Buongiorno,per motivi di salute sto assumendo probiotici,l'offerta sia in farmacia che online è vast
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Buongiorno,per motivi di salute sto assumendo probiotici,l'offerta sia in farmacia che online è vasta,vorrei un consiglio sui criteri qualitativi per scegliere ,e vorrei sapere se è valido il test del latte che consiste nel versarli in un bicchiere e dopo 48 ore vedere se lo trasformano quasi in uno yogurt,ho notato che alcune Marche funzionano e altre no,alcuni esperti affermano che molte Marche hanno all'interno solo batteri morti. Se il test del latte fosse valido vorrei sapere se va bene anche quello UHT. Per favore chiaritemi questi dubbi,grazie
Salve,
sicuramente bisognerebbe capire il perchè e per quale motivo sta assumendo dei probiotici. Diciamo che i ceppi e le combinazioni variano in base a ciò che vogliamo ottenere.
Quindi l'invito ad andare da uno specialista (dietista/nutriionista/dietologo) che possa ascoltare la sua problematica e consigliarla al meglio su come comportarsi con i probiotici e quale sia il ceppo ottimale per lei
Se ha delle domande da farmi sono a sua completa disposizione
Buona serata
sicuramente bisognerebbe capire il perchè e per quale motivo sta assumendo dei probiotici. Diciamo che i ceppi e le combinazioni variano in base a ciò che vogliamo ottenere.
Quindi l'invito ad andare da uno specialista (dietista/nutriionista/dietologo) che possa ascoltare la sua problematica e consigliarla al meglio su come comportarsi con i probiotici e quale sia il ceppo ottimale per lei
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Buongiorno, esistono in commercio una vastissima categoria di probiotici e dunque diventa impossibile e poco professionale consigliare una tipologia di probiotico rispetto ad un altro senza conoscere la situazione patologica o i disturbi da lei avvertiti. Per esempio, ci sono ceppi batterici da assumere in fase acuta in seguito a sintomi dovuti a una disbiosi intestinale, ci sono probiotici che servono a ristabilire un equilibrio nel microbiota aumentando la % di ceppi batterici positivi, oppure ancora probiotici che contengono al loro interno acidi grassi a catena corta come il butirrato per risanare il danno intestinale...
Inoltre durante terapia probiotica è consigliato anche seguire un regime alimentare consono e adeguato alla persona. Dunque, Le conisglio di affidarsi ad uno specialista in ambito nutrizionale che possa consigliarla e seguirla in questo percorso. Per qualsiasi altro dubbio o problema, non esiti a contattarmi!
Inoltre durante terapia probiotica è consigliato anche seguire un regime alimentare consono e adeguato alla persona. Dunque, Le conisglio di affidarsi ad uno specialista in ambito nutrizionale che possa consigliarla e seguirla in questo percorso. Per qualsiasi altro dubbio o problema, non esiti a contattarmi!
Salve, scegliere un probiotico di qualità può essere un compito difficile, considerando la vasta gamma di prodotti disponibili. Alcuni criteri che puoi considerare per valutare la qualità dei probiotici sono:
1. Ceppi batterici specifici: Controlla che il probiotico contenga ceppi batterici specifici e ben studiati. Alcuni ceppi comuni includono Lactobacillus e Bifidobacterium. Assicurati che i ceppi presenti nel prodotto siano supportati da evidenze scientifiche riguardo alla loro efficacia nel fornire benefici per la salute.
2. Contenuto di batteri vivi: Verifica che il prodotto riporti il numero di unità formanti colonie (CFU) degli organismi vivi presenti per dose. Cerca prodotti che offrano almeno diverse miliardi di CFU per dose, poiché alcuni batteri potrebbero non sopravvivere all'acidità dello stomaco e alla lavorazione.
3. Stabilità e conservazione: Assicurati che il prodotto sia stato sottoposto a test di stabilità e che abbia una data di scadenza adeguata. Controlla anche le istruzioni di conservazione, ad esempio se il probiotico richiede la refrigerazione o può essere conservato a temperatura ambiente.
4. Qualità del produttore: Scegli marche rinomate e affidabili che abbiano una buona reputazione nel settore. Verifica se il produttore segue le buone pratiche di produzione e se ha certificazioni di qualità, come il Good Manufacturing Practices (GMP).
Riguardo al test del latte, è un metodo che alcune persone utilizzano per verificare l'attività dei probiotici. Se dopo 48 ore i batteri trasformano il latte in uno yogurt, potrebbe indicare che i batteri sono ancora attivi e vitali. Tuttavia, è importante sottolineare che questo test potrebbe non essere un indicatore affidabile della qualità dei probiotici. La trasformazione del latte potrebbe dipendere da molti fattori, come il tipo di ceppo batterico presente e la quantità di batteri nel prodotto. Inoltre, la presenza di yogurt prodotto non è necessariamente un'indicazione che i batteri siano benefici per la salute.
Per quanto riguarda il latte UHT (Ultra High Temperature), questo processo di sterilizzazione può ridurre la vitalità dei batteri vivi presenti nel prodotto, quindi potrebbe influire sulla capacità dei probiotici di sopravvivere e fornire benefici per la salute. Tuttavia, ci sono prodotti specifici di probiotici che sono formulati per resistere alla lavorazione UHT. In generale, è meglio seguire le istruzioni specifiche del produttore per la conservazione e l'utilizzo dei probiotici.
In ogni caso, se hai dubbi o domande specifiche sui probiotici o sulla scelta di un prodotto, è sempre consigliabile consultare un Dietista oppure un biologo nutrizionista, come un medico o un dietologo, che può fornirti indicazioni personalizzate in base alle tue esigenze e alle condizioni specifiche.
1. Ceppi batterici specifici: Controlla che il probiotico contenga ceppi batterici specifici e ben studiati. Alcuni ceppi comuni includono Lactobacillus e Bifidobacterium. Assicurati che i ceppi presenti nel prodotto siano supportati da evidenze scientifiche riguardo alla loro efficacia nel fornire benefici per la salute.
2. Contenuto di batteri vivi: Verifica che il prodotto riporti il numero di unità formanti colonie (CFU) degli organismi vivi presenti per dose. Cerca prodotti che offrano almeno diverse miliardi di CFU per dose, poiché alcuni batteri potrebbero non sopravvivere all'acidità dello stomaco e alla lavorazione.
3. Stabilità e conservazione: Assicurati che il prodotto sia stato sottoposto a test di stabilità e che abbia una data di scadenza adeguata. Controlla anche le istruzioni di conservazione, ad esempio se il probiotico richiede la refrigerazione o può essere conservato a temperatura ambiente.
4. Qualità del produttore: Scegli marche rinomate e affidabili che abbiano una buona reputazione nel settore. Verifica se il produttore segue le buone pratiche di produzione e se ha certificazioni di qualità, come il Good Manufacturing Practices (GMP).
Riguardo al test del latte, è un metodo che alcune persone utilizzano per verificare l'attività dei probiotici. Se dopo 48 ore i batteri trasformano il latte in uno yogurt, potrebbe indicare che i batteri sono ancora attivi e vitali. Tuttavia, è importante sottolineare che questo test potrebbe non essere un indicatore affidabile della qualità dei probiotici. La trasformazione del latte potrebbe dipendere da molti fattori, come il tipo di ceppo batterico presente e la quantità di batteri nel prodotto. Inoltre, la presenza di yogurt prodotto non è necessariamente un'indicazione che i batteri siano benefici per la salute.
Per quanto riguarda il latte UHT (Ultra High Temperature), questo processo di sterilizzazione può ridurre la vitalità dei batteri vivi presenti nel prodotto, quindi potrebbe influire sulla capacità dei probiotici di sopravvivere e fornire benefici per la salute. Tuttavia, ci sono prodotti specifici di probiotici che sono formulati per resistere alla lavorazione UHT. In generale, è meglio seguire le istruzioni specifiche del produttore per la conservazione e l'utilizzo dei probiotici.
In ogni caso, se hai dubbi o domande specifiche sui probiotici o sulla scelta di un prodotto, è sempre consigliabile consultare un Dietista oppure un biologo nutrizionista, come un medico o un dietologo, che può fornirti indicazioni personalizzate in base alle tue esigenze e alle condizioni specifiche.
Buongiorno, i probiotici possono essere assunti per diversi motivi, quindi intanto deve essere approfondito il motivo del loro utilizzo nel suo caso e indagare se ci sono turbe intestinali o digestive associate. Per ogni condizione o disturbo che riguardi un'alterazione del microbiota, quindi risolvibile con un'adeguata terapia a base di probiotici, esistono differenti combinazioni di batteri da integrare e per periodi differenti; ma solo un professionista adeguatamente formato in merito può aiutare.
Inoltre, importantissimo sottolineare che l'unico test valido per diagnosticare un'intolleranza al lattosio (che può avere diversi gradi di gravità: chi tollera anche una minima quantità, chi non tollera nulla...) è il Breath Test e se sia rimediabile o genetica (quindi ci si dovrà convivere a vita). Si tratta di un test che si effettua specificatamente in ospedale; i test che si effettuano in farmacia o a casa in 2 minuti a poco prezzo vengono usati puramente come forma di marketing. L'esito del Breath Test deve poi essere consultato da personale competente: medico gastroenterologo e/o dietista nutrizionista.
Spero di esserle stata d'aiuto, buona giornata!
Inoltre, importantissimo sottolineare che l'unico test valido per diagnosticare un'intolleranza al lattosio (che può avere diversi gradi di gravità: chi tollera anche una minima quantità, chi non tollera nulla...) è il Breath Test e se sia rimediabile o genetica (quindi ci si dovrà convivere a vita). Si tratta di un test che si effettua specificatamente in ospedale; i test che si effettuano in farmacia o a casa in 2 minuti a poco prezzo vengono usati puramente come forma di marketing. L'esito del Breath Test deve poi essere consultato da personale competente: medico gastroenterologo e/o dietista nutrizionista.
Spero di esserle stata d'aiuto, buona giornata!
Salve, il test da lei sottolineato per evidenziare la vitalita' batterica e' a dir poco superficiale.
Secondo le linee guida del Ministero della Salute, la quantita' minima di almeno un ceppo batterico presente nel probiotico dovrebbe essere pari ad almeno 1 miliardo di cellule vive.
Inoltre, in commercio troviamo diverse tipologie di probiotici, in base all'utilizzo che se ne deve fare: alcuni ceppi piuttosto che altri, associazioni con prebiotici, ecc.
Cordialmente
Secondo le linee guida del Ministero della Salute, la quantita' minima di almeno un ceppo batterico presente nel probiotico dovrebbe essere pari ad almeno 1 miliardo di cellule vive.
Inoltre, in commercio troviamo diverse tipologie di probiotici, in base all'utilizzo che se ne deve fare: alcuni ceppi piuttosto che altri, associazioni con prebiotici, ecc.
Cordialmente
Buongiorno, scegliere un probiotico di qualità è molto importante e richiede attenzione su vari aspetti. È fondamentale optare per prodotti che indichino chiaramente non solo il genere (come Lactobacillus o Bifidobacterium), ma anche la specie (ad esempio, acidophilus, longum) e il ceppo (come L. acidophilus LA-5), poiché ogni ceppo ha effetti diversi sull'organismo. Inoltre, per assicurarsi di avere una quantità adeguata di batteri vivi e attivi, è importante che il probiotico contenga almeno 10-15 miliardi di CFU (Unità Formanti Colonie) per dose.
Poiché ogni ceppo ha effetti specifici, è essenziale scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
Per quanto riguarda il test del latte, questo funziona solo con alcuni ceppi, come i lattobacilli, che fermentano il latte, ma non è un metodo scientificamente valido per verificare l'efficacia di tutti i probiotici, poiché non tutti i batteri fermentano il latte. Pertanto, un test negativo non implica necessariamente che i batteri siano inattivi.
Le consiglio di rivolgersi a uno specialista in nutrizione per valutare la Sua situazione specifica e fare una scelta più informata. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti! Cordialmente
Poiché ogni ceppo ha effetti specifici, è essenziale scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
Per quanto riguarda il test del latte, questo funziona solo con alcuni ceppi, come i lattobacilli, che fermentano il latte, ma non è un metodo scientificamente valido per verificare l'efficacia di tutti i probiotici, poiché non tutti i batteri fermentano il latte. Pertanto, un test negativo non implica necessariamente che i batteri siano inattivi.
Le consiglio di rivolgersi a uno specialista in nutrizione per valutare la Sua situazione specifica e fare una scelta più informata. Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti! Cordialmente
Buongiorno, la prima cosa da dire è che l'effetto clinico è ceppo-dipendente, quindi non ha senso fare confronti tra ceppi diversi perchè avranno effetti clinici molto diversi; occorre invece comprendere l'obiettivo di salute, e in base a quello orientare la scelta di un probiotico di precisione.
Detto ciò, lei ha ragione a preoccuparsi della vitalità dei probiotici in commercio: 9 dei 10 probiotici più prescritti in Italia perdono oltre il 90% della loro carica durante il passaggio gastrico (alcuni addirittura non sopravvivono per nulla al passaggio nello stomaco), molti non colonizzano e qualcuno addirittura non rispetta gli standard stabiliti dalla Legge. Rispetto a questa problematica, il test del latte non è risolutivo, in quanto anche ammesso che il probiotico sia vivo e vitale, non è poi detto che passi la barriera acida gastrica e che sia in grado di colonizzare l'intestino (queste condizioni devono verificarsi tutte e tre per avere un'efficacia clinica).
Le consiglio quindi di consultare un professionista esperto di microbiota intestinale, che la aiuti ad orientarsi in questo settore purtroppo pieno di prodotti inefficaci, ma dove ci sono anche alcuni ottimi prodotti.
Mi scriva pure se lo ritiene opportuno.
Cordiali saluti
dott. Sebastian Lugli
Detto ciò, lei ha ragione a preoccuparsi della vitalità dei probiotici in commercio: 9 dei 10 probiotici più prescritti in Italia perdono oltre il 90% della loro carica durante il passaggio gastrico (alcuni addirittura non sopravvivono per nulla al passaggio nello stomaco), molti non colonizzano e qualcuno addirittura non rispetta gli standard stabiliti dalla Legge. Rispetto a questa problematica, il test del latte non è risolutivo, in quanto anche ammesso che il probiotico sia vivo e vitale, non è poi detto che passi la barriera acida gastrica e che sia in grado di colonizzare l'intestino (queste condizioni devono verificarsi tutte e tre per avere un'efficacia clinica).
Le consiglio quindi di consultare un professionista esperto di microbiota intestinale, che la aiuti ad orientarsi in questo settore purtroppo pieno di prodotti inefficaci, ma dove ci sono anche alcuni ottimi prodotti.
Mi scriva pure se lo ritiene opportuno.
Cordiali saluti
dott. Sebastian Lugli
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