Buongiorno, Può una vita passata a soddisfare i bisogni degli altri (trascurando i propri o facendo

17 risposte
Buongiorno,
Può una vita passata a soddisfare i bisogni degli altri (trascurando i propri o facendoli identici a quelli degli altri) portare ad un senso di oppressione, soffocamento, malinconia?
Grazie.
Buongiorno.
Si una vita passata a non soddisfare i prorpi bisogni e a non ascoltarsi può provocare tutti la sintomatologia che lei ha descritto.
Fortunatamente non è mai troppo tardi per elaborare il proprio vissuto e prendersi del tempo per se stessi. Con l'aiuto di un terapeuta lei potrebbe elaborare l'emotività legata ai sintomi , mitigarli e raggiungere il pieno soddisfacimento dei suoi bisogni emotivi.
Sono a sua disposizione per qualsiasi approfondimento anche online.
Cordialmente , Dott.ssa Laura Bova

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Buongiorno l'ascolto e il prendersi cura dei propri bisogni è necessario per il benessere psicofisico di ogni individuo. I sintomi da lei descritti potrebbero essere collegati a quanto riportato. Un percorso di terapia potrebbe aiutarla a dare valore ai suoi bisogni, riportando l'attenzione su di se, imparare ad ascoltarsi e porre dei confini protettivi con gli altri. Resto a disposizione per ulteriori informazioni se desidera anche online. un saluto Dott.ssa Valentina Biddau
Buongiorno, sì, è possibile che una vita trascorsa principalmente a soddisfare i bisogni degli altri a discapito dei propri possa portare alle emozioni descritte. Questo tipo di situazione può avere diversi effetti sul proprio benessere e sulle proprie relazioni, è importante quindi indagare questa modalità relazionale e lavorare sulla possibilità di mettere in atto modalità differenti e più funzionali, mettendo confini tra sé e gli altri.
A disposizione per eventuali approfondimenti,
dott.ssa Paola Bertoncelli
Buongiorno,
le sensazioni che sta vivendo possono essere collegate a modalita' relazionali che hanno condotto a mettere in secondo piano i propri bisogni. Sebbene i rapporti interpersonali siano spesso basati sul compromesso, non dobbiamo pero' lasciarci andare a sacrifici che in qualche modo compromettano il nostro senso di identita' o ci facciano perdere di vista quella sana quota di felicita' che ci meritiamo. Si tratta di un percorso che riguarda la realizzazione personale.
Sono a disposizione per discuterne con lei e la ringrazio per la domanda posta
Grazie
Buongiorno,
assolutamente si, se si sta dietro a soddisfare continuamente i bisogni altrui e trascurando se stessi si rischia di vivere in uno stato di ansia e depressione e, di sviluppare altri sintomi.
Valuti se intraprendere un percorso psicologico e, quindi avere un suo spazio personale, dove tirar fuori e condividere i suoi bisogni e desideri.
A presto
Dott.ssa Michela Romano
Assolutamente si. Sarebbe importante chiedersi, con l'aiuto di una/o psicoterapeuta, come mai Lei sente di dover fare questo nella vita, quali paure e/o pensieri e/o modelli familiari si "nascondono" dietro questo enorme prezzo da pagare.
Un saluto
Gentilissima ciò che lei riporta è comune a tante persone che ad un certo punto si sentono "ingabbiate" in una vita o in progetti che non sono i propri. Il senso di oppressione e soffocamento, da lei riportato nella sua domanda, in qualche modo è una risposta del corpo al disagio che deriva dalle condizioni che lei ha riferito. Dare sostegno agli altri è un'azione nobile che però, se non agita in modo rispettoso di noi stessi, può compromettere il nostro benessere. Approfondire questo bisogno di soddisfare i bisogni degli altri (scusi il gioco di parole) sarebbe doveroso e opportuno per il proprio benessere.
Buon giorno,
certo può succedere quello che lei ha descritto. I bisogni sono tali perché necessitano di essere soddisfatti. Reprimerli per soddisfare quelli degli altri è un'operazione, spesso non consapevole, che ha dei costi, che possono essere quelli lei ha ben descritto. Confrontarsi con un professionista potrebbe essere un primo passo per iniziare a rivolgere lo sguardo verso di sé.
Un caro saluto.

Gentile utente,
Probabilmente si, perché il tempo, le energie e le risorse per aiutare e soddisfare i bisogni degli altri, si prendono da noi stessi: e a noi stessi cosa rimane?
Potrebbe aiutarsi prendendosi cura di se, della sua oppressione, malinconia e soffocamento, iniziando un percorso di psicoterapia.
Cordialmente,
Sara Molinaro
Buongiorno, i propri bisogni se inascoltati per lungo tempo possono essere alla base di diverse reazioni psicosomatiche. Riuscire ad ascoltare e rispondere ai propri bisogni è molto importante per riuscire a trovare un giusto equilibrio. Cordiali saluti
Assolutamente, è cruciale comprendere che il senso di oppressione e soffocamento può derivare da una tendenza a sacrificare i propri bisogni a favore degli altri. Questo comportamento potrebbe essere radicato in dinamiche relazionali disfunzionali o in un'autoimmagine condizionata dal dovere verso gli altri.
In psicologia, questo fenomeno è spesso associato al concetto di "auto-sacrificio", dove una persona mette costantemente i bisogni degli altri al di sopra dei propri, spesso a discapito del proprio benessere emotivo e psicologico. Tuttavia, è importante riconoscere che il valore personale non dovrebbe essere definito dal grado di soddisfazione dei bisogni altrui, ma dalla capacità di prendersi cura di sé stessi in modo equilibrato.
Pertanto, in una condizione di questo tipo, potrebbe essere utile esplorare le radici di questo comportamento e lavorare per ridefinire i confini personali e le priorità. Prendersi cura di sé stessi non è egoismo, ma un atto di autostima e autocompassione e avviene iniziando a dare importanza ai propri bisogni e a riconoscere il proprio valore intrinseco come individuo unico e prezioso. Mi auguro di esserle stata di aiuto. Saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno a Lei,
L'individuo è un Essere sociale e i rapporti interpersonali sono fondamentali, ma impostare la propria vita per soddisfare esclusivamente i bisogni altrui è impensabile. Ogni individuo è unico e ha delle caratteristiche irripetibili in altri. Ed anche i bisogni lo sono. Se ci si omologa agli altri il rischio è di vivere la vita di qualcun altro, non la propria. Così provare oppressione, malinconia, frustrazione sarà del tutto normale.
Provi a riprendere in mano la sua vita. Un percorso di psicoterapia può essere di supporto in questo splendido obiettivo.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e se vorrà intraprendere un percorso insieme a me.
Dott. Tiziano Grosso
Buongiorno
purtroppo ha trascorso una vita ad ascoltare gli altri e non ad ascoltare se stessa. Ora la sua anima e il suo corpo reclamano attenzione perché stanno soffrendo ed hanno bisogno di essere ascoltati proprio da lei. Ma lei probabilmente non lo sa fare. Un atto di umiltà ed una richiesta di aiuto potrà a mio avviso darle una mano a risolvere i suoi problemi e a stare davvero meglio.
Gentile utente, il sapersi prendere cura di sé è essenziale per il nostro benessere. Quando trascuriamo questa necessità, prima o dopo, il nostro benessere ne risente. Le consiglio di introdurre un percorso terapeutico in cui possa ritrovarsi e riappropriarsi della possibilità di prendersi cura, in primis, di se stessa. Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
Gentile utente, credo che lei conosca già la risposta alla sua domanda. C'è tanto non detto nelle sue parole, e la invito a chiedersi se non ha forse voglia di esplorare di più questo territorio nascosto dietro alle sue parole, così piene di significato.
Salve, certo che si, se lei rinuncia a rispondere ai suoi bisogni in virtù di quelli degli altri é normale che possa accadere.
Forse è arrivato il momento di fare scelte diverse e mettere al centro se se stesso in una sorta di sano egoismo. Si cerchi uno psicoterapeuta per rimettere ordine e regalarsi nuove priorità, saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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