Buongiorno purtroppo ho avuto un passato che mi ha portata ad essere molto chiusa...l'unica persona

19 risposte
Buongiorno purtroppo ho avuto un passato che mi ha portata ad essere molto chiusa...l'unica persona con cui parlo di questo é il mio ragazzo che mi aiuta e ascolta sempre però ultimamente mi sono resa conto che nonostante la complicità tra di noi sia moltissima, mi viene quasi automatico spostarmi quando prova a dimostrare affetto quasi come fosse un meccanismo di difesa...ovviamente non lo faccio perché voglio ma perché mi viene spontaneo e purtroppo lui ci resta male.
Molto spesso lo faccio anche con le altre persone...proprio non riesco a non scostarmi ogni qual volta mi viene dimostrato affetto anche se vorrei davvero ricambiarlo... cosa mi consigliate di fare?
Gentile utente di mio dottore grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto! Dalle sue parole mi arriva della sofferenza, quel suo scostarsi per evitare l'affetto, potrebbe essere che in qualche modo l'abbia appreso nel passato, a volte forse potrebbe essere stato anche funzionale, ma forse ora vivendo cose nuove e diverse, non sia più funzionale.
La invito a riflettere sulla possibilità di dare voce a questa sua difficoltà, e magari oltre col suo ragazzo anche attraverso un percorso psicologico, in modo di dare un significato diverso in quel passato.
Rimango a sua disposizione. Dr.ssa Giakoumi Alexandra

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, da quello che esprimi sembra che tu viva in varie situazioni e con persone diverse la stessa dinamica, sicuramente questo indica che in quella situazione specifica succede qualcosa dentro di te a livello inconsapevole. Spesso ci capita di osservare emozioni, comportamenti o pensieri che non comprendiamo ma sicuramente hanno un senso in riferimento alla nostra storia. Immagino che questo spostarti quando qualcuno si avvicina fisicamente possa essere per te fonte di disagio, ti suggerisco di approfondire e cercare il significato di ciò che ti accade attraverso un percorso di psicoterapia che sicuramente potrà esserti d'aiuto. Buona fortuna!
Dott.ssa Diana Erlicher
Buonasera
Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per cercare di capire le cause del suo modo di relazionarsi agli altri .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buonasera, il mio suggerimento è quello di intraprendere un percorso per poter capire cosa la fa reagire in questo modo. Dato che non succede solo con una persona specifica ma con persone diverse, ciò potrebbe indicare che avviene qualcosa dentro di lei ma che lei non riesce a comprendere. La terapia, in questo caso, potrebbe esserle molto utile.
Cordialmente
Montorro Teresa
Buongiorno, da come scrive affiora che la parte cognitiva vorrebbe entrare in contatto con la manifestazione dell'affetto ma quella emotiva no. Ci suggerisce delle esperienze avute del passato che la portano a reagire così, il consiglio è di intraprendere una esperienza terapeutica dove può entrare meglio in contatto con la propria parte emotiva, in questo caso (pare) impaurita nell'affidarsi e avvicinarsi agli altri.
Cordiali saluti, Dott. Paolo Tirinnanzi
Gentile Utente, la dimostrazione di affetto passa attraverso più dinamiche, da quello che descrive la reazione di scostarsi si attiva nel contesto di vicinanza e/o contatto fisici, le capita anche in altri contesti?
Sembrerebbe di valore porsi delle domande per esplorare i confini di questa risposta automatica e di che valore ci sia per lei dietro, per esempio é già chiaro che la vicinanza fisica le causi una sorta di disagio che la porta a scostarsi, sintomo del fatto che la vicinanza abbia un valore in qualche modo negativo(forse spaventoso?)che lei cerca quindi di evitare, come é normale che si faccia con le cose negative.
Il consiglio é quindi di esplorarsi, capire meglio per esempio cosa sente quando il suo ragazzo si avvicina a lei e cosa sente quando si scosta.
Non si tratta di cose semplici, consideri che un percorso psicologico, anche breve, potrebbe essere di supporto in questa esplorazione in quanto non sarebbe sola nel farlo ma con un professionista in un luogo neutro e protetto.
Spero di esserle stato utile, mi contatti pure per chiarimenti o approfondimenti.

Dottor Mauro Simonetti
Salve, i meccanismi di difesa che vengono attivati automaticamente sono legati, come ipotizzava, ai vissuti traumatici o ad esperienze mancanti del passato, spesso dell'infanzia. La cosa da farsi è affidarsi ad un professionista che l'aiuti a cambiare tali schemi disfunzionali onde poter lasciare il passato nel passato e poter vivere una vita relazionale affettiva. Un cordiale saluto. Dott.ssa Marina Bonadeni
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Buongiorno, dimostrare il proprio affetto ed accettare quello altrui non è così facile quanto sembra. Bisognerebbe comprendere il perchè lei si sia chiusa ed esattamente come si senta al riguardo. Per quanto riguarda la sua relazione di coppia la chiave per superare questo momento è la comunicazione, la quale è fondamentale per poter comprendere gli stati emotivi degli altri e far capire i propri per venirsi incontro e strutturare un legame ancora più profondo. Tuttavia da come descrive questa sua chiusura sembra essere arrivata ad un punto in cui lei fa sempre più fatica non solo ad accettare affetto ma a sentirsi a suo agio nelle relazioni, le consiglierei quindi di prendere in considerazione di iniziare un percorso psicologico per poter, col tempo affrontare questi aspetti e poterli così superare. Se vuole rimango a disposizione, le auguro le migliori cose.
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Gentile utente, capisco che sia indecisa su come comportarsi. Provi a chiedersi (magari scrivendolo su di un foglio) se dimostrare affetto verso il suo amico è veramente quello che vuole o si sente di doverlo fare? Cosa pensa che potrebbe accadere se continuasse a scostarsi? Cosa teme rispetto a questo?
Non esiste un comportamento giusto o sbagliato, ma è importante quello che lei vuole. Può pensare di richiedere un colloquio di counseling per sapere come poter affrontare questa situazione.
Spero di averle dato degli spunti di riflessione.
Per ulteriori dubbi mi può contattare anche online, sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Buongiorno,
con l aiuto di una psicoterapia potrebbe meglio comprendere il significato di questo suo scostarsi e lavorare sulla sua sofferenza connessa alla sua storia passata che pare esser intrisa di difficoltà.
Colga questa opportunità, in fondo ne varrebbe anche della serenità della relazione con il suo compagno.
Cordiali saluti.
Dott. Diego Ferrara
Da ciò che descrivi si può solo immaginare cosa ci sia stato nel tuo passato che oggi ti fa comportare così, letteralmente. L'unico consiglio che mi sento di darti è di capire se te la senti di aprirti anche con un'altra persona oltre al tuo ragazzo: uno/a psicologo/a. Capisco che tu abbia difficoltà a fidarti delle persone, questo traspare molto dal tuo messaggio, ma spesso dobbiamo rischiare e fidarci di qualcun'altro, per poter uscire dai meccanismi inconsapevoli che abbiamo. E' come trovarsi ad un bivio in cui da un lato prosegue la strada che già percorri, che hai percorso finora e conosci benissimo, la quale per quanto piena di buche, deviazioni e lavori in corso, ti è familiare. Dall'altro lato del bivio, intravedi una strada un po' diversa, ma non sai bene come. Sai solo che non la percorrerai da sola. Se accanto a te avrai un passeggero di cui ti fidi, la strada potrà essere difficoltosa da percorrere, ma saprai che insieme ce la farete. Questo è l'inizio di un percorso psicologico.
Buongiorno, spesso il nostro corpo risponde in maniera automatica per difenderci dalla possibilità di sentirci feriti, sia fisicamente che emotivamente. Lei è consapevole di aver avuto un passato difficile, evidentemente ci sono degli aspetti importanti di questi vissuti che deve elaborare, anche mettendosi in contatto con il suo corpo, per cui ha bisogno di intraprendere un percorso con un professionista.

Mi dispiace sentire che lei stia attraversando un periodo difficile. Il fatto di sentirsi a proprio agio nell'espressione dell'affetto e nella ricezione di esso può essere influenzato da esperienze passate. Vorrei insieme a lei indagare questo punto di partenza costruendo un genogramma. L'obiettivo sarà quello di provare a essere consapevole delle tue azioni e a comunicare con il tuo ragazzo e le altre persone importanti per te per spiegare il tuo comportamento e lavorare insieme per trovare una soluzione.
La vorrei aiutare a capire meglio le sue reazioni e a trovare modi per superare questo meccanismo di difesa.
Cercando di diventare più consapevole delle proprie azioni quando le viene dimostrato affetto.
Praticheremo una esposizione graduale, ovvero in modo graduale lei si esporrá a situazioni in cui le viene dimostrato affetto e aumenteremo la sua tolleranza al di fuori della propria zona di comfort.
Ci concentreremo sulle relazioni tra i pensieri, le emozioni e i comportamenti. Lavorerò con lei per identificare i pensieri automatici negativi che la fanno sentire a disagio con l'affetto e la vicinanza degli altri e la aiutarò a sostituirli con pensieri più positivi.
Tramite esposizione graduale avrà il beneficio di aumentare la propria tolleranza all'affetto e alla vicinanza, lavorando insieme per identificare gli schemi di comportamento che vorrebbe cambiare e per creare un piano per modificarli.
Comprenderá lei stessa meglio le proprie emozioni e i propri comportamenti, sentendosi così ascoltata e compresa.
Resto a sua disposizione per darle supporto. Dott.ssa Bachiorri Sara




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Buonasera, ognuno di noi apprende sin da quando si è piccoli degli schemi che vengono chiamati “modelli operativi interni”. Tali schemi li apprendiamo a partire dalla relazione con gli adulti che si prendono cura di noi e anche in età adulta influenzano il nostro modo di relazionarci, ma anche la scelta del partner.
Ad esempio, si può imparare ad aver timore dell'affetto dell'altro e per difesa ci si ritrae, si mettono confini al partner, si evita di coinvolgersi fisicamente e/o emotivamente nel rapporto etc.
Sarebbe importante esplorare insieme questi schemi all'interno della sua storia di vita per comprendere come si sono strutturati e come hanno influenzato il suo stare in relazione con gli altri.
Oppure si può aver imparato di non essere meritevoli di affetto e quando lo si riceve, questo può spaventare e attivare molto quindi una strategia protettiva può essere l'evitamento o il ritrarsi da un contatto fisico.
Esplorare la propria storia di attaccamento e ciò che evoca nello stare in relazione con gli altri è un tema importante in psicoterapia perché permette di acquisire consapevolezza di se e sviluppare modalità relazionali funzionali.
Sarebbe utile esplorare le sue dinamiche relazionali in colloquio.
Rimando a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Buongiorno gentile utente, sembra che dentro di lei ci sia un conflitto che la fa soffrire, tra il desiderio di vicinanza e il timore di riceverla. Naturalmente, dalle poche righe che ha condiviso, non è possibile ipotizzare da cosa possa essere determinato questo conflitto, ma solamente la sofferenza annessa e le conseguenze che determina nella sua relazione. Credo che per capire meglio come gestire il conflitto sia necessario intraprendere un percorso con uno psicologo clinico. Per ora forse potrebbe provare a condividere con il suo ragazzo i suoi sentimenti e preoccupazioni. La saluto e rimango eventualmente a disposizione (a Milano o a Brescia in presenza oppure online). Dott.ssa Sofia Bonomi
È comprensibile che ti trovi a gestire delle difficoltà nell'accettare e mostrare affetto, dato il tuo passato e le esperienze che hai vissuto. Il fatto che tu sia consapevole di questo meccanismo di difesa è già un passo importante verso il cambiamento. Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti:

Auto-riflessione: Continua a riflettere sulle tue reazioni emotive e sui meccanismi di difesa che ti portano a distanziarti quando ricevi affetto dagli altri. Cercare di comprendere meglio il motivo di questi comportamenti può essere il primo passo per cambiarli.
Comunicazione aperta: Parla apertamente con il tuo ragazzo e con le persone a cui tieni riguardo a queste difficoltà. Spiegagli il motivo per cui ti senti così e condividi le tue preoccupazioni. La comunicazione aperta può aiutare gli altri a comprendere meglio la tua situazione e a sostenerti.
Terapia: Considera di intraprendere un percorso di terapia o consulenza con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Questo professionista può aiutarti a esplorare in profondità le tue esperienze passate, i meccanismi di difesa e a sviluppare strategie per gestirli in modo più sano.
Esercizi di consapevolezza: La mindfulness e la meditazione possono essere utili per imparare a vivere nel momento presente e ad accettare gli affetti e le emozioni senza giudizio. Queste pratiche possono aiutarti a diventare più consapevole delle tue reazioni emotive e ad accettarle senza giudizio.
Piccoli passi: Inizia con piccoli passi nell'accettare e mostrare affetto. Ad esempio, potresti iniziare a praticare l'accettazione degli abbracci o dei gesti affettuosi per brevi periodi di tempo e gradualmente aumentarli man mano che ti senti più a tuo agio.
Sii gentile con te stessa: Ricorda che il cambiamento richiede tempo e sforzo. Sii gentile con te stessa mentre lavori su questi comportamenti e non ti punire per le tue reazioni.
Ricorda il tuo obiettivo: Tieni a mente il tuo obiettivo di essere più aperta all'affetto e alle relazioni significative. Questo può motivarti a lavorare su te stessa e a superare le tue difficoltà.
Ricorda che cambiare comportamenti profondamente radicati può richiedere tempo, ma con impegno e sostegno adeguato, è possibile aprire il cuore alle relazioni affettuose e superare i meccanismi di difesa. Cerca il supporto di un professionista se senti di avere bisogno di ulteriori orientamenti e sostegno durante questo processo di cambiamento.
Ciao, mi dispiace sentire che hai avuto un passato difficile che ti ha reso chiusa. È importante che tu sia consapevole di questo meccanismo di difesa che ti porta a scostarti quando ricevi affetto. È un comportamento che probabilmente hai sviluppato per proteggerti dalle esperienze passate, ma che ora sta influenzando le tue relazioni presenti.
Ti consiglierei di parlare apertamente con il tuo ragazzo e con le altre persone di questa tua difficoltà. Spiegagli cosa ti succede quando provano a dimostrarti affetto e come potete insieme trovare un modo per gestire questa situazione. Potreste anche chiedere aiuto a uno psicologo per lavorare su questa barriera emotiva e imparare a superarla.
Ricordati che è importante aprirsi e lasciarsi andare alle emozioni positive, anche se può essere spaventoso. Con il tempo e con l'aiuto giusto, potresti imparare a superare questo meccanismo di difesa e vivere relazioni più piene e soddisfacenti. Buona fortuna e rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Buongiorno,
Capisco quanto possa essere difficile per lei gestire questa situazione, soprattutto sapendo che il suo ragazzo è una persona importante nella sua vita e che apprezza la sua vicinanza. Il fatto che si senta portata a scostarsi di fronte alle dimostrazioni d’affetto, nonostante desideri ricambiarle, può essere un segnale di un meccanismo di difesa radicato nel suo passato. È importante non giudicarsi per questo, poiché tali reazioni sono spesso automatiche e legate a esperienze precedenti che hanno influenzato il suo modo di relazionarsi con l’intimità emotiva e fisica. Un primo passo potrebbe essere quello di prendersi del tempo per riflettere su come queste esperienze del passato possano aver contribuito a creare questo schema di difesa. Non è raro che chi ha vissuto situazioni difficili o dolorose in passato sviluppi una sorta di “scudo” per proteggersi, anche quando l’intenzione non è quella di respingere le persone care. Le consiglio di continuare a mantenere una comunicazione aperta con il suo ragazzo, cercando di spiegargli che queste reazioni non sono una mancanza di affetto da parte sua, ma un riflesso di qualcosa di più profondo che sta cercando di affrontare. In questo modo, potrà aiutarlo a comprendere meglio la situazione, riducendo il rischio che lui si senta ferito. La pazienza verso se stessa e il suo processo di guarigione sarà fondamentale per trasformare questa difficoltà in un'opportunità di crescita.

Un saluto
Dott.ssa Allario Federica

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