Buongiorno, per problemi di ansia ho iniziato ad assumere cipralex da ormai 10 anni in modo disconti
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Buongiorno, per problemi di ansia ho iniziato ad assumere cipralex da ormai 10 anni in modo discontinuo. Lo prendevo su prescrizione fino a quando non stavo bene e poi lo sospendevo di botto. Fatto sta che ho sospeso 4 volte e puntualmente ogni volta sono ricomparsi i sintomi. Adesso su consiglio del medico curante ho iniziato a riprenderlo da 10 giorni con tutti gli effetti indesiderati che comporta insieme a EN gocce (10) la sera prima di andare a letto. Ogni volta che ho assunto il cipralex sono stato benissimo al punto di dimenticare anche alcune volte di prenderlo, ecco perchè ogni volta ho deciso di sospenderlo. La mia domanda è: secondo voi sarebbe necessario di prendere cipralex a vita o fare una cura più attenta e corretta? Grazie
Buongiorno,
la reticenza che Lei descrive di fronte alla prospettiva di assumere un farmaco "a vita" è di sicuro ragionevole e comprensibile; premetto che tale prospettiva di solito di concreta solo in un ristretto numero di casi, e che il decorso più comune prevede la sospensione concordata del farmaco, laddove questo sia il desiderio del paziente, dopo un congruo periodo di stabilità dei sintomi. Il periodo suggerito di mantenimento della terapia farmacologica è di almeno 6 mesi una volta ottenuta la remissione dei sintomi ansiosi. La terapia dell'ansia comunque è molto articolata, ed aggiungere un percorso di psicoterapia in parallelo alla terapia farmacologica può essere di grande aiuto, sia nell'accelerare il miglioramento sia nello stabilizzare il benessere. Infine, è opportuno sottolineare che in un farmaco come il Cipralex l'approccio più dannoso è appunto quello di un'assunzione irregolare con rapide sospensioni, in quanto non solo non produce gli effetti desiderati ma contribuisce ulteriormente a destabilizzare l'umore.
Cordiali saluti
la reticenza che Lei descrive di fronte alla prospettiva di assumere un farmaco "a vita" è di sicuro ragionevole e comprensibile; premetto che tale prospettiva di solito di concreta solo in un ristretto numero di casi, e che il decorso più comune prevede la sospensione concordata del farmaco, laddove questo sia il desiderio del paziente, dopo un congruo periodo di stabilità dei sintomi. Il periodo suggerito di mantenimento della terapia farmacologica è di almeno 6 mesi una volta ottenuta la remissione dei sintomi ansiosi. La terapia dell'ansia comunque è molto articolata, ed aggiungere un percorso di psicoterapia in parallelo alla terapia farmacologica può essere di grande aiuto, sia nell'accelerare il miglioramento sia nello stabilizzare il benessere. Infine, è opportuno sottolineare che in un farmaco come il Cipralex l'approccio più dannoso è appunto quello di un'assunzione irregolare con rapide sospensioni, in quanto non solo non produce gli effetti desiderati ma contribuisce ulteriormente a destabilizzare l'umore.
Cordiali saluti
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Si conviene fare programmi di assunzione del farmaco per 6, 8 mesi e poi valutare la riduzione o la sospensione
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