Buongiorno, purtroppo da alcuni anni mi trovo in una situazione abbastanza complicata anche se da fu

23 risposte
Buongiorno, purtroppo da alcuni anni mi trovo in una situazione abbastanza complicata anche se da fuori non sembra, ho una grande ansia tutti i giorni, con tachicardia più volte al giorno, senso di nausea e nervosismo.. ho 20 anni e va avanti da circa 3 anni in modo più serio.
purtroppo non riesco ad andare neanche a casa del mio fidanzato per salutare i suoi genitori perché l’ansia non me lo permette, le uniche 2 volte che sono andata sono scappata in bagno e ho vomitato, e non c’entra la famiglia del mio ragazzo perché sono davvero gentili. poi in altra situazione, facendo volontariato devo andare spesso in sede a fare i turni e ogni volta prima del turno inizio ad avere una forte ansia, quando sono lì non parlo con nessuno a causa della mia timidezza e della ma ansia, tanto che molte persone mi chiedono se so parlare o se sono asociale, io vorrei tanto non esserlo e vorrei riuscire a sbloccarmi ma non ci riesco proprio, la maggior parte delle volte infatti non faccio ciò che vorrei poiché so che l’ansia prenderebbe subito il sopravvento, grazie mille a chi risponderà
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile utente, dalle sue parole lei sembra provare certamente una forte ansia che però sembra non trovare uno sfogo sano in qualche modo. Parlare dei propri problemi e di ciò che ci fa stare male è un primo modo per togliere un po’ di potere all’ansia. Le consiglierei un consulto con uno psicologo. In un ambiente terapeutico sicuro e protetto potrebbe dare voce alla sua ansia e ridurre in questo modo anche tutti i sintomi fisici associati che sente. In sintesi parlare della propria ansia a qualcuno è il primo passo per liberarsene. Spero di esserle stata di aiuto.

Distinti saluti, dott. Morgione Massimo
Gentilissima buonasera, il primo passo per imparare a convivere con l'ansia che ci racconta sarebbe quello di capire il motivo che la genera. Da quanto dice sembrerebbe essere associata a situazioni di natura sociale. Il confronto con gli altri pare generare in lei forti preoccupazioni e nel tentativo di evitarle finisce per evitare le persone stesse; con il mutismo per esempio. Lei vorrebbe che ciò non accadesse, ed è molto bello che lei continui a fare volontariato nonostante le sue difficoltà, ma come fare per risolvere la questione? Capire appunto quale sia la fonte della stessa. Cosa teme? Di non piacere, di avere qualcosa di sbagliato ... che cosa? Un percorso di sostegno psicologico potrebbe esserle di grande aiuto, ci pensi e nel caso io resto a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Buongiorno, l’ansia che lei prova sembra che stia ostacolando da lungo tempo (scrive circa 3 anni) diversi contesti della sua vita (vita di coppia, volontariato, relazioni con persone in generale). Ha mai pensato di iniziare un percorso individuale?

Scrive qui della preoccupazione anticipatoria di ciò che avverrà (“so che l’ansia prenderebbe subito il sopravvento”), i sintomi di tipo somatico (es. nausea, tachicardia), la sensazione di non riuscire a sbloccarsi; scrive anche, però, che “da fuori non sembra”: questo doppio registro – ciò che prova dentro e ciò che esterna agli altri – potrebbe essere un buon punto di partenza su cui iniziare a interrogarsi.

Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Buonasera, da ciò che descrive pare che l'ansia irrompe dal nulla, ma di fatto non è così. Bisogna approfondire cosa sta alla base di questa emozione. Le consiglio un percorso di psicoterapia per indagare i motivi e le paure che stanno sepolte nella sua mente e le scatenano i comportamenti sottesi. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, comprendo che l'ansia che stai sperimentando stia avendo un impatto significativo sulla tua vita quotidiana, influenzando le tue relazioni e le tue attività. È importante affrontare questa situazione in modo da poter trovare sollievo e ritrovare il controllo sulla tua vita.

Ci sono molte strategie e tecniche che potresti esplorare per gestire l'ansia. Ad esempio, potresti trovare utile praticare la respirazione profonda e la mindfulness per calmare il tuo sistema nervoso e ridurre i sintomi fisici dell'ansia, come la tachicardia e la nausea. Anche la meditazione e lo yoga possono essere risorse preziose per promuovere il rilassamento e il benessere generale.

Inoltre, potresti considerare di esplorare altre forme di terapia o supporto psicologico, percorsi che si concentrano sull'esplorazione dei tuoi sentimenti e delle tue esperienze personali in un ambiente di sostegno e accettazione.

Oltre al supporto professionale, assicurati di prenderti cura di te stessa a livello fisico, attraverso una dieta sana, l'esercizio regolare e il riposo sufficiente. Anche il sostegno sociale può essere fondamentale, quindi cerca di mantenere i legami con amici e familiari di fiducia e condividi con loro ciò che stai attraversando.

Ricorda che è normale e importante chiedere aiuto quando si lotta con l'ansia, e ci sono molte risorse disponibili per te. Spero che queste informazioni possano esserti utili e ti auguro sinceramente di trovare il sollievo e il benessere che meriti. Se hai altre domande o desideri ulteriori informazioni, non esitare a chiedere. Un carissimo saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Cara utente, l'ansia è un emozione che se eccessiva può diventare paralizzante ed invalidante. Sarebbe importante riflettere su cosa le accade nei momenti di ansia, quali pensieri affollano la sua mente in quei momenti. L'ansia arriva perché temiamo possa accaderci qualcosa di terribile o potenzialmente nella nostra mente pericoloso per noi. Per tanto cosa teme in quelle diverse situazioni? Valuti la possibilità di iniziare un percorso che la possa aiutare ad esplorare questi momenti così faticosi della sua vita. Rimango a disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale.Cordiali saluti
Buongiorno e grazie per la condivisione. Mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, però fortunatamente abbiamo il potere di ridare un senso alle nostre giornate mettendoci in gioco e scegliendo la possibilità di cominciare un percorso di psicoterapia per restituire colore a tutto. Dedichiamo impegno, pazienza e attenzione a noi stessi, ne avremo solo da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buongiorno, l'ansia sociale è una spiacevole compagnia che si manifesta con tachicardia, nausea fino ad arrivare al vomito, nervosismo. Al fine di sbloccarsi e vivere le relazioni sociali senza malesseri può contattare uno psicoterapeuta con cui lavorare sulle sue insicurezze e immagino paure del giudizio altrui. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno gentile utente.
Le situazioni che ha descritto sembrano avere in comune la presenza di altre persone. L'ansia che avverte, quindi, potrebbe avere come causa scatenante proprio il dover condividere tempo e spazio con gli altri, magari in contesti che hanno un qualche peso emotivo per lei.
Non è escluso, però, che i sintomi che avverte abbiano altri contesti di manifestazione, non necessariamente quello sociale.
Il primo consiglio che le posso dare è di non identificarsi troppo con la sua ansia arrivando al punto di pensare che possa perdere il controllo delle sue emozioni e dei suoi pensieri, alla mercé delle situazioni ansiogene che si trova a vivere. L'ansia fa parte del nostro vissuto mentale, è un stato emozionale che ci portiamo nel codice genetico fin dai tempi degli uomini primitivi ed è legato a doppio filo con il concetto steso di sopravvivenza. A volte, l'ansia è funzionale perché ci tiene in allerta sui pericoli o perché ci attiva a rispondere in modo adattivo ed efficace agli stimoli ambientali.
Altre volte, invece, l'ansia si manifesta in assenza di minacce reali e in presenza di possibilità avverse (anche molto remote). Il nostro sistema di sopravvivenza (o di equilibrio psicologico) viene in questo modo destabilizzato dalla semplice attività mentale che riverbera su sé stessa alimentando nuove preoccupazioni, paure, previsioni catastrofiche.

Il secondo consiglio appare ovvio ma non non lo è affatto: convincersi dell'opportunità di chiedere un aiuto concreto a un professionista. Questo primo fondamentale passo è già un chiaro segnale di motivazione nel voler migliorare il proprio stato di benessere. L'intervento psicologico può essere molto efficace per affrontare e superare il problema dell'ansia, sia essa generalizzata o legata a situazioni molto specifiche.
Molto utile potrebbe essere farsi supportare da uno psicologo che adotta l'approccio della Psicologia Positiva e della Mindfulness. Queste discipline propongono strumenti e strategie che consentono di osservare ed elaborare le situazioni ansiogene, con l'obiettivo di imparare a prevenirle o gestirle in modo efficace. Inoltre, questo approccio consente di aprire una finestra interiore sul miglioramento della qualità di vita e del benessere percepito, lavorando su aspetti fondamentali come le emozioni positive, le relazioni significative e le attività pienamente soddisfacenti.

Se lo desidera, mi contatti pure per avere maggiori informazioni a riguardo su un percorso psicologico di questo tipo, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buongiorno,
i disturbi d'ansia possono esser trattati con successo attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. L' indicazione è quella di intraprendere un percorso psicologico al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine, comprendendo al meglio il significato delle sue manifestazioni ansiose
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, quella che descrive è una condizione comune di chi ha un disturbo d'ansia. Comprendo il suo dolore e le preoccupazioni legate ai sintomi, che sono senza dubbio fastidiosi. Ha mai provato ad affrontare questi argomenti con un professionista? L'indicazione che le darei è di rivolgersi a uno psicologo che possa insieme a lei definire un percorso terapeutico, per aiutarla a superare queste difficoltà con l'utilizzo di strategie e tecniche mirate. Rimango a disposizione. Cordiali saluti, dott.ssa Giorgia Checchino
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Buongiorno, se vuole aumentare la qualità della sua vita dovrà cercare di ridurre l'impatto che l'ansia ha su di lei. Per fare questo la cosa migliore è intraprendere un percorso di psicoterapia, che tuttavia sarà efficacie nel lungo periodo. Vista la portata invalidante del disturbo nel frattempo potrebbe giovarsi di un supporto farmacologico che le permetterà di tamponare egregiamente gli effetti fastidiosi che sperimenta.
Gentile utente, l'ansia è parte del nostro set di emozioni di base. Tuttavia, delle volte può diventare invalidante quando è pervasiva. Nel suo caso, ravvisa problematiche sociali e relazionali che sembra che non la facciano stare serena e che le compromettono la vita privata e non.
Il mio consiglio è di affidarsi ad un* psicolog* in modo da approfondire i pensieri che ci sono dietro questi suoi attacchi di ansia e cercare di renderla meno invadente nella sua vita, in modo tale che la sua qualità di vita possa migliorare.
Qualora avesse bisogno, resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialmente, dott.ssa Alessandra Iva Facciuto
Gentilissima, sei una giovane donna che sta soffrendo troppo per una condizione clinica che potrebbe configurarsi come un vero e proprio Disturbo d'Ansia. Il mio consiglio è di sottoporsi ad una valutazione psicologica al fine di stabilire la diagnosi ed il protocollo più adatto al suo caso. Se deciderà di farsi seguire da professionisti esperti che utilizzano tecniche efficaci di gestione dell'ansia inizierà sicuramente a stare meglio.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. E' comprensibile come possa essere molto difficile affrontare con ansia gli eventi della vita anche quelli quotidiani. Decidere di fronteggiare le problematiche che viviamo è il primo passo per potere tentare di lavorare per il proprio benessere, le consiglierei di iniziare un percorso di terapia che possa aiutarla a comprendere meglio la sua ansia e possa darle la possibilità di capire come poterla gestire in modo più efficace.
Saluti Dott.ssa Giorgia Bentivoglio
Ciao,

Sembra che tu stia affrontando una situazione molto difficile con l'ansia che influisce significativamente sulla tua vita quotidiana. È importante capire che non sei solo e che molte persone affrontano sfide simili con l'ansia e la timidezza.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire l'ansia e a sentirsi più a tuo agio nelle situazioni sociali:

1. **Respirazione e rilassamento:** Pratica tecniche di respirazione profonda e rilassamento per calmare il corpo e la mente quando senti l'ansia aumentare. La respirazione profonda può aiutare a ridurre la frequenza cardiaca e a calmare il sistema nervoso.

2. **Esposizione graduale:** Affronta le situazioni che ti provocano ansia in modo graduale e progressivo. Ad esempio, potresti iniziare andando a casa del tuo fidanzato per brevi periodi di tempo, quindi aumentare gradualmente la durata delle visite.

3. **Cognitive Behavioral Therapy (CBT):** La terapia cognitivo-comportamentale è un tipo di terapia che può aiutarti a identificare e cambiare i pensieri e i comportamenti negativi associati all'ansia. Potresti considerare di cercare un terapeuta che offra la CBT per aiutarti a gestire i tuoi sintomi.

4. **Sostegno sociale:** Parla con persone di fiducia, come amici, familiari o il tuo fidanzato, delle tue preoccupazioni e delle tue esperienze con l'ansia. Il sostegno sociale può essere estremamente utile nel affrontare l'ansia e nel sentirsi meno solo.

5. **Auto-compassione:** Sii gentile con te stesso e accetta che l'ansia è una reazione normale allo stress. Non essere troppo duro con te stesso se fai fatica in alcune situazioni. Ricorda che stai facendo del tuo meglio e che è importante riconoscere i tuoi sforzi.

6. **Ricerca di professionisti:** Se l'ansia continua a influenzare significativamente la tua vita quotidiana e non riesci a gestirla da solo, potresti considerare di consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a sviluppare strategie personalizzate per gestire l'ansia.

Ricorda che affrontare l'ansia richiede tempo e sforzo, ma con il sostegno adeguato e la pratica costante, è possibile ridurre i sintomi e vivere una vita più soddisfacente e appagante.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e crescita personale. Se hai bisogno di ulteriore supporto o consulenza, non esitare a cercare aiuto da professionisti qualificati.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Salve, innanzitutto desidero esprimere la mia solidarietà nei confronti della sofferenza che sta vivendo. Vorrei rassicurarla sul fatto che non è sola in questo e che le ansie hanno sempre una radice. Il percorso terapeutico si concentra sulla comprensione di questa origine, lavorando per migliorare la qualità della vita del paziente. Sarebbe importante riuscire a rispondere ad alcune domande: l'ansia si manifesta solo in contesti sociali o si verifica anche quando è da sola? Questo aspetto è fondamentale per capire se è di natura "sociale" o "generalizzata". È consigliabile cercare un supporto specializzato per comprendere meglio la natura del suo disagio e intraprendere un percorso graduale verso un miglioramento delle sue condizioni di vita. Al momento, le consiglio di non auto-criticarsi per l'ansia, poiché è un'emozione umana che spesso comunica qualcosa di importante. Accoglierla, ascoltare il suo messaggio e comprenderne la funzione sono passi cruciali. Spero che queste parole possano esserle d'aiuto, e resto a sua disposizione per qualsiasi necessità.
Salve, immagino che la situazione sia veramente difficile per lei, la ringrazio di aver condiviso queste difficoltà. Credo sarebbe opportuno un consulto psicologico, per cercare di capire esattamente che cosa succede in quei momenti di ansia, quali sono i pensieri, le immagini e le sensazioni che avverte. Il meccanismo dell'ansia porta generalmente all'attuare delle condotte di evitamento, con il rischio appunto di isolarsi, ma questo purtroppo crea un meccanismo che rinforza questi comportamenti e di conseguenza diventa sempre più difficile uscire e fronteggiare le situazioni temute. Non si preoccupi, queste problematiche sono molto comuni, con un percorso terapeutico c'è la possibilità di avere dei miglioramenti e tornare ad una vita più regolare. Un caloroso saluto.
Salve, immagino che la situazione le crei un forte disagio a maggior ragione vista la sua giovane età. L'ansia sociale è molto complessa e può rappresentare un fardello difficile e limitante con cui convivere quotidianamente. Si tratta di difficoltà ad oggi molto comuni ma che devono assolutamente essere affrontate e sviscerate. La invito ad intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di esplorare le sue questioni soggettive andando ad indagare la radice profonda da cui tale ansia scaturisce.
Resto a disposizione per un consulto, anche online.
Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Raciti
Buonasera, l'ansia di "andare" nel mondo può essere dovuta ad insicurezza, bassa autostima, paure.... Dovrebbe cercare un aiuto, iniziare un percorso con uno psicoterapeuta che possa accompagnarla in una conoscenza più profonda del suo mondo interiore. Lasciare trascorrere il tempo non può migliorare la situazione. Scelga un professionista o una professionista con la quale si sente a suo agio: è una buona partenza, fondamentale per un percorso proficuo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, comprendo quanto sia difficile vivere con l'ansia e come possa limitare le sue attività quotidiane e le relazioni sociali. Vorrei suggerirle di considerare un percorso di terapia breve strategica. Questo tipo di terapia si concentra sull'identificazione rapida dei problemi principali e sull'applicazione di strategie pratiche per affrontarli. Attraverso la terapia breve strategica, potrebbe esplorare più approfonditamente le radici del suo disturbo d'ansia e imparare tecniche per gestire meglio i sintomi. Potrebbe anche lavorare sulla sua autostima e sulle abilità sociali per affrontare le situazioni che le causano ansia in modo più efficace. La terapia breve strategica potrebbe aiutarla a superare i suoi blocchi e ad avere una migliore qualità di vita. Resto a sua disposizione per discutere ulteriormente su come la terapia breve strategica potrebbe esserle d'aiuto. Un caro saluto, Dott. Scala Michele






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