Buongiorno Poche settimane fa è morta mia mamma..non era una cosa che ci si aspettava..quindi nessun

19 risposte
Buongiorno Poche settimane fa è morta mia mamma..non era una cosa che ci si aspettava..quindi nessuno era preparato mentalmente Io sono figlia unica sposata con un bambino di 4 anni I miei genitori erano sposati da 42 anni.. Mio papà ora è rimasto solo
È un uomo molto forte,che non si abbatte e che ha subito reagito..esce molto..e noi ci vediamo spesso,abitando anche vicino..pranziamo insieme,viene con me a prendere il nipotino a scuola Però sento che soffre molto la solitudine..e non corre al cimitero per trovare mia mamma..è morta da 3 settimane e non è mai andato al cimitero..
Fondamentalmente anche io non ne sento questo bisogno enorme..alla fine lei non c è più..non è andando davanti a una bara che posso rivederla o riparlarci..la ricordo tutti i giorni nei miei pensieri..non ho bisogno di andare al cimitero..forse anche lui la pensa così Come posso stargli vicino nel modo migliore?a me piange il cuore a saperlo solo..io amo molto il mio papà..e ormai gli sono rimasta solo io. Grazie
Salve, mi dispiace tantissimo per il tragico lutto.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile, mi dispiace per la sua enorme perdita. La mamma è una figura importante nella nostra vita, lei insieme a suo padre state attraversando la fase del lutto. Siate vicini, sostenetevi nei piccoli gesti quotidiani, il pranzo insieme è una buona modalità per condividere questa sofferenza che ha travolto la vostra famiglia, coltivi anche altre attività che possano "riempire" il vuoto. Parli con suo padre, faccia presente come sia preoccupata per come possa gestire la perdita e conseguentemente anche la solitudine.
Le auguro il meglio, sono a sua disposizione per ulteriori informazioni.
Un caro saluto
Dott.ssa Concetta Bellomo
Salve. È difficile affrontare un lutto. È un dolore così forte che all'inizio può essere difficile da sentire e si può entrare nella dimensione del fare, distrarsi per non sentirlo. Col passare del tempo ci si può riuscire ma, a volte, se si entra nella dimensione della protezione dal malessere e dal dolore non ci si da e non si da agli altri la possibilità di affrontarlo. Non sia troppo protettiva con suo padre, parlate della perdita, del dolore che state vivendo e che è sano condividere. Poiché può essere difficile, valuti la possibilità di farsi seguire da un professionista in questo particolare momento della sua vita, anche per poter sostenere suo padre e per concedervi la possibilità di vivere il dolore per elaborare il lutto. Distinti saluti
Cara utente, l'elaborazione del lutto è un processo che richiede tempo, ed inoltre ognuno di noi ha il suo modo di elaborarlo. Suo padre probabilmente sta cercando di costruirsi un nuova routine, ma non può proteggerlo dal suo dolore. Quindi ciò che mi sento di dirle è di stargli accanto come sta facendo ora, coinvolgendolo nella cura di suo nipote, trascorrendo del tempo insieme, parlare del lutto inoltre potrebbe essere un buon modo per condividere insieme questo momento.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Bella questa cosa che scrive! Emerge un affetto sincero per il padre! Una voglia di prendersene cura… Sono solo 3 settimane che questa tragedia è successa, avete, probabilmente entrambi bisogno di un po’ di tempo per tornare insieme al cimitero…

Buongiorno
L’elaborazione del lutto è un processo lungo e complicato ma la cosa più importante è non costruire un muro rispetto a questa cosa che è successaQuello che posso consigliare è di stare vicino a suo papà come già stá facendo, essendoci l’uno per l’altro e parlando e condividendo il vostro dolore. Elaborare il lutto è un processo lungo e complicato ma la cosa più importante é non costruire un muro rispetto a questa cosa che è successa.
Resto a disposizione eventualmente per dei colloqui online
Quello che posso consigliare è di stare vicino a suo papà come già stá facendo,
Gentilissima signora, sono davvero molto dispiaciuta per il suo lutto. Le faccio le mie condoglianze.
Ha detto che passa molto tempo con suo papà, che andate insieme a prendere il suo nipotino, che suo padre esce con amici. Credo che lei stia facendo moltissimo per suo padre, facendolo sentire "vivo" e non solo.
Qualora poi lei dovesse sentire bisogno di un supporto psicologico, sono a sua disposizione.
Si faccia forza.
Un saluto,
Dott.ssa Francesca Ape
Mi dispiace per la sua perdita. A volte il modo migliore di occuparci delle persone cui vogliamo bene, è prenderci cura di noi stessi. Concedersi il tempo di vivere quel dolore che fa parte di ogni perdita importante. Guardarne ed accettarne le difficoltà con uno sguardo comprensivo verso sé stessi. Andare oltre la perdita, capendo cosa di positivo porteremo sempre con noi della persona amata.

In questo la famiglia è una risorsa importante. Coinvolgere suo padre in situazioni che fanno parte della quotidianità, come un pranzo o un'uscita al parco con il bambino, può essere per tutti occasione di vicinanza e condivisione che nel tempo garantisce conforto e maggior serenità.
Un caro saluto
Gentile utente, dopo 42 anni di convivenza è normale che ci si possa sentire soli, del resto è passato pochissimo tempo dalla perdita. Tuttavia, da ciò che scrive sembra che Suo padre stia mettendo già in campo delle risorse per gestire questo importante cambiamento. La condivisione delle vostre emozioni e di ricordi può essere di aiuto per entrambi, così come rimanere attivi nella rete sociale (familiare, di amicizie, ...). Se da un lato è importante sentire la vicinanza di chi gli vuole bene, è altrettanto importante che abbia degli spazi per sé per elaborare l'accaduto e trovare un nuovo equilibrio. Potete valutare entrambi un percorso psicologico, nel caso in cui sentiste la necessità di un supporto. Un caro saluto, dott.ssa Silvia Azzolina
Salve,
grazie per avere condiviso la sua esperienza con noi. Non deve essere un momento semplice da gestire.
Nei rapporti che contano, spesso le parole più efficaci sono quelle sincere. Voglio dirgli che ci tengo a lui e che vorrei stargli vicino? Ecco le parole giuste. Non è necessario fare chissà quale giro di parole. Il dolore in questo senso aiuta moltissimo perché chiarisce molto ciò che proviamo. Basterebbe fargli leggere la sua lettera perché lui intenda ciò che sta provando. Per il fatto che non siate stati al cimitero, se non ne avete sentito il bisogno, avrete avuto i vostri motivi. Per metabolizzare un cambiamento importante è necessario del tempo, il quale, come sappiamo aiuta molto a chiarire le cose.
Se volesse confrontarsi o avere chiarimenti per trovare le parole giuste, non esiti a contattarmi.
Cordialmente Dott Savasta.
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Buonasera Cara Utente, mi dispiace molto per l'accaduto!

E' chiaramente un momento di forte dolore per entrambi! Ogni persona ha un proprio modo di reagire al dolore, alcune persone si immergono profondamente nella tristezza, altre cercano di riempire le giornate di attività e la sera si abbandonano al dolore, per ogni persona c'è un modo di affrontare momenti critici dell'esistenza come questi!

E' passato pochissimo tempo, va bene concedersi reciprocamente la naturale reazione! E' molto importante però che la morte di sua madre non diventi tabù! Se si accorge di non riuscire a condividere il suo dolore, le emozioni che prova e come si sente o il suo papà non riesce a farlo è il caso di farsi supportare da un professionista per favorire un rilascio del carico emotivo e avviare il processo di elaborazione del lutto.

Le auguro il meglio e se avesse bisogno di maggiori informazioni o supporto mi contatti pure tranquillamente.

Cordialmente Dott.ssa Martina Di Giovanni
Buongiorno,
condoglianze per la sua perdita.
Alcune settimane sono decisamente poche per elaborare completamente la perdita di una persona così importante e suo padre ha già mostrato una buona reazione.
Quello che può fare per suo padre lo sta facendo. Gli sta dando l'opportunità di trovare motivi per cui non rimanere chiuso nel suo dolore.
Gli aspetti più lenitivi rispetto al lutto, sono sicuramente la vicinanza affettiva, la possibilità di far uscire il dolore e il trovare motivazioni per 'andare avanti'.

Le auguro una buona giornata
Gianpaolo Bocci
Gentile utente,
il lutto ha bisogno del suo tempo per essere elaborato. Mi sembra che quello che può fare per il suo caro papà lo sta già facendo… la vicinanza sua e del nipotino sono “la miglior cura”. Ne parli con suo padre, è importante! Sarà lui a farle capire come si sente…
Se ha necessità di approfondire resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Zena Ballico
Gentilissima, mi dispiace molto per la vostra perdita improvvisa. La prima cosa che mi sento di dirle è di non cercare nei vostri comportamenti e reazioni cosa sia giusto o sbagliato. L'elaborazione di ogni lutto è diversa e personale. Le emozioni sue non sono necessariamente uguali a quelle di suo padre. Stia tranquilla, sta già facendo molto per lui dimostrando la sua vicinanza e l'affetto.
Datevi il tempo per vivere il dolore e rispettatelo.
Se diventa tutto troppo difficile da affrontare e contenere, le suggerisco allora di intraprendere un percorso psicologico.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Salve, non ci sono parole o soluzioni giuste per vivere un lutto o stare accanto ad un familiare coinvolto nello stesso dispiacere. Può esserci invece uno "stare insieme" quotidiano, un occuparsi a vicenda delle proprie preoccupazioni e tristezze. Come hanno detto molti miei colleghi, potrebbe affrontare il discorso con suo padre per capire cosa sta vivendo in questo momento e se le sue preoccupazioni sono fondate.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Caro Utente, un lutto è sicuramente fonte di destabilizzazione. Elaborare un lutto o una perdita significa passare attraverso i sentimenti negativi, normalmente associati ad un evento così doloroso, e riuscire a riadattarsi alla nuova realtà, riuscendo ad accettare l’accaduto e raggiungendo uno stato di serenità attraverso un riorientamento e adattamento alla nuova situazione. Per fare questo, anche senza un aiuto psicologico, è necessario del tempo. Dalle sue parole traspare un legame molto forte con suo papà, ed è una cosa certamente positiva. Datevi del tempo per affrontare insieme questo percorso, ognuno di voi due può contare sul supporto dell'altro.
Un caro saluto
Dott. Matteo Caporale
Buonasera e grazie per aver parlato con noi di un tema così delicato e doloroso. La morte di una persona amata, madre o moglie che sia, a maggior ragione se inaspettata, lascia un vuoto ed una sofferenza molto grandi e spesso difficili da gestire. Penso che sia per lei che per suo padre possa essere utile avere uno spazio in cui poter dare contenuto e forma al dolore provato. A volte avere un luogo per sè può fare la differenza e determinare il modo in cui la vita proseguirà a seguito di un evento così inaspettato e doloroso. Anche solo poter prlare, anche solo potersi sentire ascoltati e meno soli nella propria sofferenza potrebbe fare la differenza. Resto a disposizione anche online per un colloquio così da poter capire quale possa essere la miglior soluzione per lei e per suo padre. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
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Buon pomeriggio, mi spiace tantissimo per la sua situazione. Se hai sperimentato la morte di una persona cara, capisci quanto possa essere stordito il dolore, persino portarti in ginocchio. Nel bel mezzo del tuo dolore, è facile dimenticare gli altri che soffrono. Tuttavia, nel caso di un genitore il cui coniuge è morto, è in questo momento che la sua forza e la sua compassione sono più necessarie. Il dolore del "superstite" può essere travolgente, soprattutto se la morte è inaspettata. Il sopravvissuto perde non solo un compagno, ma un compagno a lungo termine, un compagno di tutti i giorni, ma nel suo caso forse, il dolore può essere accompagnato al senso di colpa e questi sono sentimenti comuni e richiedono tempo per riconciliarsi. Molti sopravvissuti riportano un profondo senso di solitudine e isolamento che può richiedere mesi, persino anni per essere superato. Le consiglio di parlare con suo padre, sapere come si sente e magari poter capire che le emozioni che vi invadono soo simili può aiutare entrambi. Consiglio inoltre un percorso di elaborazione del lutto con uno specialista, che possa anche sostenerla nell'aiutare suo padre qualora non voglia a sua volta farlo.
Resto a disposizione. Saluti dott.ssa GM
Cara utente, innanzitutto mi dispiace moltissimo per la sua perdita e capisco la preoccupazione che può avere per suo papà. L'evento è davvero molto recente e l'elaborazione del lutto non è per niente una cosa semplice. Potrebbe essere che suo papà non sa ancora bene come gestire la situazione, andare al cimitero significa interfacciarsi con una lastra fredda che dovrebbe rappresentare qualcuno, ma che quel qualcuno non è. Potrebbe pensarla esattamente come lei e non trovare il motivo per andare li a trovarla o semplicemente ha bisogno di piu tempo. Suo papà è forte e questo è una grande cosa, lei mi sembra essere una figlia molto premurosa nel condividere con lui momenti importanti come un pranzo insieme e nell'andare a prendere a scuola il nipotino. Quello che potrebbe fare se se la sente è affrontare l'argomento della perdita insieme, spesso le persone quando perdono una persona tendono a tenere il loro dolore per loro stessi e nessuno ne parla con l'altro per paura di stare male o di riaprire una ferita. Allora potrebbe provare a chiedere a suo papà come sta o se si sente solo e potreste provare a condividere le vostre emozioni, questo lo farà sentire sicuramente meno solo. E magari più in la andare al cimitero potrebbe essere una cosa che farete insieme, nel dolore e nella condivisione di questa emozione, riuscendo a sostenervi a vicenda e non sentendovi soli in questo dolore così grande.
Le auguro tutto il meglio e rimango a disposizione. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici

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