella fase era necessaria per lei, non c'è un giudizio di positivo o negativo sui bisogni. Lei parla di risultati disastrosi, ma la sofferenza e il dolore non erano solo dovuti alla frequentazione con quel ragazzo, ma probabilmente ad aspetti di lei non elaborati riguardo alle delusioni precedenti. E' importante non giudicare se stessa , tutto ciò che lei ha vissuto fa parte della sua vita, che le hanno permesso di svilupparsi emotivamente e psicologicamente. Oggi vive una maggiore serenità e sta vivendo una relazione sentimentale che risponde alle sue esigenze e aspettative. Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
Lei informa che era delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali e ha attivato una reazione di chiusura alle emozioni, quindi non stava elaborando la sofferenza. Ha frequentato il ragazzo cercando di accettare una relazione senza dialogo, senza sentimenti; probabilmente le serviva difendersi dall'esporsi emotivamente con un partner. In seguito ha voluto allontanarsi. Adesso si chiede perché lei considera quella relazione con una connotazione positiva nonostante il dolore e la sofferenza. Il sentirsi sporca e poco di buono era un giudizio su se stessa, ma lei stava vivendo un periodo di chiusura e di difesa emotiva e probabilmente le serviva un'esperienza senza sentimenti. Adesso è importante che lei consideri che quella fase era necessaria per lei, non c'è un giudizio di positivo o negativo sui bisogni. Lei parla di risultati disastrosi, ma la sofferenza e il dolore non erano solo dovuti alla frequentazione con quel ragazzo, ma probabilmente ad aspetti di lei non elaborati riguardo alle delusioni precedenti. E' importante non giudicare se stessa , tutto ciò che lei ha vissuto fa parte della sua vita, che le hanno permesso di svilupparsi emotivamente e psicologicamente. Oggi vive una maggiore serenità e sta vivendo una relazione sentimentale che risponde alle sue esigenze e aspettative. Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
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Salve,
le risposte che cerca andrebbero esplorate all' Interno di uno spazio di riflessione più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Contatti quanto prima uno specialista, si faccia accompagnare nella ricerca di tali significati, ne varrebbe della sua serenità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le risposte che cerca andrebbero esplorate all' Interno di uno spazio di riflessione più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Contatti quanto prima uno specialista, si faccia accompagnare nella ricerca di tali significati, ne varrebbe della sua serenità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, quando viviamo un dolore profondo, la nostra mente cerca di proteggerci alzando delle difese. Non mi addentro troppo nell' approfondire la risposta perché credo che il vero significato lo si possa trovare in un percorso di psicoterapia che la potrà a rielaborare il suo passato per poter affrontare il presente e il futuro con gioia, fiducia e consapevolezza. Un caro saluto. SV
Salve, comprendo il suo sentire e il bisogno di cercare delle risposte a ciò che è accaduto. Probabilmente le precedenti delusioni affettive l'hanno indotta a proteggersi dal provare ulteriore dolore che , ahimè, sembra comunque essersi ripresentato in quanto non si è permessa di essere te stessa, di rispettare la sua vera essenza; questo, associato al rimorso, alla vergogna ed al probabile desiderio di voler trarre qualcosa di positivo dall'esperienza, nonostante tutto, ha poi alimentato l'esigenza di costruire questo "ricordo fittizio" che ha contaminato la successiva esperienza sentimentale. Sarebbe utile cercare di lavorare con uno psicoterapeuta per lavorare su di Sè e per sciogliere dolore e relative difese.
Liza Bottacin
Liza Bottacin
Buonasera Signora, la ringrazio per aver condiviso con noi un pensiero cosi intimo della sua vita. Le domande che si pone rispetto al suo sentire sono legittime. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserle utile per lavorare su se stessa e sulle sue emozioni.
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicoterapeuta
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicoterapeuta
Buonasera, forse le delusioni passate hanno lasciato strascichi che ha tentato di accantonare e seppellire con la sua forza di volontà, adeguandosi ad una natura ideale che non le appartiene. Il resto potrebbe essere una serie di conseguenze a catena che cercano di lenire bisogni profondi che in realtà respinge. Io le suggerirei di prendersi cura di sé, di trovare uno o una psicoterapeuta che possa aiutarla a fare chiarezza e a far cicatrizzare vecchie ferite.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Purtroppo dobbiamo avere consapevolezza di non essere solo luce o solo ombra. In ognuno di noi esistono entrambi le cose, ma ci sono momenti in cui abbiamo necessità di vivere un ambito più dell’altro. Noi siamo il risultato delle scelte che facciamo, ma ognuna di esse ci porta a comprendere meglio chi siamo e qual è la nostra autentica natura. Negare una parte di noi ci fa solo male. Guardi con fiducia al futuro, integrando questa esperienza, che certo le ha insegnato cos’è importanti, con tutto il resto di se stessa e si sentirà realizzata.
Gentile utente,
al dolore che si prova dopo la fine di una relazione, si può reagire in tanti modi diversi. Lei si è imposta di non amare più nessuno e ha instaurato una relazione puramente sessuale con un uomo con cui non parlava, dunque evitando il rischio di poter nutrire un coinvolgimento emotivo. Forse l'intensità di questi rapporti sessuali era tale proprio perché andava a sostituire anche il bisogno emotivo di essere amata veramente, un po' come se il sesso compensasse anche la mancanza d'amore, oltre a quelle fisica. L'esperienza funzionale del sesso è ricchissima di emozione e di sentimento e sembra che lei abbia investito parecchio in questo partner temporaneo. Non spiega come e perché sia finita questa relazione, ma dice che si è sentita sporca e "una poco di buono", come se interrompendo la frequentazione, il sesso si sia portato via tutto e lei è rimasta vuota, con la sensazione di aver commesso un errore. Il fatto che questi ricordi siano ancora così vividi e presenti nonostante il tempo trascorso e nonostante la sua nuova relazione, che da quel che dice è molto positiva sia sul piano emotivo che sessuale, credo che meriti di essere approfondita: quando qualcosa ci fa pensare e ci fa soffrire, vale sempre la pena capire perché, perché quel dolore è un segnale di qualcosa di irrisolto, a cui bisogna dare spazio.
Se vuole parlarne meglio e più approfonditamente, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
al dolore che si prova dopo la fine di una relazione, si può reagire in tanti modi diversi. Lei si è imposta di non amare più nessuno e ha instaurato una relazione puramente sessuale con un uomo con cui non parlava, dunque evitando il rischio di poter nutrire un coinvolgimento emotivo. Forse l'intensità di questi rapporti sessuali era tale proprio perché andava a sostituire anche il bisogno emotivo di essere amata veramente, un po' come se il sesso compensasse anche la mancanza d'amore, oltre a quelle fisica. L'esperienza funzionale del sesso è ricchissima di emozione e di sentimento e sembra che lei abbia investito parecchio in questo partner temporaneo. Non spiega come e perché sia finita questa relazione, ma dice che si è sentita sporca e "una poco di buono", come se interrompendo la frequentazione, il sesso si sia portato via tutto e lei è rimasta vuota, con la sensazione di aver commesso un errore. Il fatto che questi ricordi siano ancora così vividi e presenti nonostante il tempo trascorso e nonostante la sua nuova relazione, che da quel che dice è molto positiva sia sul piano emotivo che sessuale, credo che meriti di essere approfondita: quando qualcosa ci fa pensare e ci fa soffrire, vale sempre la pena capire perché, perché quel dolore è un segnale di qualcosa di irrisolto, a cui bisogna dare spazio.
Se vuole parlarne meglio e più approfonditamente, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
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