Buongiorno. Premetto che per anni non ho guidato perché avevo paura, ma da circa un anno e mezzo per

17 risposte
Buongiorno. Premetto che per anni non ho guidato perché avevo paura, ma da circa un anno e mezzo per necessità lavorative ho ripreso in mano la macchina e quasi risolto il problema. Scrivo però perché da qualche tempo ho una paura crescente di andare in auto quando guidano altre persone, principalmente nei tratti in cui si va ad alta velocità. Mi sono proprio resa conto che mi irrigidisco, mi viene da “frenare”, a volte trattengo il fiato e in un caso mi sono messa a piangere (ma per onestà dico che ero anche arrabbiata e triste per un altro motivo), ma soprattutto mi verrebbe da evitare qualsiasi cosa che mi potrebbe fare trovare in una simile situazione (per ora non è ancora successo che rifiutassi però l’impulso c’è stato). Che posso fare?
Salve,
comprendo che questa difficoltà la faccia stare molto male e ha fatto bene a chiedere informazioni in quanto a lungo andare potrebbe portarla ad evitare la situazione che le genera ansia limitando alcune disfare della sua vita. Da quello che racconta sembra che una volta vinta la paura di guidare abbia assunto una sorta di controllo che teme di cedere, infatti ogni volta che è costretta a farlo (non guidando) la forte paura torna a disturbarla.
E' stata coraggiosa a chiedere aiuto, non tutti riescono a farlo, Le suggerisco di fare il passo successivo e richiedere un colloquio psicologico per iniziare a fare chiarezza e ordine sulle manifestazioni del sintomo per poi capire come potrò lavorarci con l'aiuto di un professionista.
Sperando di aver risposto in modo esaustivo, la saluto raramente.
Dr.ssa Benedetta Bartoli

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Gentile utente, la problematica che riferisce sembra rappresentare un canale di accesso a un mondo interiore denso di significati e possibili spiegazioni rispetto a quanto sta sperimentando. A suo stesso dire, le emozioni alla base delle reazioni che ha vissuto in auto (e che ha riconosciuto e posto in relazione con grande consapevolezza) rimandavano presumibilmente ad altre "questioni" e che meriterebbero un'adeguata esplorazione, nella giusta sede e con i giusti tempi. Comprenderà certamente che sarebbe inopportuno spingersi in interpretazioni o in suggerimenti attraverso questo mezzo. Laddove dovesse valutare di meglio esplorare quanto si sta verificando, potrebbe trovare un primo momento di chiarimento all'interno di un percorso di consulenza psicologica. Augurandole il meglio e restando a disposizione, la saluto cordialmente
Buongiorno, immagino quanto sia difficile questa situazione e tutte le emozioni che le vengono ogni volta che guida un'altra persona. Potrebbe essere che lei acquistando sicurezza guidando abbia spostato la sua paura verso l'esterno, creando questa nuova situazione e vero anche, che in questa nuova situazione lei non ha il controllo e sicuramente questo comporta ansia e irrigidimento. Potrebbe iniziare un percorso psicologico per capire l'origine di questo disagio ed affrontarlo.
Buongiorno, come scrivono le colleghe una consulto psicologico mi sembra la soluzione migliore. Bisognerebbe capire l’origine della Sua difficoltà. Potrebbe aver fatto un incidente mentre qualcun altro guidava, e adesso ritrovarsi nella stessa situazione costituisce un trigger, riattivando il ricordo traumatico. Oppure le ragioni potrebbero essere altre. Una volta compreso approfonditamente il problema, si può impostare il trattamento più adatto.
Le auguro il meglio e le faccio un caro augurio,
Dott.ssa Sara Tezza
Buongiorno, come giustamente ha notato le condizioni emotive sottostanti al sintomo d'ansia aumentano l'allarme. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico in modo da comprendere cosa le accade con precisione e perché.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera, potrebbe chiedere un consulto per capire se la sua ansia è da affrontare con una terapia o è risolvibile in altro modo. Un caro saluto
Gentile Amica,
complimenti per aver superato le sue ansie rispetto alla guida: l'esposizione è una delle terapie più efficaci per questo!
Ora sembra che lei stia affrontando un'altra delle cause più frequenti dell'ansia: la pretesa del controllo assoluto. E' un tema complesso, che spesso è legato ai rapporti, come nel suo caso: non sembra fidarsi di chi è alla guida, se non è lei stessa - forse perché questo significherebbe abbandonarsi ed avere - appunto - fiducia in qualcun altro?
Forse è arrivato il momento di una terapia, che in breve tempo potrebbe fare luce sul problema e sciogliere questi nodi che la imprigionano.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, cerchi di lavorare sul bisogno di controllo e sulla difficoltà ad affidarsi. Questo non vuol dire che dobbiamo fidarci ciecamente di tutti, ma almeno operare un'analisi realistica della situazione si.
Buongiorno, potrebbe essere utile la valutazione di uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Un percorso psicoterapeutico con una/un professionista potrà certamente aiutarla. Certe ansie o paure, sono la spia di qualcosa che nella nostra vita non sta' andando come vorremmo. Non ignori questo importante segnale. Un caro saluto.
Gentile, dal suo racconto si percepisce la fatica di non avere il controllo in una situazione che per lei è stata ed è fonte di paura e preoccupazione. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico per approfondire e lavorare su questi vissuti. Resto a disposizione. Dott.ssa Emanuela Inguscio
Buongiorno, sicuramente bisognerebbe approfondire le cause originarie che hanno scatenato questa ansia attraverso un percorso psicologico. Certamente nel momento in cui la persona prova paura quando guidano gli altri porta con sé una serie di credenze disfunzionali che ne alimentano l’ansia nonché l’impossibilità di controllare la situazione. L’emozioni e i comportamenti sono generati da una serie di pensieri automatici che le persone fanno, spesso inconsapevolmente, bisognerebbe cercare sempre di capire quali sono i timori più profondi per impostare correttamente l’intervento. Ad esempio attraverso la rivalutazione dei pensieri automatici negativi si possono modificare i pensieri disfunzionali sostituendoli con alcuni più funzionali che le permetterebbero di abbassare l’ansia anticipatoria, includendo anche delle tecniche di rilassamento. Le ricordo però che tutto ciò è evidenziabile solo attraverso un percorso terapeutico. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. Un cordiale saluto Dott.ssa Caterina Dimuccio
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Gentile utente, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto questa possa condizionarla nella sua quotidianità. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare o comprendere a fondo le motivazioni sottostanti la sua paura, nonchè delle strategie per affrontarla!
resto a disposizione,
AV
Forse questa sua paura nasconde uno stato di ansia più profondo che potrebbe manifestarsi in futuro o irrigidirsi in questa situazione specifica. Le consiglio una serie di colloqui psicologici che potrebbero aiutarla a gestire questo problema ma anche a non avere paura delle situazioni in cui per forza di cose non abbiamo il controllo. L'ansia spesso nasconde la paura di perdere il controllo o di delegarlo ad altri, cosa che nella vita è spesso inevitabile.
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Buonasera, la paura di guidare, in assenza di blocchi patologici, di solito si riduce affrontando a piccoli passi la situazione temuta. Questo spiega come una iniziale paura di mettersi alla guida sia andata progressivamente sparendo quando ha cominciato a guidare per necessità.
La paura permane in questo caso quando sono altri a guidare, poiché in quel caso la mente sente di non avere il controllo completo della situazione.
Non aver assecondato l'impulso di evitare tali situazioni è un bene, perché ha permesso di non far crescere ulteriormente quel tipo di paura; accettare progressivi spostamenti con altre persone alla guida dovrebbe essere di aiuto nell'affrontare anche questo tipo di timore.
Qualora invece il disagio e l'ansia fossero troppo elevati, o rendessero troppo difficile affrontare situazioni con altri al volante, sarebbe utile un percorso breve di terapia che insegni ad affrontare la paura e trasformarla in coraggio.
Un caro saluto.
Buongiorno,

È comprensibile che, dopo aver ripreso a guidare da sola e aver superato una paura legata alla guida, possa ora manifestarsi una nuova ansia quando si trova in auto come passeggera, soprattutto in situazioni di alta velocità. Questa sensazione di mancanza di controllo è comune e spesso legata alla paura dell'imprevisto o alla difficoltà di affidarsi agli altri.

Un primo passo potrebbe essere imparare delle tecniche di rilassamento da applicare quando è in auto, come la respirazione profonda, per aiutarla a calmare la tensione fisica. Potrebbe anche provare a distrarsi mentre è in auto con qualcosa di positivo, come ascoltare musica rilassante o conversare con chi guida, per ridurre l'attenzione sull'ansia.

Potrebbe anche trovare utile, se la situazione continua a peggiorare, affrontare questa difficoltà in un percorso terapeutico. In terapia potrebbe lavorare sulla gestione dell'ansia e sulla fiducia negli altri, oltre a sviluppare strategie per sentirsi più sicura come passeggera.

La cosa importante è non forzarsi a evitare del tutto queste situazioni, ma affrontarle gradualmente, con il giusto supporto, in modo da riprendere fiducia in se stessa e negli altri.

Un caro saluto.
d.ssa Raileanu

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