Buongiorno, per i disturbi ossessivi e gli stati ansioso depressivi quali tecniche o approcci terape
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Buongiorno, per i disturbi ossessivi e gli stati ansioso depressivi quali tecniche o approcci terapeutici si possono intraprendere durante la psicoterapia cognitivo comportamentale? È possibile avere elencati alcune tecniche. Grazie dottori, cordiali saluti.
Buongiorno. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è già di per sè un approccio terapeutico volto alla risoluzione della sintomatologia, che prevede le sue specifiche tecniche... alcune di esse sono: desensibilizzazione, training assertivo, modellamento, ecc. Non tutte vengono applicate allo stesso modo e necessariamente. Quali di queste siano utili al Suo caso è di pertinenza del collega che La segue, dal momento che Non tutte sono ugualmente efficaci per ogni tipo di sofferenza ne tantomeno di paziente. Può eventualmente discutere con il collega un aggiunta alla psicoterapia, che può declinarsi sotto un profilo farmacologico oppure, ad esempio, sotto il profilo di tecniche di rilassamento (ad es, di rilassamento progressivo o training autogeno). Un'integrazione ulteriore potrebbe essere una terapia con Biofeedback. Ognuna di queste soluzioni è tuttavia di eventuale sostegno alla psicoterapia e non si sostituisce ad essa. Inoltre non tutte saranno appropriate alla Sua situazione. Le consiglierei di discutere con Il collega anche i motivi per i quali sente di necessitare una integrazione: non percepisce miglioramenti? Ha paura che non ve ne siano? Ha letto qualcosa online? Si affidi con fiducia al Suo terapeuta e ricordi che è fondamentale discutere di ogni dubbio e di ogni percezione sulla direzione che sta prendendo il percorso, soprattutto laddove non sovrapponibile a quella desiderata o anticipata. In bocca al lupo! Cordialità, DMP
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Durante un percorso cognitivo - comportamentale, direi il percorso stesso. Già quello ha lo scopo di aiutarla in termini di doc e ansia.
Se sente che la cbt non basta o che vorrebbe accelerare i tempi, le consiglio di parlarne con il/la collega che la sta aiutando.
Se sente che la cbt non basta o che vorrebbe accelerare i tempi, le consiglio di parlarne con il/la collega che la sta aiutando.
Gentile utente,
In qualità di trainer di training autogeno, le posso dire che tale tecnica di respirazione e di rilassamento è consigliata nel trattamento dei disturbi che ha esposto. Tuttavia mi sento anche di sottolinearle che dovrebbe consultare il terapeuta che la segue per condividere con lui la sua intenzione di integrare alla terapia in corso un ulteriore percorso, ed eventualmente valutare insieme quale possa fare per lei. Questo perché i vari approcci che esistono, (supportivi all’attuale psicoterapia) come appunto il TA, potrebbero apportare ulteriori cambiamenti nella sua vita, che rientrerebbero in un quadro più generale e complesso di cura, e come tale il suo terapeuta ne dovrebbe essere al corrente.
Mi auguro di esserle stata di aiuto. Un cordiale saluto. MF
In qualità di trainer di training autogeno, le posso dire che tale tecnica di respirazione e di rilassamento è consigliata nel trattamento dei disturbi che ha esposto. Tuttavia mi sento anche di sottolinearle che dovrebbe consultare il terapeuta che la segue per condividere con lui la sua intenzione di integrare alla terapia in corso un ulteriore percorso, ed eventualmente valutare insieme quale possa fare per lei. Questo perché i vari approcci che esistono, (supportivi all’attuale psicoterapia) come appunto il TA, potrebbero apportare ulteriori cambiamenti nella sua vita, che rientrerebbero in un quadro più generale e complesso di cura, e come tale il suo terapeuta ne dovrebbe essere al corrente.
Mi auguro di esserle stata di aiuto. Un cordiale saluto. MF
Salve, concordo con i colleghi aggiungendo comunque che ogni professionista psicoterapeuta utilizza con i propri pazienti un ventaglio di tecniche relative anche ad altri approcci... la creatività è insita nella scelta più consona di ció che secondo la nostra esperienza va bene per il paziente! Piuttosto la rimando a comunicare al suo dottore i suoi dubbi in modo da valutare insieme quanto questa sua domanda su questo sito faccia possa essere descrittiva delle difficoltà legate alle sue problematiche! Le faccio un gran in bocca al lupo. Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
La TCC dispone di molte tecniche efficaci e abbinabili tra loro, sta al terapeuta adottare quelle che ritiene più consone al paziente che sta seguendo. Senza dimenticare che la strutturazione dello stesso colloquio è utile a trattare quei disturbi. Dr.ssa Benvenuti
La terapia cognitivo-comportamentale è uno degli approcci possibili della psicoterapia in cui sono disponibili diverse tecniche. Credo che però attualmente ogni professionista faccia sua la materia, gli approcci e gli stili a disposizione.Inoltre esistono diverse formazioni in psicoterapia che consentono di formarsi come psicoterapeuta utilizzando tecniche ad ampio respiro. Oramai esisto scuole di terapia cognitiva che utilizzano anche tecniche gestaltiche e umanistiche e scuole all'inverso gestaltiche che utilizzano anche tecniche cognitive. Credo che in un rapporto terapeutico la cura è fatta dal rapporto che si instaura, dalla creatività del terapeuta e dalla sua abilità di spaziare da un ambito all'altro delle 'tecniche' e dall'impegno di entrambi gli attori del setting, terapeuta e paziente. saluti.
La prima linea di trattamento è la terapia cognitivo comportamentale.
dott Tealdi
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Buongiorno. Credo che l'unica strada terapeutica, al di là dell'approccio, sia quella della alleanza terapeutica. Dovrebbe confrontarsi apertamente con chi la segue è parlare di queste curiosita ' con lui-lei. Sarebbe gravissimo ricevere dall'esterno, ad esempio noi, delle prescrizioni, proprio perché si minerebbe l'alleanza tra lei e il terapeuta
Buongiorno, la terapia cognitivo-comportamentale in realtà nel tempo ha generato un fiorire di approcci molto diversi, fra i quali l’ACT, la Schema Therapy e la Terapia Razionale Emotiva Comportamentale. Al di là dell'approccio specifico è fondamentale la relazione terapeutica che si instaura, perché è fondamentale che il lavoro terapeutico sia attivato e svolto in una relazione di sicurezza e affidabilità. Per i disturbi ossessivi e gli stati ansioso depressivi è molto efficace anche un trattamento EMDR.
Gentile Utente,
La Terapia Cognitivo-Comportamentale dispone di un ventaglio di tecniche piuttosto ampio per il trattamento di ansia, ossessioni e depressione.
Nel trattamento dell'ansia si propongono tecniche respiratorie (respirazione diaframmatica), di esposizione enterocettiva (creare i sintomi in seduta), ed esposizione graduale in vivo (riprendere gradualmente le attività interrotte a causa dell'ansia).
Nella depressione è fondamentale la dimensione di attivazione comportamentale (non aspettiamo di star bene per fare qualcosa, ma facciamo qualcosa per star bene).
Nei disturbi ossessivi la tecnica principe è l'esposizione con prevenzione della risposta, ovvero cercare di astenersi dalle compulsioni che tipicamente seguono i pensieri ossessivi.
Tutto ciò rappresenta in ogni caso un estratto, ogni terapeuta poi utilizza gli strumenti con i quali sene di avere maggiore confidenza.
Un caro saluto
La Terapia Cognitivo-Comportamentale dispone di un ventaglio di tecniche piuttosto ampio per il trattamento di ansia, ossessioni e depressione.
Nel trattamento dell'ansia si propongono tecniche respiratorie (respirazione diaframmatica), di esposizione enterocettiva (creare i sintomi in seduta), ed esposizione graduale in vivo (riprendere gradualmente le attività interrotte a causa dell'ansia).
Nella depressione è fondamentale la dimensione di attivazione comportamentale (non aspettiamo di star bene per fare qualcosa, ma facciamo qualcosa per star bene).
Nei disturbi ossessivi la tecnica principe è l'esposizione con prevenzione della risposta, ovvero cercare di astenersi dalle compulsioni che tipicamente seguono i pensieri ossessivi.
Tutto ciò rappresenta in ogni caso un estratto, ogni terapeuta poi utilizza gli strumenti con i quali sene di avere maggiore confidenza.
Un caro saluto
Buonasera, concordo sull'opportunità di porre la domanda al suo terapeuta che le potrà dare una risposta non solo teorica ma potrete vedere insieme anche come mai per lei è importante avere quest'informazione.
Pensi alle tecniche come a un mezzo di trasporto che l'aiutano ad arrivare al traguardo in un viaggio che sta facendo con a fianco il suo terapeuta; durante il viaggio potrete usare diversi mezzi di trasporto, con alcuni potrà non trovarsi bene e parlandone con chi viaggia con lei potrà capire se è il caso di cambiarlo o come mai non si trova bene.
Un saluto, dott.ssa Giulia Petracca
Pensi alle tecniche come a un mezzo di trasporto che l'aiutano ad arrivare al traguardo in un viaggio che sta facendo con a fianco il suo terapeuta; durante il viaggio potrete usare diversi mezzi di trasporto, con alcuni potrà non trovarsi bene e parlandone con chi viaggia con lei potrà capire se è il caso di cambiarlo o come mai non si trova bene.
Un saluto, dott.ssa Giulia Petracca
Gent. Sig.ra o Sig.re,
è importante che lei sappia che esistono approcci diversi ai disturbi da lei citati.
La terapia cognitivo-comportamentale è un
approccio scientificamente riconosciuto ed efficace nella cura dei disturbi d'ansia e depressivi.
Gli strumenti che ha a disposizione il suo terapeuta sono già tanti.
Spesso però alle indicazioni e suggerimenti del terapeuta non segue l'utilizzo costante da parte del paziente.
Prima di cercare nuove strategie credo sia fondamentale chiedersi se gli strumenti che le mette a disposizione il suo terapeuta sono veramente utilizzati a pieno.
Se la sua risposta è si e tuttavia sente di non ottenere i risultati che desidera ne parli presto con il suo terapeuta.
Cordialmente. Dott. Bruno Ramondetti
è importante che lei sappia che esistono approcci diversi ai disturbi da lei citati.
La terapia cognitivo-comportamentale è un
approccio scientificamente riconosciuto ed efficace nella cura dei disturbi d'ansia e depressivi.
Gli strumenti che ha a disposizione il suo terapeuta sono già tanti.
Spesso però alle indicazioni e suggerimenti del terapeuta non segue l'utilizzo costante da parte del paziente.
Prima di cercare nuove strategie credo sia fondamentale chiedersi se gli strumenti che le mette a disposizione il suo terapeuta sono veramente utilizzati a pieno.
Se la sua risposta è si e tuttavia sente di non ottenere i risultati che desidera ne parli presto con il suo terapeuta.
Cordialmente. Dott. Bruno Ramondetti
Buongiorno, parlare delle tecniche senza parlare della persona è fuorviante ed illusorio. Per persona intendo sia il paziente con la sua storia , sia il terapeuta con la sua personalità prima ancora della formazione e del modello che utilizza. A volte è più importante partire dal presentarsi piuttosto che da una diagnosi pre-formata. Se posso darle un consiglio , parta da lì. Cordialmente. Flavia Salierno
Salve, nella sua domanda si nota la preoccupazione riguardo la tecnica psicoterapeutica quando invece in questo momento avrebbe bisogno di parlare di sé stessa con un professionista. La valutazione psicologica più approfondita del suo problema potrebbe fornire maggiori elementi per darle indicazioni più adeguate per un percorso terapeutico. Cordialmente Enza Marangella
Salve mi vengono in mente diversi approcci ma perché non si affida ad uno specialista che sappia scegliere il metodo più adatto alla sua situazione?
Per risponderle: desensibilizzazione, EDR, anticipazione delle risposte, il modellamento, e molte altre.
In genere in casi di disturbo ossessivo-compulsivo grave è estremamente utile un ausilio farmacologico.
Per risponderle: desensibilizzazione, EDR, anticipazione delle risposte, il modellamento, e molte altre.
In genere in casi di disturbo ossessivo-compulsivo grave è estremamente utile un ausilio farmacologico.
Salve. Come già molti colleghi le hanno suggerito il metodo cognitivo comportamentale è già di per sé un approccio.
L'ipnosi è molto efficace nei disturbi elencati.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
L'ipnosi è molto efficace nei disturbi elencati.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Buongiorno,
per i disturbi da lei citati, una tecnica innovativa e all'avanguardia risulta essere il Neurofeedback Dinamico Non Lineare.
Questa metodologia è fondata sui principi della neuroplasticità e dell'omeostasi dinamica per i quali il cervello è alla ricerca perpetua delle condizioni ideali di equilibrio e pertanto in continua evoluzione.
A qualsiasi età e qualunque sia la condizione psicofisica della persona, il cervello, grazie al sistema (Neurofeedback) può ritrovare stabilità ed efficienza perduta.
per i disturbi da lei citati, una tecnica innovativa e all'avanguardia risulta essere il Neurofeedback Dinamico Non Lineare.
Questa metodologia è fondata sui principi della neuroplasticità e dell'omeostasi dinamica per i quali il cervello è alla ricerca perpetua delle condizioni ideali di equilibrio e pertanto in continua evoluzione.
A qualsiasi età e qualunque sia la condizione psicofisica della persona, il cervello, grazie al sistema (Neurofeedback) può ritrovare stabilità ed efficienza perduta.
Salve, non è un problema elencare i nomi di alcune tecniche dato che può facilmente trovare l'elenco su internet ma non le ripeterò perché le ha già trovate scritte negli interventi dei miei colleghi, ma vorrei farle notare che voler questo tipo di informazione soffrendo di DOC mi sembra una strategia di controllo. Il mio invito è quello di riflettere sul suo bisogno di controllo e su quanto questo bisogno condizioni alcuni aspetti della sua vita.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro una buona giornata.
Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro una buona giornata.
Gentile utente, ovviamente servono maggiori informazioni riguardo la sua richiesta. In grandi linee mi sento di rispondere che la terapia cognitivo comportamentale è una terapia efficace per il trattamento dei disturbi ossessivo compulsivi e quelli di ansia in generale e anche degli stati depressivi. E' un approccio che integra una scelta ricca di tecniche e strategie al suo interno. Prendendo come esempio i disturbi ossessivi compulsivi è considerato come terapia d'elezione l'esposizione con la prevenzione della risposta (ERP) che è una tecnica comportamentale efficace della psicoterapia cognitivo comportamentale. Per gli stati ansiosi e depressivi pure questo approccio include tecniche comportamentali e cognitive efficaci al trattamento del disturbo. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente. Dott. Emiliano Tavanxhiu
Salve, è di per sé già un approccio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, quello che descrive è già un approccio.
Un saluto,
MMM
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Alessandro D'Agostini
Gentile utente,
Per quanto riguarda gli orientamenti le consiglio l'approccio analitico con qualche integrazione cognitivo comportamentale. Di seguito le parlo di questo disturbo e di come evolve nel tempo.
il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è una condizione psicologica complessa, caratterizzata dalla presenza di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi che spesso interferiscono con la vita quotidiana. Comprendo il desiderio di liberarsi completamente da questi sintomi, e vorrei rassicurarla che, sebbene ogni caso sia unico, è possibile ottenere miglioramenti significativi e, in molti casi, anche una gestione stabile del disturbo.
Il trattamento del DOC è altamente individualizzato e si basa generalmente su due approcci principali: la Psicoterapia e in alcuni casi anche la farmacoterapia con antidepressivi specifici come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Questi trattamenti, se seguiti con costanza e sotto la guida di un professionista esperto, possono portare a una notevole riduzione dei sintomi.
Alcuni pazienti possono raggiungere una gestione ottimale dei sintomi e vivere senza che le ossessioni o le compulsioni abbiano un impatto significativo sulla loro vita quotidiana. Altri, invece, potrebbero continuare a dover affrontare episodi di intensificazione dei sintomi, ma questi tendenzialmente diventano gestibili e meno invadenti grazie a strategie terapeutiche apprese durante il percorso.
La chiave del successo risiede nella combinazione tra un'ottima alleanza terapeutica, un trattamento mirato e nel rafforzamento delle competenze personali per affrontare il disturbo. Questo include il riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali, imparare a tollerare l'ansia senza ricorrere a rituali compulsivi, e sviluppare una visione più flessibile della realtà.
In sintesi, è possibile ottenere una gestione efficace del DOC e ridurre notevolmente i suoi effetti debilitanti, ma è importante comprendere che il percorso richiede tempo, pazienza e una collaborazione attiva con i professionisti. La sua condizione può migliorare significativamente, e in molti casi, le persone riescono a vivere una vita soddisfacente senza che il disturbo limiti gravemente le loro attività quotidiane.
Se desidera approfondire il trattamento o esplorare ulteriori opzioni, sono a disposizione per offrirle un supporto mirato.
Cordialmente
Dott. Mauro Vargiu
Per quanto riguarda gli orientamenti le consiglio l'approccio analitico con qualche integrazione cognitivo comportamentale. Di seguito le parlo di questo disturbo e di come evolve nel tempo.
il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è una condizione psicologica complessa, caratterizzata dalla presenza di pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi che spesso interferiscono con la vita quotidiana. Comprendo il desiderio di liberarsi completamente da questi sintomi, e vorrei rassicurarla che, sebbene ogni caso sia unico, è possibile ottenere miglioramenti significativi e, in molti casi, anche una gestione stabile del disturbo.
Il trattamento del DOC è altamente individualizzato e si basa generalmente su due approcci principali: la Psicoterapia e in alcuni casi anche la farmacoterapia con antidepressivi specifici come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Questi trattamenti, se seguiti con costanza e sotto la guida di un professionista esperto, possono portare a una notevole riduzione dei sintomi.
Alcuni pazienti possono raggiungere una gestione ottimale dei sintomi e vivere senza che le ossessioni o le compulsioni abbiano un impatto significativo sulla loro vita quotidiana. Altri, invece, potrebbero continuare a dover affrontare episodi di intensificazione dei sintomi, ma questi tendenzialmente diventano gestibili e meno invadenti grazie a strategie terapeutiche apprese durante il percorso.
La chiave del successo risiede nella combinazione tra un'ottima alleanza terapeutica, un trattamento mirato e nel rafforzamento delle competenze personali per affrontare il disturbo. Questo include il riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali, imparare a tollerare l'ansia senza ricorrere a rituali compulsivi, e sviluppare una visione più flessibile della realtà.
In sintesi, è possibile ottenere una gestione efficace del DOC e ridurre notevolmente i suoi effetti debilitanti, ma è importante comprendere che il percorso richiede tempo, pazienza e una collaborazione attiva con i professionisti. La sua condizione può migliorare significativamente, e in molti casi, le persone riescono a vivere una vita soddisfacente senza che il disturbo limiti gravemente le loro attività quotidiane.
Se desidera approfondire il trattamento o esplorare ulteriori opzioni, sono a disposizione per offrirle un supporto mirato.
Cordialmente
Dott. Mauro Vargiu
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